2015/01/23

TERME, SI SPERA DI PUBBLICARE IL BANDO PER LA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE TRA FINE FEBBRAIO E INIZIO DI MARZO

22/01/2015
“C’è l’impegno da parte degli assessori al Bilancio e al Turismo di pubblicare il bando di manifestazione di interesse a fine febbraio o nella prima decade di marzo”. Il commissario liquidatore della Terme di Sciacca Spa, raggiunto telefonicamente, non dà una data certa. Ieri il notiziario di Trs ha indicato il 27 febbraio, ma da Palermo sono piuttosto abbottonati e prudenti.
“C’è ancora qualche ulteriore dettaglio da definire”, aggiunge Turriciano. E’ un’illusione immaginare che la vicenda possa esaurirsi in breve tempo. Intanto il bando prevede un tempo di 4 mesi per la presentazione di eventuali offerte di interesse. Poi inizia la procedura “diretta”, ossia un percorso tra partecipanti e Regione per entrare nello specifico delle proposte. Si spera, innanzitutto, che all’uscita del bando possa corrispondere un reale interesse da parte di privati di provata esperienza nel settore.
Ragionevolmente, se tutto procede senza intoppi e se vi sono offerte, il processo di affidamento in gestione delle strutture potrebbe terminare in un periodo compreso tra 18-24 mesi. L’interrogativo è se la Terme di Sciacca Spa è in grado di sostenere finanziariamente tale periodo di transizione. E’ bene stare con i per terra e non farsi prendere dai facili ottimismi.

IL DIPLOMATICO INTERNAZIONALE ENZO CONIGLIO SCRIVE UN POST SULLE TERME DI ACIREALE ESORTANDO IL COMMISSARIO ING.BOSCO A TENERE DURO.

Pubblichiamo di seguito il post scritto dal diplomatico Enzo Coniglio su un noto social network e ripreso dal FORUM PERMANENTE SULLE TERME DI ACIREALE.
S.O.S. TERME. ... URGENTISSIMO
E SE QUALCUNO VOLESSE IMPOSSESSARSI DEL VALORE ENORME DELLE TERME CON UN PIATTO DI LENTICCHIE PRIVANDO LA CITTA' DI ACIREALE DI UN BENE INESTIMABILE ED ESSENZIALE PER IL SUO SVILUPPO?
Cari Amici e Concittadini,
è proprio vero. Ci sto provando gusto a dialogare con voi e dirvi quello che si vede di più e di diverso amando disinteressatamente questa città e analizzandola con lo sguardo severo e il cipiglio corrugato dell'analista internazionale che la guarda con occhi distaccati da esterno.
Mi chiedo soltanto come fate a non vedere ciò che è sotto gli occhi di tutti; eppure io pensavo di conoscervi bene e vi consideravo e vi considero delle persone intelligenti e di gran lunga al di sopra della media dell'imbecillità collettiva.

