2013/04/19

RIAPRE IL GRAND HOTEL DELLE TERME DI SCIACCA, PERICOLO SCAMPATO.

GRAND HOTEL DELLE TERME, DA DOMANI APERTO

18/04/2013 12.42

Scampato pericolo di lasciare fuori dal cancello gli ospiti in arrivo domani, tra cui un gruppo della convenzione stipulata con l'Inps. Assunti una ventina di stagionali. Si tratta della soluzione provvisoria in attesa dell'approvazione dell'emendamento all'articolo 20 della finanziaria 2010 da parte dell'Ars, in calendario per fine aprile.
Nel frattempo, il Commissario Carlo Turriciano sta predispondendo la procedura per esternalizzare i servizi. Ciò nel caso in cui si dovesse perdere del tempo con l'approvazione dell'emendamento.


IL GRAND HOTEL DELLE TERME FINALMENTE RIAPRE, TURRICIANO ADESSO PUO' ASSUMERE I LAVORATORI.

GRAND HOTEL DELLE TERME DI SCIACCA: DA DOMANI SI APRE


Il commissario liquidatore delle Terme di Sciacca, Carlo Turriciano, trattandosi di un atto di gestione ha avviato, questa mattina, le assunzioni degli stagionali in attesa della predisposizione del bando e dell'espletamento della gara per l'affidamento a una ditta dei servizi alberghieri. La ditta avrebbe poi l'obbligo di assumere questo personale. Domani, quindi, il Grand Hotel delle Terme di Sciacca inizierà ufficialmente la stagione. Per la piscina del parco (nella foto scattata questa mattina), invece, si dovranno attendere almeno 15 giorni.
Gli stagionali assunti hanno ricevuto un contratto di tre mesi. Occhi puntati, adesso, al trenta aprile prossimo, giorno in cui l'Assemblea regionale siciliana tratterà l'emendamento che potrebbe modificare il blocco delle assunzioni relativamente alle strutture alberghiere termali regionali.
Notizia del: 18/4/2013 11:07 di FRANCO IACCH

Fonte: www.teleradiosciacca.it

TERME DI SCIACCA: SIT-IN DEI LAVORATORI SOSPESO E ALCUNE ASSUNZIONI, IN ATTESA DELL'EMENDAMENTO ALLA FINANZIARIA 2010

TERME, SIT-IN STAGIONALI SOSPESO FINO A FINE MESE
Si attende l'approvazione all'Ars dell'emendamento al blocco delle assunzioni.
 
17/04/2013 18.06
Il sit-in dei lavoratori stagionali delle Terme è stato sospeso fino al 30 aprile. E' stato deciso oggi pomeriggio in una riunione con i sindacati. La decisione è stata assunta dopo che il Commissario straordinario delle Terme di Sciacca Spa, Carlo Turriciano, ha comunicato la scelta assunta. Con Carlo Turriciano erano presenti anche il sindaco Fabrizio Di Paola e il presidente del consiglio comunale Calogero Filippo Bono.
Il Commissario straordinario chiamerà in servizio gli stagionali necessari all'apertura del Grand Hotel delle Terme per un periodo limitato. Molto probabilmente per un paio di mesi. Nel contempo predisporrà gli atti necessari per avviare il bando per esternalizzare i servizi espletati dagli stagionali.
Ma la novità più significativa si attende per il giorno 30 aprile. Giungerà in Assemblea regionale siciliana l'emedamento all'articolo 20 della finanziaria del 2010 per modificare il blocco delle assunzioni relativamente alle strutture alberghiere termali. La deroga trova ragione nella specificità dell'attività delle strutture termali regionali.
Ed è proprio per tale motivo che lavoratori e sindacati hanno deciso di sospendere il sit-in, in attesa dell'impegno della classe politica di approvarlo a fine mese.
I lavoratori stagionali hanno riconosciuto l'impegno profuso dalle istituzioni locali, Amministrazione e Presidenza del Consiglio, e soprattutto del Commissario Carlo Turriciano.
Intanto, il Commissario starordinario sta predisponendo le delibere di assunzione. Venerdì arriva il primo gruppo di clienti al Grand Hotel delle Terme.

FORSE QUALCOSA DI POSITIVO DOPO L'AFFIDO DEL DEPURATORE: STOP ALL'INQUINAMENTO DEL BACINO IDROTERMALE

ALLACCI ALLA RETE FOGNARIA LOCALITÀ ISABELLA, SOVARETO E SANT’ANTONIO: SI DEFINISCONO LE PROCEDURE
Finalmente si chiude una vicenda "storica" di un popoloso quartiere senza rete fognaria e ricadente sul bacino idrotermale di Sciacca. Il contenzioso "Montagnola" con le Terme fu generato proprio dalla mancanza della rete fognaria.
15/04/2013 13.24
Il sindaco Fabrizio Di Paola e l’assessore ai Servizi a Rete Gianluca Guardino hanno presieduto questa mattina una conferenza di servizi nell’Ufficio di Gabinetto per la definizione delle procedure per i nuovi allacci alla rete fognaria delle contrade Isabella, Sovareto e Sant’Antonio.
“Si avvia – dichiarano il sindaco Fabrizio Di Paola e l’assessore Gianluca Guardino - una nuova fase che fa seguito alla già avvenuta consegna del depuratore comunale alla società di gestione Girgenti Acque. Si è iniziato a lavorare alla predisposizione della ordinanza sindacale che consentirà ai cittadini residenti nelle contrade Isabella, Sovareto e Sant’Antonio di potersi allacciare alla nuova rete fognaria. Definiti gli ultimi accorgimenti, l’ordinanza sarà pronta. A distanza di oltre trent’anni, dunque, un’altra parentesi importante del territorio di Sciacca potrà finalmente ritenersi chiusa”.
Si tratta di un "evento storico". Un intero quartiere edificato sul bacino idrotermale di Sciacca si trovava senza rete fognaria. Anche il contenzioso tra la cooperativa "La Montagnola" e le Terme di Sciacca nacque dalla mancanza della rete fognaria. Un contenzioso che alla Terme e quindi alla Regione, e dunque ai contribuenti, è costato quasi un milione di euro. 
Presenti alla riunione il responsabile del Servizio di Girgenti Acque Calogero Sala, dirigenti e funzionari dell’Ufficio Tecnico del Comune di Sciacca.

GLI STAGIONALI DELLE TERME DI SCIACCA, ATTESA PER L'APPROVAZIONE DELL'EMENDAMENTO

TERME, STAGIONALI: O COSI' O...
A meno che i deputati regionali si impegnino ad approvare un emendamento all'articolo 20 della finanziaria 2010 per la deroga del blocco delle assunzioni
17/04/2013 16.00
O così, o pomì, era lo slogan di una nota salsa di pomodori. Per i lavoratori stagionali delle Terme non ci sono tante alternative, a meno che i deputati regionali, che a parole tanto impegno mettono, non lavorino seriamente e urgentemente per far approvare un emendamento all'articolo 20 della finanziaria regionale 2010, proprio quell'articolo che blocca le assunzioni. L'emendamento può trovare ragione nella specificità dell'attività alberghiera stagionale delle strutture termali. Questa soluzione è nelle mani della classe politica.
Altra soluzione, ma questa è provvisoria, è quella che può assumere il Commissario Straordinario della società termale. Assumere per un paio di mesi gli stagionali, quel numero strettamente necessario ad avviare l'attività alberghiera,  in attesa di mettere in atto la soluzione della procedura in outsourcing. Cioè affidare il servizio ad una struttura esterna, con la clausola che avranno precedenza le professioanlità maturate nel corso degli anni di servizio nella struttura termale.

GRAND HOTEL DELLE TERME DI SCIACCA, SINDACO A PALERMO ALL'ASSESSORATO ALL'ECONOMIA.

