2013/01/31

CITTADINANZATTIVA: PER IL 2013 TENERE ALTA L'ATTENZIONE SULLE TERME DI SCIACCA

ASSEMBLEA ANNUALE DI CITTADINANZATTIVA IERI AL COMUNE DI SCIACCA: IN PRIMO PIANO IL GIOVANNI PAOLO II

Diverse le attività svolte dall'assemblea territoriale di Cittadinanzattiva di Sciacca nel corso degli ultimi anni. Ieri pomeriggio, a palazzo di città, si è svolta l'assemblea annuale per discutere sulle proposte relative al piano di attività che Cittadinanzattiva, sezione Tribunale dei Diritti del Malato, ha intenzione di avviare per l'anno 2012/2013. Il coordinatore, Gero Maggio, ha elencato, nel corso dell'incontro, le numerose attività svolte dal Movimento dal 2004 e il programma da svolgere nei prossimi mesi evidenziando, in modo particolare, i problemi riguardanti il Giovanni Paolo II di Sciacca, sempre al centro di numerose polemiche. Maggio ha affermato che per le criticità riguardanti il nosocomio saccense, si è chiesto formalmente un incontro con l'assessore alla Sanità della regione Sicilia, Lucia Borsellino. E' emersa la necessità di non abbassare la guardia, richiedendo concrete e documentate notizie sui progetti in itinere riguardanti l'ospedale. Il coordinatore di Cittadinanzattiva, ritiene altresì importante continuare a protestare per le inadempienze di Girgenti Acque, tenere alta l'attenzione sul bando delle Terme di Sciacca, sul pericolo trivellazioni nel nostro mare ed inoltre, salvaguardare l'ambiente, tutelare la villa comunale e continuare a richiedere un incontro con il sindaco Fabrizio Di Paola, per l'adempimento dei punti programmatici proposti dal Movimento e sottoscritti durante la scorsa campagna elettorale. Tra i più importanti, il contenimento dell'aliquota IMU per la seconda casa ad un massimo del 5 per mille, la riduzione delle indennità per i consiglieri comunali e per l'amministrazione e l'impegno per cercare di mantenere le Terme di Sciacca come un bene pubblico di proprietà della cittadinanza. Ancora sull'ospedale è intervenuta ieri Lilla Piazza, per la quale c'è in atto un progetto di depauperamento del nosocomio che ne può pregiudicare la sua stessa esistenza e ledere il diritto alla salute dei cittadini. Lilla Piazza ha parlato anche della necessità di istituire, a Sciacca, una commissione per le patenti speciali che ad oggi, malgrado le innumerevoli sollecitazioni, manca obbligando i malati cronici e i disabili a recarsi ad Agrigento per il rinnovo della patente. In ultimo, si è anche discusso di raccolta differenziata. “Alcuni cittadini, hanno evidenziato i rappresentanti di Cittadinanzattiva, hanno riferito che la raccolta differenziata viene portata in discarica. Fatto che, oltre al danno economico ed ambientale, demotiva i cittadini a riciclare”. Decisione unanime, infine, quella di coinvolgere tutte le forze sociali, così come si è fatto per il Tribunale, al fine di tutelare i cittadini e i beni comuni. Notizia del: 29/1/2013 11:49 di VITTORIA RUSSO

I VESPRI: TERME DI ACIREALE, TUTTI I NUMERI DI UNA FRATTURA ORMAI INSANABILE.

 L’articolo di Saro Faraci sul n.2 del settimanale I Vespri
La liquidazione della società di gestione sta lentamente trasformandosi in una liquefazione dell’attività degli stabilimenti termali di Acireale. Lo si evince dall’ultimo bilancio al 31.12.2011, approvato dalla Regione a luglio 2012, presentato dai due liquidatori Margherita Ferro (dimessasi a settembre e sostituita con Antonino Triolo) e Michele Battaglia. Rispetto all’anno precedente, il valore delle immobilizzazioni è sceso da 34.256.159 a 33.420.680 €; il totale attivo circolante da 18.131.657 a 10.105.192 €. Per effetto della perdita d’esercizio, si è contratto il patrimonio netto, da 28.598.004 a 25.827.829 euro. In compenso, si è attenuato l’ammontare dei debiti passato da 23.964.753 a 14.451.051 €; una consistente parte debitoria è rappresentata dal mutuo con Banco di Sicilia-Unicredit per oltre 8 milioni. Fra le voci più importanti dei crediti, oltre un milione di euro sono fatture da emettere verso i conduttori morosi dei due alberghi ormai chiusi. Fin qui le voci principali dello stato patrimoniale. E’ dal conto economico che si evince la irrilevanza dell’operatività delle Terme. In un anno, dal 2010 al 2011, il fatturato da prestazioni è precipitato da 602.538 a 81.540 euro poiché l’attività è ormai ridotta al lumicino. Anche per effetto di politiche di ammortamento, i costi di produzione sono lievitati da 3.116.836 a 4.686.439. Tra i costi, quelli di governance (liquidatori e sindaci) incidono per 100.00 euro, le consulenze tecniche, legali ed amministrative per 90 mila. La “forbice” negativa fra costi e ricavi si è ulteriormente allargata: la differenza tra valore e costi di produzione è di poco superiore ai quattro milioni di euro; la perdita di esercizio, tuttavia, è più contenuta, per effetto di proventi straordinari. L’organico si è ridotto a nove unità di personale: tre fanghini bagnini, un custode, un caldaista, un compometrista, un addetto all’assistenza bagnanti, un inserviente, un addetto all’accoglienza dei curandi. Nell’aprile del 2011, la Regione Siciliana ha versato la quota di capitale sottoscritta il 19 giugno 2007, rimpinguandola di 5.125.000 euro


