2013/12/30

BANDO TERME, L’ADVISOR CHE IN 5 ANNI HA DILAPIDATO IL PATRIMONIO DI 5,7 MILIONI DI EURO


La Sicilia è terra dell’esasperazione. Non c’è una misura mediana, tutto è spinto al massimo, all’estremo. La politica, in modo particolare, è l’esempio dell’estremo stesso. Per “salvare” le Terme di Sciacca e di Acireale, la politica regionale non trova di meglio che affidare l’incarico di advisor, per traghettare le strutture in mano alla gestione dei privati, ad una società a partecipazione regionale che negli ultimi cinque anni di gestione ha dilapidato il suo patrimonio iniziale: Sviluppo Italia Sicilia.
Il danno è grosso se si pensa che sono stati “bruciati” 5,7 milioni di euro. Dunque, una gestione fallimentare. C’è un detto emblematico, affidare l’agnello al lupo. Le due strutture termali regionali, quella saccense e quella acese, sono in perenne stato di profondo rosso, con bilanci chiusi con perdite consistenti. E cosa fa la Regione, o meglio, la politica regionale? Affida due Aziende in perdita ad un’altra Azienda in perdita per il loro traghettamento verso la valorizzazione.
Come advisor, sotto la guida dell’ex presidente della regione, Raffaele Lombardo, è stata scelta, per affidamento diretto, Sviluppo Italia Sicilia. Premesso che detta società è sorta con lo scopo di attrarre imprenditori capaci di investire in Sicilia e proiettare l’Isola verso il rilancio economico-imprenditoriale, non ci sono, fino ad oggi, esempi rasserenanti, o incoraggianti, di attività andate a buon fine e prodotte dalla stessa. L’unica certezza è offerta dalla capacità di Sviluppo Italia Sicilia di aver disperso in perdite annuali il patrimonio iniziale di 5,7 milioni di euro. Il tutto negli ultimi cinque anni. La legge sulla privatizzazione è datata 1999. Sono trascorsi quasi 15 anni. A che punto siamo? Al nulla. E’ stato pubblicato un bando con scadenza lo scorso anno che ha fatto la figura degna di Peppe Nappa. Bando deserto e parto da barzelletta. Ora la regione è in riflessione, in studio. Sta facendo valutare all’Ufficio legale e legislativo della Regione l’opportunità di scegliere tra bando vero e proprio oppure la manifestazione d’interesse.
Siamo messi bene. Il tempo passa. Le Terme accumulano perdite e deprezzamento, Sviluppo Italia Sicilia, accumula perdite su perdite. Quando si dice affidare l’agnello al lupo.

28/12/2013 Editoriale di Filippo Cardinale 

2013/12/22

MICHELA STANCHERIS DI NUOVO A SCIACCA NON FORNISCE SOSTANZIALI NOVITA' SUL FUTURO DELLE TERME

Per la pubblicazione del bando per la gestione delle Terme ai privati se ne parlerà nel 2014. L'assessore regionale al turismo, Michela Stancheris, presente oggi a Sciacca per partecipare al memorial di hockey su carrozzina elettronica dei Leoni Sicani, al quale è stata invitata a prendere parte dal deputato regionale Margherita La Rocca Ruvolo, ha risposto alle sollecitazioni dei giornalisti, ma non ha detto nulla di nuovo rispetto a quanto era già noto.
La sensazione è che la Stancheris abbia a cuore la problematica, che però è anche di competenza dell'assessorato all'economia e rientra nel calderone di tante emergenze che la Regione Sicilia deve affrontare. "Parlerà con il presidente Rosario Crocetta - ha detto, dobbiamo fare di tutto per farne una delle principali priorità nel 2014". La Stancheris ha ricordato la riunione di Palermo di un mese fa, quando si è discusso della necessità di approfondire il percorso da seguire, se manifestazione di interesse o bando di affidamento. Ma pare che da quell'incontro non ci sono stati altri passaggi burocratici sulla delicata questione, che pare sia inserita nell'elenco dei "poi si dovrà" da tutti i governi della Regione che si sono succeduti negli ultimi anni.

22/12/2013
corrieredisciacca.it 

2013/12/04

TERME DI SCIACCA, SERVE UN PIANO DI RILANCIO.

SCIACCA (AG) - Da più di un anno a questa parte, tante sono state le pressioni del sindaco di Sciacca, Fabrizio Di Paola, affinché il Governo regionale si accorgesse della questione irrisolta delle Terme e della necessità di rilanciarle, e alla fine sembra aver ottenuto la considerazione tanto sperata.

“Il nuovo Governo della Regione ha preso finalmente atto dell’importanza della questione Terme e si è fatto carico di dare una svolta decisa, così come più volte sollecitato dall’amministrazione comunale e dalla città. Mi auguro che adesso si mantengano gli impegni assunti”. È quanto il sindaco ha dichiarato in merito al tavolo tecnico, a cui ha partecipato, tenutosi a Palermo e presieduto dall’assessore regionale al Turismo Michela Stancheris. All’incontro erano presenti il direttore generale di Sviluppo Italia Sicilia Vincenzo Paradiso, il funzionario regionale delle società partecipate Rossana Signorino, il liquidatore delle Terme Carlo Turriciano e i componenti dello staff dell’assessore Stancheris, Filippo Bellanca e l’avvocato Cascio.

“Si è tracciato un percorso – dice il sindaco Di Paola – con una volontà nuova e una prospettiva chiara che è quella di uscire, intanto, dall’impasse di quest’ultimo periodo e poi di dare un’accelerata al completamento del processo di privatizzazione e di valorizzazione del termalismo, risolvendo alcune questioni tecniche e promuovendo il bando a livello internazionale, così come richiesto”. In particolare sono tre gli aspetti su cui si è soffermata la conferenza di servizi: il bando, l’allaccio fognario, l’evidenza pubblica. “Si sta cercando di capire - continua il sindaco – quale sia la formula migliore per selezionare il privato. Due sono le soluzioni: insistere sull’avviso per manifestazioni di interesse oppure provare un bando di selezione pubblica. Il punto sarà oggetto di un approfondimento da parte degli uffici della Regione. È comunque emersa l’esigenza di dare la massima visibilità, con un testo anche in lingua inglese con una evidenza quanto meno europea”.

“Per quanto riguarda le altre questioni – conclude il primo cittadino – si è preso atto dell’intensissima azione svolta dall’amministrazione comunale per sbloccare sia l’iter per l’appalto dei lavori per il consolidamento del costone, sia per trovare una soluzione definitiva per l’allaccio fognario dello stabilimento termale in pubblica fognatura. La Regione ha preso atto delle risultanze delle conferenze di servizio di cui l’amministrazione comunale si è fatta promotrice e che hanno messo attorno a un tavolo tutti i soggetti interessati: Terme, Ato idrico e Girgenti acque”.
 03/12/ 2013

LICENZIAMENTO 2 DIPENDENTI DELLE TERME, MATTEO MANGIACAVALLO: TURRICIANO VA RIMOSSO PER COMPORTAMENTO CONTRARIO AI PRINCIPI DI LEGALITA'


Sul licenziamento di due dipendenti delle Terme, Aurelio Schittone e Ivelina Primo, il comportamento del Commissario è contrario ai principi di legalità, legittimità, correttezza ed osservanza dei provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria”.
Lo dichiara il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Matteo Mangiacavallo, che ha presentato un'interrogazione parlamentare.Con l’atto parlamentare, l'onorevole Mangiacavallo chiede al presidente della Regione e all’assessore per l’Economia notizie "in merito al comportamento del commissario liquidatore adottato in violazione ed inosservanza della sentenza del Tribunale di Sciacca del 17 luglio scorso". In buna sostanza, la sentenza del Tribunale ha dichiarato la nullità dei contratti a termine stipulati dalla società con i ricorrenti, condannando la Società Terme di Sciacca a riconoscere il diritto dei ricorrenti alla conversione dei rapporti di lavoro da contratto a termine a contratto a tempo indeterminato a far data dal 24 aprile 2006.
“Invece, - afferma il deputato del Movimento 5 Stelle Mangiacavallo - in spregio del provvedimento, il liquidatore Turriciano non solo non ha rispettato la sentenza ma ha anche proceduto al licenziamento di entrambi i dipendenti”.
Mangiacavallo chiede agli organismi competenti di "rimuovere immediatamente Carlo Turriciano dall’incarico di Liquidatore della Terme di Sciacca, contestando allo stesso l’inosservanza del provvedimento giurisdizionale, il licenziamento adottato e tutti i danni che potranno derivare alla società". Inoltre chiede di attivare "una azione di responsabilità ai sensi dell’art. 2393 del codice civile nei confronti del Liquidatore; e quindi, se non ritengano opportuno inoltrare specifica informativa alla Procura Regionale della Corte dei Conti”.
 29/11/2013