Apertura Grand Hotel Terme di Sciacca: Di Paola a Palermo 

Si chiedono soluzioni alternative per garantire il lavoro agli stagionali.
di Santina Matalone - 17 Aprile 2013

Potrebbero riaprirsi presto le porte dell’albergo e dello stabilimento termale per i lavoratori stagionali che da ieri protestano davanti l’ingresso della struttura del viale delle terme.
Trasferta palermitana ieri alla regione per il sindaco Fabrizio Di Paola e per il presidente del Consiglio comunale Calogero Bono che  in assessorato all’economia hanno incontrato il capo di gabinetto ed avuto un colloquio telefonico con l’assessore Luca Bianchi, attenzionando la problematica dei lavoratori stagionali delle Terme che da ieri hanno inscenato uno stato di agitazione per avere garantita l’assunzione. Siamo infatti a metà aprile e l’albergo così come lo stabilimento delle terme sono chiusi; la regione ha deciso di dare un taglio ai contributi previsti per le società partecipate, e la “Terme di Sciacca SpA” è una di queste. I lavoratori sono sul piede di guerra per avere garantito un diritto acquisito negli anni e per definire la loro posizione contributiva. Ieri era prevista l’assemblea dei soci della Terme S.p.A. che avrebbe dovuto autorizzare il liquidatore a reclutare il personale necessario alla riapertura del Grand Hotel. Ma l’assemblea, di cui la fa parte la Regione, è andata deserta.
Inizia una nuova stagione turistica, che dovrebbe già per la verità essere nel pieno dell’attività come un qualsiasi altro centro termale, e invece a Sciacca, tutto è fermo, i locali sono chiusi, il centro cure pure e l’albergo ha le tapparelle abbassate, così come chiuso è l’ingresso. Un albergo quello lungo il viale delle terme che rappresenta il biglietto da visita della città che si fregia di essere termale, ma che di fatto lo è solo grazie al Monte Kronio che continua ad emettere vapori salutari e ad un bacino idrotermale con acque sulfuree naturali.
Ma ritornando alla situazione dei lavoratori stagionali, secondo il sindaco Di Paola,
“è stato individuato un percorso per giungere nel brevissimo tempo ad una soluzione. Si è così deciso al momento di non discutere sul futuro dell’albergo, ma quanto meno dell’apertura per l’attuale stagione, salvaguardare il patrimonio delle terme, la funzionalità dell’albergo e tutelare i lavoratori.
Dal colloquio con la regione, si è deciso di intraprendere una strada che ponga nelle condizioni il liquidatore, in attesa dell’espletamento della gara per l’esternalizzazione dei servizi, di emettere un proprio provvedimento per avviare con urgenza la stagione turistica al Grand Hotel delle Terme e rispettare così gli impegni con i turisti che hanno già prenotato il proprio soggiorno e le cure nel vicino stabilimento. Ritornato a Sciacca
il sindaco Fabrizio Di Paola è andato dai lavoratori stagionali in protesta all’ingresso dell’albergo per solidarizzare con loro ancora una volta e per riferire dell’esito dei suoi incontri a Palermo.

IL SINDACO DI PAOLA SOLLECITA LA RIAPERTURA DEL GRAND HOTEL DELLE TERME DI SCIACCA

Riaprire con urgenza il Grand Hotel delle Terme di Sciacca e autorizzare l’amministratore a reclutare il personale necessario, è un’imprescindibile esigenza. Lo dichiara il sindaco Fabrizio Di Paola in una lettera inviata ieri al governo della Regione in previsione dell’assemblea dei soci della Terme S.p.A. in programma nella giornata di oggi. In questi giorni il sindaco della cittadina termale aveva incontrato i lavoratori stagionali della struttura alberghiera che avevano manifestato il loro disagio e la loro preoccupazione per quanto appreso nei giorni scorsi, e cioè il paventato rischio di non essere assunti per la mancata riapertura dell’albergo. Ed è proprio questa situazione che viene ancora una volta messa in evidenza a mezzo lettera, (era già stata formulata in due precedenti lettere rimaste senza riscontro) da Di Paola al presidente della Regione Rosario Crocetta, all’assessore all’Economia Luca Bianchi, al vertice di Sviluppo Italia e per conoscenza anche all’amministratore delle Terme Carlo Turriciano. “La mancata apertura dell’albergo avrebbe conseguenze disastrose per il corretto e pieno funzionamento dell’attiguo stabilimento di cure termali, proprio quando la stagione turistica è al suo avvio – scrive il sindaco – e ciòprovocherebbe un danno gravissimo all’immagine della Città di Sciacca, della stessa Sicilia e al processo di valorizzazione e privatizzazione avviato lo scorso dicembre dalla Regione dopo un decennio di infruttuose discussioni. In un momento di crisi, la mancata autorizzazione all’Amministratore a reclutare il personale occorrente al funzionamento di una struttura ricettiva di così grande importanza, avrebbe delle serie ripercussioni oltre che economiche anche occupazionali. L’eventuale mancata assunzione dei lavoratori stagionali – quegli stessi che fino alla stagione 2012 hanno prestato la propria ininterrotta opera al servizio dell’albergo – arresterebbe di colpo il loro percorso professionale. Il mancato svolgimento di un periodo lavorativo utile ai fini anche dell’attivazione delle prerogative di natura sociale e previdenziale aggraverebbe una situazione già deficitaria di tante famiglie che finora sono riuscite a vivere con dignità”. Infine per il sindaco di Sciacca il Grand Hotel di Sciacca è una struttura produttiva, che si sostiene da sola, con i propri ricavi e la sua apertura, dunque, porterebbe solo benefici a tutti i livelli, anche in termini di fiducia. Intanto continua lo stato di agitazione dei lavoratori stagionali, che in questi giorni si sono più volte riuniti in assemblea per esaminare la loro situazione viste le incertezze sul loro futuro occupazionale e su possibili offerte di lavoro per brevi periodi di tempo che non consentirebbero di poter usufruire i benefici degli ammortizzatori sociali. Di concerto con le organizzazioni sindacali comunicano che, fino a quando non si avranno da parte del Governo della Regione notizie utili alla risoluzione del problema, effettueranno un SIT- IN di protesta ad oltranza davanti i cancelli del Grand Hotel delle Terme a partire dalle 08 di oggi.

Fonte: www.grandangoloagrigento.it

TERME DI SCIACCA E LAVORATORI STAGIONALI: INTERVENGONO ANCHE I CONSIGLIERI DI CANTIERE POPOLARE E IL CONSIGLIERE PROVINCIALE LAZZANO

17 Aprile 2013 - Lavoratori Terme di Sciacca, intervengono i consiglieri comunale di Cantiere Popolare.



I Consiglieri Comunali Ignazio Catanzaro, Gioacchino Settecasi, Luciano Augello affermano: "Per l'ennesima volta assistiamo al più totale disinteresse politico-istituzionale nei confronti delle Terme di Sciacca, risorsa fondamentale per lo sviluppo economico ed occupazionale della città.
Il governo regionale ha dimenticato la questione in fase programmatica e poco o nulla sta facendo per permettere l'assunzione dei lavoratori stagionali e quindi l'avvio di attività, quali quelle alberghiere, importanti per le casse della società termale. Neanche la deputazione nazionale e regionale eletta nel territorio sta interessandosi minimamente a quella che rischia di diventare un'autentica emergenza sociale, con decine di persone e relative famiglie spinte verso la disperazione. Alla luce di tutto ciò, esprimiamo vicinanza e solidarietà' ai lavoratori delle Terme, da troppi anni illusi dalle istituzioni regionali.
E chiediamo che le autorità politiche comunali continuino e rafforzino, magari con una seduta aperta del Consiglio da tenersi urgentemente nello stabilimento termale, l'azione di pungolo verso il governatore Rosario Crocetta e il suo assessore regionale al Bilancio affinché prima risolvano al più presto i problemi attuali e poi comincino a parlare seriamente di rilancio delle Terme di Sciacca portando a termine la privatizzazione".

Fonte: ilfattopopolare.it

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TERME, LAZZANO: "CONVOCARE CONSIGLIO COMUNALE CON DEPUTATI REGIONALI E PRESIDENTE CROCETTA"

16/04/2013 18.47
"Le recenti prese di posizione sia del Sindaco che dei lavoratori stagionali che stanno effettuando un pacifico sit-in di protesta devono vedere anche la nostra Città al fianco di questa importante battaglia".
Lo dichiara il consigliere provinciale Mario Lazzano che invita il Presidente del Consiglio Comunale a "convocare con urgenza una seduta del Consiglio Comunale aperta sull’intera vicenda delle Terme invitando tutta la Deputazione Regionale Agrigentina e il Presidente della Regione".



TERME DI SCIACCA: INTERVIENE MODICA, COORDINATORE CITTADINO DI SEL

TERME DI SCIACCA: INTERVIENE IL COORDINATORE DI SEL

Da sempre a Sciacca si parla di Terme, di lancio e di rilancio, non potendo la Città prescindere da questa sua grande risorsa sulla cui importanza e valenza per la qualità delle acque e delle stufe vaporose tanto si è detto e scritto che è inutile aggiungere altro. È necessario, però, che la Città ne abbia consapevolezza e sia determinata all’unisono con le Istituzioni cittadine per chiedere la fuoriuscita da una situazione di inaccettabile stallo. Lo scrive oggi il coordinatore cittadino di SEL Renato Modica.
Intrapresa la strada della vera privatizzazione, naturalmente della sola gestione, mentre proprietà e controllo devono saldamente restare in mano pubblica, la Regione deve valutare con immediatezza la bontà e la congruità dell’unica proposta pervenuta, deliberando - se la valutazione sarà positiva - la celere aggiudicazione. In caso contrario, si dovrà procedere ad un nuovo bando, stavolta adottando tutte le procedure necessarie per la massima divulgazione anche in campo internazionale.
Intanto, bisogna definire al più presto il problema dell’assunzione degli stagionali, per garantire l’inizio della nuova stagione termale. In proposito, non si può non essere solidali con i lavori in lotta per la definizione di contratti che consentano di assicurare l’attività dell’albergo e delle piscine, e per loro poi la fruizione dei benefici degli ammortizzatori sociali. Da condividere sono, in proposito, l’iniziativa della Camera del lavoro di Sciacca, volta ad ottenere un emendamento in fase di approvazione del bilancio regionale, che consenta una deroga al divieto di assunzione di personale a tempo determinato per quelle società, come la Terme di Sciacca S.p.A., che operano solo mediante l’assunzione di stagionali, e la richiesta della C.G.I.L. provinciale di contratti di almeno sei mesi.
Notizia del: 16/4/2013 11:46di A.S.
 

