Terme di Acireale off-limits: strutture fuori uso da 2 mesi. I cittadini protestano contro il rischio di una svendita. La Regione pensa infatti di coinvolgere i privati
ACIREALE - Sono ancora off-limits le Terme di Acireale, da sempre fiore
all'occhiello del turismo e del termalismo siciliano: da mesi le
strutture sono fuori uso, le porte sbarrate, i saloni vuoti. Sono state
bocciate pure dall'advisor nominato dalla Regione per venderle e
privatizzarle: i dodici consulenti di «Sviluppo Italia-Sicilia»,
infatti, hanno salvato solamente le due piscine. Tutto il resto è
sfacelo: un disastro sia dal punto di vista gestionale che patrimoniale,
per non parlare degli hotel che, secondo il report, sono
sovraclassificati rispetto alle potenzialità. La vendita ad un privato,
perciò, secondo l'advisor è possibile solamente a condizione di
garantire massima libertà a chi decide di investirci. Il report è stato
necessario per emanare il bando, e lo studio di fattibilità è stato già
consegnato alla Regione.
PROTESTE - Per molti lo stato di
impasse in cui si trovano le Terme è inaccettabile, e si moltiplicano le
proteste da parte dei cittadini per la chiusura di una struttura
importante per il territorio, e contro il rischio di una svendita.
Proteste che si uniscono a quelle di Sciacca, dove il sindaco Fabrizio
Di Paola ha chiesto un incontro urgente alla Regione.
SUL WEB - Grazie ad internet, i
cittadini aderenti a 24 associazioni ed al Lions Club si fanno sentire:
da più di un anno è online il «Forum Permanente sulle Terme di Acireale»
(http://termediacireale.wordpress.com/)
aggiornato sulle ultime novità anche via Facebook, Twitter e LinkedIn.
«Sviluppo Italia Sicilia – spiega online il coordinatore del Forum
Rosario Faraci - ha rinunciato, in fase di studio, ad ascoltare le
"business communities" di Acireale e Sciacca e, secondo me, ha commesso
un grave errore perché si è privata del contributo propositivo che
imprenditori, classe politica e una parte della società civile avrebbero
potuto dare nella definizione del format di “centro termale” che si
intende proporre ai privati. Adesso, però, il treno dell’interlocuzione
con la Regione non si può più perdere. Il rischio che non si privatizzi
nulla, si privatizzi solo in parte e male o che arrivino privati i quali
nulla hanno a che vedere con la storia e le vocazione dei territori è
assai elevato. Come pure, il rischio che tutto rimanga com’è incombe
minaccioso, specie in un momento di vuoto della classe politica». Sul
Forum, inoltre, c'è anche la segnalazione del sito web dell'Hotel delle
Terme: l'albergo è chiuso, ma il sito internet (http://www.hoteldelleterme.net/) è ancora in funzione.
LA BATTAGLIA DEL SINDACO - Di
«chiusura inaccettabile» parla il sindaco di Acireale Nino Garozzo, che
risponde alle proteste dei cittadini citando i suoi interventi sulla
«mancata attivazione del bando per l’affidamento della gestione, secondo
un percorso di legge in vigore ma mai attuato, e sulla chiusura
dell’Hotel Excelsior Palace Terme». Per il primo cittadino «non abbiamo
avvertito una forte presa di coscienza su tale stato di cose» e
«recentemente, siamo stati gli unici a segnalare la chiusura del Parco
delle Terme e che si sia dovuto adire al giudice perché ne fosse
ordinata la riapertura, in quanto chiusura non giustificato. Tutto
questo fa forse parte di un disegno per una speculazione immobiliare che
sembri a prezzi stracciati i bracci operativi delle Terme? Perché
altrimenti non si spiegherebbe il silenzio dell’Amministrazione
regionale alle domande e ai percorsi proposti dal sindaco della città,
ritenuti fattibili, silenzi reiterati dell’Amministrazione Regionale e
dell’Amministrazione delle Terme (in liquidazione) anche dopo le
sollecitazioni della Prefettura a cui ci eravamo rivolti per un
intervento».
LAVORI - Eppure, le Terme sono
state risistemate da poco con lavori di manutenzione ordinaria e
straordinaria, conclusi a dicembre. Interventi strutturali che, ad
esempio, hanno interessato la messa in funzione del riscaldamento
dell'acqua sulfurea, e il cambio di pavimenti e tubature.
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