La vicenda delle Terme segna una inevitabile frattura fra politica e società civile, l’una e l’altra deboli e poco coese. E’ il profondo male di Acireale, acuitosi negli anni un po’ per l’assenza della società civile dalle grandi questioni cittadine, e molto per via di una politica autoreferenziale, incapace di programmare e di volare alto, assente dalle principali interlocuzioni extraurbane che, invece, altri territori hanno sperimentato con successo. Aspettando tempi migliori, è il momento di avviare una seria riflessione sul futuro delle Terme. Iniziare a pensare alle Terme 2.0, per usare una moderna espressione, poiché il modello precedente, del termalismo pubblico, sociale e sanitario, monolitico, dipendente dalle sole decisioni assunte da Palermo, ormai non può più funzionare. E’ la città che deve indicare verso dove andare, assumendosi la responsabilità delle scelte che vorrà fare. Sembra una iattura.  Ogni volta che si è arrivati vicini ad una soluzione, è venuto fuori un problema, puntualmente previsto prima. Nel 2010, si è scelto di liquidare la società di gestione avviata nel 2006 e la procedura si è arenata, anche per la qualità degli attori coinvolti. Si è scelto di liquidare la vecchia azienda autonoma e favorirne l’inglobamento nella società di gestione, ma sul piano della formalità giuridica la procedura non è stata ineccepibile. Nel 2012, si è arrivati ad un passo dalla pubblicazione del bando ed è spuntato il problema, a tutti noto, della spada di Damocle che pende sull’ex albergo Excelsior Palace, le cui sorti sono segnate dalla pesante esposizione debitoria verso l’ex Banco di Sicilia. Forse, e usiamo la formula dubitativa proprio per riaprire il dibattito, va rivista l’idea – cui si è affezionato negli anni il Sindaco Garozzo – di mantenere l’unità del complesso immobiliare. Nel 2001, lo studio di Saturnia Service aveva previsto il cosiddetto “spezzatino” delle Terme di Acireale, una articolazione in distinte aree di business, ognuna rispondente a vocazioni diverse, e dunque affidabile a soggetti diversi scelti fra il pubblico e i privati.  Quando si insediò Garozzo come commissario, quel progetto, senza uno studio alternativo, venne accantonato e il dibattito fu incanalato nella disputa fra fautori ed oppositori della privatizzazione. L’unità a tutti i costi ha un suo costo sociale.



TRS: TERME DI SCIACCA, TRA REPARTI CHIUSI E ATTESE

TERME DI SCIACCA: TRA REPARTI CHIUSI ED ATTESE 

Chiuso lo stabilimento di cure di San Calogero. Chiusi i reparti di fisioterapia, ginecologia come anche la fango terapia e la pediatria siti nel vecchio stabilimento. In quest'ultimo funziona la ventilazione polmonare ed il reparto di otorinolaringoiatria. Il reparto inalazioni come anche la fango terapia annessi al Grand hotel, invece, restano operativi. Questa la situazione, ad oggi, dei reparti curativi funzionanti e non all'interno delle Terme di Sciacca. La sospensione delle cure fornite da alcuni reparti, se per alcuni casi può essere giustificata per altri resta inspiegabile. Questo conferma, ancora una, volta, la linea dall'attuale dirigenza e, cioè, fornire cure e servizi completi soltanto con la presenza di un costante flusso turistico, in soggiorno presso l'albergo, al momento chiuso. Scelte, dicevamo, dettate probabilmente dai numeri. Se cosi fosse (e non abbiamo motivo di dubitare il contrario), la sola utenza saccense così come quella dei paesi dell'hinterland, non è ritenuta in grado di far sopravvivere le Terme di Sciacca. La speranza, quindi, si ripone nel privato che dovrà essere in grado di garantire quella continuità dei servizi che, ad oggi, manca. Ricordiamo che il destino delle Terme di Sciacca è fissato per il prossimo 28 marzo, termine ultimo per la ricezione della manifestazione d'interesse. La durata della concessione non potrà essere superiore ai 30 anni. Notizia del:30/1/2013 11:00 di FRANCO IACCH

2013/01/25

L'ASS. MONTE: "ANTICHE TERME SELINUNTINE, LUOGO AFFASCINANTE DA VALORIZZARE".

TERME SELINUNTINE, MONTE: "LA MAGIA DI UN FENOMENO NATURALE ASSOCIATA ALL'ARTE"

 
 
24/01/2013 19.15
Dare giusto risalto al sito delle Terme Selinuntine. L'assessore Salvatore Monte ha pensato di collocare una  tabella informativa "che dia giusta visibilità a questo luogo affascinante". Naturalmente con il benestare del Commissario liquidatore della Terme di Sciacca Spa, Carlo Turriciano.
Intanto, oggi l’assessore comunale ai beni culturali Salvatore Monte ed il vice presidente del Consiglio comunale Antonio Casciaro hanno effettuato un sopralluogo nel sito delle Antiche Terme Selinuntine. Antonio Casciaro ha evidenziato all’Assessore Monte "la presenza di alcuni sbocchi di acqua sulfurea presenti nel terreno e che ad oggi non sono delimitati".
Oltre alla presenza dell’importante fenomeno naturale, Casciaro ha fatto notare all’Assessore Monte la "notevole presenza di opere, scolpite nella pietra, del noto artista saccense Salvatore Bentivegna detto “Il Moro”.
Monte evidenzia come sia necessario valorizzare un "fenomeno naturale e una manifestazione dell’arte scultorea" che sono " fuse nel medesimo luogo con la grande occasione di poter trasformare il tutto in una importante attrazione turistica".
Si tratta di una "magia, un luogo incantato che dobbiamo valorizzare e rendere fruibile al turista ed ai nostri concittadini" - conclude Monte- rimarcando quanto "sia giusto procedere ad una corretta scerbatura e pulizia della scala di collegamento tra la chiesetta della Madonnina del Riposo e le Antiche Terme Selinuntine".