GRAND HOTEL DELLE TERME DI SCIACCA, IL SINDACO SOLLECITA CROCETTA PER LA RIAPERTURA.

16 Aprile 2013 - Apertura Grand Hotel delle Terme di Sciacca, il sindaco Di Paola sollecita il Presidente Crocetta

“Torno a rimarcare l’imprescindibile esigenza di riaprire con urgenza il Grand Hotel delle Terme di Sciacca, autorizzando l’Amministratore a reclutare il personale necessario”. È quanto ha scritto il sindaco Fabrizio Di Paola in una lettera inviata ieri al governo della Regione in previsione dell’assemblea dei soci della Terme S.p.A. in programma nella giornata di oggi.
La lettera è stata indirizzata al presidente della Regione Rosario Crocetta, all’assessore all’Economia Luca Bianchi, al vertice di Sviluppo Italia e per conoscenza anche all’amministratore delle Terme Carlo Turriciano. E’ stata inviata dopo l’incontro che il sindaco Di Paola ha avuto con i lavoratori stagionali delle terme che gli hanno manifestato “tutto il loro disagio e la loro preoccupazione”. 
“La richiesta – ha rammentato il sindaco Fabrizio Di Paola – era già stata formulata in due precedenti lettere, del 22 marzo 2013 (prot. 1232/gab) e del 5 aprile 2013 (prot. 1429/gab), note rimaste senza riscontro. La mancata apertura dell’albergo avrebbe conseguenze disastrose per il corretto e pieno funzionamento dell’attiguo stabilimento di cure termali, proprio quando la stagione turistica è al suo avvio. Ciò provocherebbe un danno gravissimo all’immagine della Città di Sciacca, della stessa Sicilia e al processo di valorizzazione e privatizzazione avviato lo scorso dicembre dalla Regione dopo un decennio di infruttuose discussioni. In un momento di crisi, la mancata autorizzazione all’Amministratore a reclutare il personale occorrente al funzionamento di una struttura ricettiva di così grande importanza, avrebbe delle serie ripercussioni oltre che economiche anche occupazionali. L’eventuale mancata assunzione dei lavoratori stagionali – quegli stessi che fino alla stagione 2012 hanno prestato la propria ininterrotta opera al servizio dell’albergo - arresterebbe di colpo il loro percorso professionale. Il mancato svolgimento di un periodo lavorativo utile ai fini anche dell’attivazione delle prerogative di natura sociale e previdenziale aggraverebbe una situazione già deficitaria di tante famiglie che finora sono riuscite a vivere con dignità”.
“Si segnala - ha scritto in conclusione il sindaco Fabrizio Di Paola – che il Grand Hotel di Sciacca risulta essere una struttura produttiva, che si sostiene da sola, con i propri ricavi. La sua apertura, dunque, porterebbe solo benefici a tutti i livelli, anche in termini di fiducia”.

YOUREPORTER.IT, LA PROTESTA DEI LAVORATORI STAGIONALI DELLE TERME DI SCIACCA.

Il video e la segnalazione pubblicati il 16.04.2013 dall'utente diecidue di youreporter.it sulla protesta dei lavoratori delle Terme di Sciacca.
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I lavoratori stagionali delle Terme di Sciacca S.p.A., a seguito delle incertezze sul loro futuro occupazionale e su paventate offerte di contratti di assunzioni per brevi periodi di tempo che non consentirebbero di poter usufruire i benefici degli ammortizzatori sociali e tenuto conto che ad oggi non si rileva alcuna certezza sull’apertura di tutti i reparti della stazione termale, insieme alle organizzazioni sindacali delegate proclamano lo stato di agitazione ed inoltre , comunicano che, fino a quando non si avranno da parte del Governo della Regione notizie utili alla risoluzione del problema, effettuerannoun SIT- IN di protesta ad oltranza davanti i cancelli del Grand Hotel delle Terme a partire dalle ore 08,00 di oggi.

SINDACO DI PAOLA E PRESIDENTE BONO A PALERMO PER LA RIAPERTURA DEL GRAND HOTEL DELLE TERME DI SCIACCA

COMUNE DI SCIACCA
COMUNICATO STAMPA  17 aprile  2013  
  
 
Apertura Grand Hotel delle Terme, il sindaco Di Paola e il presidente Bono a Palermo
La riapertura del Grand Hotel delle Terme. È stato il tema della missione di ieri a Palermo, alla Regione Siciliana, del sindaco Fabrizio Di Paola e del presidente del Consiglio comunale Calogero Bono.
Il sindaco Fabrizio Di Paola e il presidente del Consiglio Calogero Bono per tutto il pomeriggio sono stati dentro gli uffici dell’Assessorato regionale all’Economia. Hanno incontrato il capo di gabinetto e hanno poi sentito telefonicamente l’assessore Luca Bianchi, non presente in assessorato. Di ritorno da Palermo, il sindaco Fabrizio Di Paola è andato dai lavoratori stagionali che da qualche giorno inscenano una protesta davanti all’ingresso dell’albergo per solidarizzare con loro ancora una volta e per riferire dell’esito dei suoi incontri a Palermo.  
 
“E’ stato individuato – dice il sindaco Fabrizio Di Paola – un percorso per giungere nel brevissimo tempo ad una soluzione. Ieri era prevista l’assemblea dei soci della Terme S.p.A. che avrebbe dovuto autorizzare il liquidatore a reclutare il personale necessario alla riapertura del Grand Hotel. Ma l’assemblea, di cui la fa parte la Regione, è andata deserta. Si è così deciso di non decidere sul futuro dell’albergo. A seguito della nostra sollecita interlocuzione con il governo regionale, si è però individuata una strada che salvaguardi il patrimonio delle terme, la funzionalità dell’albergo e tuteli i lavoratori. In attesa dell’espletamento della gara per l’esternalizzazione dei servizi, il liquidatore potrebbe emettere un proprio provvedimento per avviare con urgenza la stagione turistica al Grand Hotel delle Terme e rispettare così gli impegni con i turisti che hanno già prenotato il proprio soggiorno e le cure nel vicino stabilimento”.    

2013/04/15

TERME DI SCIACCA: IL PARCO TRA DEGRADO, ABBANDONO E INCIVILTA'.

TERME: DEGRADO E ABBANDONO, MA ANCHE INCIVILTA' DEI CITTADINI
All'interno del parco delle Terme rifiuti e resti di baldoria notturna 15/04/2013 07.20

Ecco come il parco delle terme si presentava agli occhi di chi domenica mattina ha scelto di farvi una passeggiata insieme ai propri figli. La notte uno dei pochissimi polmoni verdi del centro storico cittadino diventa luogo di "schiticchio" e di baldoria ed i giovani che lo trasformano in "campo di battaglia" lasciano sul posto una discarica.
Questi sono i nostri giovani, simbolo di una società che va a rotoli, un sistema che partendo dal mondo politico trascina con sè quanti devono invece contribuire alla costruzione di una svolta civile. 
Le terme stanno vivendo un momento difficile, ci sono rischi concreti che parte della struttura rimanga chiusa, a stagione estiva ormai cominciata. Le colpe di una Regione Sicilia che nel corso degli anni non è riuscita a fare crescere uno strumento di valorizzazione economica e culturale del territorio, hanno trasmesso ai cittadini l'immagine di una realtà degradata e poco credibile. Ma anche la città ha le sue colpe, e lo dimostrano le foto che pubblichiamo, realizzate da chi, come noi, è indignato di fronte ad atteggiamenti di inciviltà e di mancanza di cura del bene comune.

LA SITUAZIONE DELLE TERME DI SCIACCA APPRODA IN CONSIGLIO COMUNALE

Terme: se ne discuterà in consiglio di: Santo Botta 9 Aprile 201

I Consiglieri Comunali di Sciacca Ignazio Catanzaro, Gioacchino Settecasi e Luciano Augello intervengono sulla situazione delle Terme di Sciacca che giudicano "davvero preoccupante"
Secondo i tre consiglieri comunali della città termale, infatti, "il mancato ricorso alle assunzioni stagionali impedisce di garantire l'apertura al pubblico degli impianti, come il Grand hotel e le stesse piscine termali, con la conseguente riduzione del numero dei clienti termali, causerebbe un serio danno ai lavoratori e alla Società. Tutto ciò porterebbe anche a un danno all’immagine per la nostra città e non solo, considerato che le Terme sono viste come punta di sviluppo turistico".
A tale contingenza i consiglieri Catanzaro, Augello e Settecasi aggiungono "la revoca in autotutela della proroga del termine di scadenza del bando per l’affidamento a privati della gestione e valorizzazione delle Terme di Sciacca in considerazione del fatto tale proroga sarebbe servita per una maggiore pubblicizzazione del bando in modo da dare l’opportunità a più soggetti la di partecipare e tal fine di valutare un’offerta migliore".
Per tutte queste problematiche, i tre consiglieri hanno chiesto al Presidente del Consiglio comunale Bono di inserire la problematica in questione all'ordine del giorno della seduta del Consiglio Comunale, fissata per il 17 aprile. 

