Il liquidatore propone l'affidamento provvisorio a un privato per salvare la stagione estiva. Ma si attende il via libera di Crocetta. Intanto il caso approda all'Ars.
23 Aprile 2015 - Santi Sabella
PALERMO - Sulle Terme di Sciacca è calato un silenzio assordante. Un pezzo di storia, di cultura, ma anche uno dei principali motori dell'economia saccense, ha chiuso i battenti da circa un mese e mezzo. Un carico troppo oneroso per le casse della Regione Siciliana, unico azionista dell'azienda.
Regione che, proprio per cercare di sgravarsi dai costi di gestione, nel 2010 aveva deciso di mettere in liquidazione le Terme. L'obiettivo era cercare un partner privato a cui affidare la struttura. Ma nelle more, la Regione aveva deciso di non chiudere né lo stabilimento, né l'annesso Grand Hotel delle Terme.
L'azienda, però, pur riuscendo a incrementare il numero di pazienti per le cure termali e a mantenere i posti letto occupati durante la stagione estiva, era anche costretta a portare con sé il pesante fardello dei debiti pregressi. E nel frattempo la ricerca del partner privato non dava i risultati sperati. Andato deserto il primo tentativo, l'advisor chiamato dalla Regione per la predisposizione del bando si era riservato di apportare alcune modifiche. “Un bando del quale si sono però perse le tracce”, afferma oggi Carlo Turriciano, commissario liquidatore delle Terme di Sciacca spa. Così, lo scorso 6 marzo, la Regione ha deciso di revocare all'azienda l'autorizzazione a continuare l'attività.
Da allora a Sciacca è stata una corsa contro il tempo nel tentativo di riaprire il reparto di cura e salvare la stagione del Gran Hotel. Una corsa che, fino a questo momento, si è però scontrata contro il muro di silenzio eretto dal governo di Rosario Crocetta.
Sulla scrivania del governatore giace da una settimana quella che potrebbe essere l'ultima ancora di salvezza: dare in gestione provvisoria l'hotel a un imprenditore privato per la stagione estiva ormai alle porte (salvando così i 55 lavoratori stagionali) e contemporaneamente tentare di affidare all'Asp di Agrigento l'attività dello stabilimento per le cure termali.
La richiesta è stata formalmente presentata agli uffici dell'assessorato regionale all'Economia dal commissario liquidatore delle Terme. “Una nota condivisa – ha spiegato Turriciano – che per diventare operativa adesso necessita soltanto del via libera del presidente Crocetta. Sappiamo che la proposta è arrivata nel suo ufficio da circa una settimana. Ma dalla presidenza non trapela nulla”.
Una settimana, dunque. Una frazione di secondo per la sclerotica burocrazia siciliana. Un'eternità per Sciacca e soprattutto per gli stagionali dell'hotel delle Terme, che avrebbero dovuto iniziare a lavorare dal prossimo primo maggio. Termine ormai assolutamente impossibile da rispettare. Dal momento in cui Crocetta (sempre ammesso che lo faccia) apporrà nome e cognome sulla proposta di Turriciano, infatti, dovranno trascorrere 15 giorni necessari alla pubblicazione del bando di affidamento provvisorio. “Bando che abbiamo già messo a punto – fa sapere il commissario liquidatore – nel tentativo di ottimizzare i tempi. Da parte nostra – ha aggiunto Turriciano - saremo in grado di affidare in via provvisoria la struttura già all'indomani dell'apertura delle buste”. Più di imprenditore avrebbe già manifestato il suo interesse.
Oggi non nasconde tutto il suo rammarico il sindaco Fabrizio Di Paola. “Sono amareggiato e preoccupato – dice il primo cittadino –. Fino a ieri ho sentito lo staff di Crocetta. La proposta per salvare la stagione è arrivata sulla scrivania del presidente che deve soltanto firmarla. Ma passano le ore e da Palermo continua a non arrivare alcuna notizia ufficiale. E questo – conclude Fabrizio Di Paola – non è un atteggiamento rispettoso nei confronti di Sciacca, dei suoi cittadini e di chi li rappresenta”.
Sulla vicenda Terme, infine, il deputato regionale del Movimento Cinque Stelle, Matteo Mangiacavallo, ha presentato un emendamento aggiuntivo da inserire in Finanziaria che verrà discusso nelle prossime ore in Commissione Bilancio. La proposta prevede di riaffidare transitoriamente, in attesa della definizione del bando pubblico, la gestione del complesso termale all'azienda autonoma delle Terme di Sciacca e la revoca della procedura di liquidazione.
Fonte: livesicilia.it
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