2013/04/09

LA SOLUZIONE PER GLI STAGIONALI DELLE TERME DI SCIACCA: LE COOPERATIVE DI SERVIZI

TERME, STAGIONALI, LA SOLUZIONE DELLA REGIONE: AVVALETEVI DI COOPERATIVE DI SERVIZI
In una riunione con l'assessore al Bilancio è emerso che "non si può andare contro legge". Esternalizzare i servizi
08/04/2013 08.59
Alla Regione, dirigenti e Governo devono fare uno sforzo di comunicazione interna. Non è possibile che vengano assunte decisioni che poi cozzano con quelle assunte un anno prima. Al Dipartimento Bilancio della Regione dicono che bisogna osservare la circolare assessoriale n.5444/Gab del 29/08/2012 che impone un taglio di spesa del 50% relativamente all’assunzione di precari e quindi stagionali.
La stessa legislazione siciliana aveva previsto il divieto delle assunzioni, ma nella considerazione che la Terme di Sciacca S.p.A. è una società che non ha mai ricevuto aiuti economici dalla Regione siciliana, tale disposizione non è stata mai applicata. Basta leggersi le carte, come ad esempio la nota della Terme di Sciacca Spa datata 16/4/2010, che la Regione, in particolare il Servizio Partecipazioni del Dipartimento Regionale Bilancio, per comprendere come le assunzioni venivano sempre effettuate presso le Terme di Sciacca S.p.A. per il motivo della loro indispensabilità, almeno per l’albergo.
Come se tutto ciò non bastasse, diverse disposizioni Regionali hanno previsto indirettamente tale possibilità di assumere gli stagionali. E qui bisogna dare un’occhiata all’atto di indirizzo del Dipartimento Bilancio e Tesoro del 9 febbraio dello scorso anno, prot. 7697. Addirittura esso affermava: “Al fine di perseguire l’obiettivo del contenimento della spesa, su disposizione del sig. assessore per l’Economia, codeste società sono invitate, prima di avvalersi delle long list finalizzate alla contrattualizzazione di prestatori d’opera a vario titolo, di consulenti e figure similari a voler trasmettere apposita relazione sulla necessità di ricorrere a tali figure esterne. Su proposta del Sig. assessore, la relazione verrà sottoposta all’autorizzazione della Giunta regionale di governo.
Tale atto d’indirizzo veniva firmato dal dirigente generale dello stesso Dipartimento. E’ sulla scorta di questo atto di indirizzo che la Terme di Sciacca Spa relazionava il 21 febbraio dello scorso anno l’ufficio del Dipartimento Regionale Bilancio. Questo Ufficio, con nota 18419 del 22 marzo 2012, prendeva atto della nota 487 e informava la società termale che si stava procedendo a sottoporre tale relazione all’autorizzazione alla Giunta regionale di Governo. Addirittura, poi, nel maggio del 2012 si comunicava che la long list trasmessa, finalizzata alla contrattualizzazione di prestatori d’opera, non doveva più essere sottoposta alla autorizzazione della giunta ma, su disposizione dell’Assessore, doveva essere valutata dalla Ragioneria generale che doveva, altresì, rendere informativa allo stesso Assessore e al Presidente della Regione. Cosa che la società termale saccense espletava. Tanto è vero che il Servizio Partecipazioni del Dipartimento Regionale Bilancio chiedeva un quadro riepilogativo del personale a tempo determinato, indeterminato e prestatori d’opera, distinto per categoria e tipologia di contratto con indicazione del Contratto collettivo applicato.
Dunque, la storia è che la Regione non ha impedito che si facessero tali assunzioni ma, anzi, autorizzava e controllava ed addirittura, con circolare 5444/Gab., affermava che a decorrere dall’anno 2013 le società controllate potevano avvalersi di personale a tempo determinato nel limite del 50% della spesa sostenuta nel 2009 per le rispettive finalità. Siamo all’inizio dell’anno in corso.
La Terme di Sciacca Spa, a gennaio e pensando all’ imminente avvio della stagione 2013, chiedeva al Servizio Partecipazioni del Dipartimento Regionale Bilancio se la circolare 5444/Gab si applicasse alla Terme di Sciacca S.p.A. considerato che, avendo solamente quattro lavoratori a tempo indeterminato, era impossibile aprire l’albergo avvalendosi di personale a tempo determinato nel limite del 50% della spesa sostenuta nel 2009 per le rispettive finalità. Dalla Regione non arriva nessuna risposta e la società termale di Sciacca inoltra un sollecito. Dalla Regione ancora nessuna risposta.
Lo scorso 3 aprile è avvenuto un incontro tra il Commissario Straordinario Carlo Turriciano con l’assessore al Bilancio, al quale partecipava anche il suo Capo di gabinetto e il Dirigente del Servizio Partecipazioni e liquidazioni. In quell’occasione, il Capo di gabinetto affermava che non si doveva effettuare alcuna assunzione in quanto contra legem e che, nel caso queste fossero state effettuate, procedeva a trasmettere la segnalazione alla Corte dei Conti per danno erariale. Lo stesso Capo di gabinetto consigliava lo scrivente ad appaltare il servizio all’esterno, avvalendosi di clausole sociali. Ad esempio utilizzando una cooperativa di servizi.
Ma quanto tempo occorre? Per fare questo, considerata la peculiarità del bando, l’importo dell’appalto e l’obbligatorietà della pubblicazione sulla GURS, occorreranno almeno tre mesi per l’affidamento. Nelle more, lo stesso Capo di gabinetto escludeva la possibilità di autorizzare il ricorso al lavoro stagionale per tre mesi. Con queste premesse, e con la minaccia di mandare le carte alla Corte dei Conti, risulta evidente come sia da escludere l’apertura dell’albergo. Con la conseguenza che la chiusura dell’attività alberghiera, concatenata con quella termale, si ripercuoterebbe di molto sulla riduzione dei clienti termali determinando un sicuro danno economico per la Società anche in vista della transizione verso una gestione privata. Da non sottovalutare l’aspetto del danno dell’immagine della Regione Siciliana nonché per la stessa città di Sciacca che vede le Terme come punta di sviluppo turistico di tutto il comprensorio.

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