MARZO 2013: WORKSHOP SU TERME, SOCIAL NETWORKS E COMUNICAZIONE

Il Forum delle Terme di Acireale riporta quanto pubblicato dal sito Ancot:


Workshop Centri Termali e Benessere: SOCIAL NETWORKS E MARKETING 2.0
Le nuove frontiere della comunicazione
8-9-10 Marzo 2013
Centro Residenziale Universitario di Bertinoro
PREMESSA ed OBBIETTIVI
Oggi i nuovi strumenti tecnologici dell’era del digitale e dei Social Network offrono grandi possibilità di promuovere l’offerta di conoscenza di un settore che come quello termale, costituisce un’importante risorsa di prevenzione, terapia e di educazione per corretti stili di vita.
Infatti, i fondamentali cambiamenti socioeconomici in atto, richiedono anche per il “mondo professionale delle terme” un continuo aggiornamento.
La comunicazione, aggiornata e veicolata con le nuove tecniche, può veicolare correttamente la conoscenza di un “prodotto” complesso, che nella visione comune resta un archetipo standardizzato e sedimentato.
La gente,infatti,si fida del Web piu’ che dei canali di informazione tradizionali.
Si interpella la Rete anche e soprattutto per informarsi sulla propria salute.
Le potenzialità dei nuovi network di comunicazione e, soprattutto, il loro corretto uso e applicazione, nei vari aspetti operativi, non sono ancora sufficientemente noti e utilizzati nel mondo dei professionisti del settore termale.
Da qui la necessità di un workshop pratico , su tali argomenti, che consenta di acquisire agli intervenuti strumenti operativi di conoscenza, per un passaggio innovativo e di qualità nella “Comunicazione delle THERMAE”. Un’evoluzione e un’integrazione dei percorsi della trasmissione “orale” del significato di un “soggiorno termale” verso una comunicazione, diretta, corretta e responsabile.
Il workshop è un’ulteriore tappa strategica di un programma iniziato nel 2011 con l’iniziativa “Comunicare le Thermae” e concretizzatasi con la pubblicazione dalla Carta omonima di Riolo Terme ( http://www.femteconline.org).
In particolare, nel corso del workshop, tenuto da docenti con esperienza operativa nel settore e con la consulenza di esperti della comunicazione, si trattera’ concretamente, con esemplificazioni di come il sito internet, i motori di ricerca, Facebook, Twitter, YouTube e le email siano alcuni degli strumenti di web marketing che permettono alle imprese di emergere, farsi trovare e raggiungere nuovi clienti in Italia e all’estero.
In allegato Agenda dei Lavori

2013/01/21

I VESPRI: TERME DI ACIREALE TRA RITARDO DEL BANDO E BILANCIO IN FORTE PERDITA.


Mentre Sciacca ha il bando, Acireale è ferma al palo. Esprime perplessità la società civile e il sindaco Garozzo si inalbera. Intanto, il duo Ferro-Battaglia ha chiuso l'esercizio 2011 con un forte disavanzo. Per l'articolo intero clicca di seguito.

I VESPRI: TERME DI ACIREALE, RITARDA IL BANDO DI PRIVATIZZAZIONE E VIENE FUORI UN BILANCIO FORTEMENTE IN PERDITA di Saro Faraci.



Fonte: termediacireale.wordpress.com

L'EX CONVENTO DI SAN FRANCESCO: DA IMPORTANTE CENTRO CONGRESSI A SEMPLICE SEDE DI UFFICI REGIONALI ?

LE SCELTE ASSURDE DELLA REGIONE: IL SAN FRANCESCO PER UFFICI REGIONALI
L'ex convento per l'Unità Operativa di via Ovidio. Turriciano fa le barricate e dice no


20/01/2013 09.27
Editoriale
Capire la Regione è davvero impresa ardua. Il compito diventa ancora più difficile quando sono gli stessi uffici della Regione a non comunicare tra loro, a non consultarsi.
L'ultima novità (riportata anche sul quotidiano La Sicilia in uscita oggi) è che la Regione trasforma in uffici amministrativi gli antichi immobili di valore storico restaurati con fondi pubblici e per finalità culturali: l'ex convento San Francesco. Con delibera di giunta regionale dello scorso 4 settembre 2012, il servizio patrimonio della Regione ha deciso di trasferire l'unità Soat di Sciacca , che da diversi anni è ospitata in un immobile privato in via Ovidio, in una parte dell'ex convento San Francesco, di proprietà della Terme di Sciacca spa.
Che c'entra utilizzare un complesso architettonico di notevole pregio storico, edificato nel 1200 e divenuto, dopo un accurato restauro finanziato dalla Regione negli anni Ottanta, un importante centro congressi con una precisa destinazione d'uso?
E ancora. La Regione ha pubblicato il bando per attirare i privati nella gestione delle strutture termali. Essi devono fare una valutazione d'investimento, spendendo tantissimi milioni di euro in opere di ristrutturazione e manutenzione. C'è il rischio serio che i privati fuggano dal bando non appena si accorgono che le strutture sono occupati da altri uffici regionali.
Scelta inopportuna quella della Regione, se non addirittura scellerata. Il tutto in silenzio, senza consultare le altre istituzioni che pure hanno interesse alla valorizzazione delle Terme. Un esempio può essere il Comune.
Domani i dirigenti delle tre unità operativa dell'assessorato agricoltura, ubicate a Sciacca, si devono recare nei locali dell'ex convento San Francesco per acquisire formalmente la disponibilità degli stessi al fine di procedere alla programmazione degli interventi di adeguamento.
Un primo contatto è avvenuto venerdi scorso,  scatenando la giusta reazione del commissario liquidatore delle Terme, Carlo Turriciano, che si oppone alla consegna.
Turriciano, a ragione, sostiene l'impossibilità a cedere parte dell'ex convento, evidenziando che potrebbero sorgere delle problematiche di carattere giuridico ed economiche perseguibili per legge, tra cui quelle del cambio di destinazione d'uso e quello della sottrazione di parte dei locali utilizzati come centro congresso. Il tutto nel contesto delle procedure per affidamento dell'intera struttura termale ai privati. Perchè tra qualche mese, quando la Regione Sicilia individuerà il soggetto privato a cui affidare la gestione delle Terme e degli annessi immobili, sarà necessario effettuare un altro spostamento degli uffici periferici destinati ai servizi per l'agricoltura.
La Regione non ha tenuto conto di una prima opposizione fatta dalle Terme ed oggi è in atto una fitta corrispondenza Sciacca-Palermo per definire la questione. Il commissario liquidatore ha proposto l'utilizzo dei locali dell'ex Motel Agip di via Figuli, di proprietà delle Terme, in parte assegnati al comando di Polizia municipale. La diatriba si dovrà chiarire, ma l'attuale liquidatore, nominato dalla stessa Regione, afferma che si opporrà a tale provvedimento fino a quando sarà lui ad occupare questo posto. L'iter sembra comunque sia stato sospeso e domani non dovrebbe avvenire nessuna consegna dei locali.

