2013/12/30

BANDO TERME, L’ADVISOR CHE IN 5 ANNI HA DILAPIDATO IL PATRIMONIO DI 5,7 MILIONI DI EURO


La Sicilia è terra dell’esasperazione. Non c’è una misura mediana, tutto è spinto al massimo, all’estremo. La politica, in modo particolare, è l’esempio dell’estremo stesso. Per “salvare” le Terme di Sciacca e di Acireale, la politica regionale non trova di meglio che affidare l’incarico di advisor, per traghettare le strutture in mano alla gestione dei privati, ad una società a partecipazione regionale che negli ultimi cinque anni di gestione ha dilapidato il suo patrimonio iniziale: Sviluppo Italia Sicilia.
Il danno è grosso se si pensa che sono stati “bruciati” 5,7 milioni di euro. Dunque, una gestione fallimentare. C’è un detto emblematico, affidare l’agnello al lupo. Le due strutture termali regionali, quella saccense e quella acese, sono in perenne stato di profondo rosso, con bilanci chiusi con perdite consistenti. E cosa fa la Regione, o meglio, la politica regionale? Affida due Aziende in perdita ad un’altra Azienda in perdita per il loro traghettamento verso la valorizzazione.
Come advisor, sotto la guida dell’ex presidente della regione, Raffaele Lombardo, è stata scelta, per affidamento diretto, Sviluppo Italia Sicilia. Premesso che detta società è sorta con lo scopo di attrarre imprenditori capaci di investire in Sicilia e proiettare l’Isola verso il rilancio economico-imprenditoriale, non ci sono, fino ad oggi, esempi rasserenanti, o incoraggianti, di attività andate a buon fine e prodotte dalla stessa. L’unica certezza è offerta dalla capacità di Sviluppo Italia Sicilia di aver disperso in perdite annuali il patrimonio iniziale di 5,7 milioni di euro. Il tutto negli ultimi cinque anni. La legge sulla privatizzazione è datata 1999. Sono trascorsi quasi 15 anni. A che punto siamo? Al nulla. E’ stato pubblicato un bando con scadenza lo scorso anno che ha fatto la figura degna di Peppe Nappa. Bando deserto e parto da barzelletta. Ora la regione è in riflessione, in studio. Sta facendo valutare all’Ufficio legale e legislativo della Regione l’opportunità di scegliere tra bando vero e proprio oppure la manifestazione d’interesse.
Siamo messi bene. Il tempo passa. Le Terme accumulano perdite e deprezzamento, Sviluppo Italia Sicilia, accumula perdite su perdite. Quando si dice affidare l’agnello al lupo.

28/12/2013 Editoriale di Filippo Cardinale 

2013/12/22

MICHELA STANCHERIS DI NUOVO A SCIACCA NON FORNISCE SOSTANZIALI NOVITA' SUL FUTURO DELLE TERME

Per la pubblicazione del bando per la gestione delle Terme ai privati se ne parlerà nel 2014. L'assessore regionale al turismo, Michela Stancheris, presente oggi a Sciacca per partecipare al memorial di hockey su carrozzina elettronica dei Leoni Sicani, al quale è stata invitata a prendere parte dal deputato regionale Margherita La Rocca Ruvolo, ha risposto alle sollecitazioni dei giornalisti, ma non ha detto nulla di nuovo rispetto a quanto era già noto.
La sensazione è che la Stancheris abbia a cuore la problematica, che però è anche di competenza dell'assessorato all'economia e rientra nel calderone di tante emergenze che la Regione Sicilia deve affrontare. "Parlerà con il presidente Rosario Crocetta - ha detto, dobbiamo fare di tutto per farne una delle principali priorità nel 2014". La Stancheris ha ricordato la riunione di Palermo di un mese fa, quando si è discusso della necessità di approfondire il percorso da seguire, se manifestazione di interesse o bando di affidamento. Ma pare che da quell'incontro non ci sono stati altri passaggi burocratici sulla delicata questione, che pare sia inserita nell'elenco dei "poi si dovrà" da tutti i governi della Regione che si sono succeduti negli ultimi anni.

22/12/2013
corrieredisciacca.it 

2013/12/04

TERME DI SCIACCA, SERVE UN PIANO DI RILANCIO.

SCIACCA (AG) - Da più di un anno a questa parte, tante sono state le pressioni del sindaco di Sciacca, Fabrizio Di Paola, affinché il Governo regionale si accorgesse della questione irrisolta delle Terme e della necessità di rilanciarle, e alla fine sembra aver ottenuto la considerazione tanto sperata.

