2012/07/31

164 BUONI MOTIVI PER NON CAPIRE L'OPERATO DELLA REGIONE SICILIA.




Quando si dice che per andare avanti bisogna guardare al passato....
La creazione delle società per azioni delle Terme di Sciacca e di Acireale ha avuto, tra i primi risultati, la diaspora dei dipendenti termali tra gli uffici regionali. Gente preparata, spesso con decenni di esperienza alle spalle, vincitrice di regolare concorso pubblico è transitata nei più disparati Uffici regionali. Ovviamente un fanghino massaggiatore o un tecnico manutentore poca attinenza ha con la scrivania di un ufficio, alla quale siede mortificando le proprie competenze e non avendo riconosciuto (a distanza di anni) nemmeno il corretto inquadramento professionale. Gente giusta (per le professionalità acquisite) nel posto sbagliato.

164 persone che, come si legge nell'articolo qui sotto, sono stati "stabilizzati" nella pubblica amministrazione regionale. La domanda è quasi automatica: Se la Regione Sicilia è l'unica proprietaria delle Terme, vuol dire che i termali erano già dipendenti regionali? Praticamente si, dipendenti delle vecchie Aziende Autonome con contratto di tipo privatistico, quindi in realtà di nessuna stabilizzazione si può parlare.

Altra domanda: I dipendenti termali regionali, prima della diaspora ed ancora in ruolo alle Terme, per chi lavoravano? Sembra una domanda stupida, ma i termali sono stati "prestati" dalla Regione (datrice di lavoro) alla società per azioni (cioè il privato, che tale ancora non è perché società partecipate a totale carico della Regione), con evidente confusione. La Regione "prestava" i propri dipendenti a se stessa. Fatto sta che esistono ancora le Aziende Autonome delle Terme con un adeguato numero di dipendenti occultate in esse. Una sorta di Cerbero a due teste, con doppia regia di comando, doppia burocrazia, doppi stipendi per guidare un’unica macchina.

Ultima domanda: Ma se 164 dipendenti regionali hanno cambiato "luogo di lavoro" rimanendo in forza alla Regione, chi è che lavora per loro (almeno a Sciacca, dato che ad Acireale dovrebbe essere tutto chiuso) negli stabilimenti termali? Risposta facile: ditte private e lavoratori assunti ad hoc dalla s.p.a. (vietato pensare a favoritismi di alcun tipo). Qualsiasi lavoro effettuato alle Terme, alla Regione costa il doppio: per un ex termale parcheggiato e per un nuovo lavoratore assegnato. 
Chissà quante risorse finanziarie si potevano destinare alla manutenzione e rilancio reale delle Terme, piuttosto che volatilizzarsi in compensi di Cda, amministratori e carrozzoni vari.
Apprendiamo dal Corriere di Sciacca, che partecipa a questo Forum, che è stata rifatta la cupola dello Stabilimento di Via Agatocle, un tempo "tempestata di tessere di ceramica". Ottima cosa, davvero, se l’effetto non fosse come quello di dipingere le unghie a un paziente in terapia intensiva. Purtroppo continuano ad essere lavori pagati con soldi regionali, piuttosto che a carico del gestore privato. Ma questa è un'altra storia. Una delle 164 storie e più che interessano le Terme.


