Gli articoli pubblicati sul n.11 del settimanale I Vespri, da sabato 30 marzo in edicola
TERME DI ACIREALE: PER COLPA DI CHI E’ MANCATO UN DISEGNO STRATEGICO
Il Rotary Club di Acireale ha
organizzato, ad esclusivo beneficio dei propri soci, un incontro sul
futuro delle Terme di Acireale. Nell’occasione ha invitato a parlare il
neo liquidatore delle Terme di Acireale SpA ing.Luigi Bosco, il Sindaco
di Acireale avv.Nino Garozzo e il coordinatore del Forum delle Terme di
Acireale. Non essendosi trattato di un incontro pubblico, bisogna
affidarsi ai resoconti giornalistici per conoscere gli sviluppi e gli
esiti di un meeting svoltosi all’insegna della cordialità e della
serenità e conclusosi con l’invito del liquidatore Bosco a collaborare
tutti insieme perché si possa provare a salvare un complesso che, come
lui stesso ha dichiarato a proposito delle Terme, sembra ai più un
malato terminale. Le sensazioni del meeting organizzato dal presidente
del Rotary, l’ing. Alfio Grassi, sembrano tutte positive. Il Forum ha
ricostruito lo stato dell’arte della vicenda, passando in rassegna i
principali provvedimenti amministrativi e legislativi che nel tempo
hanno determinato: la pubblicizzazione (nel 1954) delle Terme di
proprietà dei Pennisi di Floristella e la costituzione dell’azienda
autonoma; la trasformazione (nel 1999) dell’azienda in società per
azioni, mai avvenuta in realtà poiché la spa (attiva solo dal 2006) è
stata creata in affiancamento all’azienda autonoma che continuava a
controllare la prima; la previsione (con legge del 2004) di far
confluire il personale dell’azienda autonoma in un ruolo speciale ad
esaurimento della Regione Siciliana, in modo da riassorbire nell’alveo
pubblico eventuali futuri esuberi di personale (puntualmente
verificatisi con il piano industriale approvato dalla spa); la
liquidazione dell’azienda autonoma, sancita con legge del 2007, ma non
ancora completata; infine la legge del 2010 la n.11, con la quale si è
decretata pure la liquidazione della società di gestione (tuttora in
corso) e si è stabilito di avviare la privatizzazione sostanziale degli
stabilimenti mediante gara ad evidenza pubblica, ancora non espletata.
Per il Forum, da tale situazione, molto incerta sul versante delle
prerogative giuridiche dei diversi attori coinvolti (Regione, società di
gestione ed azienda autonoma), è venuto fuori un quadro molto
complicato, reso ancor più difficile dallo stato aziendale rarefatto e
comatoso in cui versano le Terme di Acireale ormai da diversi anni. Nel
ricordare l’impegno del Lions club di Acireale sulla vicenda, il Forum
ha richiamato le principali iniziative assunte dal coordinamento
associativo (che conta ben 25 adesioni al momento), il modello di
impegno civile che ha rappresentato in città ma anche fuori dalle mura
locali – poiché anche a Sciacca si è costituito analogo Forum – e ha
passato in rassegna i principali protagonisti degli ultimi anni, alcuni
dei quali come l’ex Presidente della Regione Raffaele Lombardo e l’ex
liquidatore Margherita Ferro si sono contraddistinti per iniziative,
dettate più dall’emotività del momento, che da un reale disegno
strategico volto a contemperare le esigenze di liquidazione di una
società partecipata da decenni in perdita con la necessità di rilanciare
su basi nuove il termalismo in Sicilia. Su questi obiettivi sarà
chiamato a misurarsi il neo Governatore Rosario Crocetta che, al
momento, è assorbito da altre priorità, lasciando al liquidatore Luigi
Bosco, già presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Catania, la
soluzione delle prime incombenze. Una delle prime, come ha ricordato lo
stesso liquidatore in occasione dell’incontro del Rotary, è legata alla
vicenda dei due immobili – il centro polifunzionale e l’albergo
Excelsior Palace – che Unicredit ha pignorato poiché la Regione non ha
pagato alcune rate del mutuo contratto a suo tempo per l’onerosa
ristrutturazione dell’ex pastificio Leonardi. L’ing.Bosco ha ottenuto al
momento una proroga fino al mese entrante per veder di poter dipanare
il nodo della matassa, ma non è escluso che, se la banca farà valere
fino in fondo le proprie prerogative e la Regione non troverà i soldi
per pagare il pregresso, i due immobili saranno requisiti e messi
all’asta, con duplice grave perdita per la città di Acireale: da un
lato, non si sa in quali mani potrà finire l’albergo delle Terme;
dall’altro, la privatizzazione degli stabilimenti termali risulterà meno
appetibile ai potenziali investitori privati, perché nel pacchetto non
rientrerebbero l’albergo e il centro polifunzionale che, come è noto,
sono cespiti che creano positive complementarietà con l’offerta di
prestazioni termalistiche. Sul punto, è intervenuto pure il Sindaco di
Acireale Nino Garozzo il quale ha ricostruito puntualmente i momenti
salienti della vicenda che, nel dicembre 2011, portò allo sfratto dei
vecchi gestori morosi dell’Excelsior Palace. Il primo cittadino acese,
tuttavia, ha precisato che la destinazione d’uso dell’immobile è
vincolata e, dunque, chiunque dovesse aggiudicarsi l’albergo non potrà
che mantenerne la originaria funzione recettiva. I rischi di una
speculazione finanziaria, tuttavia, rimangono alti, qualora l’albergo,
espropriato da Unicredit, dovesse essere venduto all’asta per un prezzo
inferiore al suo reale valore di mercato. Ma la città, ha promesso
Garozzo, vigilerà attentamente.
Saro Faraci
TRE ANNI TRASCORSI INUTILMENTE
Riepiloghiamo lo stato dell’arte della
vicenda. E’ con la legge n.11 del 12 maggio del 2010 che la società di
gestione Terme di Acireale SpA, insieme a quella di Sciacca, è stata
posta in liquidazione. In quella stessa legge, si prevedeva – entro 180
giorni dalla riunificazione delle azioni delle vecchie aziende autonome e
delle società di gestione in capo al Dipartimento Tesoro della Regione –
di procedere all’affidamento ai privati della gestione degli
stabilimenti termali. In realtà tale riunificazione, non priva di
cavilli giuridici e non esente da rischio di contenzioso, si è ultimata
solo alla fine del 2012 e da allora sono iniziative le procedure per
privatizzare la gestione delle Terme di Sciacca e quelle di Acireale. Il
bando di Sciacca è già stato pubblicato ma, data l’assenza di
manifestazioni di interesse dei privati, il Sindaco della città Fabrizio
Di Paola ha chiesto alla Regione di prorogare i termini di scadenza per
la presentazione delle offerte. Il bando per privatizzare le Terme di
Acireale deve essere ancora pubblicato perché non tutte le complesse
questioni giuridiche sono state ancora risolte. Se ne dovrà occupare il
nuovo liquidatore, l’ing.Luigi Bosco, da poco nominato dal Presidente
Rosario Crocetta, che sarà chiamato a dialogare più intensamente con la
Regione per operare contemporaneamente su due fronti: portare a
compimento la liquidazione delle Terme di Acireale SpA e facilitare il
percorso che condurrà alla redazione e alla successiva pubblicizzazione
del bando.
S.F.
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