Di seguito un estratto delle opinioni
di Margherita Ferro, intervista insieme ad altri operatori, nell’ambito
dello studio di Sviluppo Italia Sicilia (pag.157 dello Studio)
“Il patrimonio delle Terme di Acireale
consta di varie unità realizzate in periodi diversi, alcune ad uso
proprio delle Terme di Acireale ed altre ad uso diverso, in particolare:
Stabilimento Termale Santa Venera, Palazzina Uffici Santa Venera, Parco
e Parcheggio Santa Venera, Complesso Piscine, Hotel delle Terme, Hotel
Excelsior Palace Terme, Complesso Polifunzionale, Stabilimenti Pozzillo,
Stabilimenti Termali Santa Caterina, Altri Asset. Le acque termali
permettono di curare malattie otorinolaringoiatriche e delle vie
respiratorie, malattie ginecologiche, malattie reumatiche, malattie
dermatologiche. Sulle acque la Società Terme di Acireale in Liquidazione
SpA ha una concessione ad un canone annuo pari a 600,00 euro. Le terme
sono state gestite dall’Azienda Autonoma terme di Acireale fino al 2005,
poi trasformatasi in SpA che dal 2010 è in liquidazione. L’azienda
versa ormai da diversi anni in condizioni assai critiche, i ricavi da
prestazione derivano quasi esclusivamente dalle convenzioni con il
servizio sanitario nazionale, con una clientela locale, ma non sono
sufficienti per coprire i costi della struttura e la regione è costretta
annualmente a colmare il disavanzo. Attualmente l’azienda svolge
l’attività solo parzialmente con l’obiettivo di ridurre i costi e
limitare le perdite. Una delle iniziative avviate in questi ultimi mesi è
stata la costituzione del Distretto Produttivo del benessere termale
che coinvolge tutte le Terme presenti nel territorio siciliano e che
raggruppa circa 60 imprese del settore. Ne fanno parte anche il Comune
di Alì Terme, l’Associazione nazionale Comuni termali (ANCOT),
Federterme, le Terme di Acireale, le Terme dei Germani-Marino di Alì
Terme. Il costituendo Distretto comprenderà i territori e gli enti di 5
province: Palermo, Catania, Agrigento, Trapani e Messina. Il Distretto
intende puntare su tre asset principali: prodotti parafarmaceutici,
benessere e turismo. Il Distretto del Benessere Termale permetterà, nel
medio e lungo termine, di mettere in rete tutte le città con
stabilimenti termali e le relative strutture ricettive di supporto, in
modo da presentarsi ai mercati turistici nazionali ed esteri con un
unico prodotto Sicilia. Appare evidente che oggi le terme non debbano
essere più interpretate esclusivamente quale cura sanitaria, bensì come
una più complessiva forma di benessere dell’individuo”
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