Domani, lunedì 10 settembre 2012, a Palermo l'assessore Armao incontrerà il nostro sindaco Fabrizio Di Paola per chiarire, si spera, tutti i dubbi e le incertezze che gravitano attorno la questione Terme di Sciacca.
I Forum delle Terme di Acireale e delle Terme di Sciacca colgono l'occasione per porre all'assessore Armao, tramite posta elettronica certificata, dieci domande alle quali rispondere direttamente ai sindaci delle due città termali.
Le domande proposte dal Forum di Acireale e il Forum di Sciacca, con in prima linea il Corriere di Sciacca e l'AltraSciacca, rappresentano dieci ottimi motivi per interrompere il silenzio del Governo Regionale.
DIECI DOMANDE ALL’ASSESSORE GAETANO ARMAO
1. Nonostante i reiterati inviti delle
amministrazioni e dei consigli comunali di Acireale e di Sciacca nei
mesi scorsi, come mai la Regione Siciliana ha deciso solo adesso di
convocare a Palermo i Sindaci delle due città? E’ un “gesto di cortesia”
oppure è un passaggio istituzionale dovuto nell’ambito degli
adempimenti previsti dalla legge 11 del 2010? Come mai, nemmeno per
iscritto, si è data risposta alle missive fin qui indirizzate
all’Amministrazione regionale da parte delle Città di Acireale e di
Sciacca?
2. Non è stato mai chiarito perché la
Regione Siciliana a dicembre 2011 decise di affidare a Sviluppo Italia
Sicilia l’incarico di advisor per la privatizzazione, anziché ricorrere,
come inizialmente previsto, ad advisor da selezionarsi attraverso gara
con la modalità della procedura ristretta. Come mai tale cambiamento di
rotta? Quanto è costato l’incarico a Sviluppo Italia Sicilia? Per
analogia con quanto previsto nell’ipotesi del ricorso ad advisor
privato, è stabilita anche per Sviluppo Italia Sicilia la corresponsione
di una “success fee” (commissione di successo) nel caso in cui
l’affidamento ai privati andasse a buon fine? Nel corso dello studio, la
Regione Siciliana ha fornito indicazioni all’advisor Sviluppo Italia
Sicilia riguardo ai criteri di selezione di possibili manifestazioni di
interesse?
3. Come mai Sviluppo Italia Sicilia, nel
periodo in cui ha svolto lo studio, non ha ritenuto utile ascoltare le
“business communities” di Acireale e Sciacca, per acquisire dagli
imprenditori, dalla politica locale e da una parte della società civile
elementi utili per definire meglio la proposta di “centro termale” che
si intendeva avanzare ai potenziali investitori privati? L’advisor
regionale ha chiesto alle amministrazioni di Sciacca e di Acireale la
documentazione di natura urbanistica sulle destinazioni d’uso degli
immobili e degli altri cespiti ricadenti nell’area termale?
4. Sviluppo Italia Sicilia fa cenno, nel
proprio studio, ad incontri avuti a Roma e Milano con potenziali
investitori privati. Sussistendo l’obbligo della confidenzialità,
ovviamente non è possibile conoscere il nome di tali privati. Tuttavia, è
possibile genericamente sapere quali sono le loro aspettative in merito
alla gestione degli stabilimenti termali? Li considerano attrattivi?
Considerano interessante la proposta di privatizzazione da parte della
Regione?
5. La Regione Siciliana e l’advisor sono a
conoscenza del fatto che ad Acireale, da quindici mesi, e a Sciacca,
dall’inizio dell’anno, operano due Forum promossi dalla società civile?
Come mai Sviluppo Italia Sicilia, nello studio, non ha menzionato
l’esistenza di queste due realtà e non ha richiamato, nemmeno con cenno
di rinvio bibliografico, alcune proposte che i due Forum hanno avanzato
in questi mesi attraverso i loro siti Internet e soprattutto attraverso
centinaia di articoli di stampa?