PER IL SINDACO DI ACIREALE NESSUNA POLEMICA SULLE TERME

Uno stralcio dell’intervista dell’Avvocato Nino Garozzo, sindaco di Acireale, a Daniela Gieri di Live Sicilia. Clicca qui per la lettura dell’intervista


Terme di Acireale, la promessa del bando da ottobre 2012 come mai la situazione è in fase di stallo?
Le terme, il discorso è molto chiaro il comune di Acireale,dal 2007, scrive ripetutamente alla regione individuando un percorso che non è solo quello individuato dal sindaco, ma da documenti votati all’unanimità da tutto il consiglio comunale. Noi siamo per la gestione privata delle Terme con l’assicurazione del patrimonio pubblico in mano alla Regione affinchè si eviti, una speculazione immobiliare. L’unico che ci ha convocati, è stato l’assessore Armao, abbiamo concordato un bando che doveva essere pubblicato a fine ottobre 2012 eravamo insieme a Sciacca in questo tavolo istituzionale, l’assessore ha ritenuto di invitare solo i vertici e non ha voluto convocare i forum di Sciacca e Acireale che è stato informato, sulle questioni che andavano delineandosi. Gli accordi assunti con l’assessore Armao erano pubblicazione immediata di questo bando, che doveva comprendere tutti gli immobili del patrimonio termale senza distinzioni,e sappiamo che sul patrimonio termale l’Excelsior e il polifunzionale, temiamo che ci possa essere una vendita separata perché vi è un’azione coattiva per mancato pagamento dei mutui e sappiamo e abbiamo scoperto, che la Regione ha tolto i soldi alla ricapitalizzazione della legge 2007, per cui i 14 milioni di euro che c’erano o che ci dovevano essere, oggi non ci sono più, tutte queste cose sono state dette alla pubblica opinione e alle pubbliche istituzioni ,quindi, non mi pare che all’interno della città ci possano essere occasioni per fare polemica. Aspettiamo dal nuovo governo se confermerà la volontà di una collaborazione di condivisione col territorio o meno, il dato certo è che da ottobre ad oggi, il bando non è stato pubblicato e questa è una notizia che, trascorsi alcuni mesi non è più giustificabile, perché noi sappiamo che con le Terme chiuse ogni giorno che si perde sono nuovi debiti e si perde un opportunità di rilancio.

Fonte: http://termediacireale.wordpress.com

2013/01/17

LIVESICILIA: TERME SANTA VENERA DI ACIREALE, IL BANDO RESTA UN MIRAGGIO

Terme Santa Venera. Il bando resta un miraggio 
Martedì 15 Gennaio 2013 - 19:00 di Daniela Gieri 

Ancora un nulla di fatto per le Terme di Santa Venera, chiuse da anni in attessa del bando. E mentre si esulta per le Terme di Sciacca, Acireale resta a guardare. 


ACIREALE - Ancora nessuna traccia del bando promesso dalla Regione per la messa in vendita delle Terme di Acireale. Dalla riunione intercorsa il 22 Ottobre 2012 tra l’assessore Armao e i comuni di Acireale e Sciacca, dove era stato condiviso uno schema preciso per la pubblicazione del bando,niente è stato fatto, o meglio, dopo l’ennesimo incontro, il 10 gennaio esce sulla gazzetta ufficiale il bando relativo alle Terme di Sciacca, ci si chiede dove sia andato a finire quello sulle Terme Santa Venera di Acireale.

LivesiciliaCatania, ha intervistato Il Rosario Faraci, coordinatore del forum permanente Terme di Acireale che ha più volte sollecitato il sindaco Nino Garozzo ad intervenire interpellando il Presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta:

1) Come mai secondo lei Sciacca è avanti rispetto ad Acireale?

Il giovane e dinamico neo sindaco Fabrizio Di Paola ha saputo prendere di petto la questione delle Terme fin dall’inizio del suo mandato, dimostrando personalità e decisionismo nell’interlocuzione con la Regione e riuscendo a coinvolgere nel dibattito il Forum sorto in quella cittadina sulla scia dell’esperienza acese. Obiettivamente però le condizioni degli stabilimenti termali a Sciacca sono decisamente migliori rispetto allo stato in cui si trovano immobili ed attività ad Acireale.

 2) In cosa, il sindaco di Acireale ha mancato, rispetto a questa vicenda?

L’avvocato Garozzo, che è persona precisa, ha gestito male l’intera vicenda fin dall’inizio della liquidazione della società di gestione Terme di Acireale SpA e nelle fasi di accompagnamento alla pubblicazione del bando per la privatizzazione. Continua ad imputare alla Regione Siciliana, ai presidenti, assessori e dirigenti di turno, responsabilità nei ritardi, nelle errate valutazioni, nei difetti di procedura. In realtà avrebbe dovuto fare due cose, che non ha mai voluto fare. La prima è chiarire una volta per tutta la destinazione urbanistica delle zone su cui insistono gli stabilimenti termali, evitando di seminare il panico in città sui rischi di speculazione intorno alla destinazione d’uso dell’Albergo Excelsior Palace qualora fosse espropriato dall’ex Banco di Sicilia. La seconda è comportarsi da primo cittadino, e non solo da alfiere di una battaglia procedurale contro la Regione. Un Sindaco si mette in sintonia con la sua città e porta avanti, tirando fuori le unghia, una battaglia civile per salvaguardare un cespite importante della storia e dell’economia del suo territorio. Il Forum gli ha teso la mano diverse volte, ma Garozzo è distratto da altro. Aspettiamo che ci chiami da due anni.

3) Secondo lei può esistere qualche "interesse" da parte di qualcuno affinché la questione terme ad Acireale resti in una situazione di perenne stallo?