RILANCIO TERME DI SCIACCA, SINDACO DI PAOLA: "NESSUNO SI RASSEGNA, ANCHE OGGI UN SOLLECITO ALLA REGIONE"

Rilancio Terme di Sciacca, sindaco Di Paola: "Nessuno si rassegna, anche oggi un sollecito alla Regione"
Rilancio Terme di Sciacca, sindaco Di Paola: "Nessuno si rassegna, anche oggi un sollecito alla Regione"

“Il rilancio delle Terme di Sciacca è una delle priorità della mia Amministrazione. Continuo a sollecitare il Governo regionale in ogni occasione. Anche oggi. Nessuno si è rassegnato”. È quanto dichiara il sindaco Fabrizio Di Paola intervenendo sulla questione della privatizzazione delle Terme di Sciacca ripresa da sindacati e associazioni.
“E’ da un anno e mezzo – dichiara Di Paola – che sono in pressing sul governo regionale. Ho parlato numerose volte col presidente della Regione Rosario Crocetta e con vari assessori della sua Giunta. Ho parlato l’ultima volta col presidente Crocetta a Bruxelles, lo scorso 23 ottobre, in occasione della sottoscrizione del Patto dei sindaci. Mi ha annunciato delle iniziative. Mi ha assicurato che avrebbe indetto a breve un incontro. Attendo di essere convocato. Ma non mi rassegno e non sto con le mani in mano. Continuo la mia attività di sollecitazione”.
Proprio nella mattinata di oggi, il sindaco ha fatto partire una nota all’indirizzo dell’assessore regionale all’Agricoltura Dario Cartabellotta e dell’assessore all’Economia Luca Bianchi. Nella nota ha chiesto una migliore sistemazione degli Uffici della Soat di Sciacca per rafforzare il rapporto di collaborazione istituzionale e avviare nuove sinergie per lo sviluppo del territorio che vedano coinvolte anche le Terme di Sciacca.
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In tale contesto, Di Paola ha colto l’occasione “per invitare l’assessore all’Economia a riprendere il ragionamento sul processo di privatizzazione delle Terme di Sciacca e a convocare l’Amministrazione comunale di Sciacca a Palermo per il più volte richiesto incontro tecnico. Il rilancio del termalismo – ha scritto nella lettera – è una chiave di volta e di svolta nelle politiche di sviluppo di tutto il sistema economico del territorio”.

18/11/2013 agrigentonotizie.it



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BANDO TERME DI SCIACCA: COME VOLEVASI DIMOSTRARE, NON HANNO ANCORA DECISO NIENTE…

Apprendiamo dagli organi di informazione e dalla nota stampa del Sindaco il resoconto della riunione tecnica, svoltasi ieri a Palermo e presieduta dall’assessore regionale al Turismo Michela Stancheris, avente come oggetto il bando per la manifestazione di interesse alla gestione del nostro patrimonio termale.
Noi de L’AltraSciacca ce ne siamo occupati recentemente (link post), lamentandoci dell’inerzia Regionale e del mancato rispetto degli impegni che per l’ennesima volta l’amministratore regionale di turno aveva assunto con la città. Siamo stati tacciati, ma non è una novità, di essere polemici per aver sollevato un argomento che invece, per sua natura, per l’importanza che riveste e per l’incredibile opportunità che costituisce per Sciacca, dovrebbe essere costante oggetto dell’attenzione di tutti i nostri amministratori.
La lettura del comunicato stampa ci lascia letteralmente basiti: “Si sta cercando di capire quale sia la formula migliore per selezionare il privato”!?! In estrema sintesi e con parole chiare, dopo tutto il tempo trascorso e gli errori, taluni madornali, commessi sino a oggi, non si è arrivati ad alcuna utile conclusione. Alla faccia delle recentissime precisazioni dell’assessore Michela Stancheris che evidenziavano che gli impegni assunti due mesi fa sono stati affatto disattesi e che con il collega dell’Economia sono pienamente coinvolti, ognuno per le proprie competenze, nelle procedure relative al bando per la manifestazione di interesse.
Rimaniamo pure allibiti nell’apprendere che altro elemento di “ritardo” è la questione dell’allaccio fognario delle Terme. Scopriamo , dunque, solo oggi che la soluzione da trovare era strettamente legata all’ATO Idrico e al suo gestore, il quale da ben 5 anni fa il bello il cattivo tempo in questo settore.
Se questi sono gli esiti del “summit” palermitano, dobbiamo prendere atto che non ci siamo per nulla sbagliati! Non ci siamo sbagliati nell’evidenziare le poche idee molto confuse sul percorso della privatizzazione delle Terme, né sulla superficialità e sul disinteresse con cui la Regione si sta occupando della redazione del bando, prova ne è l’evidente segnale che ha voluto dare l’assessore all’Economia Luca Bianchi disertando la riunione. Non ci siamo sbagliati nell’aver rilevato la concreta volontà di voler prendere ancora tempo perché non sanno cosa fare con la questione “Terme” e come farlo.
Una grossa fetta del futuro economico-turistico di questa città passa, piaccia o non piaccia, per la strada del termalismo. Non possiamo più permetterci l’inerzia della politica, tanto meno la sua incapacità. Il nostro patrimonio termale si sta svalutando giorno dopo giorno e di questo passo saremo costretti a svenderlo per nulla o quasi. Ci sorge un dubbio: non è che a qualcuno potrebbe convenire così?
 30/11/2013
laltrasciacca.it

TERME, GIOVEDI' SUMMIT A PALERMO. OLTRE AL BANDO SI DISCUTERA' DELL'ALLACCIO FOGNARIO DELLO STABILIMENTO


E' stato confermato l'incontro, relativo alla predisposizione del nuovo bando per le manifestazioni di interesse, giovedi 28 Novembre alle ore 12,00 in Assessorato Regionale all'Economia. Lo comunica l'Assessore al Turismo Michela Stancheris, a seguito di contatti con il collega Luca Bianchi, Assessore all'economia e titolare delle quote azionarie Terme di Sciacca.
"Si tratta- dice Michela Stancheris- di un apposito tavolo tecnico a cui sono stati invitati il Sindaco di Sciacca , il Commissario straordinario delle Terme di Sciacca, Sviluppo Italia Sicilia e l'A.T.O. Idrico della provincia di Agrigento. Quest'ultima società deve riferire delle problematiche riguardanti l'impianto fognario".
Michela Stancheris, inoltre, evidenzia "che gli impegni assunti due mesi fa in occasione di una visita alle Terme di Sciacca non sono stati affatto disattesi. Insieme al collega dell'Economia, siamo pienamente coinvolti ognuno per le propie competenze nelle procedure relative al bando per la manifestazione di interesse, per il raggiungimento di un obiettivo primario".
L'Assessore al Turismo precisa, inoltre, che "sono proseguiti gli incontri con gli altri rappresentanti dei comuni termali per predisporre una strategia regionale per il rilancio del turismo del benessere Purtroppo, l'assessorato all'Economia in queste settimane ha dovuto far fronte alle variazioni di bilancio e alla legge di stabilità. Dall'aprile scorso che mi sono insediata come assessore regionale al Turismo e sto cercando di imprimere un passo diverso alla burocrazia siciliana". 
26/11/2013

LE TERME DI SCIACCA E L'ENNESIMA...DIMENTICANZA.

