2012/04/20

CANDIDATI A SINDACO E QUESTIONE TERME DI SCIACCA




Un articolo, a cura di Franco Iacch, che setaccia i programmi elettorali dei candidati a sindaco di Sciacca, analizzando le soluzioni proposte da ognuno per risolvere la questione termale.





Quali sono le proposte dei candidati a sindaco per rilanciare le terme di Sciacca e cosa faranno, una volta ottenuta la poltrona di primo cittadino, per ridare lustro e dignità ad una struttura che, in questi anni, sembra essere stata abbandonata dal governo regionale? Continuiamo, oggi, ad approfondire nello specifico i programmi elettorali dei candidati che concorreranno alle amministrative di maggio. Pippo Turco, candidato di Italia dei Valori, prima di prospettare una soluzione, si chiede come sia possibile che in ogni comune dove sia presente il termalismo ci siano qualità e servizi con ricadute economiche rilevanti per la città che la possiede. Questo non avviene a Sciacca. Interverremo con il governo regionale – scrive Turco – per completare l'iter della privatizzazione ed imporre un ruolo principale del comune di Sciacca che sebbene non sia in compartecipazione, dovrà avere una voce autorevole. Enzo Guirreri, candidato a sindaco di Sel, affronta la tematica terme al primo punto del capitolo turismo. Rilancio delle Terme e dell'azienda - scrive Guirerri – ponendo fine alle pessime stagioni e chiudendo, definitivamente, il capitolo degli sprechi. Poche parole, ma dirette, in stile con il programma. Fabrizio Di Paola, espressione del Popolo delle Libertà, parla di Terme alla decima pagina, facendo prima una lunga prefazione sulla qualità dei servizi offerti. Le Terme di Sciacca, vengono considerate come un formidabile strumento economico occupazionale e occorre – scrive l'ex consigliere - una interlocuzione incisiva con la Regione per la definizione del processo di privatizzazione, adeguando l'offerta alle nuove richieste di mercato. La città, però, conclude Di Paola, dovrà attrezzarsi in modo tale da sfruttare tale rilancio. Gioacchino Marsala, affronta l'argomento Terme connessa al turismo, considerate la vera scommessa. Oltre a seguire le vere intenzioni del governo regionale al fine di individuare il miglior partner che possa assicurare il rilancio delle Terme e degli alberghi – scrive Marsala – non va sottovalutata l'ipotesi di tornare a proporre la forma dell'azionariato popolare. Infine, Emma Giannì, del Movimento Cinque Stelle, nel suo programma elettorale parla di salvaguardia del bacino idrotermale con una campagna volta alla riproposizione dell'azionariato popolare: in questo modo saranno i saccensi i veri proprietari delle Terme, che ne affideranno la gestione a terzi. La Giannì, però, propone la creazione di un network relazionale con gli altri complessi termali del mediterraneo al fine di diversificare l'offerta rendendola complementare. 
Sul capitolo Terme, ogni candidato dice la sua, il che li pone tutti sullo stesso piano. Tutti parlano di rilancio e di massimizzazione delle risorse. Intanto, la camera del lavoro di Sciacca, chiede in una nota, se i candidati a sindaco hanno inserito nel loro programma il punto riguardante la tassa comunale sugli immobili che riguarderà entro poco tempo, l'80% dei cittadini. L'Imu – scrive il segretario cittadino Franco Zammuto – investe indiscriminatamente tutte le categorie sociali e l'adozione del regolamento sarebbe un segno importante per valutare il grado di sensibilità e l'indirizzo politico dei futuri candidati a sindaco verso le problematiche economico sociali dei cittadini. 