“Il nuovo Governo della Regione ha preso finalmente atto dell’importanza della questione Terme e si è fatto carico di dare una svolta decisa, così come più volte sollecitato dall’amministrazione comunale e dalla città. Mi auguro che adesso si mantengano gli impegni assunti”. È quanto il sindaco ha dichiarato in merito al tavolo tecnico, a cui ha partecipato, tenutosi a Palermo e presieduto dall’assessore regionale al Turismo Michela Stancheris. All’incontro erano presenti il direttore generale di Sviluppo Italia Sicilia Vincenzo Paradiso, il funzionario regionale delle società partecipate Rossana Signorino, il liquidatore delle Terme Carlo Turriciano e i componenti dello staff dell’assessore Stancheris, Filippo Bellanca e l’avvocato Cascio.

“Si è tracciato un percorso – dice il sindaco Di Paola – con una volontà nuova e una prospettiva chiara che è quella di uscire, intanto, dall’impasse di quest’ultimo periodo e poi di dare un’accelerata al completamento del processo di privatizzazione e di valorizzazione del termalismo, risolvendo alcune questioni tecniche e promuovendo il bando a livello internazionale, così come richiesto”. In particolare sono tre gli aspetti su cui si è soffermata la conferenza di servizi: il bando, l’allaccio fognario, l’evidenza pubblica. “Si sta cercando di capire - continua il sindaco – quale sia la formula migliore per selezionare il privato. Due sono le soluzioni: insistere sull’avviso per manifestazioni di interesse oppure provare un bando di selezione pubblica. Il punto sarà oggetto di un approfondimento da parte degli uffici della Regione. È comunque emersa l’esigenza di dare la massima visibilità, con un testo anche in lingua inglese con una evidenza quanto meno europea”.

“Per quanto riguarda le altre questioni – conclude il primo cittadino – si è preso atto dell’intensissima azione svolta dall’amministrazione comunale per sbloccare sia l’iter per l’appalto dei lavori per il consolidamento del costone, sia per trovare una soluzione definitiva per l’allaccio fognario dello stabilimento termale in pubblica fognatura. La Regione ha preso atto delle risultanze delle conferenze di servizio di cui l’amministrazione comunale si è fatta promotrice e che hanno messo attorno a un tavolo tutti i soggetti interessati: Terme, Ato idrico e Girgenti acque”.
 03/12/ 2013

LICENZIAMENTO 2 DIPENDENTI DELLE TERME, MATTEO MANGIACAVALLO: TURRICIANO VA RIMOSSO PER COMPORTAMENTO CONTRARIO AI PRINCIPI DI LEGALITA'


Sul licenziamento di due dipendenti delle Terme, Aurelio Schittone e Ivelina Primo, il comportamento del Commissario è contrario ai principi di legalità, legittimità, correttezza ed osservanza dei provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria”.
Lo dichiara il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Matteo Mangiacavallo, che ha presentato un'interrogazione parlamentare.Con l’atto parlamentare, l'onorevole Mangiacavallo chiede al presidente della Regione e all’assessore per l’Economia notizie "in merito al comportamento del commissario liquidatore adottato in violazione ed inosservanza della sentenza del Tribunale di Sciacca del 17 luglio scorso". In buna sostanza, la sentenza del Tribunale ha dichiarato la nullità dei contratti a termine stipulati dalla società con i ricorrenti, condannando la Società Terme di Sciacca a riconoscere il diritto dei ricorrenti alla conversione dei rapporti di lavoro da contratto a termine a contratto a tempo indeterminato a far data dal 24 aprile 2006.
“Invece, - afferma il deputato del Movimento 5 Stelle Mangiacavallo - in spregio del provvedimento, il liquidatore Turriciano non solo non ha rispettato la sentenza ma ha anche proceduto al licenziamento di entrambi i dipendenti”.
Mangiacavallo chiede agli organismi competenti di "rimuovere immediatamente Carlo Turriciano dall’incarico di Liquidatore della Terme di Sciacca, contestando allo stesso l’inosservanza del provvedimento giurisdizionale, il licenziamento adottato e tutti i danni che potranno derivare alla società". Inoltre chiede di attivare "una azione di responsabilità ai sensi dell’art. 2393 del codice civile nei confronti del Liquidatore; e quindi, se non ritengano opportuno inoltrare specifica informativa alla Procura Regionale della Corte dei Conti”.
 29/11/2013