Qualche giorno fa abbiamo ricevuto una bonaria “bacchettata” dal prof. Rosario Faraci, promotore e gestore del Forum permanente delle Terme di Acireale, per il silenzio che da qualche mese è calato sulle Terme, in particolare su quelle di Sciacca.
Non nascondiamo che tale richiamo ci ha un po’ imbarazzati, non tanto per il nostro silenzio, ma per quello delle Istituzioni che ormai da troppo tempo glissano sull’argomento. La nostra colpa? Non averle spronate maggiormente per la definizione di quello che dovrebbe essere (il condizionale è d’obbligo) il percorso di individuazione del partner privato.
terme_di_sciaccaHa ragione il prof. Faraci, non abbiamo problemi ad ammetterlo! Il nostro ultimo intervento risale allo scorso 8 luglio (vedi link), e la nostra colpa è stata di esserci fidati delle parole dell’Assessore regionale al Turismo, Michela Stancheris, che in visita a Sciacca due mesi fa, garantì tempi celeri per la stesura di un nuovo bando per la manifestazione d’interesse da parte di privati. L’Assessore ci rassicurò pure sulla particolare chiarezza e trasparenza di tale bando e sulla sua certa diffusione internazionale per dare alla Sicilia l’immagine di credibilità che merita. E noi abbiamo avuto fiducia in una persona delle Istituzioni che è giovane, fresca di nomina e motivata. Oggi prendiamo atto di essere stati raggirati per l’ennesima volta relativamente a una risorsa importantissima per la nostra città e alla fiducia subentra indignazione e rabbia per una situazione che non si riesce assolutamente a sbloccare.
Allo stato in cui versano le Terme di Sciacca si contrappone lo stato delle Terme Acqua Pia di Montevago, che non solo funzionano ma riescono a fatturare 4 volte tanto le nostre, ovvero 6 milioni di euro. Com’è possibile? Perché non si riesce (o non si vuole) trovare una soluzione per un vero rilancio delle Terme di Sciacca? Di chi sono le responsabilità per la situazione in cui si trovano oggi?
Ci siamo messi alla ricerca delle concause dello sfascio del termalismo regionale che coinvolge le Terme di Sciacca e di Acireale e, sempre tramite l’infaticabile Prof. Faraci, abbiamo scoperto, ad esempio, che le nostre terme non fanno parte di A.N.CO.T., l’Associazione Nazionale dei Comuni Termali (http://www.comunitermali-ancot.it/).
A.N.CO.T. persegue le seguenti finalità:
  • svolge azione di informazione, documentazione, promozione, divulgazione e ogni altra attività atta a favorire lo sviluppo e la valorizzazione del termalismo, nonché la crescita dell’economia turistico termale con particolare riferimento a quella dei membri dell’Associazione;
  • si configura come entità di riferimento sul piano della ricerca, del confronto, dell’orientamento, delle proposte e del coordinamento in relazione all’elaborazione delle politiche termali a qualsiasi livello stabilendo, allo scopo, gli opportuni contatti e assumendo le conseguenti iniziative; proprio in questo contesto A.N.CO.T. è stata promotrice e sostenitrice della legge sul riordino del settore termale (L. 323/2000);
  • sostiene e orienta l’attività di ricerca scientifica comunque collegabile al termalismo ai fini della valorizzazione de/le risorse termali di ogni tipo, dell’incremento turistico termale e del pieno riconoscimento della tempia termale negli ambiti medico scientifici;
  • promuove e sostiene iniziative e attività connesse alla valorizzazione ambientale e alla difesa ecologica del territorio;
  • assume ogni iniziativa ritenuta utile ed opportuna per il perseguimento dei fini associativi, collaborando con Enti e Organismi del settore, anche al fine di favorire la libera circolazione del turismo termale nell’ambito dell’Unione Europea;
  • svolge azione di coordinamento fra i Comuni associati nei rapporti con gli Organi Istituzionali, Governo e Parlamento in primis, e con ANCI e FEDERTERME.
E’ evidente che, in attesa delle decisioni in merito al bando e alla proprietà, promuovere le attività termali è assolutamente necessario per il rilancio di immagine delle nostre Terme, ma anche per reperire risorse finanziarie per la manutenzione o le migliorie necessarie per la valorizzazione dell’esistente. Perché non si fa? Perché si sceglie la strada del continuo degrado e dell’abbandono di risorse che, in quanto tali, possono solo contribuire positivamente allo sviluppo e al benessere delle nostre città e della nostra terra?

18/11/2013

TERME DI SCIACCA: "RAGGIRATI PER L'ENNESIMA VOLTA"

Ci siamo fidati delle parole dell’assessore regionale al Turismo, Michela Stancheris, che in visita a Sciacca due mesi fa, garantì tempi celeri per la stesura di un nuovo bando per la manifestazione d’interesse da parte di privati. L’Assessore ci rassicurò pure sulla particolare chiarezza e trasparenza di tale bando e sulla sua certa diffusione internazionale per dare alla Sicilia l’immagine di credibilità che merita. E noi abbiamo avuto fiducia in una persona delle Istituzioni che è giovane, fresca di nomina e motivata.
Duro sfogo questa mattina, dell'associazione L'AltraSciacca, sul destino delle Terme di Sciacca. Prendiamo atto di essere stati raggirati per l’ennesima volta – aggiungono dal sodalizio - ed alla fiducia subentra indignazione e rabbia per una situazione che non si riesce assolutamente a sbloccare. Allo stato in cui versano le Terme di Sciacca si contrappone lo stato delle Terme Acqua Pia di Montevago, che non solo funzionano ma riescono a fatturare 4 volte tanto le nostre, ovvero 6 milioni di euro. Com’è possibile – si chiedono dall'associazione - perché non si riesce a trovare una soluzione per un vero rilancio delle Terme di Sciacca? Di chi sono le responsabilità per la situazione in cui si trovano oggi?
 18/11/2013 di FRANCO IACCH

2013/05/15

TERME DI SCIACCA, LE COMMISSIONI REGIONALI VERRANNO IN CITTA' PER AFFRONTARE I PROBLEMI.

TERME, IL DESTINO SI DISCUTE A SCIACCA
Bando e debiti saranno discussi nella città termale dalla 2^ e 5^ Commissione parlamentare dell'Ars
15/05/2013 17.38
Il destino termale di Sciacca si decide a Sciacca. Sembrerebbe una ovvietà, ma non lo è se si pensa che le decisioni che riguardano la nostra importante risorsa termale sono state assunte sempre a Palermo, nelle stanze dei bottoni. Bottoni che, però, funzionano male considerato che la legge della privatizzazione risale al 1999 e ancora oggi non si è giunti al traguardo. Bottoni che non funzionano visto che la questione relativa all'ingente somma dei debiti rimane ancora irrisolta.
Stamattima a Palazzo dei Normanni sono stati auditi il Commissario Liquidatore della società termale, Carlo Turriciano e i sindacati. Un lavoro sinergico tra le due parti che ha portato al risultato che la 2^ e la 5° Commissione verranno a Sciacca, sul territorio, per discutere sul da farsi.
Alla riunione di stamattina erano presenti i deputati Matteo Mangiacavallo (M5S) e Margherita La Rocca Ruvolo (UDC).
Per quanto riguarda il bando per la manifestazione di interesse a gestire le strutture termali è tutto da rifare. Non solo nelle forme idonee a dare visibilità internazionale, ma anche a tradurlo in lingua inglese.
Il bando ha attirato una sola offerta. In verità non in linea con lo spirito della privatizzazione. L'unica offerta giunta alla Regione proponeva la gestione della sola piscina. Un buco nell'acqua.

2013/05/12

IL SINDACO DI PAOLA CHIEDE INCONTRO AL GOVERNO REGIONALE, SCIACCA NON PUO' PERMETTERSI DI PERDERE ALTRO TEMPO

Diciamoci la verità: per la Regione Siciliana il futuro delle Terme di Sciacca è solo uno dei mille problemi che tutti i giorni governo e Ars devono affrontare. Non sarebbero trascorsi invano quattordici anni della nostra storia se così non fosse stato. Ne consegue che senza le dovute pressioni del territorio non si muoverebbe foglia.
Ed ecco dunque che oggi il sindaco di Sciacca ha fatto sapere di aver chiesto un nuovo incontro al governo della Regione. Per fare il punto delle procedure di affidamento a privati del patrimonio termale. Perché è chiaro che le Terme vadano rilanciate. Un problema economico ma anche d’immagine di un territorio che non può più limitarsi a piangersi addosso. La sola sopravvivenza delle Terme non è più sufficiente. Un incontro al quale Di Paola chiede di coinvolgere anche i parlamentari regionali agrigentini.
Una lettera in tal senso è stata indirizzata al governatore Crocetta, all’assessore all’Economia Luca Bianchi, a Sviluppo Italia Sicilia e, per conoscenza, all’amministratore della società Carlo Turriciano e ai deputati Cascio, Cimino, Di Mauro, Firetto, Fontana, La Rocca Ruvolo, Mangiacavallo e Panepinto.
“Chiusa positivamente la vicenda dell’apertura del Grand Hotel delle Terme e quella dell’assunzione del personale stagionale, grazie all’emendamento approvato all’Ars con l’ultima legge finanziaria, – scrive il sindaco Fabrizio Di Paola – si ritiene opportuno riprendere il più importante ragionamento complessivo sulla futura gestione del patrimonio termale della Città di Sciacca”.
Alla fine di marzo è scaduto il termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse a seguito del bando emesso dalla Regione nel dicembre 2012 per “l’affidamento a soggetti privati della gestione e valorizzazione dei complessi cremotermali e idrominerali di Sciacca nonché le attività accessorie e complementari.
“Solo da notizie di stampa – rileva il sindaco Di Paola – apprendo che sarebbe stata presentata una sola istanza, e addirittura solo per la gestione delle piscine”.
Della questione Di Paola si era occupato chiedendo (ma non ottenendola, sulla base di un impedimento burocratico) una proroga alla pubblicazione del bando in questione. Aveva chiesto anche una superiore diffusione soprattutto a livello internazionale. Anche perché le proposte e gli eventuali progetti preliminari devono essere sottoposti all’esame di una commissione di valutazione, ancora da nominare.
Insomma: Di Paola teme che si perda altro tempo. E nella fase che stiamo attraversando Sciacca non se lo può permettere. Così come non può interessare nessuno una proposta del privato che sia mirata ad una gestione delle sole piscine termali. Occorre un progetto ben più ampio e strategico.
La nostra emittente nei mesi scorsi è venuta a conoscenza di un’iniziativa di un grosso imprenditore straniero, che ha elaborato un progetto di primo livello. Un progetto che, tuttavia, al momento ha deciso di sospendere, non ritenendo opportuno effettuare investimenti in Italia, ritenuto paese economicamente a rischio, dove non è conveniente spendere soldi.
Resta il rammarico di un territorio depresso, dove ogni giorno i visitatori (che in questo periodo stanno comunque affollando la città) ci dicono che se quello che abbiamo noi in termini di patrimonio e di paesaggio lo avessero avuto altrove, da quelle parti sarebbero riusciti a renderlo fruttuoso e redditizio. E invece noi non ci siamo riusciti.
L’obiettivo più o meno sottotraccia del nuovo confronto chiesto dal sindaco Di Paola con la Regione è chiaro: ottenere una nuova pubblicazione del bando con un’accelerazione netta anche in termini di contatti con investitori in possesso del necessario know-how. A meno che gli imprenditori interessati davvero non abbiano l’esigenza, invocata, lo ricordiamo, dallo stesso advisor Sviluppo Italia Sicilia, di decidere loro durata del contratto di concessione ed importo del canone di affitto da versare nelle casse della Regione Sicilia. Sarebbe imbarazzante essere costretti ad arrivare a questo risultato. 

