Il primo cittadino è convinto che la Regione è
ancora nelle condizioni di risolvere la situazione di crisi con una
ricapitalizzazione.
08/03/2015
Riprende la mobilitazione, in città, dopo la clamorosa decisione della Regione di chiudere l’attività produttiva delle Terme di Sciacca Spa e dare seguito solo alle procedure di liquidazione.
Già ieri i quaranta lavoratori stagionali che erano in attesa di riprendere l’attività in albergo, ristorante e piscine (dal 28 agosto in poi ci sono diverse prenotazioni di banchetti di nozze ed eventi vari) hanno ricominciato la loro protesta occupando sia i locali dell’hotel che quelli dello stabilimento delle cure.
Con loro anche i dieci lavoratori di ruolo, fanghini, sanitari e massaggiatori che con la chiusura del reparto curativo verrebbero trasferiti in altre amministrazioni regionali.
Il comitato “Salviamo le Terme”, costituito tre mesi fa nel momento in cui c’erano le prime incertezze, intende adesso promuovere numerose altre azioni di lotta coinvolgendo l’intera comunità locale ed anche le attività produttive che avrebbero ricadute negative con la chiusura delle Terme.
Il sindaco Fabrizio Di Paola, che venerdi sera aveva richiesto un incontro urgente ai vertici regionali, ha riferito che sarà a Palermio martedi mattina a rappresentare la delusione dell’intera città per una scelta che penalizza i lavoratori ma anche l’immagine intera di un territorio conosciuto in tutto il mondo proprio per le Terme.
Il primo cittadino è convinto che la Regione è ancora nelle condizioni di risolvere la situazione di crisi con una ricapitalizzazione, in attesa di pubblicare il bando per la manifestazione di interesse rivolto ai privati.
Fonte: corrieredisciacca.it
Nessun commento:
Posta un commento