RILANCIO TERME DI SCIACCA, SINDACO DI PAOLA: "NESSUNO SI RASSEGNA, ANCHE OGGI UN SOLLECITO ALLA REGIONE"

Rilancio Terme di Sciacca, sindaco Di Paola: "Nessuno si rassegna, anche oggi un sollecito alla Regione"
Rilancio Terme di Sciacca, sindaco Di Paola: "Nessuno si rassegna, anche oggi un sollecito alla Regione"

“Il rilancio delle Terme di Sciacca è una delle priorità della mia Amministrazione. Continuo a sollecitare il Governo regionale in ogni occasione. Anche oggi. Nessuno si è rassegnato”. È quanto dichiara il sindaco Fabrizio Di Paola intervenendo sulla questione della privatizzazione delle Terme di Sciacca ripresa da sindacati e associazioni.
“E’ da un anno e mezzo – dichiara Di Paola – che sono in pressing sul governo regionale. Ho parlato numerose volte col presidente della Regione Rosario Crocetta e con vari assessori della sua Giunta. Ho parlato l’ultima volta col presidente Crocetta a Bruxelles, lo scorso 23 ottobre, in occasione della sottoscrizione del Patto dei sindaci. Mi ha annunciato delle iniziative. Mi ha assicurato che avrebbe indetto a breve un incontro. Attendo di essere convocato. Ma non mi rassegno e non sto con le mani in mano. Continuo la mia attività di sollecitazione”.
Proprio nella mattinata di oggi, il sindaco ha fatto partire una nota all’indirizzo dell’assessore regionale all’Agricoltura Dario Cartabellotta e dell’assessore all’Economia Luca Bianchi. Nella nota ha chiesto una migliore sistemazione degli Uffici della Soat di Sciacca per rafforzare il rapporto di collaborazione istituzionale e avviare nuove sinergie per lo sviluppo del territorio che vedano coinvolte anche le Terme di Sciacca.
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In tale contesto, Di Paola ha colto l’occasione “per invitare l’assessore all’Economia a riprendere il ragionamento sul processo di privatizzazione delle Terme di Sciacca e a convocare l’Amministrazione comunale di Sciacca a Palermo per il più volte richiesto incontro tecnico. Il rilancio del termalismo – ha scritto nella lettera – è una chiave di volta e di svolta nelle politiche di sviluppo di tutto il sistema economico del territorio”.

18/11/2013 agrigentonotizie.it



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BANDO TERME DI SCIACCA: COME VOLEVASI DIMOSTRARE, NON HANNO ANCORA DECISO NIENTE…

Apprendiamo dagli organi di informazione e dalla nota stampa del Sindaco il resoconto della riunione tecnica, svoltasi ieri a Palermo e presieduta dall’assessore regionale al Turismo Michela Stancheris, avente come oggetto il bando per la manifestazione di interesse alla gestione del nostro patrimonio termale.
Noi de L’AltraSciacca ce ne siamo occupati recentemente (link post), lamentandoci dell’inerzia Regionale e del mancato rispetto degli impegni che per l’ennesima volta l’amministratore regionale di turno aveva assunto con la città. Siamo stati tacciati, ma non è una novità, di essere polemici per aver sollevato un argomento che invece, per sua natura, per l’importanza che riveste e per l’incredibile opportunità che costituisce per Sciacca, dovrebbe essere costante oggetto dell’attenzione di tutti i nostri amministratori.
La lettura del comunicato stampa ci lascia letteralmente basiti: “Si sta cercando di capire quale sia la formula migliore per selezionare il privato”!?! In estrema sintesi e con parole chiare, dopo tutto il tempo trascorso e gli errori, taluni madornali, commessi sino a oggi, non si è arrivati ad alcuna utile conclusione. Alla faccia delle recentissime precisazioni dell’assessore Michela Stancheris che evidenziavano che gli impegni assunti due mesi fa sono stati affatto disattesi e che con il collega dell’Economia sono pienamente coinvolti, ognuno per le proprie competenze, nelle procedure relative al bando per la manifestazione di interesse.
Rimaniamo pure allibiti nell’apprendere che altro elemento di “ritardo” è la questione dell’allaccio fognario delle Terme. Scopriamo , dunque, solo oggi che la soluzione da trovare era strettamente legata all’ATO Idrico e al suo gestore, il quale da ben 5 anni fa il bello il cattivo tempo in questo settore.
Se questi sono gli esiti del “summit” palermitano, dobbiamo prendere atto che non ci siamo per nulla sbagliati! Non ci siamo sbagliati nell’evidenziare le poche idee molto confuse sul percorso della privatizzazione delle Terme, né sulla superficialità e sul disinteresse con cui la Regione si sta occupando della redazione del bando, prova ne è l’evidente segnale che ha voluto dare l’assessore all’Economia Luca Bianchi disertando la riunione. Non ci siamo sbagliati nell’aver rilevato la concreta volontà di voler prendere ancora tempo perché non sanno cosa fare con la questione “Terme” e come farlo.
Una grossa fetta del futuro economico-turistico di questa città passa, piaccia o non piaccia, per la strada del termalismo. Non possiamo più permetterci l’inerzia della politica, tanto meno la sua incapacità. Il nostro patrimonio termale si sta svalutando giorno dopo giorno e di questo passo saremo costretti a svenderlo per nulla o quasi. Ci sorge un dubbio: non è che a qualcuno potrebbe convenire così?
 30/11/2013
laltrasciacca.it