2013/04/12

LETTERA DI UNA SACCENSE LONTANA DA SCIACCA: "PRESIDENTE CROCETTA, NON ABBANDONI LE TERME"

TERME: "PRESIDENTE CROCETTA, NON ABBANDONI LE TERME"

10/04/2013 19.27

Riceviamo una lettera da una nostra lettrice saccense che vive e lavora a Roma. Una lettera densa di cuore e amore per la nostra Città. Pubblichiamo volentieri e integralmente la lettera della nostra lettrice rivolta al Presidente Crocetta.


Gentile Presidente Crocetta,
mi chiamo Francesca, vivo a Roma da 17 anni ma sono di origine siciliana e precisamente di Sciacca. Sono un’appassionata di termalismo e quando posso faccio un week end alle terme che mi aiuta a combattere lo stress derivante dal mio lavoro (sono un’infermiera) e dalla vita frenetica che vivo ogni giorno.
Ho sempre pensato, erroneamente, alle terme come un luogo frequentato solo da persone anziane affette da malattie croniche infiammatorie e osteoarticolari, invece con mio grande stupore ho scoperto luoghi termali, nel nostro bel Paese (Fiuggi, Chianciano terme ect) pieni di giovani, che si concedevano un momento di relax. Ho potuto visitare strutture attrezzatissime pronti ad offrirti qualsiasi tipo di confort, circondati di alberghi e B&B che davano a una vasta clientela la possibilità di scegliere tra i vari pacchetti quello che più gradivano. Tutto pubblicizzato a dovere.
Mi sono sempre rammaricata invece nel vedere le Terme di Sciacca, le mie terme, che sono tra le più rinomate della Sicilia, conosciute ed apprezzate fin dai tempi degli antichi greci, non essere sfruttate e valorizzate. La Sicilia, una terra di sole, di mare, piena di cultura, arte e risorse naturali, abbandonata al proprio destino. Una struttura termale come quella di Sciacca ricca di sorgenti di acque sulfuree e fanghi minerali giudicati tra i più efficaci per le loro proprietà terapeutiche, con la presenza unica al mondo delle grotte vaporose, le stufe naturali di S.Calogero dovrebbe essere una delle attrazioni della nostra bella terra, la Sicilia.
I siciliani dovrebbero vivere di turismo. Dovremmo essere invidiati da tutti. Ho visto paesini sfruttare ogni piccola risorsa che possiedono. E noi che di risorse ne abbiamo tantissime lasciamo tutto al degrado più totale. In questi giorni sto seguendo con grande apprensione il destino delle Terme di Sciacca che sembra infausto. Mi fa rabbia tutto questo. Mi fa rabbia vedere siciliani, come me, essere costretti a lasciare la propria terra in cerca di un avvenire migliore altrove. Mi fa rabbia leggere, ogni volta che ritorno a Sciacca, la disperazione negli occhi della gente. Mi fa rabbia vedere una terra bellissima lasciata all’incuria e al sottosviluppo.
Signor Presidente ricordo perfettamente le sue parole quando fu eletto, disse che sarebbe stato il Presidente di tutti i siciliani, beh allora lo dimostri. Scongiuri la chiusura delle Terme di Sciacca, potrebbero invece far rifiorire la nostra amata Sicilia. Pubblicizzate e valorizzate diventerebbero l’attrattiva del nostro territorio, offrendo insieme alle cure termali la possibilità di visitare città incantate, pieni di storia e cultura come Selinunte, Agrigento, Palermo e tutto il circondario. Possiamo insieme far risplendere la nostra bella terra.
Si può togliere un siciliano dalla Sicilia, ma non si può cancellare la Sicilia dal cuore di un siciliano.
La prego Presidente restituisca la Sicilia ai siciliani. Con profonda stima Francesca


LE ASSUNZIONI DI LAVORATORI NELLE AZIENDE PUBBLICHE (O QUASI) A SCIACCA: POCA CHIAREZZA. E ALLE TERME?

Un passaggio dell'articolo di Franco Iacch di Teleradiosciacca che sottolinea i dubbi sulle assunzioni alle Terme di Sciacca, che periodicamente vengono indicate come serbatoio di lavoratori collocati dalla politica.
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SCIACCA, COME FARSI ASSUMERE PER UN LAVORO: STUDIARE, PREGARE O FARSI RACCOMANDARE?
 [... ...] Che cosa possiamo dire al giovane che vuole lavorare per queste società? Qual è la prassi da seguire?
Dove sono, sui loro siti istituzionali, le voci “lavora con noi”? Le assunzioni, però, continuano. Quali sono i metodi utilizzati per scegliere il personale?
Proprio i metodi, devono essere resi noti, perché (e lo ripetiamo non stiamo sostenendo nulla, ma ai giovani che propiniamo ogni giorno la “storia” che l’unico modo per ottenere un lavoro è quello del curriculum) dobbiamo infondere speranza e fugare ogni dubbio. Le aziende che percepiscono denaro pubblico glielo devono ai giovani del nostro territorio.
Altrimenti si rischia la speculazione così come avvenuto per le Terme di Sciacca, azienda indicata in ogni tornata elettorale come in grado di “accogliere” lavoratori segnalati dalle segreterie politiche. Più volte abbiamo invitato i “leoni di carta” che segnalano queste anomalie a tirare fuori i nomi. Purtroppo questi presunti paladini della giustizia, una volta ottenuto il passaggio mediatico, si trasformano in conigli, mai in grado di fornire ulteriori dettagli se incalzati per un chiarimento.
Ai giovani diciamo sempre di inviare il proprio curriculum ed incrociare le dita. Con che criterio le aziende che percepiscono denaro pubblico hanno selezionato il proprio personale? Tramite quale procedura? E perché non è resa pubblica?
Questo deve essere chiarito al giovane che vuole lavorare. Dobbiamo dirlo al ragazzo che non ha voluto o potuto lasciare questa vita e che non ha “santi”, almeno su questa terra.
Notizia del: 11/4/2013 08:00 di FRANCO IACCH 

Fonte: http://www.teleradiosciacca.it

IL GRUPPO CONSILIARE DI OPPOSIZIONE INCONTRA L'ASS. REGIONALE BIANCHI PER LE TERME DI SCIACCA.

Una delegazione dei gruppi consiliare di opposizione rappresentata dai consiglieri comunali Bellanca Filippo, Maglienti Lorenzo e Bonomo Vincenzo hanno incontrato ieri, l'Assessore Regionale all'economia Luca Bianchi, il Dott. Giuseppe Provenzano segretario particolare e Livia Lo Cascio componente dell'ufficio di gabinetto ed hanno affrontato la problematica "Terme di Sciacca".
In riferimento all'apertura stagionale abbiamo avuto rassicurazioni che è stata trovata una soluzione, concordata nella medesima giornata con l'attuale Commissario delle Terme, che prevede a giorni l'avvio delle strutture alberghiere con tutti i servizi annessi e connessi, garantendo la forza lavoro sino ad oggi adoperata.
Rispetto invece alla scadenza del termine di presentazione dell'offerte riguardante il "Bando di Valorizzazione delle Terme di Sciacca", purtroppo, abbiamo dovuto costatare che effettivamente la proroga è stata revocata perché erroneamente pubblicata in ritardo.
Per quest'ultimo aspetto non nascondiamo il nostro rammarico e riteniamo che chi di dovere non abbia prestato la giusta attenzione, motivo per cui oggi rivendichiamo la rappresentanza dell'opposizione all'interno del tavolo tecnico regionale, che a suo tempo ci fu negata. 
Notizia del: 10/4/2013 10:37 di ACCURSIO SOLDANO

 Fonte: teleradiosciacca.it

TERME DI SCIACCA: LA REGIONE PRIMA CONCEDE LA PROROGA DEL BANDO, POI LA REVOCA. DANNI INCALCOLABILI.

