2015/09/20
TERME: NON CI RESTA CHE PREGARE
20/9/2015 - Giuseppe Recca
La scandalosa vicenda delle Terme di Sciacca, le cui ferite si sono riaperte in contemporanea con la fine del periodo di indennità di disoccupazione per molti dei lavoratori stagionali, solo alcuni dei quali sono riusciti a trovare altra occupazione, è da alcuni giorni tema di discussione in tutti i settori della vita sociale e politica dlela città. Tutti a commentare la gravissima ed evidente superficialità con cui il governo regionale segue le problematiche del turismo termale in Sicilia, tutti a commentare l'impotenza della politica locale di fronte ad un dramma che non è solo di pochi lavoratori, ma di un'intera città, sottoposta negli ultimi anni ad una excalation di degrado economico e culturale che non è sopraggiunta da un giorno all'altro.
Non bastano i rapporti istituzionali civili per accendere l'attenzione di chi ha potere decisionale, forse occorrono quelle azioni forti e decise, magari anche plateali, che la classe politica locale non si sente però di fare. A Palermo quella delle Terme è una delle tante emergenze che stanno coinvolgendo l'intera isola ed alla politica, così come alla burocrazia regionale, basta sapere che a Sciacca c'è un liquidatore che sta risanando i debiti vendendo il patrimonio per avere le... carte a posto. Tutto il resto, per loro, non conta. E' più importante tenere in vita il governo e fare accordi più o meno trasversali più che occuparsi delle Terme di Sciacca. Basta venderle, primo o poi arriverà un imprenditore amico che le acquisterà per poco e le ristruttuterà, magari con un corposo aiuto della stessa Regione.
Il dramma di chi per anni ha lavorato alle Terme anche se a titolo precario, è oggi il dramma di un'intera comunità, tradita prima dal sogno del terzo polo turistico e oggi da quel turismo termale che potrebbe dare lavoro almeno a metà dell'attuale bacino di disoccupati. Ma la reazione della città non c'è stata, questa è una delle colpe storiche dei saccensi. Incapaci di reagire con personalità di fronte alle sventure, soggiogati da una politica che storicamente non ha mai avuto la forza delle idee e la concretezza di chi non guarda solo al consenso ma anche alla crescita sociale e civile.
Oggi non resta che pregare, come hanno fatto i "camminatori" di Sciacca, il gruppo di saccensi che la sera girano per le vie del centro storico per tenersi in forma. Si sono fermati di fronte allo stabilimento delle terme e per alcuni secondi (foto) hanno pregato affinchè almeno dall'alto qualcuno si ricordi che da queste parti c'è bisogno di aiuto.
Fonte: teleradiosciacca.it
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