La mia ipotesi è che voi vedete bene le stesse cose che vedo io ma poi, per un virus o per un diavoletto sotto il capello, non avete la forza di denunciare e di impegnarvi a difendere la vostra città sfoderando la spada dell'orgoglio e della lealtà etica.
Questa volta vorrei richiamare la vostra attenzione sulle TERME DI ACIREALE. Voi sapete bene che da diversi mesi, l'Ing. Luigi Bosco agisce da Commissario e, grazie al suo instancabile lavoro, le terme hanno iniziato a riprendersi e ad aprire alcuni servizi.Ma forse pochi di voi sanno che, a seguito di questo successo, invece di ricevere lettere di complimenti e di supporto a partire dalla nostra Amministrazione locale, sono iniziate a piovere abbondantemente sulla testa dell'Ing. Bosco, LETTERE ANONIME CHE HANNO PROVOCATO UNA SERIE DI PESANTI CONTROLLI AMMINISTRATIVI che non sono stati invece compiuti quando le Terme si sono ridotte allo stato larvale attuale. 
VI SIETE CHIESTI PERCHE' SIANO STATE INVIATE TANTE LETTERE ANONIME? Il vostro cervello da 009 non vi suggerisce nessuna ipotesi? I conigli non hanno di questi servizi così avanzati... noi ci fermiamo allo 001 che ha elaborato questa ipotesi:
1. Come denunciato dall'Ing. Luigi Bosco nel momento del suo insediamento, le Terme avevano ed hanno un mutuo contratto a suo tempo con Unicredit per 8 milioni di Euro, oltre un debito verso terzi di circa due milioni (se la mia informazione è corretta), per un totale di dieci milioni.
2. L'ing. Bosco ha inziato la rinegoziazione del credito ma è evidente che LO POTRA' PAGARE SOLTANTO SE LA REGIONE ACCETTI LA PROPOSTA DI BOSCO di pubblicare un bando per la gestione delle Terme, essendo corretta intenzione non venderle ma affidarle in gestione.
3. SI NOTI BENE NON PER LA VENDITA MA PER LA GESTIONE. Se un tale bando non venisse pubblicato - e infatti fino ad ora non è stato pubblicato - la situazione debitoria delle Terme peggiorerebbe sensibilmente e QUALCUNO POTREBBE ACQUISIRE LE TERME E L'HOTEL IN REGIME FALLIMENTARE PER UN PIATTO DI LENTICCHIE.
4. IN QUESTO CASO, CHI OMETTE DI PUBBLICARE UNSIMILE BANDO DIVENTA CORREO DEI POTENZIALI SPECULATORI MALAVITOSI.
3. MI CHIEDO SEGUENDO IL BUON ANDREOTTI CHE SOSTENEVA CHE A PENSAR MALE SI FA PECCATO MA QUALCHE VOLTA SI AZZECCA : e se ci fosse qualche anima sottile e leggiadra che dietro le quinte trama per arrivare a questa conclusione, approfittando della dabbenaggine di una città addormentata trasferitasi a Kutumbtu e di una amministrazione centrale e locale che pensa alle piste che non pisteggiano, a un teatro che non teatrizza mentre gli sfugge di mano L'UNICO BENE DEGNO DI ESSERE SALVATO: LE TERME CON IL SUO ENORME POTENZIALE DI INDOTTO.
Ing. Bosco, tenga duro e a titolo precauzionale, forse non sarebbe male CHIEDERE AI NOSTRI CONCITTADINI di informarci qualora notassero eventuali segnali che andassero in questa direzione, di una commistione di interessi privati con supporto pubblico, grazie al gravissimo peccato di OMISSIONE... OMISSIONE DI UN DECRETO CHE VALE ALMENO 20 -30 MILIONI DI EURO E IL FUTURO DI UNA INTERA CITTA'.

TERME, CGIL E CISL INSORGONO: "IL COMMISSARIO ALIMENTA INCERTEZZA E PRECARIATO"

22/01/2015 
Le Organizzazioni sindacali FILCAMS CGIL e FISASAT CISL non condividono il percorso effettuato fin qui dal Commissario Liquidatore della Terme di Sciacca S.p.A., Carlo Turriciano. Lo fanno con una nota trasmessa ai vertici della Regione Sicilia ed alle autorità istituzionali e politiche della città.
“Se fino ad oggi si sono cercate di creare delle condizioni di rilancio del termalismo saccense con azioni, anche da parte dei lavoratori, che hanno portato solo belle parole e pochissimi fatti – scrivono Zammuto, Castronovo, Pilotto e Bellomo - ora, di contro, con l’iniziativa intrapresa dal liquidatore, senza sentire le parti sindacali, di ridurre l’attività delle professionalità comandate si è nettamente delineato un percorso di relegare la stazione termale ad una stagionalità senza possibilità di sviluppo”. “Che le proteste potessero essere mirate, come al solito, soltanto a ricevere il contentino per pagare dei debiti “pregressi” e mantenere tutto come prima o peggio di prima era ben noto a queste Organizzazioni.

Allora – aggiungono - è tempo di dire basta e di mobilitare con determinazione, altro che garantire i servizi, i lavoratori e tutta la cittadinanza, in capo al Sig. Sindaco, perché la Regione si interessi realmente a porre fine allo scempio del patrimonio termale e creare le condizioni di ripresa e sviluppo del termalismo saccense senza interessi di “nicchia” . Cgil e Cisl hanno chiesto ai vertici della Regione Sicilia di non tenere conto della richiesta di riduzione delle professionalità comandate, di discussa legittimità, che porterebbe, poi, a creare altro precariato con sicure nuove assunzioni a termine come di fatto si è agito fino ad ora, e di adoperarsi per l’apertura di un tavolo tecnico, come già discusso in Commissione bilancio, di concerto con le parti sociali e Istituzioni cittadine, per porre fine alle amministrazioni rattoppate della Stazione termale di Sciacca e di creare tutte le condizioni di ripresa e sviluppo con leggi precise e mirate”.


