2013/04/09

CORRIERE DI SCIACCA: PRESIDENTE CROCETTA DIFENDA LE TERME DALLE INEFFICIENZE BUROCRATICHE

BANDO TERME: REVOCA DUBBIOSA E SCANDALOSA. PRESIDENTE CROCETTA, SIA COERENTE CON SE STESSO

07/04/2013 12.44
Editoriale di Filippo Cardinale
I super pagati burocrati della Regione hanno intessuto uno scadenzario che è simile al papocchio. Paghi chi sbagli. Crocetta sia coerente con se stesso. No, non può passare liscia la revoca della proroga del termine del bando per la manifestazione di interesse a gestire, da parte dei privati, le strutture termali. Sarebbe un affronto all’intelligenza di una collettività, un danno al suo territorio.
La politica locale esca allo scoperto e dimostri di avere le palle. Abbia il coraggio, altrimenti è anch’essa complice dell’ennesimo inciucio. Qui sorge un sospetto. Noi non siamo tra quelli che amano dire che il sospetto è l’anticamera della verità. I sospetti sono sospetti e devono essere confortati da fatti che, poi, rispondono alla verità. E’ necessario leggere le carte, quelle con il logo della Regione, quella Regione che vanta un numero di dirigenti incredibilmente più corposo d’Italia; quei dirigenti super pagati.
E’ un inanellarsi di carte e date che, queste si, destano sospetto. Un sospetto confortato da carte e che quindi lo allontana dal supporre. Qui ci sono carte e date. Queste dimostrano quanto impreparata sia una classe dirigente regionale che non è più adeguata alle esigenze di una Regione che ha drammatici problemi di sviluppo, di occupazione, di crescita, di credibilità.
Il Presidente della Regione, Rosario Crocetta, non può far finta di nulla. Si scagli con la sua determinazione a difesa degli interessi della comunità. Salvi la nostra terra dalle inefficienze di una classe di burocrati rifocillati da privilegi di una casta lontana dal territorio anni luce. Non può Crocetta far tenere i timoni dello sviluppo della nostra Isola a burocrati privi di efficacia, ricchi di disattenzione.
Nella vicenda della proroga e della revoca del termine per presentare le manifestazioni di interesse a gestire le strutture termali da parte di privati c’è tutta la sostanza pirandelliana di una farsa.
Ripercorriamo il percorso della vicenda.
13 novembre 2012. Con decreto dirigenziale n. 2345 sono stati approvati gli atti di gara consistenti nell’avviso pubblico per la manifestazione di interesse, il disciplinare di gara e il capitolato minimo delle opere e dei servizi.
14 dicembre 2012. Il bando viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia, parte II n. 50. Bando che viene pubblicato anche sul sito della Regione Sicilia, assessorato per l’Economia.
22 marzo 2013. La società Sviluppo Italia Sicilia Spa (con la quale la Ragioneria della Regione ha stipulato un apposito contratto di servizio il 22 dicembre 2011 per prestare l’assistenza tecnica e supportare la stessa nella gestione di tutte le fasi di gara) ha comunicato con (semplice) mail la necessità di prorogare di ulteriori tre mesi il termine previsto nell’avviso pubblico, al fine di permettere ai soggetti che già hanno manifestato interesse all’affidamento della gestione e valorizzazione del complesso termale di Sciacca, di poter presentare la documentazione prevista dal bando attesa la complessità e la vastità del patrimonio immobiliare.
27 marzo 2013. Il Ragioniere Generale della Regione firma il decreto di proroga per ulteriori 90 giorni, “ritenuto di dover prorogare di 90 giorni il termine per la manifestazione di interesse originariamente fissato per il giorno 28 marzo 2013”. Il termine viene fissato a 90 giorni a decorrere dalla data di scadenza originaria.
2 aprile 2013 Sempre il Ragioniere Generale della Regione Sicilia firma il decreto n 712 con il quale “è parzialmente revocato il Decreto n. 661 del 27 marzo nella parte in cui ha previsto la proroga di 90 giorni del termine di presentazione delle manifestazioni di interesse di cui all’Avviso pubblico “manifestazione di interesse per l’affidamento a soggetti privati e valorizzazione dei complessi cremotermali e idrominerali di Sciacca” Motivazione della revoca della proroga. Nel decreto di revoca la motivazione addotta è “che il predetto decreto di proroga (n. 661 del 27 marzo 2013) è stato pubblicato successivamente al termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse originariamente fissato alle ore 13,00 del 28 marzo 2013”.
4 aprile 2013 Il Responsabile Unico del Provvedimento scrive all’Ufficio Informatico Sito Ufficiale Regione Sicilia una lettera con la quale comunica la revoca della proroga.
Diceva Giulio Andreotti che a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca. Le date suindicate dimostrano palesemente, quantomeno, la superficialità con la quale la dirigenza regionale affronta questioni di grande rilievo come quella della valorizzazione delle Terme. Ma alla superficialità deve essere aggiunta la negligenza.
Siamo di fronte a elementi che portano con se responsabilità gravissime, per non immaginare altro. Basta pensare che tale negligenza e superficialità di fatto agevolano chi ha presentato la manifestazione di interesse (pare una solo offerta) svantaggiando chi, sapendo della proroga, ha preferito approfondire l’analisi (avendo tempo 90 giorni) per “valutare il patrimonio immobiliare complesso” come ha scritto la stessa Regione.
E’ qui che il pensiero di ognuno di noi esonda nel campo dei sospetti. Presidente Crocetta, la sua azione politica, il suo vissuto politico-amministrativo, non può essere sporcato da grigie pennellate che deturpano e offendono un quadro di speranza presentato alla comunità saccense e siciliana. Qui siamo di fronte a incompetenze straordinarie.
Mentre la Sicilia invoca la presenza di investitori stranieri, la classe dirigente-burocratica non riesce a scrivere un bando in lingua inglese, e non riesce a dare quella visibilità internazionale che la valorizzazione delle terme di Sciacca merita. Siamo di fronte ad un fatto di una gravità inaudita.
Si faccia sentire, Presidente. Se ritiene opportuno fare un salto a Sciacca, al di qua del ponte del Verdura crollato e che Lei ha visitato rimanendo nella parte riberese, siamo immediatamente pronti a farle toccare con mano la lunga e bella storia delle Terme, volute dai saccensi che hanno acquistato le azioni a suo tempo. Una bella e lunga storia che i vari governi regionali hanno violentato costantemente. Non faccia anche lei parte di quelle violenze.

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