Timidi passi in avanti verso la ripresa del dialogo tra la città di Acireale e la Regione Siciliana sulla vicenda delle Terme.
Il Presidente della VI commissione consiliare permanente Sviluppo
Economico Antonio Riolo, che l'1 giugno aveva convocato il Forum per
un’audizione, impegnandosi successivamente a definire un’agenda di
iniziative da far adottare a Giunta e Consiglio Comunale, ha ricevuto
una lettera ufficiale da Sviluppo Italia Sicilia. La società partecipata
dalla Regione, advisor per la privatizzazione delle Terme, si è
dichiarata disponibile ad incontrare il Comune di Acireale, previo
raccordo con l’Assessorato regionale all’Economia da cui dipende per
tale attività di consulenza.
Adesso rimane da vedere quando e come
l’Assessorato, anche per tramite del Servizio Partecipazioni e
Liquidazioni diretto dalla dottoressa Maria Filippa Palagonia, procederà
alla convocazione a Palermo della rappresentanza acese, cui potrebbe
aggregarsi, se verranno rispettati gli impegni concordati, anche i
coordinatori del Forum.
Diventa ora fondamentale la presa di coscienza da parte del Consiglio
Comunale. E qui ancora una volta il giovane presidente della sesta
commissione si è mosso tenendo fede a quanto promesso al Forum. Ha
scritto al Presidente del Consiglio Toruccio Di Maria, presente insieme
al Vice Sindaco Mario Pavone all’audizione tenutasi col Forum,
richiedendo ufficialmente la stesura di un ordine del giorno e il suo
inserimento in una prossima seduta del civico consesso.
L’ultimo ordine del genere riguardante le Terme fu votato all’unanimità il 1 febbraio del 2011, quando presidente era Pietro Filetti.
Allora le condizioni di contesto, pur non dissimili da quelle attuali,
erano diverse e c’era l’attenuante che i liquidatori, Margherita Ferro e
Michele Battaglia, si erano insediati da poco. Qualche settimana dopo,
infatti, la professoressa Ferro venne invitata in Consiglio a riferire.
Adesso la situazione è ben più grave,
sia per le critiche condizioni tecniche, organizzative e finanziarie in
cui versa lo stabilimento di Santa Caterina, sia per il deteriorato
quadro istituzionale di riferimento, dato che la liquidazione si è
impantanata in alcuni nodi giuridici non facilmente risolvibili e la
privatizzazione, soltanto annunciata all’inizio del 2012 con il
conferimento dell’incarico a Sviluppo Italia Sicilia, prosegue a
singhiozzo nelle segrete stanze palermitane.
Di tutto ciò il Sindaco di Acireale Nino Garozzo si è fortemente
lamentato nei giorni scorsi usando toni duri nei confronti della
Regione, ma si è limitato a farlo a mezzo stampa, senza assumere
iniziative più forti e dirette come invece sta facendo il suo collega
Fabrizio Di Paola a Sciacca. In compenso, però, sembra volersi muovere
in fretta il Consiglio, per il tramite appunto della sesta commissione
permanente.
Saro Faraci
16/07/2012
Fonte: ecodelleaci.it
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