2014/04/13

“THERMAE IN FABULA” OVVERO “A PROPOSITO DI TERME DI SCIACCA ”…

Ancora una volta L’AltraSciacca torna a parlare dell’enorme importanza del bacino idrotermale della nostra città. Una risorsa unica nel paronama europeo e che non abbiamo ancora sfruttato a fondo. Sono sotto gli occhi di tutti le vicende che riguardano la Terme di Sciacca elencate anche sul nostro blog http://termedisciacca.blogspot.it/.
Questa volta però non vogliamo parlare della gestione dell’azienda, ma di un altro aspetto, prettamente naturalistico.
Fortunatamente, infatti, è la natura stessa a ricordarci che Sciacca ha una grande potenzialità termale. In questi giorni hanno fatto comparsa sul web le foto di una sorgente, che magari già tanti conoscevano, in un posto sicuramente noto a molti di voi: lo svincolo che da via Ghezzi conduce al Museo del Mare. Proprio in quel punto una volta sorgeva una baracca costruita da Salvatore Bentivegna meglio conosciuto come “Turiddu u moru”, che ha ricalcato un pò le gesta di Filippo Bentivegna scolpendo su pietra figure antropomorfe.
La baracca è stata rimossa ma proprio in quel punto sgorga una sorgente di acqua termale che potete ammirare nelle seguenti foto realizzate da un nostro fotoreporter.
 L’evento non stupisce più di tanto poichè siamo a due passi dalla valle dei bagni, nota per questi fenomeni, ma ciò che colpisce è anche il contesto. Attorno alla sorgente e sotto gli alberi della zona è un brulicare di sculture del Moro sulla roccia, lasciate in balia dell’azione erosiva degli agenti atmosferici e magari di qualche atto vandalico (già qualche volto non è più riconoscibile).
Noi de L’AltraSciacca ci chiediamo: Perchè non sistemare questa zona preservandola dall’azione dell’uomo e del tempo e renderla un luogo di interesse?
Si potrebbe anche pensare alla creazione di un percorso prettamente pedonale, visto e considerato che molti turisti già percorrono questa strada, che parte dalla Chiesetta della Madonna del Riposo (utilizzabile per mostre temporanee o permanenti), scende giù per la valle dei Bagni con l’edificio delle Terme Selinuntine (salvandolo dal più totale degrado) e che termina con la sorgente naturale. Una zona che potrebbe anche essere meta di qualche passeggiata domenicale, arricchendola magari con degli eventi.
Un domani poi il percorso si potrebbe prolungare grazie all’apertura del Museo del Mare.
Il punto più oneroso del progetto sarebbe la sistemazione delle vecchie Terme Selinuntine, ma la fruibilità della Chiesetta, la sistemazione del percorso e la preservazione, segnalazione e fruibilità della sorgente e delle sculture potrebbero essere delle azioni attuabili sin da ora e non particolarmente costose.

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