Leggete l'articolo tratto dal sito Il Mattino di Sicilia.it

IL PROCURATORE DELLA CORTE DEI CONTI COPPOLA: LE PENSIONI OGGI COSTANO ALLA REGIONE 639 MILIONI
Sul tema del personale della Regione siciliana si è espresso ampiamente, tra l’altro, anche il procuratore regionale della Corte dei conti Giovanni Coppola, il quale ha fatto notare come la pianta organica della regione siciliana sia stata dilatata per fare spazio a circa cinquemila precari da stabilizzare. In sostanza le persone non vengono più assunte sulla base di una pianta organica che ne stabilisce il fabbisogno ma la pianta organica viene adeguata alla presenza di personale precario già presente nella pubblica amministrazione regionale. Questo è avvenuto con  l’articolo 51 della Legge regionale 12 maggio 2010 n.11. “Il nuovo organico – dice Coppola – è stato calcolato con esclusione dei dirigenti e del personale del Corpo Forestale della Regione”. Così, è sempre il magistrato contabile che parla, “La nuova dotazione organica, al netto delle predette esclusioni, viene determinata in 15.600 unità, quale somma del personale della categoria “A” che conta 2.800 unità, della categoria “B” con 2.600 unità, della categoria “C” che prevede 4.600 unità e della categoria “D” ove sono previsti 5.600 dipendenti”.
Il raffronto possibile è con la “precedente dotazione organica della Regione siciliana, contenuta nelle tabelle allegate alla Legge regionale n. 41 del 29 ottobre 1985 e successive modifiche, che prevedeva 528 Dirigenti regionali, allora distinti in direttori regionali e dirigenti superiori, mentre il totale del personale non dirigenziale ammontava, escludendo come adesso il Corpo Forestale (una delle competenze statali delegate alla Regione siciliana da non confondere con gli operai forestali ndr), a 10.792 unità. In sostanza, con la nuova dotazione organica si è avuto un incremento di personale non dirigenziale di 4.808 dipendenti, curiosamente molto vicino, per non dire quasi uguale, a 4.857, che è il numero di dipendenti stabilizzati con decorrenza primo gennaio 2011 ed inquadrati nelle categorie A e B”.
Il procuratore generale fa anche un po’ di storia: “Alla data del 31 dicembre 2011 – dice – i dipendenti a tempo indeterminato della Regione siciliana, esclusi i Dirigenti, erano 15.383 (compresi i 164 dipendenti provenienti dalle ex Terme di Sciacca ed Acireale e i 1.309 dipendenti del Ruolo del Corpo Forestale). Al 31/12/2011 i Dirigenti della Regione a tempo indeterminato erano 1.835 (con una diminuzione di 128 unità rispetto al 2010 quando erano 1.963). Il rapporto tra dirigenti e restante personale regionale si è lievemente innalzato rispetto al passato e si porta a 1 dirigente ogni 8,4 dipendenti. Al personale a tempo indeterminato va, però, aggiunto il personale “esterno” a tempo determinato della Regione che, per effetto delle predette stabilizzazioni si è abbassato di numero portandosi a 3.070 unità, a fronte dei 7.512 unità del 2010. Tra il personale a tempo determinato, si contano 82 Dirigenti, in aumento di 12 unità rispetto al 2010. Considerato che la Regione ha 1.835 Dirigenti “di ruolo” è difficilmente comprensibile il ricorso all’assunzione di ulteriori Dirigenti esterni”.
Sommando personale a tempo indeterminato e personale a tempo determinato si arriva, a fine 2011, a un totale di dipendenti regionali di 20.288 unità.
Nel corso del 2011 la spesa per il personale regionale, in termini di impegni, è stata di 1 miliardo 84 milioni di euro, con un aumento di 56 milioni di euro rispetto al 2010.
Il totale dei pensionati regionali al 31 dicembre 2011 era di 16.098 unità. Nel corso del 2011 il Fondo Pensioni Sicilia ha liquidato 325 nuove pensioni ordinarie, 176 pensioni di reversibilità e ben 497 pensioni con le agevolazioni della L. 104/1992: è il caso dei cosiddetti baby-pensionati che potevano ottenere la pensione con 25 anni di servizio ove accudissero un parente gravemente disabile.
“Tale fenomeno, che tanto ha fatto discutere per l’incomprensibile disallineamento rispetto alla normativa nazionale, si deve considerare concluso a seguito del varo dell’art. 4 della Legge Regione siciliana n. 7 del 12 gennaio 2012 che ha eliminato detto anacronistico privilegio”.
La spesa per i trattamenti pensionistici a carico della Regione, per l’anno 2011, si è attestata, per impegni, a  639 milioni, con una diminuzione di 10 milioni di euro rispetto all’importo dello scorso esercizio.

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