LA REGIONE PRIMA CONCEDE E POI REVOCA LA PROROGA PER IL BANDO DI PRIVATIZZAZIONE DELLE TERME DI SCIACCA. TOCCHERA’ LA STESSA SORTE AD ACIREALE?
Abbiamo scritto qualche settimana fa che si respirava un’aria diversa, quanto meno di dialogo e di reciproca comprensione fra i principali attori istituzionali, in merito alla vicenda delle Terme di Acireale. Lo abbiamo scritto con cognizione di causa riferendoci ad un incontro organizzato dal Rotary Club cui avevano partecipato il neo commissario liquidatore Luigi Bosco, il sindaco di Acireale Nino Garozzo e i rappresentanti del Forum animato dal Lions. In effetti, l’ing.Bosco è stato molto attento a valutare le istanze e le preoccupazioni espresse dalla classe politica e dalla società civile acese. Ma lo stesso liquidatore aveva preannunciato che la soluzione della vicenda sarebbe dipesa da due circostanze: il reale interesse della Regione Siciliana ad imprimere una svolta al termalismo; la possibilità di attirare le migliori offerte con un adeguato bando di privatizzazione. Parole molto prudenti e credibili, considerati anche i buoni personali rapporti intercorrenti fra l’ing.Bosco, l’on.Rosario Crocetta e lo staff tecnico del Presidente della Regione dove c’è l’acese Giuseppe Cicala.
Da un altro fronte che per primo ha beneficiato del bando per l’affidamento della gestione delle Terme ai privati, cioè da Sciacca, arrivano però notizie poco confortanti. Infatti, accogliendo un suggerimento dell’advisor Sviluppo Italia Sicilia, il Dipartimento Tesoro prima ha autorizzato una proroga alla scadenza del bando pari a 90 giorni, poi con decreto l’ha revocata parzialmente in autotutela, sulla base di alcune formalità oggettivamente superabili. La situazione dunque torna in alto mare, pur considerando che Sciacca si trova rispetto ad Acireale in una situazione migliore, dato che l’intero patrimonio (alberghi e stabilimenti) è stato offerto ai privati per la gestione. La società civile saccense, attraverso il Forum, l’associazione L’Altra Sciacca e il quotidiano telematico Corriere di Sciacca, è letteralmente inferocita rispetto a questo provvedimento regionale.
Ad Acireale, come è noto, c’è il rischio che non tutti gli asset aziendali si potranno proporre per la privatizzazione, se non si definirà prima la complessa questione del centro polifunzionale e dell’albergo Excelsior Palace oggetto di un pignoramento da parte della banca creditrice, ovvero l’ex Banco di Sicilia oggi Unicredit. Su questa specifica vicenda, il liquidatore Bosco si sta adoperando con la Regione per ottenere almeno le risorse finanziarie necessarie ad evitare che i due cespiti, o quanto meno l’Albergo, possano finire definitivamente in mano alla banca.
Le notizie provenienti da Palermo e riguardanti Sciacca non sono affatto di buon auspicio. Il direttore del Corriere di Sciacca Filippo Cardinale, in un infuocato editoriale apparso domenica 7 aprile sul sito del giornale telematico, ha invitato il Presidente Crocetta ad occuparsi direttamente e in prima persona della questione. Ci sono molte responsabilità e leggerezze da parte dei dirigenti regionali, secondo Filippo Cardinale. E aggiungiamo noi ce ne sono state in passato all’epoca in cui governavano il ragioniere Enzo Emanuele, il dirigente Maria Filippa Palagonia e l’assessore Gaetano Armao; ve ne sono tuttora in cui sono cambiati gli attori (assessore Luca Bianchi, ragioniere generale Mariano Pisciotta, dirigente Sara Pellegrino) ma purtroppo si continuano ad anteporre gli aspetti formali, tutti superabili, a quelli sostanziali riguardanti la necessità di assicurare celerità ed efficacia al processo di liquidazione e di privatizzazione.
A questo punto sarebbe il caso che, sia ad Acireale che a Sciacca, la società civile iniziasse a pensare seriamente di avviare una “class action” contro la Regione Siciliana per gli ingenti danni economici e patrimoniali che le due comunità locali stanno subendo per via dei fortissimi ritardi con i quali tutta la vicenda del termalismo è gestita dalla burocrazia regionale. A mali estremi, come suol dirsi, estremi rimedi.
Saro Faraci
08/04/2013

2013/04/09

TERME DI SCIACCA: CGIL PROPONE UN EMENDAMENTO PER I LAVORATORI STAGIONALI

TERME: CGIL PROPONE EMENDAMENTO PER STAGIONALI

09/04/2013 12.40
Il segretario della Camera del lavoro di Sciacca ha trasmesso oggi al deputato saccense all'Ars, Matteo Mangiacavallo, la bozza di un emendamento che potrebbe essere presnetato in fase di stesura di bilancio.
La bozza di emendamento fa riferimento alla legge regionale 2010, n. 11, art. 20, comma 6. L’Art. 20, che al comma 6 alla fine così recita “ ….salvo quanto previsto da procedure contrattuali discendenti da bandi ad evidenza pubblica, effettuati prima dell’entrata in vigore della presente legge”.
Zammuto suggeririsce di proseguire il comma 6 aggiungendo: “ …e fatte salve le società che svolgono attività stagionali e turistico-stagionali, che per loro stessa tipologia di attività di impresa non sono provvisti di personale in organico, se non quello che viene assunto a tempo determinato in funzione della attività programmatica tipica della loro stessa natura, quali ad es. le società di cui al successivo art 21.”
L'articolo  21 fa riferimento alle società Terme di Sciacca e società Terme di Acireale.
Secondo la Cgil sarebbe questo un percorso per dare speranza ai lavoratori stagionali.

Fonte: http://www.corrieredisciacca.it/

L'ASSUNZIONE DEI LAVORATORI STAGIONALI VERSO LA SOLUZIONE.

STAGIONALI, VERSO UNA SOLUZIONE. INTANTO I LAVORATORI SONO IN ASSEMBLEA PERMANENTE
Ci sarebbe una proroga breve. Nel frattempo si darebbe il via al bando per affidare i servizi con le clausole sociali
08/04/2013 13.32
Alla fine una soluzione alla vicenda degli stagionali si sta trovando. Il governo regionale sarebbe propenso ad autorizzare una proroga al limite delle assunzioni degli stagionali. La proroga potrebbe avere un tempo di tre mesi, molto probabilmente, e nel frattempo la società termale appronterebbe il bando per l'affidamento dei servizi che svolgono gli stagionali ad una cooperativa esterna. 
Si sta valutando la garanzia per le professionalità che in questo settore hanno dimostrato gli stagionali che hanno prestato servizio in questi anni alle terme. 
Intanto, alle terme i lavoratori sono in assemblea permanente. Sono preoccupati per il loro destino. E non hanno torto. Hanno acquisito professionalità in questi anni di lavoro. E sono tra l'incudine della privatizzazione e il martello del divieto di assunzione per la stagione.

LA SOLUZIONE PER GLI STAGIONALI DELLE TERME DI SCIACCA: LE COOPERATIVE DI SERVIZI

TERME, STAGIONALI, LA SOLUZIONE DELLA REGIONE: AVVALETEVI DI COOPERATIVE DI SERVIZI
In una riunione con l'assessore al Bilancio è emerso che "non si può andare contro legge". Esternalizzare i servizi
08/04/2013 08.59
Alla Regione, dirigenti e Governo devono fare uno sforzo di comunicazione interna. Non è possibile che vengano assunte decisioni che poi cozzano con quelle assunte un anno prima. Al Dipartimento Bilancio della Regione dicono che bisogna osservare la circolare assessoriale n.5444/Gab del 29/08/2012 che impone un taglio di spesa del 50% relativamente all’assunzione di precari e quindi stagionali.
La stessa legislazione siciliana aveva previsto il divieto delle assunzioni, ma nella considerazione che la Terme di Sciacca S.p.A. è una società che non ha mai ricevuto aiuti economici dalla Regione siciliana, tale disposizione non è stata mai applicata. Basta leggersi le carte, come ad esempio la nota della Terme di Sciacca Spa datata 16/4/2010, che la Regione, in particolare il Servizio Partecipazioni del Dipartimento Regionale Bilancio, per comprendere come le assunzioni venivano sempre effettuate presso le Terme di Sciacca S.p.A. per il motivo della loro indispensabilità, almeno per l’albergo.
Come se tutto ciò non bastasse, diverse disposizioni Regionali hanno previsto indirettamente tale possibilità di assumere gli stagionali. E qui bisogna dare un’occhiata all’atto di indirizzo del Dipartimento Bilancio e Tesoro del 9 febbraio dello scorso anno, prot. 7697. Addirittura esso affermava: “Al fine di perseguire l’obiettivo del contenimento della spesa, su disposizione del sig. assessore per l’Economia, codeste società sono invitate, prima di avvalersi delle long list finalizzate alla contrattualizzazione di prestatori d’opera a vario titolo, di consulenti e figure similari a voler trasmettere apposita relazione sulla necessità di ricorrere a tali figure esterne. Su proposta del Sig. assessore, la relazione verrà sottoposta all’autorizzazione della Giunta regionale di governo.
Tale atto d’indirizzo veniva firmato dal dirigente generale dello stesso Dipartimento. E’ sulla scorta di questo atto di indirizzo che la Terme di Sciacca Spa relazionava il 21 febbraio dello scorso anno l’ufficio del Dipartimento Regionale Bilancio. Questo Ufficio, con nota 18419 del 22 marzo 2012, prendeva atto della nota 487 e informava la società termale che si stava procedendo a sottoporre tale relazione all’autorizzazione alla Giunta regionale di Governo. Addirittura, poi, nel maggio del 2012 si comunicava che la long list trasmessa, finalizzata alla contrattualizzazione di prestatori d’opera, non doveva più essere sottoposta alla autorizzazione della giunta ma, su disposizione dell’Assessore, doveva essere valutata dalla Ragioneria generale che doveva, altresì, rendere informativa allo stesso Assessore e al Presidente della Regione. Cosa che la società termale saccense espletava. Tanto è vero che il Servizio Partecipazioni del Dipartimento Regionale Bilancio chiedeva un quadro riepilogativo del personale a tempo determinato, indeterminato e prestatori d’opera, distinto per categoria e tipologia di contratto con indicazione del Contratto collettivo applicato.
Dunque, la storia è che la Regione non ha impedito che si facessero tali assunzioni ma, anzi, autorizzava e controllava ed addirittura, con circolare 5444/Gab., affermava che a decorrere dall’anno 2013 le società controllate potevano avvalersi di personale a tempo determinato nel limite del 50% della spesa sostenuta nel 2009 per le rispettive finalità. Siamo all’inizio dell’anno in corso.
La Terme di Sciacca Spa, a gennaio e pensando all’ imminente avvio della stagione 2013, chiedeva al Servizio Partecipazioni del Dipartimento Regionale Bilancio se la circolare 5444/Gab si applicasse alla Terme di Sciacca S.p.A. considerato che, avendo solamente quattro lavoratori a tempo indeterminato, era impossibile aprire l’albergo avvalendosi di personale a tempo determinato nel limite del 50% della spesa sostenuta nel 2009 per le rispettive finalità. Dalla Regione non arriva nessuna risposta e la società termale di Sciacca inoltra un sollecito. Dalla Regione ancora nessuna risposta.
Lo scorso 3 aprile è avvenuto un incontro tra il Commissario Straordinario Carlo Turriciano con l’assessore al Bilancio, al quale partecipava anche il suo Capo di gabinetto e il Dirigente del Servizio Partecipazioni e liquidazioni. In quell’occasione, il Capo di gabinetto affermava che non si doveva effettuare alcuna assunzione in quanto contra legem e che, nel caso queste fossero state effettuate, procedeva a trasmettere la segnalazione alla Corte dei Conti per danno erariale. Lo stesso Capo di gabinetto consigliava lo scrivente ad appaltare il servizio all’esterno, avvalendosi di clausole sociali. Ad esempio utilizzando una cooperativa di servizi.
Ma quanto tempo occorre? Per fare questo, considerata la peculiarità del bando, l’importo dell’appalto e l’obbligatorietà della pubblicazione sulla GURS, occorreranno almeno tre mesi per l’affidamento. Nelle more, lo stesso Capo di gabinetto escludeva la possibilità di autorizzare il ricorso al lavoro stagionale per tre mesi. Con queste premesse, e con la minaccia di mandare le carte alla Corte dei Conti, risulta evidente come sia da escludere l’apertura dell’albergo. Con la conseguenza che la chiusura dell’attività alberghiera, concatenata con quella termale, si ripercuoterebbe di molto sulla riduzione dei clienti termali determinando un sicuro danno economico per la Società anche in vista della transizione verso una gestione privata. Da non sottovalutare l’aspetto del danno dell’immagine della Regione Siciliana nonché per la stessa città di Sciacca che vede le Terme come punta di sviluppo turistico di tutto il comprensorio.

