La prima pagina del sito di RMK il 09/07/2012 si occupa di TERME. Riproponiamo di seguito l'articolo della redazione.
La battuta circola con insistenza, soprattutto sul web. Dopo il
tribunale toccherà alle Terme. Sì, se le porteranno via da qui.
Tribunale e Terme sono situazioni diverse, intendiamoci. L’atteggiamento
della gente, tuttavia, la dice lunga sulla rassegnazione che ormai
pervade una città sempre più in caduta libera su diversi fronti:
economia, società, politica, prestigio delle istituzioni.
Ma andiamo con ordine. Era il 1999 quando il governo regionale allora
guidato da Angelo Capodicasa approvò la legge che stabiliva un processo
di privatizzazione delle Terme di Sciacca. Anni dopo sarebbe nata una
Spa prima per affiancare, poi per sostituire la vecchia azienda
regionale. Il tutto nell’ottica di una futura cessione a privati delle
strutture. La Regione imprenditrice aveva fallito, occorreva far entrare
chi fosse in possesso del cosiddetto “know-how”, insomma: chi ci
sapesse fare.
Ne venne fuori un consiglio d’amministrazione che avrebbe dovuto
consegnare le Terme ad acquirenti che però non si sono mai
materializzati. Cda che dopo un bel po’ di anni fu graziosamente mandato
a casa. A deciderlo il governo Lombardo. Tutto da rifare, dunque. Tanto
più che le Terme nel frattempo hanno perso smalto, soldi, lavoratori,
funzione, prestigio. E mentre si malignava che il deprezzamento
obbedisse a precise scelte volte a consegnare una risorsa straordinaria
per un piatto di lenticchie, la Regione ha cambiato strategia. Non più
privatizzazione ma affidamento a privati della sola gestione delle
strutture. Forse sono cambiati i termini, ma non la sostanza. E a
cercare il partner privato dovrà essere Italia Turismo.
In questo quadro è successo di tutto. Sono perfino piovute le accuse
politiche, soprattutto a Lombardo e a Di Mauro, di aver fatto diventare
le Terme di Sciacca una segreteria politica, una autentica succursale
dell’MPA. Accuse respinte al mittente con la spiegazione che se le Terme
di Sciacca hanno ancora una speranza di sopravvivenza è grazie al
risanamento operato dall’attuale amministratore unico, Carlo Turriciano,
nominato proprio dal governo regionale in carica.
E il Comune di Sciacca? I fatti degli ultimi anni hanno dimostrato
che non ha avuto alcun potere decisionale nella condizione generale in
cui le Terme di sono venute a trovare. Fabrizio Di Paola sta tentando di
invertire la rotta. Ed è per questa ragione che è tornato a chiedere
alla Regione “Un ruolo nel futuro delle Terme”.
Il sindaco ne ha parlato con l’assessore all’Economia Gaetano Armao e con il direttore generale di Sviluppo Italia Sicilia Vincenzo Paradiso.
Il sindaco ne ha parlato con l’assessore all’Economia Gaetano Armao e con il direttore generale di Sviluppo Italia Sicilia Vincenzo Paradiso.
“Non è possibile – ha detto Di Paola – rinviare ogni decisione sul
rilancio e sul futuro delle Terme di Sciacca”. L’incontro con Armao e
Paradiso si è svolto nella sede dell’Assessorato Regionale all’Economia.
E’ qui che il sindaco ha appreso che Sviluppo Italia Sicilia è
prossima a consegnare lo studio commissionatogli dalla Regione Siciliana
per la predisposizione del bando a evidenza pubblica per la selezione
del partner privato. Un appuntamento più volte slittato ma che,
evidentemente, finalmente è sul punto di vedere l’approdo finale. E dire
che non c’è stato assessore regionale al turismo che non ha fatto una
capatina a Sciacca per venire a dire che tutto era a posto, che tutto
era in regola, che il cronoprogramma seguiva regolarmente il suo corso,
che le Terme sarebbero tornate quelle di un tempo.
Di Paola ha chiesto per il Comune una funzione di indirizzo,
vigilanza e controllo”. “Sarà mia cura – dice ancora oggi il sindaco
Fabrizio Di Paola – seguire il processo di privatizzazione fino alla sua
conclusione affinché le Terme di Sciacca abbiano un ruolo strategico
proporzionato al loro valore”.
E in una fase in cui il turismo termale è in crisi ovunque, i tagli
dello Stato e la crisi occupazionale, i saccensi non aspirano a granché:
fitness o turismo del benessere. Vorrebbero solo che le Terme
tornassero alla normalità. Anche questa purtroppo sembra essere
diventata un lusso.
Fonte: RMK
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