2015/01/21

TERME DI SCIACCA, PER 13 DIPENDENTI NON C'E' PIU' POSTO

 Il commissario liquidatore delle terme, Carlo Turriciano, ha chiesto alla Regione di sospendere il comando di 13 delle 23 unità impegnate negli uffici e nello stabilimento ed esplode la polemica con la Cisal. Il sindacato ha protocollato ieri una diffida a Turriciano, trasmessa all'assessorato regionale delle Autonomie locali, "a dare corso a qualunque richiesta di sospensione del comando di dipendenti". Il commissario con quest'iniziativa vuole risparmiare, fino al prossimo mese di maggio, circa 300 mila euro. In pratica, questo personale, fino al 3 maggio del 2015, la data indicata nella comunicazione di Turriciano, verrebbe impegnato dalla Regione in altri uffici e quindi non graverebbe sul bilancio delle terme.
"Questa decisione è stata assunta unilateralmente, senza alcun confronto con la parte sindacale e con la stessa Regione - dice Alberto Sabella, segretario provinciale della Cisal - e, cosa più grave, l'individuazione del personale per cui verrebbe a cessare l'assegnazione in comando verrebbe fatta senza le garanzie previste per ipotesi del genere dalle vigenti norme e senza alcun esame congiunto con il sindacato". Per Sabella "non bisogna toccare nessuno, ma se proprio si devono individuare dei lavoratori bisogna operare secondo criteri ben definiti. Qui si vuole mandare via dalle terme fino a maggio gente che, in oltre 30 anni di lavoro, ha acquisito un'altissima professionalità". La Cgil, con il segretario cittadino, Franco Zammuto, si sfila dalla polemica. "Nessun commento - dice il sindacalista - e in questo momento mi sto occupando della vicenda riguardante il futuro dell'intera stazione termale di Sciacca. Una buona notizia l'abbiano appresa da Palermo dove il sottosegretario Del Rio pare abbia condiviso che le terme di Sciacca non vanno considerate come altre partecipate della Regione perché sono produttive, in grado di reggersi da sole e meritano la giusta attenzione per un effettivo rilancio".
Giuseppe Pantano
FONTE:gds.it

IL COMITATO "SALVIAMO LE TERME" A DIFESA DELLE STRUTTURE. MA C'E' SCARSA PARTECIPAZIONE DELLA COMUNITA'

18/01/2015 
Il comitato cittadino “Salviamo le Terme di Sciacca” ha organizzato laprima manifestazione pubblica con un convegno, iniziato alle 11,00 al Grand Hotel delle Terme, per sensibilizzare l'opionione pubblica sulla valenza e valore della risorsa termale. Un convegno che ha voluto focalizzare "il passato , presente e futuro delle Terme di Sciacca". Terme che da anni vivono in agonia e in una gravissima situazione debitoria. Ma soprattutto in balia di una decisione della Regione che tarda ad arrivare. L'esempio eclatante è il bando per la manifestazione di interesse da parte dei privati a gestire le strutture termali.
Un bando del quale si parla da tre anni e che è l'esempio di una politica regionale inadeguata ad affrontare le emergenze e identificare le vie di sviluppo di un territorio.
Sono intervenuti,al convegno, il dottore Vincenzo Indelicato  per l’aspetto storico, il dottore Mario Chillura per l’aspetto medico, l’architetto Massimiliano Trapani per il patrimonio immobiliare–architettonico, l'avvocato Filippo Marciante per gli aspetti legislativi-giuridici legati alle norme approvate negli ultimi anni dall'Ars,  e Enzo Bongiovì in rappresentanza dei lavoratori stagionali (che da diversi giorni hanno occupato la struttura per protestare contro la Regione).
La platea formata dai lavoratori stagionali, che da diversi giorni hanno occupato la struttura termale per richiamare l'attenzione della Regione sulle necessità del territorio e sul loro destino di lavoratori segnato da incertezze e precarietà.
Ma la lotta a salvaguardia dell'importante risorsa economica sembra non attrarre la giusta attenzione da parte della comunità saccense e del territorio limitrofo. Del resto, l'esito flop del referendum per aggiungere al nome di Sciacca "Terme" è l'esempio evidente di una preoccupante distanza dei cittadini rispetto alla difesa della struttura termale.
Il convegno organizzato, in modo meritevole, dal Comitato Salviamo le Terme è stato il primo appuntamento pubblico del Comitato. Intanto, lo stesso Comitato sta portando avanti la raccolta di firme. Già raccolte 5.000 firme e gli attivisti del Comitato sono fiduciosi di raggiungere presto la cifra di 10.000 firme.
Da Palermo non giungono novità. Silenzio sul bando già pronto e che contiene diversi punti che non agevolano, certamente, l'interesse di privati a manifestare interesse alla gestione delle strutture.
Il Presidente della Regione sembra di un altro pianeta. Eppure, la Regione è proprietaria dell'intero pacchetto azionario. Si promettono, dalla classe politica, addirittura "intercessioni" per sollecitare il Presidente Crocetta a ricevere una delegazione di lavoratori.
FONTE:corrieredisciacca.it

SALVIAMO LE TERME DI SCIACCA...PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI!