GDS: CAUTO OTTIMISMO PER LE ASSUNZIONI AL GRAND HOTEL DELLE TERME DI SCIACCA.

Terme di Sciacca, assemblea permanente. Ma alla Regione si apre uno spiraglio

Il commissario, Carlo Turriciano, mostra adesso un cauto ottimismo per il futuro dei 55 lavoratori

09/04/2013 - di GIUSEPPE PANTANO
SCIACCA. Assemblea permanente dei lavoratori stagionali delle terme. E’ stata indetta ieri mattina durante una riunione che si è svolta nei locali del Grand Hotel. I 55 lavoratori stagionali non hanno ancora ottenuto l’assunzione per il 2013 e le notizie che arrivavano da Palermo, fino a ieri, non erano affatto confortanti. Poi qualcosa si è mosso e il commissario liquidatore, Carlo Turriciano, dopo una riunione all’assessorato regionale all’Economia, ha dichiarato che si sta aprendo uno spiraglio. L’ipotesi, che dovrà trovare attuazione nei prossimi giorni, è quella secondo la quale verrebbe consentita l’assunzione, per un periodo di tempo limitato, dei lavoratori. Intanto, verrebbe espletata una gara per appaltare i servizi con obbligo per la ditta vincitrice di avvalersi di questo personale. «C’è la volontà, in assessorato, di risolvere il problema - dice Turriciano - e sono fiducioso che si riesca ad ottenere un buon risultato. Al momento, sui tempi, non sono in grado di dire nulla». Il costo del personale, per una stagione (gran parte dei lavoratori vengono impegnati per sei mesi) è di circa un milione di euro. «E la spesa non è mai cresciuta», sottolinea Turriciano. I lavoratori sono in attesa. «Si passa da un rinvio all’altro - dice Walter Rizzuto, stagionale che opera presso le piscine - e così le strutture rimangono ancora chiuse». Mario Conti, direttore facente funzioni del Grand Hotel: «Già per il periodo pasquale abbiamo dirottato alcune prenotazioni presso altre strutture alberghiere. Ad oggi non sappiamo nulla. Si rischia anche di pagare delle penali, il doppio del servizio. Al di là di questo, ci sono anche dei gruppi, per il mese di settembre e ottobre, pronti a venire, come ogni anno». E, intanto, se la situazione non si sbloccherà nell’arco di pochi giorni, il Grand Hotel dovrà rinunciare a un’altra prenotazione, quella di venti camere, per due settimane, a partire dal 19 aprile. «Riusciremmo a riempire un piano dell’albergo», dice Mario Conti, con una punta di amarezza. Domani all’assessorato regionale all’Economia andrà anche il sindaco, Fabrizio Di Paola, che cercherà di fare «pressing» per ottenere il via libera alle assunzioni. Il dibattito in consiglio comunale, nella seduta del 17 aprile, sulla vicenda terme è stato chiesto dai consiglieri Ignazio Catanzaro, Gioacchino Settecasi e Luciano Augello.

RMK: LA VICENDA DEI LAVORATORI STAGIONALI DELLE TERME DI SCIACCA.

Terme di Sciacca. Oggi assemblea dei lavoratori stagionali
8 aprile 2013

Hanno optato per l’assemblea permanente i lavoratori stagionali del Grand Hotel e delle altre strutture termali nell’auspicio che non si rendano necessarie altre e più forti iniziative di protesta, ma che al contrario da Palermo arrivi il via libera alle assunzioni per consentire l’avvio della stagione turistica.
La cgil è fiduciosa. Anche la cgil dice che non è fattibile l’ipotesi di affidamento del servizio ad una cooperativa formata dai lavoratori, almeno non nella fase in cui ormai siamo.
al dramma dei lavoratori si associa un danno di immagine alla città, nel quale si inquadra anche la notizia del ritiro, in autotutela, della proroga di 90 giorni del bando per la selezione del privato a cui affidare la gestione delle Terme di Sciacca.
Un fatto di una gravità inaudita per l’associazione L’Altra Sciacca che attacca il governatore Crocetta accusandolo di avere preso sottogamba le sorti della città. Lo riterremo colpevolmente negligente se non troverà immediatamente una soluzione, dicono quelli dell’altra Sciacca nell’annunciare anche la possibilità di una class action nei confronti della regione Siciliana.
La mancata apertura del Grand Hotel e del complesso di Torre Makauda stanno decretando la morte del turismo a Sciacca, ha aggiunto stamattina il segretario della cgil .

Fonte: http://rmk.italiabit.net



Terme di Sciacca. Sblocco assunzioni stagionali possibile
9 aprile 2013
Un provvedimento della giunta regionale di governo che consenta di risolvere, seppure momentaneamente, il problema dell’assunzione degli stagionali, consentendo così l’apertura del Grand Hotel e delle altre strutture termali saccensi.
Mentre prosegue l’assemblea permanente dei lavoratori interessati, da Palermo giungono notizie rassicuranti. La conferma arriva dal parlamentare saccense Matteo Mangiacavallo.-
Un emendamento da inserire nel contesto della finanziaria regionale, i tempi non saranno brevi
alla problematica della mancata assunzione dei lavoratori e dell’avvio della stagione termale a Sciacca si è aggiunta la notizia della mancata proroga del bando per la scelta del soggetto privato a cui affidare le strutture. Qual è la sua valutazione
Intanto anche sul bando, oltre che sul destino dei lavoratori termali, il sindaco Fabrizio Di Paola chiederà conto domani pomeriggio all’assessore regionale all’economia Luca Bianchi.
Sulla vicenda interviene il gruppo dell’mpa di Sciacca. Al peggio non c’è mai fine, hanno scritto in un comunicato stampa, contestando la mancata autorizzazione da parte della regione all’assunzione del personale necessaria alla riapertura del grand hotel e delle piscine. Tutto ciò significa vanificare gli sforzi fin qui compiuti con una azione programmatica e amministrativa che ha saputo conciliare una gestione oculata con l’esigenza di pagare i debiti pregressi, garantendo al tempo stesso lo stipendio ai lavoratori e il mantenimento dei servizi essenziali a dare il giusto appeal alle terme di Sciacca, sostengono Ferrara, Maglienti, Ruffo e Frigerio.
Dal governo regionale, hanno aggiunto, nulla è dato di sapere se non che è stato revocato il decreto che prevedeva una proroga del termine di scadenza del bando per la manifestazione di interesse dei privati.
Il gruppo dell’mpa ha interessato il proprio referente politico, l’on Roberto Di Mauro.