2013/05/10

IL SINDACO DI PAOLA VUOLE INCONTRARE PRESIDENTE E DEPUTATI REGIONALI PER AFFRONTARE LA VICENDA TERME DI SCIACCA.

Terme, il sindaco di Paola chiede incontro a Crocetta alla presenza dei deputati
Terme, il sindaco di Paola chiede incontro a Crocetta alla presenza dei deputati10 mag 2013 - Il sindaco Fabrizio Di Paola ha chiesto un nuovo incontro al governo della Regione sul futuro delle Terme di Sciacca, con il coinvolgimento dei parlamentari agrigentini all’Ars. Una lettera è stata indirizzata al presidente Rosario Crocetta, all’assessore all’Economia Luca Bianchi, a Sviluppo Italia Sicilia e, per conoscenza, all’amministratore della società Carlo Turriciano e ai deputati Salvatore Cascio, Michele Cimino, Roberto Di Mauro, Calogero Firetto, Vincenzo Fontana, Margherita La Rocca Ruvolo, Matteo Mangiacavallo, Giovanni Panepinto.

“Chiusa positivamente la vicenda dell’apertura del Grand Hotel delle Terme e quella dell’assunzione del personale stagionale con l’emendamento approvato all’Ars con l’ultima legge finanziaria, - scrive il sindaco Fabrizio Di Paola nella lettera al governo della Regione - si ritiene opportuno riprendere il più importante ragionamento complessivo sulla futura gestione del patrimonio termale della Città di Sciacca”. 

“Il 28 marzo 2013 – ricorda il sindaco Fabrizio Di Paola - è scaduto il termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse a seguito del bando emesso dalla Regione Siciliana nel dicembre 2012 per “l’affidamento a soggetti privati della gestione e valorizzazione dei complessi cremotermali e idrominerali di Sciacca nonché le attività accessorie e complementari, ai sensi dell’art. 21 c. 1 della legge regionale n. 11/2010””. 

“Solo da notizie di stampa – rileva il sindaco Di Paola - apprendo che sarebbe stata presentata una sola istanza (nel giornale “La Sicilia” del 5 maggio scorso si legge che sarebbe stato manifestato l’interesse soltanto per la gestione delle piscine). Sulla questione ho già avuto modo di parlare nei mesi scorsi con l’assessore all’Economia dott. Luca Bianchi e, nel dettaglio, con diverse lettere con le quali, tra l’altro, si chiedeva la riapertura del bando per una migliore diffusione a livello internazionale. Per quanto sopra, si ritiene dunque necessario un incontro, al fine di fare il punto della situazione e verificare il lavoro svolto dalla Commissione di Valutazione”. 

Il sindaco Fabrizio Di Paola rammenta, a tal proposito, quanto previsto nel “Disciplinare della Manifestazione di interesse del Complesso Idrotermale di Sciacca e del relativo patrimonio connesso ai sensi dell’art. 58D.LGS. 163/2006”. All’art. 5, alla voce “Esame delle proposte e dei relativi progetti preliminari, è nello specifico previsto quanto segue: “Le proposte e i relativi progetti preliminari sono sottoposti all’esame di una Commissione di Valutazione che sarà nominata ai sensi dell’art. 84 del Codice dei Contratti e garantirà il costante confronto con il Sindaco del Comune di Sciacca in ordine alle considerazioni strategiche sulle proposte presentate”.

Fonte: comune.sciacca.ag.it

2013/05/08

TERME DI SCIACCA, FONDI RIDOTTI PER IL PERSONALE

Terme di Sciacca, fondi ridotti per il personale: «Decide tutto la Regione».

Lo dichiara il commissario liquidatore Carlo Turriciano. Solo 20 dei 55 stagionali sono in servizio e il commissario opera con difficoltà per le poche risorse di cui dispone. 07/05/2013


di GIUSEPPE PANTANO
SCIACCA. Soltanto 20 dei 55 stagionali delle terme sono già stati assunti. Il commissario liquidatore della società, Carlo Turriciano, aspetta indicazioni dalla Regione perchè c’è il rischio di una decurtazione dei fondi riguardanti proprio il personale. «C’è un problema di riduzione del 50 per cento del badget della Regione per il personale rispetto al 2009 - dice Turriciano - ma io ritengo che non si applichi alle terme. Stiamo verificando la questione con gli uffici della Regione, ma, a mio parere, soprattutto se ci saranno prenotazioni di un certo livello e dunque gli incassi saranno buoni, non dovrebbero esserci problemi». Il costo del personale delle terne, complessivamente, è di circa 2 milioni di euro all’anno, tra quelli a tempo determinato ed i regionali che sono 23. Una riduzione c’è già stata perchè le unità dei regionali sono passate da 27 a 23. Il taglio del badget previsto dalla Regione è di un milione di euro. «Io sono convinto - dice Turriciano - che non si applica anche alle terme perchè riguarda le partecipate che cedono dei servizi alla Regione per almeno il 90 per cento. Noi, invece, non appaltiamo servizi regionali, ma gli introiti ci arrivano direttamente dai privati». Turriciano, che punta ad aprire, nei primi di giugno, anche le piscine dei Molinelli, aspetta questa settimana di risolvere anche il problema dei pagamenti all’Enel, creditore di circa 200 mila euro. «Ricordiamoci sempre - afferma Turriciano - che noi stiamo ancora pagando debiti che si riferiscono al passato e che ci sono pignoramenti di due conti corretti che, impropriamente, a mio parere, sono stati effettuati da un ex componente del consiglio di amministrazione nonostante noi abbiamo pagato. Aspettiamo adesso - aggiunge Turriciano - la decisione del giudice. Camminiamo sempre - conclude il commissario - su filo del rasoio e sulle problematiche. Pensiamo a quanto incide la rateizzazione, sempre per fatti del passato, per tutti i contributi e quanto non è stato pagato che ammonta in un anno a circa 400 mila euro». Intanto, sia il Grand Hotel che le piscine del parco sono aperti. Nell’albergo stanno per arrivare i gruppi che ogni anno soggiorno in città grazie a una convenzione con l’Inps. E nell’incremento del lavoro sperano anche gli stagionali per entrare in servizio. 

2013/05/07

BANDO DELLE TERME DI SCIACCA: AI PRIVATI INTERESSANO SOLO LE PISCINE. MA DA ADESSO E' NECESSARIO FAR RIPARTIRE L'ITER SERIAMENTE

INCREDIBILE, MANIFESTAZIONE D'INTERESSE PER LE TERME: SOLO PER LE PISCINE
L'unica offerta giunta in Regione è di una ditta non interessata alle strutture termali
04/05/2013 23.39
Tutto qui? Tanto rumore per…nulla. Il bando pubblico per l’affidamento della gestione delle struttura termale ha prodotto solamente “la manifestazione d’interesse” per gestire le piscine.
Ci si aspettava la manifetsazione d'interesse di un gruppo che avesse il profilo capace, per provato e riconosciuto know-how, di prendere in gestione le terme, ristrutturale, valorizzarle, e immetterle nel mercato del turismo internazionale facendole diventare destinazione. Invece no. Una semplice offerta per gestire la piscina.
Ma non tutti i mali vengono per nuocere. Questa offerta a spezzatino non rientra nell’ottica di valorizzazione intesa dalla Regione. Dunque, il bando potrà riaprirsi. E’ questo l’elemento positivo che bisogna cogliere e che ripara un grave errore compiuto dalla farraginosa macchina burocratica regionale. Quella che ha dato poca visibilità al bando, inserendola all’interno di un poco funzionale sito della Regione. Non bastava solamente pubblicare il bando sulla Gazzetta Ufficiale della Regione, e inserirlo nei meandri di un sito web. Tra l’altro, il bando non era neanche scritto inglese.
Allora, dall’errore si faccia tesoro e si proceda, adesso, pubblicando un bando con i crismi della visibilità internazionale. Tutto il complesso termale ha bisogno di un massiccio intervento finanziario per manutenzione e riqualificazione. Interventi che ammontano a parecchi milioni di euro. Il privato che manifesterà davvero un interesse deve far fronte ad un ingente investimento. Per rilanciare le terme non basta prenderle in gestione. Le strutture risentono del tempo, della mancata manutenzione, del mancato rifacimento del look, di arredamenti moderni ed eleganti. Vi è un albergo da riammodernare, due da ristrutturare, un terzo da riqualificare. Vi è da ristrutturare gli stabilimenti termali, ma vi è anche la necessità di affiancarle con centri di benessere all’altezza della concorrenza che nel settore è abbastanza forte.