La politica locale non ha certo brillato per lungimiranza, capacità di visione e programmazione del futuro del territorio. C’è chi, come il comitato civico Terme di Acireale, sostiene che lo stallo sia stato voluto da alcuni politici del centro-destra che hanno governato negli ultimi vent’anni. Io preferisco fare riferimento ad una generale situazione di inerzia, unita a molta approssimazione e scarsa conoscenza del complesso quadro normativo e procedurale che governa l’intera vicenda. Le Terme non interessano più la politica da tempo e la liquidazione è stata gestita malissimo.

4) Dall'ultima promessa di pubblicazione del bando cosa è stato fatto per sollecitare gli organi competenti?

Da parte della Regione nulla, nel senso che l’ex assessore Armao aveva promesso l’imminente pubblicazione dei bandi di Acireale e Sciacca in Gazzetta Ufficiale, ma finora è stata data formale pubblicità solo a quello saccense, però solo sul sito dell’Assessorato. Il bando di Acireale si sarebbe bloccato per motivi connessi all’interferenza con le procedure di pignoramento di alcuni cespiti immobiliari, tra cui l’Excelsior Palace. Da qui le giuste preoccupazioni espresse sul quotidiano La Sicilia dal Presidente dell’Accademia Zelantea Giuseppe Contarino, cui sono seguite le inutili e stizzite repliche del Sindaco Garozzo.

5) E adesso cosa bisognerà aspettarsi?

Della questione è stato informato il neo capo di gabinetto vicario del Presidente Crocetta, il dott.Giuseppe Cicala, acese. L’ho fatto pure io personalmente, chiedendogli un supplemento d’impegno, perché so che la questione gli sta a cuore e ne ha dato atto anche quando, con la regia del compianto Presidente del Consiglio comunale di Acireale Pietro Filetti, furono convocati tutti i capigruppo per discutere col Forum, tra cui lo stesso Cicala. Purtroppo, con la scomparsa di Filetti, grande sostenitore delle battaglie del Forum, è pure venuto meno l’interesse della Città verso la nostra campagna. Ma siamo pronti a rilanciare!


Fonte: http://catania.livesicilia.it

LO SFOGO DAL BLOG: PER LE TERME DI SCIACCA IL BANDO E' PRONTO MENTRE PER ACIREALE NO.


LE TERME DI SCIACCA HANNO IL BANDO, QUELLE DI ACIREALE NO. INEFFICIENTI FINO ALLA FINE.

 

Fonte: http://fancityacireale.wordpress.com

VDJ: IL PUNTO SULLA COMPLESSA SITUAZIONE DELLE TERME DI ACIREALE

Il punto sulla complessa situazione delle Terme di Acireale

Ritarda la pubblicazione del bando per la privatizzazione delle Terme di Acireale. L’ex assessore Armao, sul finire del mandato e in piena campagna elettorale, a metà ottobre aveva annunciato ai sindaci di Sciacca e di Acireale che le procedure per la selezione delle manifestazioni di interesse per gli stabilimenti termali delle due città sarebbero state presto pubblicate in Gazzetta Ufficiale.


I sindaci delle due città, a diverso grado coinvolti nella redazione del testo del bando, ci avevano creduto; in particolare ci aveva creduto Nino Garozzo, il primo cittadino di Acireale, ritornato gongolante da Palermo con la notizia che i rilievi (ma quali rilievi?) avanzati dalla delegazione acese  – il sindaco, il presidente del consiglio Toruccio Di Maria e il consigliere Antonio Riolo – erano stati accolti dall’advisor Sviluppo Italia Sicilia. Più determinato del suo collega acese, da pochi mesi primo cittadino, il sindaco di Sciacca Fabrizio Di Paola ha fatto pressing più incisivo sulla Regione, ha coinvolto il Forum cittadino nel dibattito sul futuro del termalismo, ha ottenuto dal nuovo Governo Crocetta quanto meno la pubblicità formale del bando sul sito dell’Assessore all’Economia e adesso, dal sito web del Comune, si è impegnato a dare la massima pubblicità al bando stesso per acquisire la disponibilità di investitori privati.
Il Sindaco di Acireale, invece, si limita a scrivere. Lo ha fatto, almeno così dice, a fine novembre, senza avere ricevuto ancora risposta dalle istituzioni regionali, quelle stesse che, quando era Lombardo presidente della Regione, il primo cittadino acese si era limitato a contattare con sufficienza, senza alcun interesse, inviando qualche missiva e attendendo le risposte degli uffici che o non sono mai arrivate o, quando pervenute, sono giunte in ritardo.
Nei giorni scorsi, di fronte alla legittima preoccupazione espressa da Giuseppe Contarino sulle sorti del bando che tarda a venire, il Sindaco Garozzo si è inalberato, ha ricostruito la vicenda fatta di viaggi a Palermo e di carte redatte dallo scranno; si è limitato a ribadire che esiste una unanime volontà della città (ma quale città?) che si è già espressa sulla vicenda; continua a prospettare il rischio di una speculazione sul complesso immobiliare che ospitava l’albergo Excelsior Palace e il centro polifunzionale mai entrato in funzione. Sollecitato diverse volte dal Forum permanente del Lions, ultimamente per ben due volte pure dal Presidente Rosario Musmeci, Nino Garozzo si è solo limitato a scrivere. Lettere agli interessati, missive alla Regione, comunicati stampa.
Senza mai entrare nel merito di una vicenda che, sarà pur vero, per un buon novanta per cento è di competenza regionale ma che, per il restante dieci per cento, avrebbe meritato un’azione più incisiva, forte politicamente, intelligente ed avveduta di un Sindaco, in passato commissario delle Terme di Acireale, che dovrebbe tenerci veramente alla città che ha governato per dieci anni.  Ma forse è chiedergli troppo.
Saro Faraci

Fonte: la voce dello jonio

ACIREALE: IL FORUM NON COINVOLTO DAL SINDACO GAROZZO, CHE NON RICORDA LA GIA' AVVENUTA PUBBLICAZIONE DEL BANDO PER SCIACCA.

