"La legge 11
del 2010 art. 23 impone al Presidente della Regione di fare un bando di
evidenza pubblica per dare: non solo agli imprenditori Termali e
turistici di tutta l’Europa la possibilità di partecipare, ma anche una
dimostrazione di grande linearità e trasparenza nell’affidare un’
appalto di così grande valore". Da questa premessa parte un forte
sollecito del capogruppo consiliare dell'Mpa, Lorenzo Maglienti.
"Questa nostra nota- scrive- vuole
essere un forte richiamo al dimissionario Presidente Lombardo e
soprattutto all’Ass. Armao perché rispettino i termini previsti dalla
legge regionale che loro stessi hanno voluto e perché con questo
provvedimento concludano un percorso che era fallimentare nel 2009 e che
dopo tre anni di lavoro efficace e trasparente può restituire ai
Saccensi e ai Siciliani un speranza per il futuro delle Terme".
"Questa speranza- continua la nota-era
stata avvilita nella precedente gestione pubblica e in quella
privatistica fino alla metà del 2009 che avevano portato le Terme di
Sciacca S.p.a. quasi al fallimento. Infatti per il 14/06/2010 era stata
fissata la data dell’ultima udienza fallimentare, causa intentata dalla
Coop. La Montagnola per un credito di otre 1.000.000,00 €, per non avere
mai aperto il grande albergo di San Calogero le cui tristissime vicende
e i cui personaggi sono noti a tutti".
Maglienti fa un riepilogo delle azioni portate a termine dal Commissario Starordinario della società termale, Carlo Turriciano.
"Avere rispristinato l’uso del bar,
avere riaperto le piscine, avere ripulito con una convenzione con il
Comune di Sciacca il parco delle Terme, avere definito il progetto della
fognatura degli alberghi di San Calogero, avere affidato al CNR
(Consiglio Nazionale Ricerche) la ricerca e la genuinità della acque
termali, ect, hanno segnato la differenza fra le precedenti
amministrazioni e quella del Dott. Turriciano voluta dal Governo
Lombardo, che con i dati alla mano che sono sotto gli occhi di tutti, ha
permesso di mettere a posto la contabilità delle Terme e del grande
albergo e programmare con la Serit ed Equitalia il pagamento di alcuni
ingenti debiti come quelli accumulati nei confronti dell’Enel per circa
900.000,00 €, con L’Inps per oltre 400.000,00 €, con la Telecom per
centinaia di migliaia di euro, ect. Inoltre affrontando con rigore
moltissime cause pendenti contro le Terme, tale da ottenere notevoli
successi, si è potuto risparmiare con altrettanto rigore nelle gestioni
amministrative e tecniche".
"E’ sotto gli occhi di tutti- continua
la nota a firma di Lorenzo Maglienti- che il parco delle Terme è
pulito, il bar è piacevole luogo di ritrovo di turisti e saccensi
(mentre prima era chiuso), le piscine funzionano, le presenze per le
cure termali e nel Grand Hotel sono in crescita. Certamente questi tre
anni sono stati un periodo di risanamento difficile e incompiuto, ma
sono state gettate le basi per la valorizzazione dell’intero patrimonio
Termale e il rilancio che sicuramente questo Governo non può più fare,
potrà essere iniziato con il nuovo bando di affidamento ad una gestione
privata. Infatti il progetto della fogna di San Calogero permetterà di
aprire i due alberghi, il vincolo dei beni culturali sulle antiche Terme
potrà farne valorizzare sia la struttura che le acque; il risanamento
della zona di Cammordino con il progetto di separazione delle acque
Termali da quelle nere costituiranno la base per un futuro sviluppo del
Termalismo ed del turismo Saccense e Siciliano".
Poi la conclusione con lo scatto
d'orgoglio di partito. "Siamo onorati di poter affermare che alla fase
di rinascita, risanamento e di preparazione allo sviluppo delle Terme di
Sciacca ha contribuito in maniera fattiva questo partito e i suoi
dirigenti. Tutte le altre sono passerelle e vuote parole".
Fonte: corrieredisciacca.it
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