Il comitato “Salviamo le Terme di Sciacca” continua la battaglia per le nostre Terme con azioni di informazione e di sensibilizzazione. E’ indispensabile che questa battaglia sia condivisa da tutti quelli che hanno a cuore le nostre Terme e quello che hanno rappresentato e che possono ancora rappresentare.
L’AltraSciacca dà il suo contributo con un manifesto che vuole essere l’emblema dello stato di degrado e la speranza di un popolo che non vuole rassegnarsi.
Questa foto è stata donata da Daigoro Fonti,vincitore del 1^Concorso Fotografico Nazionale Città di Sciacca, affinchè la utilizzassimo come manifesto per sensibilizzare popolazione e politici sullo stato attuale delle Terme di Sciacca.
Cosa può fare la popolazione nell’immediato? Tutti voi potete condividere questo post ed invitare i vostri amici e conoscenti a fare lo stesso, ovunque essi siano, perchè la perdita delle Terme non sarebbe solo un danno per Sciacca ma per tutto il territorio agrigentino e regionale.
Sfatiamo il luogo comune che ci vede insensibili verso il bene più prezioso che questa città possiede. Ora avete la possibilità di fare qualcosa… a voi la scelta!
FONTE:laltrasciacca.it

TERME, VENDERE O AFFIDARE? ADESSO VOGLIAMO CHIAREZZA. L'ON. PANEPINTO CONSIGLIA IL GOVERNO REGIONALE "A NON VENDERE, MA DI AFFIDARE LE STRUTTURE"

15/01/2015 
Una nota del deputato regionale del Pd, Giovanni Panepinto, sulle terme non aiuta a comprendere cosa la politica intenda fare delle strutture termali di Sciacca e di Acireale.
Nella nota, l'onorevole Panepinto chiede " subito un incontro con gli assessori a Bilancio e Turismo per il rilancio attività". Con particolare riferimento alle terme di Sciacca, il deputato Panepinto si fa promotore di un incontro con l’assessore al turismo, Cleo Li Calzi e con l'assessore al Bilancio,
PANEPINTO
Alessandro Baccei per sciogliere i nodi che riguardano il passaggio di proprietà delle terme stesse".
Sino ad oggi non si èmai parlato di vendere le strutture termali. Il bando, anche se non ancora pubblicato (noi del Corriere di Sciacca abbiamo pubblicato ampi passaggi evidenziando diverse anomalie), contempla solo affidamento gestionale delle strutture termali ai privati.
Ma il parlamentare regionale Giovanni Panepinto nella nota scrive: "La volontà di cessione di tutte le strutture, comprese quelle ricettive ai privati - spiega - potrebbe scontrarsi con la complessità delle strutture stesse che renderebbero l’affare poco appetibile. Un ostacolo che potrebbe essere superato – continua - dalla pubblicazione di un bando che miri all’affidamento in gestione piuttosto che alla vendita".
"Sono certo che l’assessore al turismo che nelle ultime settimane ha attivato una serie di procedure per sbloccare la situazione – continua Panepinto – provvederà con celerità alla convocazione di un incontro”.
“L’approvazione dell’emendamento che finanzia il fondo per le Terme di Sciacca ed Acireale, consentendo ai due Enti di poter programmare la nuova stagione è stato solo un primo passo, ora è necessario pensare ad una seria programmazione di tutte quelle iniziative che possano far superare le criticità che negli ultimi anni hanno bloccato l’attività”, conclude Panepinto.

TERME, CROCETTA PER RICEVERE UNA DELEGAZIONE DEI LAVORATORI HA BISOGNO DI UNA...INTERCESSIONE DEL DEPUTATO MOSCATT

15/01/2015 
Siamo all’assurdo. La fantasia di Pirandello sarebbe stata da neofita rispetto allo spettacolo che offre la politica. Capitolo terme. Anzi, libro terme. La storia, ormai, è talmente lunga da svolgersi in diversi capitoli. E ogni anno si contraddistingue per la stesura di nuovi capitoli che offrono una lettura, sulla questione delle terme, non solo paradossale, ma anche pirandelliana.
E se non ci fosse di mezzo una risorsa economica tanto importante e la sorte di decine e decine di lavoratori, verrebbe pure da ridere. Ma come si fa a sgranare i denti, quando la commedia si trasforma in un dramma ?
Qualche giorno fa, il deputato nazionale del Pd, Moscatt, è venuto a Sciacca a far visita ai lavoratori per cogliere direttamente le loro istanze, necessità. Per carità, lo sforzo del parlamentare di Agrigento è meritevole. La politica è essenzialmente l’ascolto delle istanze che provengono dal territorio. E un deputato deve compiere ogni sforzo per dare soluzione.
Moscatt ha promesso ai lavoratori termali l’impegno di una sua intermediazione nei confronti del Presidente della Regione, Rosario Crocetta, per esserericevuti a Palermo. 
Ma la domanda che nasce spontanea è: un Presidente della Regione ha bisogno di essere sollecitato, pregato da un deputato, seppure nazionale, per ricevere una delegazione di lavoratori termali? Le terme sono al 100% a capitale sociale della Regione; il Presidente della Regione dovrebbe correre a gambe levate per salvaguardare una risorsa economica e turistica così importante. E invece no. Crocetta ha il bisogno di essere sollecitato e pregato dal deputato Moscatt per ricevere i lavoratori di un bene di proprietà della Regione che lui stesso governa.
Siamo davvero all’assurdo e da un Presidente di Regione, che incorpora i valori e i sentimenti della legalità e di una scoietà in cui i cittadini sono al primo posto, questo non ce lo aspettavamo.
Di solito si pregano i santi e, fino a prova contraria, Crocetta non ci sembra abbia ricevuto la beatificazione, nè ha processi in corso per l'aureola dei santi.
Filippo Cardinale