2012/04/18

DOTT. TURRICIANO, PER FAVORE FACCIAMO LUCE SULLE TERME

Egr. dott. TURRICIANO, CI CONSENTA… 

Il Forum permanente sulle Terme di Sciacca ha cercato in ogni modo di rimanere estraneo alle vicende politiche e soprattutto alle repliche tra l’attuale amministratore delle Terme e l’on. Bosco.
Abbiamo ascoltato le due “campane” senza proferire alcun commento. Le liste elettorali finalmente sono pubbliche e chi ha voglia e tempo a disposizione può controllore se ci sono dipendenti termali inseriti nei vari schieramenti.  Purtroppo un embrione di “riflessione non polemica tendente all’analisi ponderata dei fatti”, su quanto da lei  dichiarato nell’intervista nel tg di RMK del 06/04/2012, ci sentiamo di farlo, in quanto “tirati in ballo” da alcune sue parole. 
In primo luogo lei fa una differenza sostanziale tra i politici e i cittadini dicendo come molti politici dicono di tenere alle Terme ma solo a parole. Non possiamo non condividere questo pensiero, è  alla luce del sole che i politici hanno detto/fatto tutto e il contrario di tutto in questi anni con il risultato di lasciare le Terme alla deriva.
Poi lei aggiunge che, invece, i  “… cittadini sanno benissimo gli elementi veritieri su cui si fonda l’attività di un amministratore”, perché amano le Terme sapendo leggere la storia.
E’ su quest’ultimo punto che siamo completamente dissenti. Il Forum ha l’intento principale di tenere alta l’attenzione sulla vicenda termale, avendo forse la presunzione di rappresentare i cittadini veramente interessati. Ebbene, da semplici cittadini e attivisti del Forum che amano davvero le Terme di Sciacca, e per questo ne conoscono la storia recente e non, noi non siamo in grado di interpretare nessun elemento veritiero sulla sua attività semplicemente perché non trapela nessuna informazione a riguardo.
Tralasciando i numeri delle presenze turistiche (che andrebbero inquadrate in contesto e periodo più ampio), dei lavoratori assunti (i malpensanti dicono che gli stagionali vengono assunti a intervallo proprio per tenerli al guinzaglio: noi non pensiamo ciò perché sarebbe un fatto osceno, ma in effetti non capiamo cosa ci sia di stagionale nell’attività termale), degli interventi e iter completati (speriamo almeno stavolta che gli alberghi di San Calogero possano essere utilizzati veramente) e del risanamento dei conti (vorremmo avere a disposizione per un confronto le situazioni patrimoniali e i bilanci degli anni passati). In particolare facciamo riferimento all’attività, che non possiamo certo definire trasparente, svolta da Sviluppo Italia nell’esaminare il patrimonio termale e produrre il famigerato bando regionale che, a quanto pare, sarà pronto per luglio 2012.
Per il Forum è impossibile accettare che i tecnici, i periti, i contabili, gli scienziati o gli addetti alle fotocopie di Sviluppo Italia Sicilia abbiano operato a distanza, magari da Palermo senza presentarsi agli stabilimenti saccensi.
Diamo per scontato che il team di Sviluppo Italia ha fatto e farà diversi sopralluoghi, magari  avvalendosi di figure professionali saccensi come punto di riferimento. E sicuramente lei, nella veste di ‘padrone di casa’ delle nostre Terme, avrà avuto contatti e riunioni con tutti questi personaggi.
In conseguenza di ciò, nessuno meglio di lei saprà rendicontarci sulla situazione attuale, abbattendo il muro di silenzio attorno alla vicenda e parlarci del futuro delle nostre Terme previsto da Sviluppo Italia: sarebbe  intollerabile continuare ad operare alle spalle dei cittadini  come se la vicenda termale riguardasse solo pochi eletti.
Ribadiamo con fermezza che la sorte delle nostre Terme riguarda tutti i saccensi senza esclusione alcuna e volendo richiamare una sua affermazione (seppur riferita alla campagna elettorale) “nella democrazia ci si crede oppure no” vorremmo farle presente che noi nella democrazia crediamo fermamente, democrazia intesa però come démos cràtos ossia governo del popolo, al quale invece al momento viene negato anche il semplice diritto all’informazione, altro che governo!!
Ricollegandoci all’attuale momento politico-elettorale, pensiamo che i candidati a sindaco non abbiano una chiara visione (come tutti i saccensi) della vicenda termale.
A tal fine, confidando nella sua volontà di proseguire l’operato di amministratore in piena collaborazione con le parti sociali, le chiediamo la disponibilità di fissare un incontro con questo Forum e i candidati a sindaco della città di Sciacca, dal quale produrre un documento che illustri lo status quo termale alla città.
In questo modo anche i candidati a sindaco potranno modificare il loro programma elettorale, finalmente consapevolmente informati, e presentare le loro idee sulle Terme ai cittadini, sperando che la Regione Sicilia non tenga conto soltanto di Sviluppo Italia ma accolga anche le richieste dei saccensi e di chi a breve li rappresenterà.

