Sciacca non lo meritava. Si può speculare
all'infinito su qualsiasi cosa: sull'allegra gestione economica o sulle
presunte assunzioni clientelari, frase usata sempre in campagna
elettorale dai conigli di turno mascherati da leoni, che poi ritirano la
propria parola nel momento di tirare fuori nomi. Ma Sciacca, a livello
di immagine, questo non lo meritava. Per fortuna che non si è ancora
provveduto a rinominare la città "Sciacca Terme", perchè altrimenti
saremmo stati presi in giro da quella parte di stivale che ancora si
ricorda che esiste una ridente cittadina o quella seaside town, come
viene definita sul sito del Verdura Golf Resort. Questa volta il
presidente Crocetta, salutato come il nuovo che avanza (e per carità
magari lo è), ha trattato la vicenda Terme di Sciacca in modo del tutto
superficiale. La telefonata avvenuta ieri tra il senatore del Pdl
Giuseppe Marinello ed il governatore, ha lasciato a bocca aperta i
saccensi.
Al senatore Marinello che chiedeva lumi sugli stagionali
e sulla loro assunzione, assolutamente necessaria per aprire l'albergo e
la piscine delle terme di Sciacca, ha così risposto: “attendiamo
l'approvazione del bilancio regionale”. Crocetta, era del tutto
all'oscuro del fatto che le Terme di Sciacca avessero un proprio
bilancio. Ieri pomeriggio poi, l'onta:
revocata in autotutela la
proroga di 90 giorni del termine di scadenza del bando per l’affidamento
a privati della gestione e valorizzazione delle Terme di Sciacca perché
pubblicata successivamente alla scadenza iniziale, fissata alle ore 13
del 28 marzo scorso.
Questa proroga era stata richiesta da più parti perché il bando non era stato adeguatamente pubblicizzato.
Che
il bando non avesse appeal lo aveva capito anche il sindaco di Sciacca,
Fabrizio Di Paola che in una nota al presidente Crocetta, chiedeva una
maggiore visibilità per le Terme, magari traducendolo anche in inglese.
Già, perchè nel 2013 un sindaco deve chiedere di tradurre il bando in
altre lingue per avere maggiore visibilità. Ma a chi interessa, caro
sindaco Di Paola? La politica regionale ignora del tutto Sciacca e la
utilizza soltanto come passerella durante le elezioni.
Ed i
saccensi sono stufi. Sono stanchi, per esempio, di non sapere come
vengono ingaggiati i dipendenti nelle società che percepiscono denaro
pubblico. Sono sdegnati delle raccomandazioni, mentre cerchiamo di
convincerli che il curriculum è l'unica strada percorribile. Sono
esausti di vedere il signor X ingaggiato in quel posto per meriti mai
noti, mentre i meritevoli, a casa, si ritrovano a vivere un inferno.
Sono sfiniti dalle prese in giro e sono rimasti basiti nello scoprire
che la proroga del bando è stata ritirata, perché pubblicata in ritardo.
Il
fatto è di una gravità inaudita - scrivono dall'associazione di
promozione sociale l'AltraSciacca - dato che questa proroga era stata
ampiamente annunciata, quanti i gruppi imprenditoriali avranno preferito
non presentare l’offerta alla prima scadenza per non scoprire le
proprie carte? E' questa la rivoluzione che i saccensi si meritavano?
Non vi chiedete poi il perché del fenomeno Grillo: la popolazione è
stanca di questa superficialità e della raccomandazione a tutti i
livelli. E per favore, se guadagnate più di quindici mila euro al mese,
non vi permettete in nessun modo a farci la predica perché non è Dio che
vi ha consacrato, ma l'elettore che guadagna 800 euro. Sciacca non
meritava questo. Vergogna.
Notizia del: 7/4/2013 09:35di FRANCO IACCH
Fonte: teleradiosciacca
Nessun commento:
Posta un commento