ZAMMUTO DELLA CGIL:SULLE TERME SCELTE POLITICHE SCELLERATE

14/01/2015 
Il segretario della Camera del lavoro Cgil di Sciacca, Franco Zammuto, torna a fare delle riflessioni sui problemi delle Terme, affiancandole a quelli di Macauda.

L’albergo Torre Macauda e le terme di Sciacca sono l’effetto contrario di tutto quello che è logico e ragionevole. Invocare leggi, regole, procedure e quant’altro per giustificare che due realtà produttive di economia e lavoro non possono essere destinate alla loro normale attività è un’offesa all’intelligenza e, soprattutto, al bisogno e alla necessità di dare risposte alla crisi che stiamo attraversando. Tutto assolutamente illogico e irragionevole.
Le terme di Sciacca ostaggio di una serie di norme e scelte politiche scellerate determinate principalmente da meschini interessi elettorali, oggi sono a rischio chiusura perché l’imperizia e l’incapacità di chi ci amministra non sono capaci di ritrovare le soluzioni all’intrigo che loro stessi hanno creato. E contrariamente a quanti ancora oggi sostengono, che dietro ci siano complotti e manovre volte a perpetuare interessi meschini, come C.d.L. riteniamo che anche l’imperizia e l’ignavia siano alla base del problema terme.
Torre Macauda, dopo l’esito dell’asta di ieri andata deserta per la seconda volta, non aprirà per il terzo anno consecutivo, e questo solo perché non si è voluta proseguire con la procedura dell’affitto, che era la soluzione di buon senso nell’interesse di tutti, pur tenendo conto delle norme e le leggi che comunque andavano seguite. Il risultato è che in questi tre anni, Torre Macauda, ha certamente perso valore con grave danno ai legittimi diritti dei creditori, in più si è impedito di creare economia e posti di lavoro con grave danno per i lavoratori e l’indotto tutto. Come C.d.l. riteniamo che contro questo sistema occorre lanciare forte il grido della protesta per ricondurre a logica e ragione ogni cosa.