2012/04/16

LE SEGRETE STRATEGIE DI SVILUPPO ITALIA SICILIA SULLE TERME REGIONALI


Il settimanale I Vespri  pubblica un articolo sulla vicenda delle Terme acesi e saccensi, che sottolinea il silenzio nel quale sta operando Sviluppo Italia Sicilia.
Al silenzio si aggiunge anche il mancato coinvolgimento di amministratori e parti sociali locali.

Ecco l'articolo.



2012/04/10

ELEZIONI: NON PARLATE A VANVERA SULLE TERME


Nell'editoriale del 09/04/2012 il direttore responsabile de 'Il Corriere di Sciacca' Filippo Cardinale, riepilogando quesiti tecnico-politici di cui purtroppo non si è mai avuta risposta, sottolinea come il tema Terme sia ovviamente entrato in campagna elettorale e ammonisce « ... che sulla questione termale si vola sopra le teste dei saccensi. E mentre la nostra classe politica discute, Sagunto, ovvero le Terme, vengono “espugnate”. L’iter affidato a Sviluppo Italia-Sicilia è già al termine. Tra non molto la società consegnerà alla Regione la bozza del bando per la ricerca del privato a cui affidare in gestione le terme.» A quel punto i giochi saranno fatti e non ci resterà che aspettare le decisioni "calate dall'alto".


Ecco l'articolo intero:



Il tema delle terme, del loro rilancio, è un comune denominatore dei candidati a sindaco. Tutti sono concordi, e non può essere diversamente, nel ritenere la risorsa termale un bene essenziale per lo sviluppo della città. Vi è però una questione che sfugge a tutti: in verità la questione termale è già sfuggita dal controllo dell’Ente locale, cioè del Comune.
Abbiamo più volte scritto sul nostro giornale che la Regione, con il Presidente Raffaele Lombardo in prima fila, ha già  affidato  a Sviluppo Italia-Sicilia il compito di predisporre il bando di evidenza pubblica per affidare a terzi, in concessione, le strutture termali. Tecnici di Sviluppo Italia-Sicilia sono già stati a Sciacca, hanno fatto numerosi sopralluoghi per espletare il loro compito. Hanno visto e rivisto il territorio, hanno valutato il patrimonio termale, hanno analizzato il potenziale di sviluppo. Non hanno, invece, consultato né le istituzioni comunali, né le categorie produttive e sociali della città.
Tutto ciò denota, ma già era evidente da molto tempo, che sulla questione termale si vola sopra le teste dei saccensi. E mentre la nostra classe politica discute, Sagunto, ovvero le Terme, vengono “espugnate”. L’iter affidato a Sviluppo Italia-Sicilia è già al termine. Tra non molto la società consegnerà alla Regione la bozza del bando per la ricerca del privato a cui affidare in gestione le terme.
Una volta espletato tale compito, sarà assai difficile trovare margini di concertazione con il provato che gestirà le terme. Il piano industriale della società che gestirà le strutture termali non potrà essere sindacato da entità esterne alla società concessionaria. In buona sostanza, la città di Sciacca, le sue istituzioni, saranno fuori dal perimetro delle scelte. In verità lo è già adesso perché Sviluppo Italia-Sicilia sta marciando avanti nel silenzio assoluto. Dunque, quando i candidati a sindaco, in buona fede, discutono del futuro delle terme entrano in un campo che è ormai refrattario.
La promessa dell’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, di venire a Sciacca lo scorso 28 luglio per illustrare il bando di selezione dell’advisor si è arenata inesorabilmente per volontà del Presidente della Regione che ha imposto l’affidamento diretto a Sviluppo Italia-Sicilia. Armao non si è più fatto vedere sul suolo saccense, né il Presidente della Regione. Il profilo futuro (immediato futuro) è già tracciato e a nulla serve parlare dei ricordi dell’azionariato popolare dei saccensi. Questo fu.
Le Terme sono della Regione e la Regione ha già tracciato il destino. Ai saccensi non rimarrà altro che “prendere atto”. Su questa realtà mi piacerebbe ascoltare i candidati a sindaco, su una realtà che ha già consumato passaggi importanti e irripetibili della filiera della privatizzazione.
Noi, poniamo 5 domande di riflessione:
1.l’affidamento della gestione ai privati, cioè la cosiddetta “privatizzazione sostanziale”, dovrà avvenire mantenendo l’unitarietà del complesso aziendale o favorendo la sua disarticolazione in più aree di business, distinte fra loro (“unità o spezzatino”? per utilizzare due termini largamente usati nel gergo giornalistico)?
2.qual è il valore reale dei cespiti aziendali delle Terme di Sciacca e quale potrebbe essere il prezzo di cessione ai privati? E il prezzo di cessione da cosa dipenderà? Dal valore attuale (su cui interferisce pesantemente l’esito della liquidazione) o dal valore prospettico che tali cespiti potrebbero avere, tenuto conto degli investimenti di cui qualcuno (o il soggetto pubblico, in fase di dismissione, o i privati, in fase di subentro) dovrebbe farsi carico?
3.l’attuale modello di business delle Terme di Sciacca, prevalentemente orientato ad un termalismo tradizionale e convenzionato, è compatibile con i nuovi orientamenti del turismo della salute e del benessere termale che si stanno rapidamente affermando nel mercato nazionale ed internazionale? Se non dovesse essere adeguato, quali sarebbero i costi da sostenere per un suo adeguamento al “nuovo”?
4.il riposizionamento, interpretabile anche come rilancio, delle Terme di Sciacca – che spetta indubbiamente alla Regione, poichè le Terme sono regionali – dovrà avvenire in modo indipendente, o in qualche misura collegato, ad una progettualità del territorio (leggasi Comune e Provincia) sulla valorizzazione della vocazione turistica di questa area?
5.dato che l’attuale società di gestione (Terme di Sciacca SpA) è in liquidazione, quale e come dovrà essere il “contenitore” che gestirà le nuove Terme? Sarà una nuova società, di cui saranno soci la Regione (proprietaria dei beni demaniali) e i privati? O sarà soltanto una società privata cui la Regione affiderà in concessione la gestione degli stabilimenti e degli altri cespiti?
Si tratta dei principali interrogativi tecnici, ai quali – nel progetto cui sta lavorando presumibilmente l’advisor Sviluppo Italia Sicilia – si dovrà comunque dare una risposta. Probabilmente, altri interrogativi emergeranno in fase di valutazione. Ovviamente, alcuni di questi interrogativi tecnici hanno pure contenuto e valenza politici.
E’ su questo versante, infatti, che vanno valutati gli eventuali effetti positivi derivanti sia dall’approvazione di una legge regionale sul riordino del sistema termale in Sicilia sia dalla attivazione di un distretto produttivo sul termalismo. Entrambe le iniziative – la legge e il distretto – sono in itinere presso l’Assemblea Regionale Siciliana e il Governo Regionale. Inoltre, non sono neutrali ai fini della valutazione delle alternative (unità o spezzatino?) sia le modalità di svolgimento che gli esiti delle due liquidazioni in atto.
In questa fase, pertanto, occorrono grande prudenza e massima attenzione, unite ad una continua interlocuzione con i territori locali (istituzioni e società civile) che potrebbe risultare utile a prospettare l’eventualità di altre alternative finora non esplorate.
Il nostro giornale è a disposizione per offrire ai candidati a sindaco lo spazio di eventuale risposta.

