2012/09/18

LE DICHIARAZIONI DEL LIQUIDATORE DELLE TERME DI ACIREALE NELLO STUDIO DI SVILUPPO ITALIA SICILIA

 
Di seguito un estratto delle opinioni di Margherita Ferro, intervista insieme ad altri operatori, nell’ambito dello studio di Sviluppo Italia Sicilia (pag.157 dello Studio)




“Il patrimonio delle Terme di Acireale consta di varie unità realizzate in periodi diversi, alcune ad uso proprio delle Terme di Acireale ed altre ad uso diverso, in particolare: Stabilimento Termale Santa Venera, Palazzina Uffici Santa Venera, Parco e Parcheggio Santa Venera, Complesso Piscine, Hotel delle Terme, Hotel Excelsior Palace Terme, Complesso Polifunzionale, Stabilimenti Pozzillo, Stabilimenti Termali Santa Caterina, Altri Asset. Le acque termali permettono di curare malattie otorinolaringoiatriche e delle vie respiratorie, malattie ginecologiche, malattie reumatiche, malattie dermatologiche. Sulle acque la Società Terme di Acireale in Liquidazione SpA ha una concessione ad un canone annuo pari a 600,00 euro. Le terme sono state gestite dall’Azienda Autonoma terme di Acireale fino al 2005, poi trasformatasi in SpA che dal 2010 è in liquidazione. L’azienda versa ormai da diversi anni in condizioni assai critiche, i ricavi da prestazione derivano quasi esclusivamente dalle convenzioni con il servizio sanitario nazionale, con una clientela locale, ma non sono sufficienti per coprire i costi della struttura e la regione è costretta annualmente a colmare il disavanzo. Attualmente l’azienda svolge l’attività solo parzialmente con l’obiettivo di ridurre i costi e limitare le perdite. Una delle iniziative avviate in questi ultimi mesi è stata la costituzione del Distretto Produttivo del benessere termale che coinvolge tutte le Terme presenti nel territorio siciliano e che raggruppa circa 60 imprese del settore. Ne fanno parte anche il Comune di Alì Terme, l’Associazione nazionale Comuni termali (ANCOT), Federterme, le Terme di Acireale, le Terme dei Germani-Marino di Alì Terme. Il costituendo Distretto comprenderà i territori e gli enti di 5 province: Palermo, Catania, Agrigento, Trapani e Messina. Il Distretto intende puntare su tre asset principali: prodotti parafarmaceutici, benessere e turismo. Il Distretto del Benessere Termale permetterà, nel medio e lungo termine, di mettere in rete tutte le città con stabilimenti termali e le relative strutture ricettive di supporto, in modo da presentarsi ai mercati turistici nazionali ed esteri con un unico prodotto Sicilia. Appare evidente che oggi le terme non debbano essere più interpretate esclusivamente quale cura sanitaria, bensì come una più complessiva forma di benessere dell’individuo”

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