6. Qual è adesso il “timing” della
procedura di privatizzazione? Quando la Regione Siciliana pubblicherà il
bando di gara, così come previsto dalla legge 11 del 2010? Quando si
prevede ragionevolmente che la procedura si potrà chiudere? E’
intenzione della Regione contattare ufficialmente Federterme ed altri
organismi rappresentativi del termalismo europeo in modo da assicurarsi
una ampia partecipazione di imprenditori nelle manifestazioni di
interesse?
7. A che punto è la vicenda della
liquidazione delle aziende autonome, prevista dalla legge 11 del 2007?
Quando si prevede la riunificazione in mano alla stazione appaltante,
cioè la Ragioneria Generale della Regione, dell’intero pacchetto
azionario delle società di gestione Terme di Acireale SpA e Terme di
Sciacca SpA? Perché la Regione ha dovuto ricorrere ad un “commissario ad
acta” per il trasferimento delle azioni, quando hanno operato negli
anni passati diversi commissari liquidatori che avevano, tra i loro
compiti, anche quello di trasferire alla Ragioneria Generale le azioni
detenute dalle aziende autonome stesse?
8. In che modo il Servizio IX
“Partecipazioni e Liquidazioni” del Dipartimento Bilancio e Tesoro della
Regione Siciliana gestisce le comunicazioni ufficiali riguardo le
procedure di liquidazione e di privatizzazione delle Terme di Acireale e
di Sciacca? Ad esempio, come mai non sono mai stati pubblicati i
termini (contenuti, costi, data di inizio) dell’incarico conferito a
Sviluppo Italia Sicilia? Come mai non sono fornite informazioni
sull’approvazione dei bilanci dei liquidatori?
9. Pur nella diversità delle due
situazioni locali di Acireale (ove i liquidatori non hanno ancora
approvato il bilancio al 31.12.2011) e di Sciacca (ove invece il
liquidatore ha ottemperato entro i termini di legge), in che modo la
Regione, da proprietaria, si pone rispetto alle due liquidazioni?
Dovranno essere condotte nell’ottica della continuità aziendale oppure
dello scioglimento? Se nell’ottica della continuità, si ritiene che le
società di gestione potranno sopravvivere fino all’arrivo dei privati, o
si pensa di costituire una new.co. alla quale parteciperanno gli
investitori privati? Ed ancora, sempre nell’ottica della continuità, la
Regione ritiene di poter immettere nuove risorse finanziarie per
garantire alle società di gestione il prosieguo dell’attività termale?
Se, invece, nell’ottica dello scioglimento, entro quanto tempo si
prevede di completare la procedura di liquidazione, con il pagamento di
tutti i debiti, la riscossione di tutti i crediti, e la restituzione
dell’attivo residuo alla Regione? Tenuto conto anche di alcuni rilevanti
contenzioni esistenti con i creditori, la Regione ritiene che le due
società di gestione in liquidazione possano adire, o siano costrette ad
adire, procedure di concordato preventivo? In che modo il Servizio IX
“Partecipazioni e Liquidazioni” si assicura una costante informativa, da
parte dei liquidatori, sullo stato delle procedure in atto ad Acireale e
Sciacca?
10. Sviluppo Italia Sicilia ritiene che,
per il momento, non sussistano né ad Acireale né a Sciacca le condizioni
per poter avviare la procedura di affidamento ai privati della
gestione. Tuttavia, precisa pure che, qualora si dovesse procedere
all’approvazione del bando, lo stesso dovrebbe lasciare ampi margini di
manovra ai privati, dunque libertà di fare business, pur nel rispetto di
talune condizioni minime di garanzia che la Regione dovrebbe assicurare
nell’interesse pubblico. Qual è il “grado di libertà” che si pensa di
poter lasciare ai privati? Sarà loro concesso, e per quanto tempo, il
diritto di sfruttamento delle acque termali? Saranno richiesti
investimenti a carico del privato per vivificare lo stato delle
infrastrutture termali?
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