La Camera
del Lavoro di Sciacca propone al Sindaco e a tutte le associazioni
politiche, sociali e culturali di questa città di dare vita, nel
brevissimo giro di pochi giorni, ad un Tavolo Permanente che si occupi
del destino delle “nostre” Terme.
"Ciò al fine di scongiurare che le
notizie diffuse sulla ipotesi di “Bando pubblico” messo a punto
dell’advisor, possa prevedere iniziative e programmi non condivisi o
addirittura dannosi per il territorio senza che i cittadini possano
intervenire attraverso un dibattito su ciò che è opportuno e utile e ciò
che non lo è e su quali garanzie si potrà puntare per l’occupazione e
lo sviluppo che le terme sono e devono essere in condizione di creare", è
scritto nella nota della Cgil saccense a firma di Franco Zammuto.
"La nascita, la storia e la crescita
della nostra città- continua- è stata originata della presenza nel
nostro territorio delle antiche terme selinuntine. L’ipotesi che
l’Amministrazione, che ha il dovere di dotare e fornire la città di
tutti i servizi di sua competenza, sia esclusa dalla possibilità di
essere presente nelle scelte e negli interventi di natura economica e di
sviluppo del proprio territorio è assolutamente inaccettabile e contro
ogni plausibile logica. Ciò a prescindere che le attività
imprenditoriali o economiche vengano svolte da privati o enti pubblici.
Così come sarebbe inaccettabile che l’Amministrazione assumesse
decisioni escludendo dal dibattito le forze sociali e imprenditoriali
della città. Tanto più se ciò avviene in un momento di crisi
occupazionale ed economica come quello che stiamo attraversando.
Oltre a scongiurare che l’avvinarsi delle Elezioni Regionali trasformi
il destino delle Nostre Terme in terreno di caccia o strumento per voto
di scambio, come ha detto il Seg, Provinciale Massimo Raso, allo stesso
modo è inaccettabile che siano considerate alla stregua di una ASL o un
ospedale da sottoporre ad una spietata lottizzazione come è avvenuto in
questi anni".
Fonte: www.corrieredisciacca.it
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