Finalmente si chiude una vicenda "storica" di un popoloso quartiere senza rete fognaria e ricadente sul bacino idrotermale di Sciacca. Il contenzioso "Montagnola" con le Terme fu generato proprio dalla mancanza della rete fognaria.
15/04/2013 13.24
Il
sindaco Fabrizio Di Paola e l’assessore ai Servizi a Rete Gianluca
Guardino hanno presieduto questa mattina una conferenza di servizi
nell’Ufficio di Gabinetto per la definizione delle procedure per i nuovi
allacci alla rete fognaria delle contrade Isabella, Sovareto e
Sant’Antonio.
“Si avvia – dichiarano il sindaco
Fabrizio Di Paola e l’assessore Gianluca Guardino - una nuova fase che
fa seguito alla già avvenuta consegna del depuratore comunale alla
società di gestione Girgenti Acque. Si è iniziato a lavorare alla
predisposizione della ordinanza sindacale che consentirà ai cittadini
residenti nelle contrade Isabella, Sovareto e Sant’Antonio di potersi
allacciare alla nuova rete fognaria. Definiti gli ultimi accorgimenti,
l’ordinanza sarà pronta. A distanza di oltre trent’anni, dunque,
un’altra parentesi importante del territorio di Sciacca potrà
finalmente ritenersi chiusa”.
Si tratta di un "evento storico". Un
intero quartiere edificato sul bacino idrotermale di Sciacca si trovava
senza rete fognaria. Anche il contenzioso tra la cooperativa "La
Montagnola" e le Terme di Sciacca nacque dalla mancanza della rete
fognaria. Un contenzioso che alla Terme e quindi alla Regione, e dunque
ai contribuenti, è costato quasi un milione di euro.
Presenti alla riunione il responsabile
del Servizio di Girgenti Acque Calogero Sala, dirigenti e funzionari
dell’Ufficio Tecnico del Comune di Sciacca.
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