2012/04/09

"I VESPRI" SI OCCUPANO DELLA QUESTIONE TERME


Il settimanale I Vespri, come avviene già da diverso tempo, si occupa di Terme. Nel primo articolo il giornalista Carmelo Capitello si interroga sullo svolgimento di un convegno sul termalismo a Termini Imerese; il secondo articolo, a cura di Saro Faraci, racconta i fatti salienti dell'ultimo anno sulla questione termale. Entrambi ottimi spunti per inquadrare, soprattutto a livello regionale, la situazione attuale del termalismo siciliano.

CONVEGNO SULLA SICILIA TERMALE L'ENNESIMO PESCE D'APRILE? di C. Capitello

TERME DI ACIREALE: E' PASSATO UN ANNO, TUTTO E' FERMO COME PRIMA di S. Faraci



Fonte: termediacireale.files.wordpress.com

2012/04/06

LA REPLICA DI TURRICIANO ALL'ON. BOSCO

Riportiamo il testo integrale (salvo qualche errore di trascrizione e di punteggiatura) dell'interessante intervista di RMK nel tg del 06/04/2012 a Carlo Turriciano, in merito all'interrogazione dell'on. Bosco.


La replica di Turriciano e l'audio dell'intervista. 

Turriciano: purtroppo questo è vero …mhhh… cioè cosa è stato scritto debbo dire che … emh… non intendo fare alcuna polemica e non ci sto con questo dire delle strumentalizzazioni; alcuni politici dovrebbero sapere leggere la storia delle terme che dicono di amare, come ho detto, ma solo a parole; cosa invece che sono in grado di fare sicuramente i cittadini che sanno benissimo gli elementi veritieri su cui si fonda l’attività di un amministratore: che nel mio caso è stato quello di evitare il fallimento; di avere evitato di togliere il posto di lavoro a decine di lavoratori; non può essere anche sottaciuto il fatto che la mia attività è stata anche volta al risanamento e all’aumento delle presenze e al completamento di iter tecnici-amministrativi per acquisire una serie di autorizzazioni di cui erano privi molti cespiti patrimoniali; ed infine non va dimenticato il lavoro degli stagionali che puntualmente prestano servizio a fronte di una presenza di clienti che è aumentata; il … quando si parla di scuola di formazione, debbo dire che è vero che c’è stata, come ho detto, una scuola di formazione ma non una scuola di formazione politica ma una scuola di formazione sicuramente a tutto vantaggio per il personale; se si pensa che in questi ultimi tempi ho fatto .. ho espletato tre corsi di lingua inglese, di alcuni mesi ciascuno e un corso sulla sicurezza di luoghi di lavoro e altri saranno effettuati per la riqualificazione del personale. Come vede le terme sono un ottima scuola di formazione ma non come la vede l’onorevole Bosco, ma per valorizzare i profili professionali dei dipendenti che debbono mettersi a confronto con la clientela


Rmk: Dottore Turriciano nell’interrogazione si faceva anche riferimento ai diversi dipendenti della struttura termale che sarebbero candidati al consiglio e tutti nella lista dell’MPA
 
Turriciano: No, io non ho visto queste liste elettorali e quindi non lo so se ci sono e quanti sono le persone che… emh…  sono in lista e sono dipendenti delle terme, ma .. ehm …. vede, la democrazia … ehmmm … ci si crede o non ci si crede… ehmm … se si crede … allora è impensabile negare … a chi ha il diritto .. ehm..  di potere inserirsi nella lista, di non farlo; il diritto ad essere … ehm…  inserito nella lista è garantito, mi pare dalla costituzione. E per quanto riguarda l’ideologia.. beh.. le opinioni sono strettamente personali e insindacabili, quindi sicuramente se ci sono, non credo che saranno tutti dell’Mpa … mmh…  non vedo perché debbono essere tutti dell’Mpa. E comunque la storia delle terme è ricca di esperienze di candidature e alcune hanno avuto esito positivo e alcune di queste hanno espresso molto .. ehm.. in maniera ottimale il loro mandato elettorale.

