2014/04/03

ANTONIO MANGIA INTERESSATO AL PATRIMONIO TERMALE

Dopo un’apertura a singhiozzo, effettuata nel periodo tra febbraio e marzo (anche in concomitanza col Carnevale), si accinge a riprendere a pienissimo ritmo, da venerdì 4 aprile, l’attività dell’Hotel Lipari, uno dei quattro alberghi del complesso alberghiero di Sciaccamare, di proprietà di Aeroviaggi, il colosso turistico di proprietà di Antonio Mangia. L’11 aprile sarà la volta del Cala Regina; il 18 si accoglieranno gli ospiti del Torre del Barone; il 25 aprile anche le camere dell’Alicudi saranno a disposizione dei clienti. Da quel momento l’attività sarà a pieno regime per tutti gli hotel.
Antonio Mangia
Sciaccamare è pronta a riprendere la stagione, dunque. Con prospettive significative di sviluppo e perfino di rilancio di tutto il territorio, non solo dunque per l’ex Sitas ma anche per altri impianti ricettivi della città.
“Solo Mangia può rilanciare le Terme”, dicono da Palermo alcuni dei suoi più stretti collaboratori. Insomma: lo scenario non sembra di secondaria importanza, tanto più che Aeroviaggi, pur con le critiche che Antonio Mangia non ha mai lesinato alla politica ma anche allo stesso tessuto sociale cittadino, più volte accusato di non avere la migliore cultura dell’ospitalità che da una città come Sciacca ci si aspetterebbe, oggi è l’unico soggetto ad avere forse una conoscenza perfetta delle tendenze sui possibili flussi turistici che riguardano il territorio di Sciacca, e un suo intervento forse potrebbe finalmente chiudere una fase lunghissima, iniziata ben 15 anni fa. Al 1999 risale, infatti, il via libera della Regione siciliana alla legge che stabiliva la privatizzazione delle Terme. Dopo 15 anni di bandi, spedizioni più o meno produttive di assessori, dibattiti politici e ordini del giorno del Consiglio comunale, Antonio Mangia potrebbe scrivere finalmente la parola fine su un’avventura infinita. L’obiettivo è ambizioso: rilanciare le Terme, sperando naturalmente che a questo corrisponda la creazione (e soprattutto la salvaguardia) di posti di lavoro.
È il caso dello stesso Grand Hotel delle Terme. Si sussurra da qualche giorno, con sempre maggiore insistenza, che Aeroviaggi sia ormai pronta a fare un’offerta alla Regione Siciliana per acquisire la gestione della struttura alberghiera del viale delle Terme. Il tentativo potrebbe anche essere quello di anticipare i tempi sul bando per manifestazioni d’interesse che Palermo dovrebbe tornare a pubblicare. Antonio Mangia in persona ha già incaricato diversi suoi emissari a interloquire con il governo della Regione ma anche con gli stessi funzionari dell’assessorato regionale all’Economia, per capire da loro se ci siano o meno margini significativi per un’acquisizione del patrimonio termale per una gestione privata. Non si sa se questo sia possibile. Si sa per certo che Mangia intende affrettare i tempi, non escludendo di intervenire sin dalla stagione in corso. Comunque la si pensi, finalmente si può toccare con mano una prospettiva. Si spera solo che il tutto non si impatanti nelle secche della burocrazia, con buona pace delle belle parole e dei convegni sulle prospettive turistiche, di cui la gente è ampiamente stanca come dimostrano anche alcuni risultati elettorali.

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