Il 23 giugno scorso, durante la presentazione del libro di Giuseppe
Rajola “Mistero Sciacca – Storia di un corallo di altri tempi”, il
sindaco di Sciacca Fabrizio Di Paola è intervenuto rispondendo ad alcune
questioni emerse nel corso del dibattito.
Particolarmente interessanti sono state le parole del primo cittadino
sulla questione delle Terme di Sciacca sollevata da Pietro Mistretta,
presidente dell’associazione L’AltraSciacca.
Il sindaco Di Paola ha dichiarato di essersi “stancato di un
atteggiamento di indifferenza, di superficialità e anche di assoluta
ignoranza e non conoscenza del problema da parte della Regione Siciliana”. E soprattutto di essersi stancato di un “atteggiamento
di nessuna considerazione nei confronti della città, di chi la
rappresenta e di quello che rappresenta chi oggi svolge un ruolo di
primo cittadino”. Parole pesanti che mettono in luce, ma
probabilmente non era necessario, l’assenza di collaborazione e
interazione del Governo regionale con le Amministrazioni comunali delle
città termali come Sciacca e Acireale.
Il Governo regionale e Sviluppo Italia Sicilia non vogliono avere
alcuna interlocuzione con la città che sarà pertanto destinata a subire
inerme gli effetti del famoso bando di privatizzazione.
Sin dal suo insediamento il sindaco Di Paola ha cercato di dialogare
con il presidente Lombardo e con l’a. d. di Sviluppo Italia Vincenzo
Paradiso, entrambi destinatari di una lettera cui, dichiara apertamente
il primo cittadino saccense, non è mai stata data risposta.
Ed è gravissimo che la Regione Sicilia perseveri nel più assoluto
mutismo, continuando a lavorare occultamente, non rendendo partecipi le
amministrazioni delle città termali, soprattutto in considerazione del
fatto che il bando di affidamento a privati della gestione delle Terme
di Sciacca e di Acireale probabilmente è già pronto per essere
pubblicato il prossimo 9 Luglio 2012.
Il sindaco Di Paola esorta quindi i suoi concittadini, perché “tutti dobbiamo ribellarci a fronte di una situazione che è paradossale, perché tutti noi pensiamo che le Terme ci appartengono”.
Il messaggio appare chiaro: il Governo regionale tira dritto, il
sindaco di Sciacca viene ignorato ed è necessario che, come sollecitato
dal primo cittadino, la città si impegni “ad essere protagonista di
questo momento, a manifestare pubblicamente nei confronti degli enti
competenti che, peraltro in questo momento, non sono neanche
interlocutori affidabili; perché di qui a qualche mese alla Regione
Siciliana si voterà e quindi purtroppo non abbiamo neanche una
affidabilità di interlocuzione, ma noi dobbiamo provare a riprenderci il
nostro patrimonio”.
Il Forum delle Terme di Sciacca è da qualche tempo impegnato nel
sollecitare e alimentare il dibattito e l’attenzione sul destino delle
Terme e per questo condivide appieno l’invito del Sindaco a tutti i
Cittadini a “sollevarsi rispetto a questo problema, perché le Terme
ci appartengono e non possiamo più consentire che lentamente ci sia un
momento di impoverimento, di degrado”.
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