2015/09/18

Di Paola a Crocetta: «Terme strategiche per la Sicilia, non certo solo per Sciacca»


17 marzo 2015

Ricevere la Giunta Comunale, convocare l’Assemblea dei soci e revocare la grave decisione assunta lo scorso 6 marzo; e ancora: riavviare le attività per salvare la stagione estiva, approvare con urgenza il bando per l’affidamento ai privati e assumere ogni opportuna decisione intesa a valorizzare il patrimonio termale.
È questo l’elenco di richieste presentato 24 ore dopo l’assemblea con i parlamentari da Fabrizio Di Paola. Destinatari: il Governatore Crocetta, gli assessori Baccei e Li Calzi, la dirigente dell’ufficio partecipate Terranova, il liquidatore Turriciano e il Prefetto Nicola Diomede.
Per il sindaco occorrono notizie urgenti sulle reali intenzioni del Governo regionale sulle Terme, se queste siano una priorità per l’economia e lo sviluppo dell’intera Sicilia oppure no.
“L’iniziativa di convocare i parlamentari – spiega tra l’altro il sindaco Fabrizio di Paola – è stata assunta dopo l’inaudita e inattesa decisione dell’assemblea dei soci di chiudere ogni attività.
Deputati regionali e senatori presenti – osserva Di Paola – hanno espresso condivisione alle iniziative a sostegno della battaglia e a far fronte comune per riattivare l’operatività delle Terme di Sciacca, salvare la stagione e i posti di lavoro e rilanciare con un nuovo bando a livello internazionale una risorsa che, si ribadisce ancora, non è solo di un limitato territorio ma dell’intera regione siciliana.
A Crocetta si fa sapere che i parlamentari si sono impegnati a dare il proprio indispensabile e personale contributo per risolvere innanzitutto l’urgenza, che è quella di garantire la stagione con 400 mila euro di prenotazioni nel Grand Hotel delle Terme a partire dal prossimo mese di aprile.
L’obiettivo è di sbloccare gli 800 mila euro votati dall’Ars qualche mese fa a favore proprio delle Terme di Sciacca e salvare così la stagione 2015, così come si chiede di esaminare la proposta dell’Amministrazione di utilizzare un immobile non strategico del patrimonio termale, qual è l’edificio dell’ex Motel Agip di Via Figuli, per compensare i crediti di alcuni enti, tra cui la stessa Regione Siciliana e il Comune di Sciacca (Comune che, ricordo, per senso di responsabilità e pur in presenza di una situazione finanziaria non facile, ha sospeso in questi anni diverse cartelle esattoriali di tributi locali)”.

“Ma l’obiettivo principale – prosegue il sindaco Fabrizio Di Paola – rimane il futuro delle Terme che dipendono dalla volontà politica del Governo regionale. Le Terme, si ribadisce, non sono una partecipata regionale qualunque come si è ribadito a gran voce nel corso dell’incontro di ieri con i parlamentari. E debbono essere considerate in maniera speciale.

Sulla vicenda Terme interviene oggi anche il segretario della Cgil Franco Zammuto, a giudizio del quale se ciascuno dei protagonisti in campo porta avanti quanto deciso ieri, le terme di Sciacca saranno salvate. Sia Zammuto sia Franco Castronovo della Filcams fanno notare che l’incontro di ieri hanno fatto emergere approssimazione, confusione di ruoli e indifferenza. Il sindcato parla di presunte decisioni che sarebbero state assunte in modo arbitrario senza pensare alle conseguenze.
Qualora il Sindaco e la deputazione presente ieri all’incontro dovessero portare avanti con sollecitudine, impegno e diligenza le iniziative che sono state proposte e decise durante l’incontro di ieri, primi fra tutti lo sblocco delle somme per pagare parte dei debiti e il ritorno alla prosecuzione delle attività termali, per la Cgil la situazione potrà essere ricondotta su binari più agevoli e coerenti per poi accelerare sulla “manifestazione di interessi”.

Fonte: rmk.it

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