Il Forum al Sindaco di Acireale: Sciacca ha operato meglio

L’intervento del coordinatore del Forum Rosario Faraci pubblicato su La Sicilia del 15 gennaio 2013



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Continua la querelle Garozzo-Contarino sulle Terme. Imbarazzata risposta del Sindaco di Acireale

Prosegue la querelle tra il Presidente dell’Accademia Zelantea Giuseppe Contarino e il Sindaco di Acireale Nino Garozzo a proposito della ritardata pubblicazione del bando per la privatizzazione delle Terme di Acireale. Dopo l’articolo di Contarino (12 gennaio), l’inutile e stizzita replica di Garozzo (13 gennaio) la precisazione del Presidente dell’Accademia (14 gennaio), oggi si registra una imbarazzata controreplica del primo cittadino acese che, dimentica, che il bando di Sciacca ha già avuto formale pubblicità sul sito del Dipartimento Tesoro dell’Assessorato all’Economia della Regione Siciliana.



2013/01/14

TERME DI ACIREALE E BANDO NON ANCORA PUBBLICATO: REPLICA DEL SINDACO GAROZZO E DEL GIORNALISTA CONTARINO.

L'animato dibattito sul futuro delle Terme di Acireale tra il sindaco Nino Garozzo e il giornalista de La Sicilia Giuseppe Contarino. Il fulcro della questione è la mancata pubblicazione del bando per le Terme Acesi, che invece per Sciacca è stato già pubblicato. 
E' strano leggere, tra le varie affermazioni, che Sciacca viene considerata avanti nella questione termale: se di solito siamo abituati a vedere altre realtà più fiorenti della nostra, stavolta di concreto per la città c'è il bando in corso e questo è innegabile.
Ma è solo il primo passo di una privatizzazione che si trascina da decenni, di tantissimi sprechi e questioni irrisolte; e con lo sguardo puntato al futuro, non ci resta che sperare per il meglio, sia per Sciacca che per Acireale.






2013/01/10

SINDACO DI PAOLA: MASSIMA PUBBLICITA' AL BANDO DELLE TERME PER ATTIRARE GRANDI IMPRENDITORI.

COMUNE DI SCIACCA - COMUNICATO STAMPA 10 gennaio 2013

Massima pubblicità al bando per il rilancio e la valorizzazione delle Terme, il sindaco Di Paola crea pagina sul sito istituzionale del Comune con invito a grandi aziende.



La Regione Siciliana ha pubblicato il bando per l’affidamento a soggetti privati della gestione e valorizzazione delle Terme di Sciacca. La scadenza per la presentazione delle istanze è fissata per il 28 marzo 2013. Il sindaco Fabrizio Di Paola ha deciso di dare la massima pubblicità all’avviso pubblico attraverso il sito istituzionale del Comune di Sciacca. 

“È un passaggio storico – dice il sindaco Fabrizio Di Paola –. E’ una grande occasione per Sciacca e una opportunità per chi verrà ad investire nella nostra città. L’auspicio è che si susciti l’interesse, che si presentino in tanti, che si raggiungano gli imprenditori giusti che credano nell’investimento, che abbiano già esperienza nel settore termale e del benessere, che sappiano rilanciare le Terme di Sciacca su scala internazionale”. 

Il sindaco Fabrizio Di Paola invita dunque i grandi gruppi imprenditoriali a investire su Sciacca “dove c’è una uno straordinario patrimonio unico al mondo”. Nella homepage del sito istituzionale del comune di Sciacca è stata inserita in bella evidenza una icona che richiama ad una pagina interna dove sono inseriti tutti i link utili per consultare e scaricare i documenti per partecipare al bando di affidamento delle Terme di Sciacca: l’estratto del bando, il disciplinare e il capitolato tecnico, il decreto, le schede tecniche e anche il ritaglio della pagina 17 della Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana n. 50 dove è stato pubblicato l’estratto dell’avviso.


2013/01/09

RMK, TG DEL 07.01.2013. TURRICIANO: BENE IL BANDO, MA TENIAMO TUTTI GLI OCCHI APERTI.


L'intervista a Carlo Turriciano, commissario liquidatore delle Terme di Sciacca, durante il tg di RMK del 07/01/2013. L'amministratore esprime la sua opinione sull'attuale situazione delle Terme, soprattutto in previsione dell'ingresso del gestore privato, sottolineando la necessità di attenzione costante da parte di tutti.

2013/01/06

TURRICIANO: PISCINE TERMALI CHIUSE PER MANUTENZIONE. PETIZIONE INUTILE, MEGLIO RACCOLTA FONDI.

TURRICIANO, TERME: "INVECE DI UNA PETIZIONE, SAREBBE STATA UTILE UNA RACCOLTA FONDI"

Domanda: “Mi scusi, ma perché non siete in grado di tenere aperta la piscina del parco termale per tutto l'anno?”. Risposta: “Non c'è pubblico ed invece di firmare una petizione, sarebbe stato meglio raccogliere fondi”. Inizia cosi la nostra telefonata, questa mattina, con il commissario liquidatore delle Terme di Sciacca, Carlo Turriciano, sul destino di una struttura che, così come avviene ogni anno in questo periodo, viene chiusa. Per scongiurare la solita interruzione del servizio offerto dalla struttura termale, quest'anno, si è svolta anche una raccolta di firme all'interno della piscina che sarà consegnata lunedì prossimo. Dobbiamo effettuare degli interventi di manutenzione – dice Turriciano – e ho dovuto trovare dei soldi per effettuare questi lavori. Solo i filtri costano 40 mila euro – aggiunge il commissario – mentre per il rifacimento del tetto interno servono altri 60 mila euro. Soldi che ho trovato – spiega Turriciano – quando si dimentica che continuo a pagare debiti pregressi che ho trovato al mio insediamento. Lavori necessari, quindi, determinano la chiusura della piscina, ma Turriciano continua. Fino a pochi anni fa – ci dice – mamma Regione elargiva soldi senza problemi, ma anche in quegli anni la piscina restava chiusa. Ho trovato 100 mila euro, ma dobbiamo trovarne altri perchè dobbiamo acquistare i filtri per le piscine dei Molinelli. Scopriamo che le piscine dei Molinelli, per un particolarità progettuale, necessitano di un filtro che viene prodotto soltanto in Svezia. Sarebbe opportuno – conclude – ricordare queste cose, invece di firmare petizioni.