Fonte: http://www.corrieredisciacca.it

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L'articolo de LA SICILIA, a firma di Filippo Cardinale, pubblicato anche dal Forum di Acireale

 

L'ARTICOLO DI AKIS SU "ACIREALE, IERI E OGGI. E DOMANI?"

L’articolo di Elena Vitale pubblicato dal periodico acese AKIS, riportato dal Forum di Acireale

L'INTERVENTO DEL PRESIDENTE DEL LIONS ALL'INIZIATIVA "ACIREALE, IERI E OGGI. E DOMANI?"

Acireale ieri e oggi. E domani? L’intervento del Presidente del Lions Rosario Musmeci.

18 APRILE 2013
ACIREALE, IERI E OGGI. E DOMANI?
INTERVENTO DI APERTURA
fotomusmeci            Fin dal giorno del mio insediamento come Presidente del Lions Club Acireale, il 7 luglio 2012, ho cercato di attuare un programma che fosse realmente al servizio della nostra Associazione e della comunità civile che vive nel territorio in cui opera il Club.
            Ho esposto le mie idee ai “Comitati” che si sono costituiti ad inizio di anno sociale e che concretamente avrebbero dovuto dare attuazione al programma, ricevendo sempre risposte positive: di questo ringrazio tutti i soci ed i Coordinatori dei Comitati in particolare.
            Questa sera aggiungiamo un altro tassello al quadro delle iniziative che abbiamo programmato. Il desiderio di renderci quanto più possibile solidali con la cittadinanza, di cui anche noi facciamo parte integrante, ci ha spinti ad affrontare lo spinoso problema del dove va la nostra città. Abbiamo cioè voluto proseguire, come è nella tradizione del nostro Club, un dibattito con le istituzioni e con la cittadinanza, dando particolare spazio alle esigenze che emergono in seno ad essa e che tante volte restano sopite o che vengono disattese in modo più o meno palese. Come è nel nostro stile e nella nostra tradizione, vogliamo continuare ad essere propositivi, perché il nostro compito non è di distruggere, bensì, per quanto è nelle nostre possibilità e nelle nostre competenze, di aiutare sia le istituzioni che la comunità civile a dare alla città il posto che giustamente le compete all’interno della realtà provinciale, regionale e nazionale.
            Il titolo di questo incontro, “Acireale, ieri e oggi. E domani?”, vuole riassumere il desiderio e la volontà di creare un’altra occasione (come lo è, per esempio, ancora oggi, il “Forum delle Terme”)per proseguire il dialogo città-istituzioni attraverso una analisi della realtà di Acireale così come è stata nel passato e come si pensa concretamente di prospettarla per il futuro. Il punto di mediazione tra i due poli – passato e futuro – costituisce il nostro presente con le luci e le ombre che lo contraddistinguono. Ecco allora che uno sguardo al nostro presente può essere foriero di nuove e positive prospettive per immaginare e progettare il domani secondo linee comportamentali conseguenti.
            Abbiamo strutturato l’incontro chiedendo l’intervento di tre autorevoli rappresentanti della nostra comunità civile che tratteranno rispettivamente la situazione economica (il prof. Rosario Faraci), il contesto socio-politico (il dott. Orazio Massimino) e lo stato della cultura ad Acireale (il dott. Giuseppe Contarino).
            L’iniziativa, però, non si esaurisce con questo incontro. Proprio perché riteniamo doveroso continuare il dibattito con la città, abbiamo pensato di creare uno strumento che non faccia dissolvere l’iniziativa nell’arco di un pomeriggio, ma che lasci la porta aperta ad un continuo confronto con tutti coloro che sono interessati al bene comune.
            Ci siamo posti, quindi, da una parte di fronte alle richieste dei nostri soci, dall’altra di fronte ai problemi ed alle aspettative del nostro territorio. Ci siamo pertanto chiesti come creare un sistema di consultazione sulla vita del nostro Club; ci siamo chiesti, altresì, come potere dar voce a chi non ha voce, a chi vorrebbe democraticamente partecipare al dibattito sulle questioni che maggiormente interessano la collettività e non trova uno spazio adeguato per farlo.
            Nel tentativo di coniugare, come dicevo un istante fa, il passato con il futuro, abbiamo preso in esame la situazione odierna della nostra città, facendo delle semplici quanto dolorose constatazioni. Il quadro che si è presentato è stato veramente desolante: chiuso un pastificio, chiusa una fabbrica di strumenti musicali, chiuse le Terme con il centro benessere ad esse collegato e praticamente mai aperto, chiuso lo stabilimento di acque minerali di Pozzillo, in crisi profonda l’agrumicoltura, in crisi le strutture alberghiere con due di esse chiuse in quanto collegate alle Terme e con un turismo, il più delle volte, “mordi e fuggi”, che trasforma i nostri alberghi in dormitori, in crisi le piccole strutture economiche a conduzione familiare, che arricchivano il nostro centro storico e portavano risorse all’economia locale. Si è constatato cioè che trenta, quaranta  anni fa, Acireale aveva una solida struttura economica pur operando in un quadro locale e nazionale più semplice, più “artigianale”, ma decisamente più imprenditoriale e, di conseguenza, più produttivo.
            Oggi, quando mezzi e strumenti sono enormemente più sofisticati, ci si è accorti di essere rimasti al palo. Stranamente, perché i centri termali e di benessere seguitano a fiorire e, pur in una situazione generale di crisi, riescono a reggere la struttura economica di parecchi centri piccoli e meno piccoli; in modo incomprensibile perché l’uso, addirittura sproporzionato, di acque minerali, non  è per niente in crisi mentre noi seguitiamo a bere acqua proveniente da tutti gli angoli del Paese, dimenticando, spesso per un eccesso di “esterofilia”, e consentitemi qui una nota polemica, quelle prodotte dietro l’angolo; inspiegabilmente, perché gli agrumi e, per quel che ci interessa più da vicino, i limoni, seguitano ad essere utilizzati per gli usi più disparati e provengono a noi anche dall’altro lato del pianeta (Argentina), per non parlare dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo; stranamente, ancora, perché, pur in un contesto di crisi, il turismo seguita a costituire la struttura economica portante di intere contrade che sicuramente non hanno niente di più di quello che offre la nostra terra in bellezze artistiche, archeologiche, culturali, in siti naturali (mare e monti in un binomio difficilmente ripetibile altrove), consentendo la sopravvivenza anche delle relative strutture commerciali.
            Si è dovuto fare uno sforzo mentale iniziale per attualizzare il motto lionistico “We serve”, che spesso appare relegato solo ed esclusivamente a concetti sempre validi ma non sempre al passo con la realtà che stiamo vivendo, che impone, quanto meno, una rivisitazione delle modalità di approccio al servizio che la nostra Associazione è chiamata ad offrire se vuole restare fedele ai suoi scopi.
            Ci ha aiutato, in questa prospettiva, il motto che il Governatore Antonio Pogliese ha voluto coniare per il corrente anno sociale: passare dalle analisi alle proposte, essere cioè il più possibile operativi.
            È in questo contesto che si colloca l’idea di dar vita ad un sito ed a un blog gestiti dal nostro Club, pur vivendo in una realtà in cui si rischia di inflazionare, se già non sta accadendo, uno strumento nato per incentivare  conoscenza,  condivisione,  crescita, maturazione. Si è pensato di fornire, in tal modo, comunicazioni utili ed aggiornate ai nostri soci,  e di dare nel contempo alla collettività la possibilità di trovare una cassa di risonanza delle aspettative, dei desideri, delle proteste, delle aspirazioni delle cittadine e dei cittadini che, pur essendone i primi e più diretti destinatari, normalmente restano ai margini del dibattito sui grossi problemi del territorio in cui è presente il Lions Club Acireale.
            Abbiamo deciso, infine, che era bene rischiare, che bisognava uscire allo scoperto, creando un “forum” aperto a quanti hanno a cuore il bene della cosa pubblica o, anche più semplicemente, desiderano esternare le proprie opinioni, sentirsi parte attiva e partecipe di ciò che succede attorno.
            Nello stesso tempo abbiamo pensato di ampliare il servizio nei confronti  della collettività, inserendo nel sito alcuni settori che possono essere utili a coloro che si accostano allo strumento informatico. Si è creato così un settore per le Scuole del territorio ed un altro per le Associazioni di volontariato. In tal modo si vuol dare la possibilità, anche a coloro che non vivono nel nostro territorio, di conoscere la nostra terra ed i servizi che vengono loro offerti.
            L’apertura alla cittadinanza, il metterci, ancora una volta, a disposizione, anche intellettualmente, delle esigenze che, pur sopite, vogliono trovare una possibilità di esprimersi, un riappropriarsi, da parte dei cittadini, del loro diritto di essere ascoltati, ci è sembrato un obiettivo nello stesso tempo concreto, operativo, possibile in rapporto alle nostre capacità e competenze, realmente al servizio sia della cittadinanza, sia dei reggitori della cosa pubblica che, se vorranno, potranno tastare il polso, anche in questo modo, degli umori della base, accogliere inviti e suggerimenti, mettersi più a contatto e più al servizio di coloro che li hanno delegati a rappresentarli.
            Sembrava di aver scoperto l’uovo di Colombo; ma non appena abbiamo incominciato a discutere sulla reale fattibilità del progetto, sono sorti subito i problemi: bisognava trovare le persone capaci non solo di impegnarsi concretamente nell’impresa, ma anche di dare continuità ad una iniziativa che necessita di professionalità, competenza, disponibilità, lungimiranza, costanza.
            La strada, lo sappiamo, non è agevole né semplice. Forse è stato più facile iniziare l’impresa di quanto non lo sarà il continuarla. Avremo bisogno che l’entusiasmo di oggi non si affievolisca, non ceda il passo alla routine. Abbiamo bisogno di persone disposte a tenere costantemente aggiornato il sito se vogliamo non solo rendere un servizio sempre attuale, ma anche dimostrare  che teniamo ad esso perché lo riteniamo realmente utile.
            Per questo, mentre rivolgo un vivo ringraziamento ai membri del Comitato – Lions e Leo – e a quanti hanno voluto credere nella nostra proposta (Dirigenti scolastici, Presidenti di Associazioni, semplici cittadini), rivolgo un invito a tutta la comunità civile perché con i suoi interventi, con i suoi suggerimenti costruttivi, con le sue proposte, possa aiutarci ad ampliare il raggio di azione del sito per renderlo sempre più aderente alle aspirazioni ed alle esigenze della collettività, puntuale, preciso, obiettivo, non di parte, teso soltanto alla ricerca del bene comune.
            Un ringraziamento particolare consentitemi di rivolgere all’Accademia degli Zelanti e dei Dafnici ed al suo Presidente, dott. Giuseppe Contarino, che ci hanno concesso l’uso di questo prestigioso locale. Il nostro desiderio di tenere l’incontro in quello che costituisce il cuore pulsante della cultura della nostra città si è trovato subito in sintonia con chi rappresenta questa prestigiosa istituzione che aspetta, anch’essa, di essere pienamente valorizzata, come sicuramente merita: sono convinto che potremo proseguire ancora in questo rapporto di sinergia e di collaborazione.
            Passo adesso la parola ad dott. Nino Milazzo che coordinerà i lavori della serata.
                                                                                                        Rosario Musmeci