COMPARAZIONE DEI DUE TESTI DEGLI EMENDAMENTI MIRATI AL PAGAMENTO DEI DEBITI DELLE TERME DI SCIACCA SPA

09/01/2015
Una premessa è necessaria: da sempre ci siamo battuti per le Terme e abbiamo scritto articoli non guardando nessuno in faccia. Abbiamo scritto articoli che ci hanno sempre dato ragione. Li abbiamo scritti per evidenziare la mediocrità di una classe dirigente regionale e politica che non ha saputo dare serio e valido impulso alla valorizzazione della risorsa termale. Li abbiamo scritti perché crediamo nell’importanza di un complesso termale come volano dell’economia del territorio. Ma crediamo alle iniziative serie e immediate.
Non crediamo alle enunciazioni, alle promesse, ccà nisciunu è fesso. Era il 1999 quando fu approvata la legge sulle privatizzazioni degli enti regionali economici. Da allora ad oggi sono trascorsi 16 anni. Dal 2004 fino ad oggi, la curva delle terme ha subito una flessione costante e preoccupante, fino alla situazione fallimentare attuale. Otto milioni di euro di debiti su un capitale sociale di 14,5 milioni è roba da conseguenze da codice civile.
La politica, in questi ultimi giorni “esulta” e si “compiace” per un articolo approvato nella legge relativa all’esercizio provvisorio 2015 della Regione che destina “800 migliaia di euro” ai “bacini termali siciliani pubblici. Sulle terme diventate società per azioni si continua a sbagliare, ad assumere un atteggiamento mediocre e irresponsabile. Un tentativo di gettare fumo mirato a cogliere consenso elettorale. Ma i tempi sono diversi e la gente comprende più di quanto crede la classe politica.
Per spiegare meglio quanto successo in questi ultimi giorni, offriamo ai nostri lettori la comparazione dei due testi degli emendamenti mirati al pagamento dei debiti della Terme di Sciacca Spa nei confronti di Enel, Inps, Girgenti Acque. Due testi che dimostrano come ci si arrampichi sugli specchi per tentare di eludere le infrazioni dettate dalle norme comunitarie in materia di aiuti di Stato. A beneficio dei nostri lettori, che già sanno bene la questione, ricordiamo che la Terme di Sciacca Spa, pur essendo formata interamente da capitale pubblico (unico socio la Regione) non può ricevere aiuti economici dalla Regione. L’unico modo può essere l’aumento del capitale sociale, cosa che non può avvenire in quanto la Terme di Sciacca Spa è in liquidazione.
Questo il testo dell’emendamento precedente stralciato perché assai evidente il conflitto con le norma comunitarie.
Disposizioni finanziarie in favore delle Terme di Sciacca I.
Al fine di evitare il depauperamento dei patrimonio regionale, per la conservazione del valore delle imprese e per provvedere, in funzione del migliore realizzo, tramite gara ad evidenza pubblica, all'affidamento a soggetti privati della gestione e valorizzazione dei complessi cremo-termali e idrotermali di Sciacca, come previsto dall’articolo 21 della legge regionale 12 maggio 2010, n. 11, è destinata alle Terme di Sciacca Spa la somma di 800 migliaia di euro. La somma verrà utilizzata esclusivamente per il pagamento dei debiti Enel, Servizio Idrico, Inps, il cui adempimento sarebbe causa della interruzione delle attività sociali, al fine di consentire il proseguimento sino all’affidamento della gestione a soggetti privati.
Come si evince, nel testo si fa preciso riferimento alla destinazione della somma, cioè per il pagamento di debiti verso fornitori. Qualcuno a Palazzo dei Normanni si è accorto della bestialità, e ha formulato un secondo emendamento, poi approvato, ieri pomeriggio, in Aula parlamentare.
Questo l'emendamento approvato anche dall'Aula.
DDL N. 913/A Art. 12. Disposizioni finanziarie in favore dei bacini idrotermali pubblici
I. Al fine di evitare il depauperamento dei patrimonio regionale, per la conservazione del valore delle imprese e per provvedere, in funzione del migliore realizzo, tramite gara ad evidenza pubblica, all'affidamento a soggetti privati della gestione e valorizzazione dei complessi cremo-termali e idrotermali esistenti nei bacini pubblici della Sicilia, ai sensi dell'articolo 21 della legge regionale 12 maggio 2010, n. 11, nel bilancio della Regione per l'esercizio finanziario 2015 è istituito un fondo di 800 migliaia di euro, previa verifica della sussistenza delle condizioni tecniche ed operative.
Come si nota, sparisce l'univoca destinazione alla Terme di Sciacca Spa e si include anche la Terme di Acireale Spa (bacini idrotermali siciliani pubblici). Dunque la somma di 800 mila euro dovrà essere ripartita, dando per assurda ipotesi che l’articolo non venga impugnato dai competenti uffici della Presidenza del Consiglio dei Ministri che adesso suppliscono il Commissario dello Stato.
Secondo punto. Sparisce la indicazione della destinazione, cioè il pagamento dei debiti Enel, Servizio Idrico, Inps. E allora a che serve costituire il fondo? Come fa la Terme di Sciacca Spa (e la consorella acese) a utilizzare i soldi per pagare luce, acqua e contributi previdenziali? Ma bisogna togliersi il cappello – i francesi sono più eleganti nel dire chapeau!- di fronte alla fantasia ed alla creatività dimostrate in questi giorni dalla politica regionale e dalla casta dirigenziale regionale. Siamo sempre di fronte al filantropico intento di "evitare il depauperamento del patrimonio regionale". Ma quale? Quello in usufrutto?
Ma siamo anche di fronte all’altro capolavoro, la "conservazione del valore delle imprese". Ma la Terme di Sciacca Spa (e la consorella acese) non ha un avviamento commerciale, ma solo debiti e passività, sin dalla sua costituzione. Altro capolavoro di parole contenuto nell’articolo approvato: "in funzione del migliore realizzo" per l'affidamento ai privati. Ma se il bando non è ancora stato pubblicato! Se il primo bando risale a oltre due anni fa e fu un disastro per errori contenuti! E il secondo? E’ sulla buona strada per trasformarsi in un flop. E in ogni caso, per l’eventuale affidamento delle strutture ad un privato passeranno almeno due anni visto che è stata scelta la procedura negoziata.
Ma le meraviglie non finiscono qui. Nell’articolo approvato è scritto che "è istituito un fondo di 800 migliaia di euro previa verifica delle condizioni tecniche e operative". Incredibile! Ma quali sono le condizioni tecniche ed operative delle quali occorre accertare la sussistenza prima di erogare gli euro? E chi le dovrebbe accertare? Il liquidatore Turriciano, il Dirigente dell'assessorato all’Economia, l'Assessore, il Presidente della Regione? La storia da otto anni, purtroppo, si ripete.
Un'ultima considerazione. La somma di 800 mila euro, per come concepito l'articolo, è destinata alle due società termali. Dunque, la cifra dovrebbe essere divisa a metà. ma con quale titolo viene trasferita alle medesime società?  Ed esse come scrivono in bilancio le somme? Come sopravvenienza attiva? Le sopravvenienze sono componenti straordinari di reddito, nel senso che dipendono generalmente da accadimenti aziendali che non sono direttamente imputabili al core business (oggetto sociale) dell'azienda. Dunque, sulla sopravvenienza attiva bisognerà detrarre l'imposta fiscale che su di essa grava.
Alla fine della filiera, non considerando l'eventualità della impugnativa dell'articolo approvato, alla Terme di Sciacca Spa andrà una cifra che sarà assai distante anche dai 400 mila euro, cioè della somma messa in bilancio divisa per due.
Che la storia si ripeta è chiaramente riscontrabile dal fatto che dalla tragedia si sta rapidamente passando non alla commedia dell'arte (che già sarebbe tanto) ma alla farsa.