Fonte: http://rmk.italiabit.net




CORRIERE DI SCIACCA: PRESIDENTE CROCETTA DIFENDA LE TERME DALLE INEFFICIENZE BUROCRATICHE

BANDO TERME: REVOCA DUBBIOSA E SCANDALOSA. PRESIDENTE CROCETTA, SIA COERENTE CON SE STESSO

07/04/2013 12.44
Editoriale di Filippo Cardinale
I super pagati burocrati della Regione hanno intessuto uno scadenzario che è simile al papocchio. Paghi chi sbagli. Crocetta sia coerente con se stesso. No, non può passare liscia la revoca della proroga del termine del bando per la manifestazione di interesse a gestire, da parte dei privati, le strutture termali. Sarebbe un affronto all’intelligenza di una collettività, un danno al suo territorio.
La politica locale esca allo scoperto e dimostri di avere le palle. Abbia il coraggio, altrimenti è anch’essa complice dell’ennesimo inciucio. Qui sorge un sospetto. Noi non siamo tra quelli che amano dire che il sospetto è l’anticamera della verità. I sospetti sono sospetti e devono essere confortati da fatti che, poi, rispondono alla verità. E’ necessario leggere le carte, quelle con il logo della Regione, quella Regione che vanta un numero di dirigenti incredibilmente più corposo d’Italia; quei dirigenti super pagati.
E’ un inanellarsi di carte e date che, queste si, destano sospetto. Un sospetto confortato da carte e che quindi lo allontana dal supporre. Qui ci sono carte e date. Queste dimostrano quanto impreparata sia una classe dirigente regionale che non è più adeguata alle esigenze di una Regione che ha drammatici problemi di sviluppo, di occupazione, di crescita, di credibilità.
Il Presidente della Regione, Rosario Crocetta, non può far finta di nulla. Si scagli con la sua determinazione a difesa degli interessi della comunità. Salvi la nostra terra dalle inefficienze di una classe di burocrati rifocillati da privilegi di una casta lontana dal territorio anni luce. Non può Crocetta far tenere i timoni dello sviluppo della nostra Isola a burocrati privi di efficacia, ricchi di disattenzione.
Nella vicenda della proroga e della revoca del termine per presentare le manifestazioni di interesse a gestire le strutture termali da parte di privati c’è tutta la sostanza pirandelliana di una farsa.
Ripercorriamo il percorso della vicenda.
13 novembre 2012. Con decreto dirigenziale n. 2345 sono stati approvati gli atti di gara consistenti nell’avviso pubblico per la manifestazione di interesse, il disciplinare di gara e il capitolato minimo delle opere e dei servizi.
14 dicembre 2012. Il bando viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia, parte II n. 50. Bando che viene pubblicato anche sul sito della Regione Sicilia, assessorato per l’Economia.
22 marzo 2013. La società Sviluppo Italia Sicilia Spa (con la quale la Ragioneria della Regione ha stipulato un apposito contratto di servizio il 22 dicembre 2011 per prestare l’assistenza tecnica e supportare la stessa nella gestione di tutte le fasi di gara) ha comunicato con (semplice) mail la necessità di prorogare di ulteriori tre mesi il termine previsto nell’avviso pubblico, al fine di permettere ai soggetti che già hanno manifestato interesse all’affidamento della gestione e valorizzazione del complesso termale di Sciacca, di poter presentare la documentazione prevista dal bando attesa la complessità e la vastità del patrimonio immobiliare.
27 marzo 2013. Il Ragioniere Generale della Regione firma il decreto di proroga per ulteriori 90 giorni, “ritenuto di dover prorogare di 90 giorni il termine per la manifestazione di interesse originariamente fissato per il giorno 28 marzo 2013”. Il termine viene fissato a 90 giorni a decorrere dalla data di scadenza originaria.
2 aprile 2013 Sempre il Ragioniere Generale della Regione Sicilia firma il decreto n 712 con il quale “è parzialmente revocato il Decreto n. 661 del 27 marzo nella parte in cui ha previsto la proroga di 90 giorni del termine di presentazione delle manifestazioni di interesse di cui all’Avviso pubblico “manifestazione di interesse per l’affidamento a soggetti privati e valorizzazione dei complessi cremotermali e idrominerali di Sciacca” Motivazione della revoca della proroga. Nel decreto di revoca la motivazione addotta è “che il predetto decreto di proroga (n. 661 del 27 marzo 2013) è stato pubblicato successivamente al termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse originariamente fissato alle ore 13,00 del 28 marzo 2013”.
4 aprile 2013 Il Responsabile Unico del Provvedimento scrive all’Ufficio Informatico Sito Ufficiale Regione Sicilia una lettera con la quale comunica la revoca della proroga.
Diceva Giulio Andreotti che a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca. Le date suindicate dimostrano palesemente, quantomeno, la superficialità con la quale la dirigenza regionale affronta questioni di grande rilievo come quella della valorizzazione delle Terme. Ma alla superficialità deve essere aggiunta la negligenza.
Siamo di fronte a elementi che portano con se responsabilità gravissime, per non immaginare altro. Basta pensare che tale negligenza e superficialità di fatto agevolano chi ha presentato la manifestazione di interesse (pare una solo offerta) svantaggiando chi, sapendo della proroga, ha preferito approfondire l’analisi (avendo tempo 90 giorni) per “valutare il patrimonio immobiliare complesso” come ha scritto la stessa Regione.
E’ qui che il pensiero di ognuno di noi esonda nel campo dei sospetti. Presidente Crocetta, la sua azione politica, il suo vissuto politico-amministrativo, non può essere sporcato da grigie pennellate che deturpano e offendono un quadro di speranza presentato alla comunità saccense e siciliana. Qui siamo di fronte a incompetenze straordinarie.
Mentre la Sicilia invoca la presenza di investitori stranieri, la classe dirigente-burocratica non riesce a scrivere un bando in lingua inglese, e non riesce a dare quella visibilità internazionale che la valorizzazione delle terme di Sciacca merita. Siamo di fronte ad un fatto di una gravità inaudita.
Si faccia sentire, Presidente. Se ritiene opportuno fare un salto a Sciacca, al di qua del ponte del Verdura crollato e che Lei ha visitato rimanendo nella parte riberese, siamo immediatamente pronti a farle toccare con mano la lunga e bella storia delle Terme, volute dai saccensi che hanno acquistato le azioni a suo tempo. Una bella e lunga storia che i vari governi regionali hanno violentato costantemente. Non faccia anche lei parte di quelle violenze.

TERME DI SCIACCA: SITUAZIONE PREOCCUPANTE SOTTOPOSTA AL CONSIGLIO COMUNALE.

Terme di Sciacca, Consiglieri Catanzaro, Settecasi, Augello: "la situazione è preoccupante"

I Consiglieri Comunali Ignazio Catanzaro, Gioacchino Settecasi, Luciano Augello scrivono al Sindaco Fabrizio Di Paola e al Presidente del Consiglio Comunale di Sciacca Calogero Bono. 
"E’ davvero preoccupante, oggi, la situazione delle Terme di Sciacca. Il mancato ricorso alle assunzioni stagionali impedisce di garantire l'apertura al pubblico degli impianti, come il Grand hotel e le stesse piscine termali,con la conseguente riduzione del numero dei clienti termali, causerebbe un serio danno ai lavoratori e alla Società. Tutto ciò porterebbe anche a un danno all’immagine per la nostra città e non solo, considerato che le Terme sono viste come punta di sviluppo turistico. 
Altro grave fatto è la revoca in autotutela della proroga del termine di scadenza del bando per l’affidamento a privati della gestione e valorizzazione delle Terme di Sciacca in considerazione del fatto tale proroga sarebbe servita per una maggiore pubblicizzazione del bando in modo da dare l’opportunità a più soggetti la di partecipare e tal fine di valutare un’offerta migliore. Per quanto sopra, chiediamo di inserire la problematica in questione all'ordine del giorno della seduta del Consiglio Comunale, fissata per il 17 aprile.

L'ALTRASCIACCA: REVOCATA LA PROROGA DI 90 GG. CROCETTA INTERVENGA SUBITO.

E’ stata revocata la proroga di 90 giorni del bando delle Terme di Sciacca! Crocetta intervenga!