TERME, GIOVEDI' SUMMIT A PALERMO. OLTRE AL BANDO SI DISCUTERA' DELL'ALLACCIO FOGNARIO DELLO STABILIMENTO


E' stato confermato l'incontro, relativo alla predisposizione del nuovo bando per le manifestazioni di interesse, giovedi 28 Novembre alle ore 12,00 in Assessorato Regionale all'Economia. Lo comunica l'Assessore al Turismo Michela Stancheris, a seguito di contatti con il collega Luca Bianchi, Assessore all'economia e titolare delle quote azionarie Terme di Sciacca.
"Si tratta- dice Michela Stancheris- di un apposito tavolo tecnico a cui sono stati invitati il Sindaco di Sciacca , il Commissario straordinario delle Terme di Sciacca, Sviluppo Italia Sicilia e l'A.T.O. Idrico della provincia di Agrigento. Quest'ultima società deve riferire delle problematiche riguardanti l'impianto fognario".
Michela Stancheris, inoltre, evidenzia "che gli impegni assunti due mesi fa in occasione di una visita alle Terme di Sciacca non sono stati affatto disattesi. Insieme al collega dell'Economia, siamo pienamente coinvolti ognuno per le propie competenze nelle procedure relative al bando per la manifestazione di interesse, per il raggiungimento di un obiettivo primario".
L'Assessore al Turismo precisa, inoltre, che "sono proseguiti gli incontri con gli altri rappresentanti dei comuni termali per predisporre una strategia regionale per il rilancio del turismo del benessere Purtroppo, l'assessorato all'Economia in queste settimane ha dovuto far fronte alle variazioni di bilancio e alla legge di stabilità. Dall'aprile scorso che mi sono insediata come assessore regionale al Turismo e sto cercando di imprimere un passo diverso alla burocrazia siciliana". 
26/11/2013

LE TERME DI SCIACCA E L'ENNESIMA...DIMENTICANZA.

