Dal Forum
Terme di Acireale apprendiamo e riportiamo. Ricordiamo ai nostri lettori
che il Forum Terme di Acireale è in sinergia con il Forum delle Terme
di Sciacca, cui fanno parte il Corriere di Sciacca, l'AltraSciacca e
diverse Associazioni. Ribadiamo la considerazione che sulla questione
che riguarda le Terme di Sciacca, nulla è dato sapere. Il silenzio
continua. Siamo in attesa che il sindaco Fabrizio Di Paola incontri il
presidente di Sviluppo Italia-Sicilia.
Abbiamo appreso da un deputato
regionale, ed è stato confermato da un comunicato stampa del PD di
Acireale al settimanale I Vespri che nel numero 29 di sabato dedicherà
un ampio speciale alla notizia, che Sviluppo Italia Sicilia ha ultimato
la “due diligence” sulle Terme di Acireale e di Sciacca, completando le
valutazioni di tipo tecnico, economico-finanziario, patrimoniale e
giuridico preliminari alla redazione del bando di gara internazionale
per la privatizzazione dei due complessi termali.
Secondo l’advisor, ad Acireale non
sussisterebbero i margini per procedere all’affidamento della gestione
ai privati attraverso una gara internazionale ad evidenza pubblica,
perché l’attuale situazione non è compatibile con gli standard previsti
da tale modalità di privatizzazione. Il Report è già stato consegnato
all’Assessorato all’Economia e i tecnici lo stanno esaminando
attentamente. Alla luce della notizia, in attesa di conferme ufficiali
da parte degli uffici competenti all’Assessorato all’Economia, il Forum
permanente sulle Terme di Acireale, promosso dal Lions, confermando
quanto sostiene ormai da quattordici mesi, ribadisce che ora più che
mai è necessaria la via del dialogo, non quella del muro contro muro tra
la comunità di Acireale e gli uffici regionali.
Solo la via del dialogo
consentirebbe alla Regione e ai suoi consulenti di conoscere più da
vicino come la città di Acireale vede il proprio futuro sviluppo
turistico e di comprendere per quali motivi rinunciare alle Terme,
funzionanti come stabilimenti di medicina termale e di termalismo del
benessere, costituirebbe un grave nocumento all’intera comunità di
Acireale. Dall’altro lato, anche amministratori e politici di Acireale,
nel confronto con la Regione, avrebbero modo di capire che la situazione
è pervenuta ad un tale livello di gravità per cui non è possibile più
indugiare, rendendosi necessario “blindare” l’area termale all’interno
degli strumenti di programmazione urbanistica cittadina per arrestare,
sul nascere, possibili tentazioni di speculazione, e rendendo più
attrattiva l’area stessa per i potenziali investitori privati
interessati a proseguire sulla strada del termalismo.
Fonte: Corrieredisciacca.it
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