24 SETTEMBRE 2015
“È nostra ferma intenzione promuovere nuove e più forti iniziative, anche eclatanti, al fine di ottenere dal Governo regionale il mantenimento dell’impegno ad avviare le attività termali. Preliminarmente, si è ritenuto opportuna una nuova interlocuzione con tutti i rappresentanti politici e istituzionali del territorio”. È quanto affermano il sindaco Fabrizio Di Paola e il presidente del Consiglio comunale Calogero Bono nell’indire un incontro per lunedì, 5 ottobre 2015, con inizio alle ore 10,30, nella Sala Consiliare “Falcone e Borsellino” del Comune di Sciacca. La lettera di invito all’incontro è stata indirizzata ai parlamentari regionali e nazionali della provincia di Agrigento, ai consiglieri comunali, e anche al presidente della Regione, agli assessori regionali al Turismo, all’Economia e alla Salute, al presidente dell’Ars, al presidente dell’Anci Sicilia. L’iniziativa, si evidenzia, nasce d’intesa con i comitati civici per la difesa delle Terme.
Scrivono il sindaco Fabrizio Di Paola e il presidente del Consiglio nella lettera di convocazione dell’incontro: “Torniamo ad appellarci alla vostra autorevolezza e al vostro senso di responsabilità dopo le innumerevoli iniziative, andate finora a vuoto, tese a sbloccare la vicenda delle Terme di Sciacca, inattive ormai da sei mesi da quando a marzo l’assemblea dei soci ha deciso di chiudere tutto. Iniziative che erano finalmente culminate con un incontro col presidente della Regione Siciliana, on. Rosario Crocetta, lo scorso 26 maggio a Palermo, durante il quale avevamo avuto precise rassicurazioni sulle azioni del Governo. Registriamo, purtroppo, ancora oggi, con profonda e dolorosa amarezza, che quell’impegno del presidente non ha avuto seguito. È una situazione inaccettabile e non possiamo permettere che vada in rovina un bene, una risorsa, il simbolo della nostra Città, un ingranaggio fondamentale del suo sviluppo. Così come non possiamo permettere che un silenzio incomprensibile accompagni un disegno che non può in alcun modo avere un disastroso esito”.
“Non ci rassegniamo – proseguono il sindaco Di Paola e il presidente Bono -. Le Istituzioni locali, da marzo, sono in campo per trovare uno sbocco in un muro di gomma. Affinché la nostra non diventi una voce solitaria che grida nel deserto, è fondamentale che ognuno, ogni rappresentante del territorio, si assuma in pieno la propria responsabilità e si superi questo stato di torpore. Le Terme di Sciacca devono riaprire. La stagione estiva è da poco trascorsa, infruttuosamente. Speravamo, così come ci era stato rassicurato, che si mettessero in atto le soluzioni-ponte prospettate dal Comune di Sciacca per rimettere in attività lo Stabilimento Termale e il Grand Hotel delle Terme in attesa dell’emissione dell’avviso per la gestione pluriennale dell’intero e inestimabile patrimonio (bando di cui non si ha ancora alcuna notizia)”.
“L’obiettivo, ora, è la prossima stagione – concludono il sindaco Di Paola e il presidente Bono – . Bisogna fare il possibile affinché la Regione, proprietaria dei beni, con i suoi assessorati, con i suoi uffici, si occupi concretamente delle nostre Terme non rinviando colpevolmente le soluzioni. Le Terme sono una risorsa produttiva e tenerle chiuse è davvero un delitto. Questa estate il Comune di Sciacca ha ricevuto non so quante telefonate da tutt’Italia da persone che avevano prenotato per le terapie. Persone che, non riuscendo a mettersi in contatto con gli uffici delle Terme, chiedevano informazioni preoccupati da quanto letto sulla stampa. Il danno all’immagine, all’economia locale, all’occupazione è incalcolabile”.
Fonte: comune.sciacca.ag.it
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