E’ stata revocata in autotutela la proroga di 90 giorni del termine di scadenza del bando per l’affidamento a privati della gestione e valorizzazione delle Terme di Sciacca perché pubblicata successivamente alla scadenza iniziale, fissata alle ore 13:00 del 28 marzo 2013.
Questa proroga era stata richiesta da più parti perché, come avevamo denunciato qualche mese fa, il bando non era stato adeguatamente pubblicizzato. Anche la società Sviluppo Italia aveva espresso “la necessità di prorogare di ulteriori 3 mesi il termine stabilito nell’avviso pubblico, al fine di permettere ai soggetti, che già hanno manifestato interesse all’affidamento della gestione e valorizzazione del complesso termale di Sciacca, di poter presentare la documentazione prevista dal bando attesa la complessità e la vastità del patrimonio immobiliare“.
Una maggiore diffusione del bando e una sua migliore pubblicizzazione implica la possibilità di avere un maggior numero di partecipanti e, conseguentemente, un’offerta migliore per le casse della Regione e la possibilità di uno sviluppo più concreto per la città di Sciacca e il suo circondario. Ed è un dato di fatto che altri “soggetti avevano manifestato interesse all’affidamento“.
Adesso, scopriamo che la proroga è stata ritirata, perché pubblicata in ritardo!
Il fatto è di una gravità inaudita, infatti:
  • dato che questa proroga era stata ampiamente annunciata, quanti i gruppi imprenditoriali avranno preferito non presentare l’offerta alla prima scadenza per non scoprire le proprie carte?
  • quanti imprenditori, a causa della assenza e/o inadeguatezza della pubblicità del bando, non ne sono venuti a conoscenza?
Il potenziale danno patrimoniale è incalcolabile e ancora peggiore è la mancata opportunità di crescita di Sciacca e del suo comprensorio. Adesso i nostri destini sono legati ad una sola offerta, che verrà gestita dagli stessi incapaci che hanno creato questa vergogna.
Chiediamo che sia immediatamente fatta piena luce su quanto è accaduto e che siano immediatamente destituiti i dirigenti responsabili. Riteniamo colpevole di quanto è successo l’attuale Governo guidato da Crocetta, che ha evidentemente preso sottogamba le sorti della città di Sciacca. Riterremo inoltre il Governatore colpevolmente negligente se non troverà immediata soluzione a questa incredibile situazione che si è venuta a determinare.
Valuteremo anche l’eventuale possibilità di una class action nei confronti della Regione Siciliana per la mancata opportunità di sviluppo.
VERGOGNA! VERGOGNA! VERGOGNA!
Dal sito della Regione Sicilia

FONTE: L'ALTRASCIACCA

TRS: I SACCENSI STUFI DELLA VECCHIA POLITICA, LA CITTA' VUOLE L'ATTENZIONE CHE MERITA

SCIACCA NON MERITAVA QUESTO: SIAMO STANCHI DELLA VOSTRA DORATA RETORICA.
Sciacca non lo meritava. Si può speculare all'infinito su qualsiasi cosa: sull'allegra gestione economica o sulle presunte assunzioni clientelari, frase usata sempre in campagna elettorale dai conigli di turno mascherati da leoni, che poi ritirano la propria parola nel momento di tirare fuori nomi. Ma Sciacca, a livello di immagine, questo non lo meritava. Per fortuna che non si è ancora provveduto a rinominare la città "Sciacca Terme", perchè altrimenti saremmo stati presi in giro da quella parte di stivale che ancora si ricorda che esiste una ridente cittadina o quella seaside town, come viene definita sul sito del Verdura Golf Resort. Questa volta il presidente Crocetta, salutato come il nuovo che avanza (e per carità magari lo è), ha trattato la vicenda Terme di Sciacca in modo del tutto superficiale. La telefonata avvenuta ieri tra il senatore del Pdl Giuseppe Marinello ed il governatore, ha lasciato a bocca aperta i saccensi.
Al senatore Marinello che chiedeva lumi sugli stagionali e sulla loro assunzione, assolutamente necessaria per aprire l'albergo e la piscine delle terme di Sciacca, ha così risposto: “attendiamo l'approvazione del bilancio regionale”. Crocetta, era del tutto all'oscuro del fatto che le Terme di Sciacca avessero un proprio bilancio. Ieri pomeriggio poi, l'onta:
revocata in autotutela la proroga di 90 giorni del termine di scadenza del bando per l’affidamento a privati della gestione e valorizzazione delle Terme di Sciacca perché pubblicata successivamente alla scadenza iniziale, fissata alle ore 13 del 28 marzo scorso.
Questa proroga era stata richiesta da più parti perché il bando non era stato adeguatamente pubblicizzato.
Che il bando non avesse appeal lo aveva capito anche il sindaco di Sciacca, Fabrizio Di Paola che in una nota al presidente Crocetta, chiedeva una maggiore visibilità per le Terme, magari traducendolo anche in inglese. Già, perchè nel 2013 un sindaco deve chiedere di tradurre il bando in altre lingue per avere maggiore visibilità. Ma a chi interessa, caro sindaco Di Paola? La politica regionale ignora del tutto Sciacca e la utilizza soltanto come passerella durante le elezioni.
Ed i saccensi sono stufi. Sono stanchi, per esempio, di non sapere come vengono ingaggiati i dipendenti nelle società che percepiscono denaro pubblico. Sono sdegnati delle raccomandazioni, mentre cerchiamo di convincerli che il curriculum è l'unica strada percorribile. Sono esausti di vedere il signor X ingaggiato in quel posto per meriti mai noti, mentre i meritevoli, a casa, si ritrovano a vivere un inferno. Sono sfiniti dalle prese in giro e sono rimasti basiti nello scoprire che la proroga del bando è stata ritirata, perché pubblicata in ritardo.
Il fatto è di una gravità inaudita - scrivono dall'associazione di promozione sociale l'AltraSciacca - dato che questa proroga era stata ampiamente annunciata, quanti i gruppi imprenditoriali avranno preferito non presentare l’offerta alla prima scadenza per non scoprire le proprie carte? E' questa la rivoluzione che i saccensi si meritavano? Non vi chiedete poi il perché del fenomeno Grillo: la popolazione è stanca di questa superficialità e della raccomandazione a tutti i livelli. E per favore, se guadagnate più di quindici mila euro al mese, non vi permettete in nessun modo a farci la predica perché non è Dio che vi ha consacrato, ma l'elettore che guadagna 800 euro. Sciacca non meritava questo. Vergogna.
Notizia del: 7/4/2013 09:35di FRANCO IACCH

CORRIERE DI SCIACCA: NIENTE ASSUNZIONI, RINVIATA L'APERTURA DEL GRAND HOTEL

TERME: LA REGIONE NON AUTORIZZA ASSUNZIONI STAGIONALI, UN'ALTRA "MAZZATA" PER LA CITTA'
Intanto, i lavoratori sono sul piede di guerra e cominciano a pensare di organizzare manifestazioni di protesta
05/04/2013 19.11
La prevista e annunciata apertura del Grand Hotel delle Terme, l’8 aprile non potrà avere luogo perché la Regione non avrebbe dato il via libera al liquidatore per l’assunzione dei lavoratori stagionali necessari alla funzionalità della struttura.
A lanciare l'allarme sono stati oggi i consiglieri comunali Dimino e Casciaro, ma sappiamo che il problema sta a cuore anche al sindaco Fabrizio Di Paola, che sta attivandosi con i suoi canali per tentare di evitare un altro problema occupazionale, come quello della Casa di cura Santa Maria del Giglio.
Il commissario Turriciano ha inviato alla Regione più di una richiesta per ottenere il via libera alle assunzioni dei lavoratori stagionali, ma da Palermo nessuna risposta e varie indiscrezioni sul fatto che il governo Crocetta non autorizzerà i suoi burocrati a dare il via alle assunzioni a tempo determinato alle terme di Sciacca.
Probabilmente l’apertura della struttura alberghiera sarà rinviata a data da destinarsi, ma c'è il rischio concreto che non si apra per niente, con gravissimi danni per le Terme e per la città. Pare che numerose prenotazioni siano saltate e che alle Terme siano stati già costretti a dirottare molti clienti negli alberghi dell'Aeroviaggi. “
Nel sollecitare una pronta risposta da parte dell’Assessorato regionale al ramo e del presidente della Regione, i consiglieri comunali Casciaro e Dimino hanno invitato tutte le forze politiche ad attivarsi per scongiurare quanto paventato.
Intanto, i lavoratori sono sul piede di guerra e cominciano a pensare di organizzare manifestazioni di protesta.

GDS: ASSUNZIONI STAGIONALI BLOCCATE ALLE TERME DI SCIACCA

Assunzioni stagionali bloccate alle Terme di Sciacca - 06/04/2013 -

La società, di proprietà della Regione, è tutt'ora in liquidazione. Il rischio concreto è l'annullamento delle prenotazioni


SCIACCA. Suscita preoccupazione a Sciacca, tra i lavoratori stagionali, la decisione del governo Crocetta di bloccare le assunzioni a tempo determinato presso le Terme, società di proprietà della Regione, è tuttora in liquidazione, amministrata da Carlo Turriciano, funzionario regionale che svolge anche il ruolo di commissario liquidatore.

Il mancato ricorso alle assunzioni impedisce di garantire l'apertura al pubblico degli impianti, come il Grand hotel e le stesse piscine termali. Il rischio concreto è l'annullamento delle prenotazioni. Il sindaco Fabrizio Di Paola ha già sottoposto la questione al presidente della Regione: "Il governo regionale - ha detto - deve immediatamente assumere un provvedimento urgente per consentire l'immediata operatività del Grand hotel delle Terme e di tutte le altre strutture termali".

Fonte: http://www.gds.it