2012/10/11

LE TERME SONO SOLO UN BENE IMMOBILIARE PER LA REGIONE SICILIANA. I RETROSCENA DELLA MISSIONE A MILANO.


La Regione Siciliana ha – come a tutti noto – un sacco di problemi. Sotto il profilo immobiliare però – come forse non a tutti noto – ha tre progetti.
Vuole/deve, infatti :
- gestire la valorizzazione delle Terme di Sciacca e di Acireale
- dismettere il patrimonio immobiliare di proprietà
- gestire il Fondo per l’Abitare Sociale in Sicilia
Roba non di poco conto, di grandissima complessità e di enorme difficoltà.
L’assessorato all’Economia della Regione però, nonostante il pessimo momento di mercato etc etc, si è assunto la responsabilità di portare aventi tali progetti e , dopo un lungo lavorio di cervelli, ha messo a punto tre Bandi. Per presentare i quali l’assessore Prof. Avv. Gaetano Armao è volato il 3 ottobre, a Milano.
No, non ha convocato giornalisti.
Ha incontrato un gruppo molto ristretto – e immagino selezionato – di operatori del real estate e si è fatto ospitare (assai sobriamente, neppure un welcome coffe. Cosa che ho apprezzato moltissimo, insieme alla puntualità del meeting) in una delle Sale Riunioni di Palazzo Lombardia. Ovvero la nuova sede della nostra Regione.
Io c’ero, e quindi vi racconto: con l’autorizzazione espressa dell’assessore.
Terme. Viene fornito un documento sintetico ma preciso, il quale rivela che la Sicilia, nel sistema termale italiano, si colloca nella “seconda fascia”, quella che registra meno di un milione di presenze/anno. Ovviamente, l’obiettivo è l’allungamento della stagione, per ora concentrata nei “soliti” mesi estivi. La sfida è che l’Isola si possa inserire tra le Regioni leader (Veneto, Campania, Emilia Romagna e Toscana) le quali insieme raggiungono il 76% del fatturato nazionale del settore. Ma c’è un ostacolo: le cure termali presentano un trend di decrescita (e qui si potrebbe ragionare a lungo … il ”vero competitor” è l’evoluzione della scienza medica) . In compenso, si sviluppa -e solidamente- il comparto benessere. Occorre dunque abbandonare il concetto delle peraltro celebri “stufe vaporose“ di Sciacca, e puntare su qualcosa d’altro (la Sicilia, nel comparto wellness, ha sinora investito molto poco).
C’è un “costituendo distretto per il benessere termale”, per il quale si attende il riconoscimento/accreditamento ufficiale.
Occorrono restyling, aggressività, interrelazione e promozione, per la massimizzazione del valore aggiunto del comparto, nell’ambito di una strategia di penetrazione del mercato potenziale.
Insomma, si cercano partner privati esperti.
Il Bando relativo andrà in pubblicazione tra circa una settimana.
Dismissioni del patrimonio immobiliare. Andranno in vendita 68 cespiti, per un valore complessivo di 224 milioni di euro, distribuiti su tutto il territorio regionale. Il primo step comprende 30 cespiti ( 116 milioni). L’elaborazione presentata (a cura della Sicilia Patrimonio Immobiliare SpA) offre – come sempre in questi casi – diverse “ ciliege “ e svariati “ limoni”.
(Devo ammettere che alcuni di questi limoni – a giudicare anche solo dalle foto – non sono molto appealing , e appaiono pure carucci . Ma non si sa mai, a qualcuno potrebbe interessare, che so, un 40 metri quadrati a Cefalù, valore 111 mila euro…).
Per gli immobili oggi destinati a Palacongressi ( Agrigento), Ospedale ( Sciacca ), Mercato Ortofrutticolo ( Caltanissetta e Catania ), etc, l’ assessore annuncia un “ percorso accelerato“ e tutta la possibile “assistenza” al potenziale acquirente, in accordo con i Comuni interessati ( che sono tanti…).
La data room è consultabile sul sito della Regione. La scadenza per le manifestazioni di interesse è il 22 ottobre.
Housing Sociale. La Regione deve pensare , e molto seriamente , all’ abitare sociale ( inteso anche come “ detonatore” di altre iniziative imprenditoriali e collaterali, a cascata ) e si allinea concettualmente con quanto già in tal senso in atto in Trentino e Sardegna. Pur disponendo di una SGR regionale “ interna”, però, si è scelto di fare una scelta “ diversa”, affidandosi agli esiti di una gara a evidenza pubblica per individuare un soggetto terzo, che sarà il gestore del Fondo regionale.
Allora, delle linee guida del Fondo ( articolo 5 della l.r. 1/2012) tutto o quasi si sa. Il valore minimo è fissato in 50 milioni di euro ( ma Armao si augura possa arrivare a 70/100 milioni) , da raggiungere entro sei mesi dall’ approvazione del Regolamento del Fondo. L’ ammontare minimo di ciascuna sottoscrizione è pari a 250 mila euro. La durata è prevista in 25 anni. La Regione ci mette 30 milioni ( che derivano da una ri-programmazione di fondi Gescal) e “ che ci sono davvero ”, gestiti da CDP: la quale , dal canto suo, ci mette 20 milioni. Se una qualche Fondazione bancaria, che so, ci aggiungesse ancora un pugno di dollari, il tetto dei 50 milioni sarebbe superato e l’ assessore Armao potrebbe rilassarsi , magari andando alle Terme…
Veniamo alla selezione della SGR ( ciò è previsto dai Decreti N°27 del 12 luglio 2012 e N° 1771, 17 agosto 2012 dell’assessore regionale per l’economia, di concerto con l’assessore regionale per le infrastrutture), chiamata a “istituire e gestire un Fondo comune di investimento immobiliare riservato a investitori qualificati etc etc, per la realizzazione di interventi di Housing Sociale nella Regione Sicilia“. Il Bando andrà in pubblicazione nei prossimi giorni sulla Gazzetta europea, sulla Gazzetta italiana e – per estratto – sulle pagine di alcuni quotidiani nazionali.
Qualche cosina, però, ve la posso anticipare. Saranno ammesse alla gara tutte le SGR, nonché le SGR armonizzate, in possesso di alcuni requisiti tra cui, fondamentale , “ l’ aver raggiunto, nei tre anni antecedenti la pubblicazione del Bando, per almeno un semestre, un valore complessivo di attività immobiliari in gestione per un importo almeno pari a un miliardo di euro”.
Il criterio di aggiudicazione sarà in base all’ offerta economicamente più vantaggiosa.
( Un veloce giro di telefonate tra operatori amici – rigorosamente protetti dall’ anonimato – mi ha fatto capire che, nonostante l’ incarico sia molto complesso e difficile, il valore stimato della gara fa gola a tanti, anche se non sono in tanti a vantare i requisiti richiesti. Si prevedono dunque Raggruppamenti, e affilamento delle unghie).
La tempistica? Entro metà dicembre2012, per la presentazione delle offerte e l’ immediata successiva apertura delle buste.
Poi, l’ insediamento dei componenti della Commissione aggiudicatrice. Nulla in merito si sa.
Reiterando una mia celebre frase di svariati anni orsono, “Dio illumini le loro menti e le loro anime".

Nessun commento:

Posta un commento