ACIREALE, IERI E OGGI. E DOMANI?

ACIREALE IERI E OGGI. E DOMANI?


Sul tema “Acireale, ieri e oggi. E domani?” il Lions Club di Acireale ha organizzato un incontro dibattito al quale hanno relazionato, moderati dal giornalista Nino Milazzo ed introdotti dal presidente Rosario Musmeci, il presidente dell’Accademia Zelantea e giornalista Giuseppe Contarino, il docente universitario e giornalista Rosario Faraci nonché il medico Orazio Massimino.
I tre relatori hanno affrontato da tre prospettive diverse il tema assegnato. Al prof. Faraci è toccato il compito di dare una lettura economico-aziendale della situazione di Acireale negli ultimi dodici anni, dove si è registrata una progressiva perdita di identità della città, ormai sempre di più a vocazione commerciale e proiettata nei servizi, ma senza un solido substrato di tipo agricolo ed industriale.
L’intervento del prof. Faraci è disponibile in rete all’indirizzo
http://rosariofaraci.files.wordpress.com/2013/04/acireale.pdf.
Il dott. Massimino si è soffermato sulla necessità di vivificare il rapporto fra classe politica e società civile, restituendo a quest’ultima un ruolo propulsore e di pungolo nei confronti della prima. Il dott. Contarino, infine, ha ricordato come Acireale abbia progressivamente perduto anche la propria identità di città culturale.
Il fatto che il progetto presentato dall’Accademia dei Dafnici e degli Zelanti sulla realizzazione di uno spazio museale per la pinacoteca sia ancora fermo dimostra la scarsa attenzione della politica per la cultura.
Ha fatto seguito un breve dibattito, nel corso del quale sono intervenuti l’ing.Aldo Scaccianoce, il presidente dell’associazione IngegneriArchitettiAcesi ing. Angelo Di Mauro, il commissario liquidatore delle Terme ing. Luigi Bosco, l’agronomo Corrado Vigo e l’ingegnere Tonino Sardo che ha presentato il blog “Finestra su Acireale” disponibile all’indirizzo Internet
www.lionsacireale.com, progettato e gestito dal Lions Club e dal Leo Club Acireale.
22/04/2013

TERME DI SCIACCA A RISCHIO DISTACCO ENERGIA ELETTRICA

TERME MOROSE: NUOVO RISCHIO DISTACCO ENERGIA ELETTRICA
Un'altra grana per la struttura, che deve pagare bollette arretrate dell'Enel
03/05/2013 07.45
Dopo il distacco della fornitura elettrica per morosità che impedisce l'utilizzo delle stufe di San Calogero, per il commissario liquidatore anche la grana di una diffida che riguarda anche lo stabilimento in città.
L'Enel vuole pagate bollette arretrare per oltre 100 mila euro ed ha più volte annunciato il distacco della fornitura. Il commissario Turriciano è riuscito in più occasioni ad evitare ciò, ma ora ci sarebbe un ultimatum che scade tra alcuni giorni. La prossima settimana le strutture principali delle Terme di Sciacca potrebbero rimanere senza energia elettrica e costrette a bloccare ogni tipo di attività, compresa quella ricettiva che sta per ricominciare a pieno regime dopo il via libera all'assunzione di lavoratori stagionali.
Ricordiamo che le stufe di San Calogero prima hanno avuto il distacco della linea telefonica e poi della luce: da mesi sono bloccate e non forniscono servizi che sono sempre stati particolarmente apprezzati.
Come trovare le risorse disponibili è adesso un bel problema: gli incassi per i servizi termali ci sono, ma non bastano per pagare i debiti e per effettuare quegli interventi di manutenzione oggi indispensabili, come ad esempio l'acquisto dei filtri delle piscine termali. La situazione sembra disperata ed oltre all'arguzia manageriale di Turriciano occrre forse che sia nuovamente la politica ad intervenire. Intanto, pare che il gestore del servizio elettrico abbia intimato il pagamento delle fatture arretrate entro il 7 aprile.