Qualche giorno fa abbiamo ricevuto una bonaria “bacchettata” dal prof. Rosario Faraci, promotore e gestore del Forum permanente delle Terme di Acireale, per il silenzio che da qualche mese è calato sulle Terme, in particolare su quelle di Sciacca.
Non nascondiamo che tale richiamo ci ha un po’ imbarazzati, non tanto per il nostro silenzio, ma per quello delle Istituzioni che ormai da troppo tempo glissano sull’argomento. La nostra colpa? Non averle spronate maggiormente per la definizione di quello che dovrebbe essere (il condizionale è d’obbligo) il percorso di individuazione del partner privato.
terme_di_sciaccaHa ragione il prof. Faraci, non abbiamo problemi ad ammetterlo! Il nostro ultimo intervento risale allo scorso 8 luglio (vedi link), e la nostra colpa è stata di esserci fidati delle parole dell’Assessore regionale al Turismo, Michela Stancheris, che in visita a Sciacca due mesi fa, garantì tempi celeri per la stesura di un nuovo bando per la manifestazione d’interesse da parte di privati. L’Assessore ci rassicurò pure sulla particolare chiarezza e trasparenza di tale bando e sulla sua certa diffusione internazionale per dare alla Sicilia l’immagine di credibilità che merita. E noi abbiamo avuto fiducia in una persona delle Istituzioni che è giovane, fresca di nomina e motivata. Oggi prendiamo atto di essere stati raggirati per l’ennesima volta relativamente a una risorsa importantissima per la nostra città e alla fiducia subentra indignazione e rabbia per una situazione che non si riesce assolutamente a sbloccare.
Allo stato in cui versano le Terme di Sciacca si contrappone lo stato delle Terme Acqua Pia di Montevago, che non solo funzionano ma riescono a fatturare 4 volte tanto le nostre, ovvero 6 milioni di euro. Com’è possibile? Perché non si riesce (o non si vuole) trovare una soluzione per un vero rilancio delle Terme di Sciacca? Di chi sono le responsabilità per la situazione in cui si trovano oggi?
Ci siamo messi alla ricerca delle concause dello sfascio del termalismo regionale che coinvolge le Terme di Sciacca e di Acireale e, sempre tramite l’infaticabile Prof. Faraci, abbiamo scoperto, ad esempio, che le nostre terme non fanno parte di A.N.CO.T., l’Associazione Nazionale dei Comuni Termali (http://www.comunitermali-ancot.it/).
A.N.CO.T. persegue le seguenti finalità:
  • svolge azione di informazione, documentazione, promozione, divulgazione e ogni altra attività atta a favorire lo sviluppo e la valorizzazione del termalismo, nonché la crescita dell’economia turistico termale con particolare riferimento a quella dei membri dell’Associazione;
  • si configura come entità di riferimento sul piano della ricerca, del confronto, dell’orientamento, delle proposte e del coordinamento in relazione all’elaborazione delle politiche termali a qualsiasi livello stabilendo, allo scopo, gli opportuni contatti e assumendo le conseguenti iniziative; proprio in questo contesto A.N.CO.T. è stata promotrice e sostenitrice della legge sul riordino del settore termale (L. 323/2000);
  • sostiene e orienta l’attività di ricerca scientifica comunque collegabile al termalismo ai fini della valorizzazione de/le risorse termali di ogni tipo, dell’incremento turistico termale e del pieno riconoscimento della tempia termale negli ambiti medico scientifici;
  • promuove e sostiene iniziative e attività connesse alla valorizzazione ambientale e alla difesa ecologica del territorio;
  • assume ogni iniziativa ritenuta utile ed opportuna per il perseguimento dei fini associativi, collaborando con Enti e Organismi del settore, anche al fine di favorire la libera circolazione del turismo termale nell’ambito dell’Unione Europea;
  • svolge azione di coordinamento fra i Comuni associati nei rapporti con gli Organi Istituzionali, Governo e Parlamento in primis, e con ANCI e FEDERTERME.
E’ evidente che, in attesa delle decisioni in merito al bando e alla proprietà, promuovere le attività termali è assolutamente necessario per il rilancio di immagine delle nostre Terme, ma anche per reperire risorse finanziarie per la manutenzione o le migliorie necessarie per la valorizzazione dell’esistente. Perché non si fa? Perché si sceglie la strada del continuo degrado e dell’abbandono di risorse che, in quanto tali, possono solo contribuire positivamente allo sviluppo e al benessere delle nostre città e della nostra terra?

18/11/2013

TERME DI SCIACCA: "RAGGIRATI PER L'ENNESIMA VOLTA"

Ci siamo fidati delle parole dell’assessore regionale al Turismo, Michela Stancheris, che in visita a Sciacca due mesi fa, garantì tempi celeri per la stesura di un nuovo bando per la manifestazione d’interesse da parte di privati. L’Assessore ci rassicurò pure sulla particolare chiarezza e trasparenza di tale bando e sulla sua certa diffusione internazionale per dare alla Sicilia l’immagine di credibilità che merita. E noi abbiamo avuto fiducia in una persona delle Istituzioni che è giovane, fresca di nomina e motivata.
Duro sfogo questa mattina, dell'associazione L'AltraSciacca, sul destino delle Terme di Sciacca. Prendiamo atto di essere stati raggirati per l’ennesima volta – aggiungono dal sodalizio - ed alla fiducia subentra indignazione e rabbia per una situazione che non si riesce assolutamente a sbloccare. Allo stato in cui versano le Terme di Sciacca si contrappone lo stato delle Terme Acqua Pia di Montevago, che non solo funzionano ma riescono a fatturare 4 volte tanto le nostre, ovvero 6 milioni di euro. Com’è possibile – si chiedono dall'associazione - perché non si riesce a trovare una soluzione per un vero rilancio delle Terme di Sciacca? Di chi sono le responsabilità per la situazione in cui si trovano oggi?
 18/11/2013 di FRANCO IACCH