Visualizzazioni 47   /   Notizia del: 5/1/2013 11:30 di FRANCO IACCH

Fonte: teleradiosciacca.it

PISCINE TERMALI: CONTINUA LA RACCOLTA DI FIRME, MA IL DESTINO E' GIA' SEGNATO.

Domani chiuderà la piscina del parco termale di Sciacca. A nulla è valsa la raccolta di firme (nella foto il documento firmato da centinaia di utenti) che continua in queste ore per scongiurare quest'assurdità. Un'assurdità che francamente molti non capiscono. Perchè nonostante tutto, la struttura continua a funzionare garantendo un ottimo servizio agli utenti e la maggior parte di questi ultimi non sono ospiti dell'albergo, ma provengono dai paesi limitrofi. La sensazione è che la piscina delle Terme non sia mai stata valorizzata in pieno o forse proprio non ci si crede. In effetti, non viene ritenuta in grado di sopravvivere senza l'albergo (non è nemmeno dotata di un registratore di cassa per l'emissione dei biglietti), mentre all'interno non sono mai stati organizzate attività legate all'acqua che avrebbero potuto coinvolgere un maggior flusso di utenti e quindi economico. Poi ci sarebbe il problema degli stagionali: il loro contratto, (per gli ultimi due scadrà proprio domani), non viene mai rinnovato da gennaio fino a pasqua così' come anche gli interventi all'interno della struttura si interrompono sempre a ridosso della chiusura invernale. E dire che basterebbe poco per garantire la sopravvivenza della piscina. Il destino, però, così come avviene ogni anno, è già segnato. Si fosse organizzato il carnevale nel periodo previsto nel calendario, la struttura avrebbe riaperto insieme all'albergo per una settimana per poi chiudere e riaprire a pasqua.

Che il privato ci salvi da queste assurdità. Che possa fare il proprio lavoro (senza dar retta alle logiche di partito: a proposito ma che fine hanno fatto le accuse di chi denunciò nepotismo e favoritismi dentro le Terme? erano solo slogan elettorali o c'è qualcosa di vero?) puntando con forza e decisione sul rilancio dell'intero patrimonio termale che necessariamente passa anche dalla piscina del parco che, ad oggi, viene considerata un appendice che viene tolta per l'epifania.
Visualizzazioni 58   /   Notizia del: 5/1/2013 08:00 di FRANCO IACCH

2013/01/05

NON CHIUDETE LA PISCINA DEL PARCO TERMALE

Il destino dell'intero patrimonio termale è fissato per il prossimo mese di marzo quando si apriranno le buste. Si aspettano i privati che possano dare nuova linfa ad un patrimonio di inestimabile valore che il pubblico, però, non ha saputo mai valorizzare negli anni. Si spera proprio nel privato che dovrà garantire il rilancio del comparto, magari garantendo l'apertura della piscina per 365 giorni l'anno. E si, perchè quello che avviene per la piscina delle Terme, sembra una vera e propria assurdità. Infatti, la struttura chiude i battenti il 7 gennaio di ogni anno per riaprire una sola settimana durante il carnevale, chiudere nuovamente per poi riaprire a pasqua. Quando il carnevale non si fa nel periodo fissato dal calendario per svariati problemi, però, non apre l'albergo delle Terme e di riflesso nemmeno la piscina. Un'assurdità che francamente molti non capiscono. Perchè nonostante tutto, la struttura continua a funzionare garantendo un ottimo servizio agli utenti e la maggior parte di questi ultimi non sono ospiti dell'albergo, ma provengono da tutti i paesi limitrofi. In effetti, negli anni, abbiamo cercato di chiedere spiegazioni ai vertici delle Terme di Sciacca per capire le ragioni di una chiusura per una struttura che rimane l'unica nel territorio per i servizi offerti. La sensazione è che la piscina delle Terme non sia mai stata valorizzata in pieno o forse proprio non ci si crede. In effetti, non viene ritenuta in grado di sopravvivere senza l'albergo (non è nemmeno dotata di un registratore di cassa per l'emissione dei biglietti), mentre all'interno non sono mai stati organizzate attività legate all'acqua che avrebbero potuto coinvolgere un maggior flusso di utenti. Poi ci sarebbe il problema degli stagionali: il loro contratto, (per gli ultimi due scadrà proprio lunedì prossimo, 7 gennaio), non viene mai rinnovato da gennaio fino a pasqua così' come anche gli interventi all'interno della struttura si interrompono sempre a ridosso della chiusura invernale. E dire che basterebbe poco per garantire la sopravvivenza della piscina. Proprio in questi giorni, dentro la struttura, è in atto una raccolta di firme che ha già superato quota 200 e che sarà consegnate al commissario Carlo Turriciano. Il destino, però, così come avviene ogni anno, sembra essere già segnato. Ringraziano le strutture del territorio, prima fra tutte l'ottima piscina di Menfi, gestita da privati, ma che riesce a restare aperta tutto l'anno, non avendo mai contato negli anni dell'enorme budget avuto a disposizione dalla terme di Sciacca.

Visualizzazioni 54   /   Notizia del: 2/1/2013 11:50 di FRANCO IACCH 


ASPETTATIVE PER IL NUOVO ANNO: RILANCIARE LE TERME PER RILANCIARE SCIACCA

Rilanciare le Terme per rilanciare Sciacca
2 gennaio 2013

Con il nuovo anno ripartono le aspettative per il destino delle Terme di Sciacca. Entro il 28 marzo dovranno arrivare le eventuali manifestazioni d’interesse per gestire il patrimonio termale: grand hotel, parco, piscine coperte e piscine molinelli, antiche terme selinuntine, stabilimento, stufe di San Calogero, convento di San Francesco, ex motel Agip, alberghi sul monte kronio.

Dal rilancio delle Terme dipende lo sviluppo complessivo del nostro territorio. Fabrizio Di Paola è stato fin troppo chiaro su questo durante la sua conferenza stampa di fine anno. Va annotato, tuttavia, che sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana non c’è ancora traccia del bando. Da quanto si apprende pare, comunque, che non ci siano motivi per preoccuparsi più di tanto, posto che il documento è regolarmente pubblicato sul sito dell’assessorato regionale all’economia. Per trovarlo occorre solo cliccare sul link del dipartimento bilancio e tesoro.