TERME, MANGIACAVALLO (M5S): "TAPPATO L'ENNESIMO BUCO, MA COSI' NON SI VA AVANTI"

"L'emendamento rivisto in II Commissione e approvato con la legge di esercizio provvisorio - dichiara il deputato Cinquestelle Matteo Mangiacavallo- serve a dotare il governo regionale degli strumenti necessari per poter tamponare le esigenze urgenti della società Terme di Sciacca Spa in liquidazione; sanare, quindi, la situazione debitoria relativa al pagamento delle utenze".
Mangiacavallo, nel spiegare che "tale intervento, sebbene votato anche dal mio gruppo poiché rivolto nella direzione di tutelare il patrimonio termale e finalizzato ad evitarne il depauperamento, non rappresenta che l'ennesima situazione tampone che serve a superare una fase che, ci auguriamo, non debba ripresentarsi nuovamente nel breve periodo", si augura che si acquisisca "presto la certezza che le Terme di Sciacca possano azzerare i propri debiti".
Per Mangiacavallo "è totalmente illogico proseguire con la gestione di un bene di importanza strategica per i saccensi attraverso una società che si trova in uno stato di liquidazione, che significa "chiusura" di una struttura che funziona a tutti gli effetti, attendendo la pubblicazione di un bando sul quale ci sono parecchie remore, soprattutto da parte nostra. La Regione siciliana sciolga il dubbio sul suo cronico disinteresse verso le Terme di Sciacca e affidi il "traghettamento" alla gestione definitiva".
Ma poi conclude: "Se l'emendamento di oggi supererà indenne lo scoglio di eventuali impugnative, ci ritroveremo a dover tappare altri buchi, frutto delle scelte scellerate della politica regionale negli ultimi anni."
08/01/2015

TERME, EMENDAMENTO APPROVATO: NON RIGUARDA PIU' SOLO LE TERME DI SCIACCA MA..."I BACINI TERMALI PUBBLICI SICILIANI"

08/01/2015 
L'emendamento approvato ieri pomeriggio in Commissione Bilancio dell'Ars è stato modificato rispetto a quello precedente. Sul testo il contributo di 800 mila euro, che prima riguardava solo le Terme di Sciacca, adesso prevede "esclusivamente" il pagamento dei debiti dei "bacini termali siciliani".
Un'alchimia che dovrebbe "servire" a velare ciò che è vietato dalle norme comunitarie, cioè gli aiuti di Stato. Desideriamo che le terme di Sciacca vengano salvate e valorizzate seguendo il solco della legittimità e non dei trucchetti che hanno il tempo contato. Sono pannicelli che non servono a tirare fuori dal baratro la risorsa termale.
Non c'è ancora oggi, dopo anni e anni, una chiara e seria strategia di valorizzazione delle terme. Si tira a campà. Ed è questo che non ci piace, l'insufficienza della politica ad affrontare i temi importanti del nostro territorio.
Fonte:corrieredisciacca.it