MARIA IACONO INTERVIENE SULLA QUESTIONE TERME DI SCIACCA E TRIVELLAZIONI PETROLIFERE

TERME E TRIVELLAZIONI PETROLIFERE, MARIA IACONO SCRIVE A CROCETTA

03/05/2013 22.35
La neo parlamentare del Partito Democratico, Maria Iacono,ex sindaco di Caltabellotta e prima parlamentare donna della provincia agrigentina, sulla questione delle Terme e delle trivellazioni petrolifere di fronte la costa saccense e riberese, ha scritto una lettera al Presidente della Regione, Rosario Crocetta.
Sollecita un intervento urgente richiamando l'attenzione sul fatto che la Sicilia dispone "di un immenso patrimonio storico culturale che può diventare il motore dello sviluppo e dell’economia isolana".
Per Marioa Icono "la realtà di Sciacca rappresenta un ‘indubbia risorsa. In particolare la ricchezza più grande del territorio di Sciacca è rappresentata certamente dal suo complesso termale, uno straordinario patrimonio naturale, le cui proprietà salsobromoiodiche sono uniche al mondo”.Ed è prprpio muovendo da queste considerazioni che la parlamentare sollecita il "governo della Regione a muoversi a tutela di un bene collettivo come quello delle terme di Sciacca, perno su cui poggia l’economia della città, risorsa su cui ricostruire un percorso produttivo all’insegna della trasparenza e della chiarezza di propositi e intenzioni”.
Perchè Iacono si è rivolta al Presidente della Regione? "Sollecitata più volte dal gruppo consiliare del pd di Sciacca - spiega Maria Icono-  ringrazio per la puntuale azione politica volta alla valorizzazione del territorio,  è arrivato  il tempo di sapere dal Governo Regionale, fuori da ogni logica di campanile e di appartenenza politica, quali siano i tempi per definire e dare piena attuazione al bando per l’individuazione del soggetto privato che, per competenza e solidità finanziaria, sarà chiamato a ristrutturare e rilanciare definitivamente il patrimonio termale di Sciacca”.
“Per i comuni viciniori- seguita Maria Iacono- l’amministrazione comunale, le realtà produttive, la collettività nel suo complesso, le terme rappresentano ancora una possibilità di rilancio economico e turistico. Il processo di privatizzazione delle terme, approvato già con la finanziaria del 2010, ma ancora non portato a termine, appare oggi come l’ unica salvezza per rilanciare le terme e costruire una prospettiva di appetibilità sui mercati del turismo internazionale”.
Maria Iacono, poi accende l'attenzione sulle prospezioni petrolifere che dovrebbero attivarsi di fornte le nostre coste. “E’ indubbio - dice Iacono-che le trivellazioni rischiano di modificare l’intero sistema marino, in corrispondenza della costa di Sciacca e Ribera, il che avrebbe un’immediata conseguenza sull’intero comparto della marineria Saccense. Rispetto a questa vicenda è urgente fare una riflessione, la più condivisa possibile, tra Istituzioni Nazionali e regionali”.
La parlamentare del PD ha chiesto un incontro al presidente della Regione per affrontare la questione.

Fonte: http://www.corrieredisciacca.it

TERME DI SCIACCA E TRIVELLAZIONI, MARIA IACONO SCRIVE AL PRESIDENTE CROCETTA

Terme di Sciacca e trivellazioni, Maria Iacono scrive a Rosario Crocetta

Al fine di approfondire le questioni poste nella lettera, la parlamentare ex sindaco di Caltabellotta ha chiesto un incontro al presidente della Regione

4 maggio 2013

La parlamentare del Partito democratico Maria Iacono si è rivolta, attraverso una lettera, al presidente della Regione Rosario Crocetta ed agli assessori al Turismo e al Territorio ed ambiente, per sollecitare un intervento urgente in merito alla vicenda delle Terme di Sciacca ed alla questione riguardante le trivellazioni nel canale di Sicilia, con particolare riferimento alle coste di Ribera e Sciacca.

"Sono convinta - ha dichiarato la Iacono - che la Sicilia disponga di un immenso patrimonio storico culturale che può diventare il motore dello sviluppo e dell’economia isolana, In questo senso credo che la realtà di Sciacca rappresenti, un ‘indubbia risorsa, in particolare, La ricchezza più grande del territorio di Sciacca è rappresentata certamente dal suo complesso termale, uno straordinario patrimonio naturale, le cui proprietà salsobromoiodiche sono uniche al mondo, pari solo alle terme di Baden- Baden, ritengo che il governo della Regione debba muoversi a tutela di un bene collettivo come quello delle terme di Sciacca, perno su cui poggia l’economia della città, risorsa su cui ricostruire un percorso produttivo all’insegna della trasparenza e della chiarezza di propositi e intenzioni. Mi sono rivolta al governo della Regione anche perché sollecitata più volte dal gruppo consiliare del Pd di Sciacca che intendo ringraziare per la puntuale azione politica volta alla valorizzazione di un territorio che riveste un ruolo ed un importanza strategica ai fini del rilancio economico, culturale, turistico dell’intera Provincia. E’ arrivato dunque il tempo di sapere dal Governo regionale, fuori da ogni logica di campanile e di appartenenza politica, quali siano i tempi per definire e dare piena attuazione al bando per l’individuazione del soggetto privato che, per competenza e solidità finanziaria, sarà chiamato a ristrutturare e rilanciare definitivamente il patrimonio termale di Sciacca. Per i comuni viciniori, l’amministrazione comunale, le realtà produttive, la collettività nel suo complesso, le terme rappresentano ancora una possibilità di rilancio economico e turistico. Il processo di privatizzazione delle terme, approvato già con la finanziaria del 2010 ma ancora non portato a termine appare oggi come l’ unica salvezza per rilanciare le terme e costruire una prospettiva di appetibilità sui mercati del turismo internazionale”.

Inoltre la parlamentare democratica si è soffermata sul progetto di trivellazioni per sondare i fondali del mare antistante le coste del saccense. Secondo Maria Iacono “è indubbio che le trivellazioni rischiano di modificare l’intero sistema marino, in corrispondenza della costa di Sciacca e Ribera il che avrebbe un’immediata conseguenza anche sulla fauna marina che rischierebbe l’estinzione, con conseguenze sicuramente devastanti sull’intero comparto della marineria saccense. Credo che rispetto a questa vicenda sia necessario un opportuna riflessione, la più condivisa possibile, tra istituzioni nazionali e regionali”.

Al fine di approfondire le questioni poste nella lettera la parlamentare ex sindaco di Caltabellotta ha chiesto un incontro al presidente della Regione.

SINDACO DI PAOLA: VALORIZZARE IL TEATRO POPOLARE E IL VICINO COMPLESSO TERMALE.

Teatro popolare di Sciacca, il sindaco Di Paola: "Valorizzarlo assieme alle Terme"

Teatro popolare di Sciacca, il sindaco Di Paola: “Valorizzarlo assieme alle Terme”

Nuovo incontro a Palermo per verificare la disponibilità della Regione a finanziare le ultime opere per completare tutti i corpi del Teatro Popolare "Samonà" di Sciacca e definire le modalità di gestione della struttura. 24 aprile 2013.

Un nuovo incontro a Palermo per verificare la disponibilità della Regione a finanziare le ultime opere per completare tutti i corpi del Teatro Popolare “Samonà” di Sciacca e definire le modalità di gestione della struttura. È quanto si è deciso nel corso di un ampio confronto che si è svolto nella tarda mattinata di ieri in Sala Giunta del Comune, tra il sindaco Fabrizio Di Paola, funzionari dell’assessorato regionale all’Economia e il Rup (il responsabile del procedimento) Salvatore Pirrone.
La riunione si è tenuta dopo il sopralluogo in Via Agatocle, all’interno dell’edificio progettato negli anni Settanta dall’architetto Giuseppe Samonà dove – si è verificato nel corso del sopralluogo - sono ormai in fase di ultimazione i lavori che consentiranno l’apertura e la fruizione al pubblico della sala grande, del foyer e della sala rotonda del corpo “A”.
Il sopralluogo fa seguito all’incontro che il sindaco Fabrizio Di Paola e il segretario generale Carmelo Burgio hanno avuto lo scorso 11 aprile a Palermo alla Regione siciliana.
Nel corso della riunione in Sala Giunta, rende noto il sindaco Fabrizio Di Paola, i funzionari della Regione hanno annunciato che a breve si procederà all’appalto per l’acquisto e la collocazione delle poltroncine del teatro. Si procederà anche alla sistemazione a verde dello spazio esterno, che diventerà una nuova piazza della città. Si stanno inoltre verificando le modalità per assicurare la sorveglianza di tutta l’area e le possibilità di un ampliamento del palcoscenico.
Il sindaco Fabrizio Di Paola ha ribadito la disponibilità del Comune a contribuire all’apertura al pubblico del teatro. “Il ‘Samonà deve aprire, ma bisogna trovare una forma di gestione che, viste le ristrettezze degli Enti Locali, non appesantisca finanziariamente il Comune. Abbiamo chiesto alla Regione Siciliana la giusta attenzione nei confronti di questa importante opera e l’interesse a finanziare le restanti parti della complessa struttura. Per fare vivere il teatro, con eventi, spettacoli di un certo livello, occorre coinvolgere al massimo il territorio. Ma occorre uno sforzo straordinario, con l’impegno della Regione, proprietaria dell’immobile, che non deve venire meno”.
“La valorizzazione della risorsa ‘Teatro Popolare’ – ha evidenziato il sindaco Di Paola – deve andare di pari passo con il processo di rilancio di tutto il complesso termale, all’interno del quale il teatro è stato pensato dal maestro Giuseppe Samonà”. 