La dicitura tecnica indica l’intenzione della Regione di affidare a privati gestione e valorizzazione dei complessi cremotermali e idrominerali, compreso lo sfruttamento delle acque termali nonché le attività accessorie e complementari. Palermo seguirà le modalità del dialogo competitivo, definizione utile a stabilire una sorta di trattativa per ottenere più possibile dal privato disposto ad investire.

La Regione chiede numerose garanzie. La prima: riorganizzare, razionalizzandolo, il patrimonio immobiliare. La seconda: rilanciare e promuovere le strutture presso circuiti turistici nazionali ed internazionali. La terza: rilanciare e puntare su una ripresa delle prestazioni termali convenzionate con il SSN. La quarta; sfruttare le acque termali ed idrominerali; la quinta: gestire la rifunzionalizzazione di aree/beni immobili in gestione da parte degli Enti.

Il bando prevede una serie di requisiti minimi per poter presentare la manifestazione di interesse. Sono sicuramente significative le premialità previste per chi garantisce servizi aggiuntivi offerti al territorio ed alla cittadinanza, valorizzazione ed utilizzo delle risorse locali attraverso la ricerca di fornitori di beni e servizi a km zero, sostenibilità ambientale del progetto, miglioramento architettonico e paesaggistico del progetto, protocolli con Università, scuole ed enti di formazione con possibilità di effettuare stage o inserimenti formativi, impegno ad avviare progetti di ricerca finalizzati alla valorizzazione delle risorse termali, potenziamento del sistema turistico integrato del territorio e accordi territoriali con altri Enti pubblici e privati per lo sfruttamento e la valorizzazione di ulteriori patrimoni (non solo immobiliari ma anche culturali) del territorio.

Il bando prevede ancora che la durata dell’affidamento del patrimonio sia da valutare, ma che comunque non debba superare i trent’anni. Così come lo stesso canone deve essere valutato in separata sede, sulla base dell’idea progettuale proposta dall’investitore. Occorrerà valutare l’idea progettuale più vantaggiosa. Il Comune di Sciacca ha ottenuto, già dall’ex assessore Armao, un ruolo di responsabilità e di vigilanza rispetto a questo progetto. E questo anche se le Terme appartengono alla Regione. Di più, il sindaco potrà nominare un rappresentante del Comune (nulla esclude che sia lo stesso primo cittadino) all’interno della commissione che aggiudicherà il patrimonio al miglior offerente. L’attuale amministrazione su questo ha proprio puntato i piedi, e la nuova giunta regionale non ha modificato quanto già predisposto in precedenza.

Questo per ribadire un ruolo essenziale del Comune sul destino delle Terme che apparterranno pure alla Regione, ma sorgono comunque sul territorio di Sciacca. Lo studio preventivo sul patrimonio termale è stato fatto da Sviluppo Italia Sicilia. Tra gli investimenti più importanti ci sono sicuramente quelli volti alla riapertura degli alberghi sul monte Kronio e all’aumento del numero dei posti letto. In tale direzione potrebbe inserirsi anche la ristrutturazione dell’ex Motel Agip, per far tornare la struttura ad una funzionalità alberghiera. Un’ipotesi appetibile per il privato nell’ottica di poter incrementare gli introiti.
La speranza adesso è che a manifestare interesse siano imprenditori qualificati e di alto profilo. Un auspicio utile, soprattutto se si pensa che in passato il patrimonio termale ha subito un degrado che ne ha determinato una perdita di valore che a più di qualcuno aveva fatto dire (ma era l’epoca della strategia della vendita, e non della gestione) che una storia così importante e ultramillenaria, come quella del bacino idrotermale rischiava di essere ceduta per un piatto di lenticchie.

Fonte: rmk.italiabit.net

SINDACO DI PAOLA CHIEDE A TURRICIANO DI TUTELARE LE ANTICHE TERME SELINUNTINE

31 Dicembre 2012 - Sciacca, sindaco Di Paola: “Mettiamo in sicurezza le Vecchie Terme Selinuntine”

“Una maggiore tutela dell’antico stabilimento delle Terme Selinuntine, patrimonio della Città di Sciacca”. E’ quanto chiede il sindaco Fabrizio Di Paola al commissario delle Terme Carlo Turriciano, nel condannare gli atti di vandalismo che hanno preso di mira l’antico edificio della Valle dei Bagni.

Il sindaco Fabrizio Di Paola dà la disponibilità per un sopralluogo congiunto, per mettere a punto ogni iniziativa necessaria per la sicurezza e una migliore salvaguardia della struttura. Tutto ciò, evidenzia il sindaco di Paola, in attesa che si concluda il processo per il rilancio e la valorizzazione Delle terme.

La richiesta del sindaco all'indomani di un servizio giornalistico dell'emittente Tele Radio Monte Kronio che certificava l'abbandono della struttura e dell'intera zona.

Il sindaco Fabrizio Di Paola ricorda che le Antiche Terme Selinuntine fanno parte del patrimonio da valorizzare e che lo scorso mese di agosto l’Assessorato Regionale dei Beni Culturali ha riconosciuto lo Stabilimento, di proprietà della Società Terme di Sciacca, bene di interesse culturale, sottoponendolo a tutte le disposizioni di tutela contenute nel decreto legislativo 42 del 2004.“Guardiamo con fiducia – dice il sindaco Fabrizio Di Paola – al futuro delle Terme. La Regione Siciliana ha pubblicato il bando per l’affidamento a soggetti privati della gestione e valorizzazione dei compressi cremotermali e idrominerali di Sciacca. La scadenza per la presentazione della manifestazione di interesse, è scritto nella Gazzetta Ufficiale, è fissato per il 28 marzo 2013. Nel bando è prevista espressamente la preservazione e la valorizzazione di tutto il patrimonio delle terme. Ma se i beni dello stesso patrimonio sono bersaglio di atti vandalici, occorre intervenire subito con misure adeguate”.   

Fonte: ilfattopopolare