TERME, I LAVORATORI OCCUPANO LA STRUTTURA

07/01/2015 
Passo estremo, ma previsto, dei lavoratori termali che da stamattina hanno occupato la struttura termale, visto  che "a distanza di tre settimane dall’inizio della protesta avviata per scongiurare il rischio della loro chiusura hanno saputo produrre solo tante dichiarazioni d’intenti e un emendamento che dovrebbe solo garantire la prosecuzione temporanea dell’attività d’azienda, emendamento che peraltro non si ha certezza possa produrre i suoi effetti considerato che tecnicamente non risponde all’intrigata situazione legislativa che avvolge tutta la storia delle terme di Sciacca".
I lavoratori lamentano che le buone intenzioni manifestate durante "la processione ed incontri con politici e amministratori sembra trovino un ostacolo insormontabile nella intrigata vicenda legislativa e di vincoli intessuta dalla stessa politica sulla problematica delle Terme".
Sia i lavoratori che le Organizzazioni sindacali ritengono "che non è certamente possibile accettare che il destino di un futuro di crescita e occupazione siano legate a leggi, regole e vincoli burocratici-amministrativi, ma che sia necessaria solo la volontà di recuperare e restituire un patrimonio alla sua naturale funzione che se ben amministrata sarà capace di produrre economia, lavoro e benessere a tutto il territorio".
Le terme, nel 2005, subirono la trasformazione da Azienda Autonoma delle Terme in Terme di Sciacca Spa. L'allora decisione dell'assessore regionale al Turismo, Fabio Granata, fu assai accelerata. Scelta che portò a trasferire tutte le passività alla neonata società termale, costituita in società per azioni. Un passaggio che obbligò la Terme di Sciacca Spa a sottostare alle rigide norme comunitarie in materia di libera concorrenza.
Il capitale sociale della spa, pur essendo interamente pubblico, non consente alla regione nessun intervento economico destinato al ripianamento di debiti. Un errore madornale che ancora oggi, taluni politici, si ostinano a sottovalutare.

CONTRIBUTO 800 MILA EURO ALLE TERME: STOP DALLA PRESIDENZA DELL'ARS E STRALCIATO DAL BILANCIO PROVVISORIO

L'esercizio provvisorio viene svuotato da una serie di norme che tornano in commissione. Tra queste, il "contributo" di 800 mila euro alla terme di Sciacca Spa. Questo è quanto deciso nella breve seduta d'Aula di oggi a Sala d'Ercole.
La presidenza dell'Ars ha deciso di stralciare una serie di norme dal ddl sull'esercizio provvisorio. Il presidente, Giovanni Ardizzone, ha evidenziato la carenza di relazioni tecniche su una serie di argomenti.
la conseguenza è che si allungano di parecchio i tempi per lo stanziamento di somme a società partecipate (tra le quali terme di Sciacca Spa), enti locali ed ex Pip. Incardinati in Aula i disegni di legge sui precari degli enti locali e sulle camere di commercio, che saranno affrontati insieme all'esercizio provvisorio il 7 gennaio.
Nel dettaglio, le norme stralciate “in quanto concernenti materia non trattata dalle Commissioni di merito, comportanti nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio della Regione e non riconducibili alle finalità del disegno di legge che prevede, oltre all’autorizzazione all’esercizio provvisorio, soltanto l’autorizzazione di spese obbligatorie e indifferibili, al fine di evitare il blocco dell’attività amministrativa” si riferiscono al  Comune di Acireale colpito da avversità atmosferiche, lo stanziamento relativo ai lavoratori stagionali Esa, quello per Sviluppo Italia Sicilia, Terme di Sciacca e per le iniziative della ex Tabella H, l'articolo che prevedeva misure per il risanamento enti teatrali e musicali e quello che stanziava le somme per gli stipendi degli ex Pip.
“Le suddette disposizioni – ha spiegato Ardizzone - sono contestualmente inviate alle competenti Commissioni per essere esaminate con priorità, previa acquisizione di idonea relazione tecnica, in autonomi disegni di legge che saranno trattati in Aula subito dopo l’approvazione del disegno di legge di autorizzazione all’esercizio provvisorio, in una apposita finestra legislativa”.
“Venendo meno il Commissario dello Stato– dice Nino D’Asero, capogruppo di Ncd – occorre predisporre gli atti con accortezza e accorgimenti tecnici superiori, per renderli inattaccabili, visto che ora dovremo affrontare gli eventuali rilievi degli uffici della Presidenza del Consiglio dei ministri".
Sull'emendamento a firma di Di Mauro e sostenuto anche da M5S si era creato pochissimi giorni fa subito un clima da "compiacimento", esternato con comunicati stampa. La vicenda delle Terme è assai complessa e parecchi politici sembrano sconoscere le norme comunitarie sulla libera concorrenza delle società private e le partecipate con capitale pubblico.
FONTE:corrieredisciacca.it