Fonte: rmk.it

2012/04/05

BOSCO: TERME DI SCIACCA SCUOLA DI FORMAZIONE POLITICA DEL MPA


Il deputato regionale del Pdl Nino Bosco ha presentato un'interrogazione parlamentare sulla questione relativa a certi dipendenti delle Terme di Sciacca che sarebbero candidati nella lista dell'Mpa per le elezioni amministrative. 

Bosco chiede di dare completa attuazione alla privatizzazione delle terme, sostenendo che “gli uffici della struttura termale spesso sarebbero frequentati da componenti il partito così come numerosi incontri pre-elettorali si terrebbero con sistematicità nei locali della società o all'interno della struttura alberghiera che momentaneamente non svolge attività operativa a causa della periodica chiusura stagionale
 
Queste strane coincidenze - interroga Bosco -  comportano dover conoscere se, nel concreto, la società ha cambiato oggetto sociale diventando scuola di formazione politica."
Ma la Terme di Sciacca pare non siano solo un opportunità di sottogoverno dell'Mpa saccense: pare, infatti, che anche il consigliere comunale del MpA di Menfi, presti servizio presso le Terme di Sciacca.

Interrogazione n. 2509
Notizie sull'attività svolta dall'Azienda autonoma Terme di Sciacca spa
All'on. Presidente della Regione
All'assessore regionale alla funzione pubblica
Premesso che l'Azienda Autonoma delle Terme di Sciacca è stata oggetto di privatizzazione in forza della Legge regionale n. 10 del 3.999 e nel 2011, dopo la trasformazione, nel 2006 in Società per azioni, è stata messa in liquidazione, ma con possibilità di proseguire l'attività in attesa di rendere concreto il processo di privatizzazione;
il personale, circa una trentina di dipendenti a tempo indeterminato, svolge l'attività propria termale, mentre altri dipendenti stagionali, quella alberghiera;
Considerato che tra i candidati inseriti nelle liste elettorali delle prossime amministrative a Sciacca vi sarebbero alcuni dipendenti della società Terme di Sciacca Spa,  inseriti tutti nella lista dell' MPA, e che gli uffici della struttura termale spesso sarebbero frequentati da componenti il predetto partito, così come numerosi incontri pre-elettorali si terrebbero con sistematicità nei locali della predetta società o all'interno della struttura alberghiera che momentaneamente non svolge attività operativa a causa della periodica chiusura stagionale;
Queste strane coincidenze comportano dover conoscere se, nel concreto, la società ha cambiato oggetto sociale diventando scuola di formazione politica, per cui si comprenderebbe benissimo che alcuni discenti, dopo un periodo di tirocinio, abbiano voluta mettere in pratica quanto hanno imparato durante i corsi di formazione;
Rappresentato che la privatizzazione, tuttavia, sta incontrando delle serie difficoltà a trovare applicazione tra gli operatori economici del settore, per cui verosimilmente la differenziazione del rischio imprenditoriale ha convinto gli attuali amministratori a modificare l'oggetto sociale;
Alla luce di tali considerazioni, è evidente che è quanto mai urgente intervenire al fine di evitare un'ingiustificata disparità di trattamento nei confronti dei discenti che, per cultura non tutti sono votati ad intraprendere attività politiche attive;
PER SAPERE
Se le SS.LL in indirizzo non ritengano opportuno intervenire, con la massima urgenza, per dare piena e completa attuazione alla privatizzazione, al fine di garantire l'utilizzo della risorsa termale per la sua effettiva vocazione e non disperdere la professionalità dei dipendenti volte alla gestione di un'azienda termale, piuttosto che ad altre professioni.