AZIENDE AUTONOME DELLE TERME: ESISTONO ANCORA E COSTANO QUASI 7 MILIONI DI EURO

Un bilancio di sacrifici. I tagli degli assessorati.
Martedì 30 Aprile 2013 - 07:27 di Carlo Passarello
Tagli ovunque, sale solo il budget dell'assessorato alla Salute. Resta un milione di euro per l'ufficio stampa che al momento non è attivo. Ridotte pesantemente le cifre a disposizione degli assessorati ai Beni culturali ed alle Risorse agricole

PALERMO –
Un bilancio da 26 miliardi di euro quello che ha approvato punto su punto l'Assemblea regionale siciliana in attesa del voto definitivo, che potrà avvenire solo alla chiusura dei lavori. Di quasi 55 miliardi invece il bilancio triennale. Questi i punti del bilancio assessorato per assessorato.

[...]
Assessorato alle Autonomie locali e alla funzione pubblica

Un budget da 1,8 miliardi di euro per Patrizia Valenti, circa mezzo miliardo in meno del 2012. Stanziati 20mila euro per i viaggi dell'assessore e 32mila per i consulenti. Ci sono 2,3 milioni di euro per le indennità di carica al presidente della Regione, 104 milioni di stipendi per dirigenti e 377mila euro per personale di Bruxelles. A disposizione 6,8 milioni per il personale delle Aziende autonome delle Terme di Sciacca e Acireale. Restano 800mila euro per la retribuzione dei giornalisti dell'ufficio stampa, 230mila per personale di altre amministrazioni e ben 7,3 milioni per i buoni pasto.
[...]


TERME DI SCIACCA, LAVORO SICURO AGLI STAGIONALI: APPROVATO EMENDAMENTO

Terme di Sciacca, lavoro sicuro agli stagionali: via libera a un emendamento all’Ars. Il commissario, Carlo Turriciano: «Per queste 55 unità c’è stata un’adeguata mobilitazione della politica».

03/05/2013
Venti stagionali su 55 sono già stati assunti alle Terme, ma adesso il via libera dell’Ars all’emendamento alla finanziaria mette al sicuro tutto il pacchetto occuapazione della società. Al commissario, Carlo Turriciano, che nelle scorse settimane aveva avviato le assunzioni facendo ricorso a un atto di gestione adesso è stata spianata la strada. «La nostra è una partecipata che ha delle peculiarità differenti rispetto alle altre perchè porta avanti un’attività stagionale - dice il commissario - e adesso si è data la possibilità ai lavoratori di continuare la loro attività con tranquillità. Purtroppo - aggiunge il commissario - abbiamo avuto una contrazione delle prenotazioni a causa delle incertezze che ci sono state, ma adesso anche su questo fronte le cose stanno migliorando. Io mi sono preso la responsabilità di aprire l’attività e adesso andremo avanti. Ci sono delle direttive, per le assunzioni, da parte della Regione, che riducono i costi per il personale. Questo, comunque, non impedirà di utilizzare tutto il personale se le prenotazioni saranno tali da consentirci un’iniziativa di questo genere». Attualmente l’albergo non lavora a pieno regime, ma già dalla prossima settimana sono in arrivo i gruppi delle convenzioni Inps. Turriciano ha sottolineato positivamente il sostegno ricevuto dalla politica al raggiungimento di questo risultato. «Siamo felici per la decisione dell’Assemblea regionale - dice Lorenzo Curreri, stagionale delle Terme - e adesso speriamo che tutti gli sforzi vengano incentrati verso l’arrivo di un privato che gestisca al meglio questo enorme patrimonio della città». Soddisfazione viene espressa anche dal sindacato. «Un ottimo risultato - dice Franco Catsronovo, della Filcams Cgil - e adesso aspettiamo che si completino le assunzioni. Noi vigileremo sul rispetto dell’anzianità di servizio». L’emendamento approvato è quello che era stato presentato del deputato regionale Matteo Mangiacavallo. «La politica questa volta - dice il parlamentare del movimento Cinque Stelle - ha scritto una bella pagina a beneficio del lavoro». Mangiacavallo ha ricordato che è stato il segretario della Cgil, Franco Zammuto, a predisporre il testo. Di risultato importante per la città e per questi lavoratori hanno parlato il sindaco, Fabrizio Di Paola, il senatore Giuseppe Marinello, il consigliere provinciale Filippo Bellanca e il consigliere provinciale Mario Lazzano. di GIUSEPPE PANTANO SCIACCA.

Fonte: http://www.gds.it

TERME DI SCIACCA: APPROVATO EMENDAMENTO, LA SODDISFAZIONE DEL SINDACO DI PAOLA

COMUNE DI SCIACCA
 
COMUNICATO STAMPA 1 maggio 2013
 
 
Emendamento Terme, soddisfazione del sindaco Di Paola: Bene, ma guardiamo oltre
 
Abbiamo raggiunto un importante traguardo intermedio. Il sindaco Fabrizio Di Paola esprime vivo compiacimento per lapprovazione dellemendamento nel bilancio della Regione Siciliana che consente lassunzione dei lavoratori stagionali delle Terme di Sciacca per i quali, nelle scorse settimane, aveva avuto degli incontri a Palermo, allAssessorato regionale allEconomia, unitamente allamministratore delle Terme Carlo Turriciano e al presidente del Consiglio comunale Calogero Bono. 
 
E una norma dice il sindaco Di Paola che permette di salvare questa stagione e le stagioni future, prima che si dia concretezza al processo di valorizzazione e che garantisce la continuità funzionale al Grand Hotel delle Terme e agli stabilimenti, nonché  la continuità lavorativa a tante professionalità che da anni, pur in maniera stagionale, operano al servizio delle strutture.
 
Un ringraziamento prosegue il sindaco - va a tutti i parlamentari del territorio che si sono attivati e battuti per lapprovazione dellemendamento tra cui il deputato saccense Matteo Mangiacavallo. Desidero tuttavia esprimere un particolare senso di gratitudine all'On.le Enzo Fontana che mi ha tenuto costantemente informato nel corso dei lavori parlamentari, per il suo qualificato ed esperiente impegno nell'interesse dei lavoratori e della città di Sciacca.
 
E' adesso al processo di valorizzazione che dobbiamo puntare. Nei prossimi giorni, - conclude il sindaco Fabrizio Di Paola - riprenderò i contatti con il presidente della Regione Crocetta e con lassessore allEconomia Bianchi per riavviare il ragionamento di carattere generale che riguarda proprio la futura gestione del patrimonio termale di Sciacca. Dobbiamo, infatti, concentrare tutte le energie sul traguardo finale: la piena valorizzazione delle terme.

TERME DI SCIACCA, STAGIONALI ASSUNTI MA ADESSO SI PENSI ALLA VALORIZZAZIONE

TERME, SALVATI GLI STAGIONALI ORA SI PENSI DAVVERO ALLA VALORIZZAZIONE DELLA STRUTTURA

01/05/2013 09.32
L'alba porta con se non solo l'aspetto magnifico della Creazione, ma anche la ciambella di salvataggio per i lavoratori stagionali. Non c'è più il rischio di lasciare famiglie senza lavoro, nè la possibilità che l'Hotel delle Terme possa svolgere l'attività con risorse assai ridotte.
La classe politica ha finalmente dimostrato che quando vuole sa operare per il bene collettivo. Esprimiamo soddisfazione per l’emendamento approvato all’ARS che consente la deroga alle “Terme di Sciacca spa” per l’assunzione dei lavoratori stagionali.   Grazie a tale norma si riuscirà a garantire il lavoro a tante famiglie, la continuità dell’attività delle Terme, di tutte le strutture annesse e soprattutto si eviterà il pericolo derivante da una eventuale chiusura del Grand Hotel delle Terme con il conseguente deprezzamento dell’Azienda avviata verso un processo di privatizzazione", scrivono in una nota il senatore Giuseppe Marinello, il presidente del Consiglio comunale Calogero Filippo Bono e il coordinatore cittadino Alfonso Fiorica. 
Un lavoro serrato ha svolto il deputato saccense di Movimento 5 Stelle, Matteo Mangiacavallo che, come è nel suo stile, ha seguito la vicenda da vicino e costantemente, senza fare rumore, ma operando con efficacia.
Hanno profuso il loro impegno all'approvazione dell'emendamento i deputati regionali Enzo Fontana e Lillo Firetto.
Ma la vicenda non è finita qui. Adesso la classe politica deve lavorare sodo per concludere il processo di affidamento a terzi della gestione delle strutture termali. Deve intervenire a testa bassa affinchè si eviti il pericolo di una gestione affidata con "trucchetti" e "cavilli" che ha portato alla Regione una sola offerta.
La valorizzazione delle strutture termali e il loro sviluppo non possono essere frutto di superficialità o di una cultura burocratica regionale che tanto danno ha recato alle partecipate regionali. La classe politica dimostri, ora, lungimiranza e vero interesse per lo sviluppo del territorio e per la risorsa termale che il mondo ci invidia.
Vorremmo capire chi ha presentato l'offerta, che consistenza ha il manifestante dell'interesse, che esperienza ha, che caratura internazionale ha. Se si tratta di basso cabotaggio, allora è meglio che si blocchi tutto, affinchè il rimedio non sia peggio del male.