Da un'articolo sul Corriere di Sciacca del 18/08/2012
Il Forum Terme di Sciacca, istituito dal
Corriere di Sciacca e dall'AltraSciacca, è in sinergia con il Forum
Terme di Acireale. Insieme si sta conducendo una campagna di
sensibilizzazione per porre fine al lungo processo di privatizzazione
iniziato nel 1999, e tutt'oggi ancora in corso.
Riportiamo di seguito alcune
considerazioni sulle prospettive di sviluppo delle Terme di Sciacca e di
Acireale contenute nello studio di Sviluppo Italia Sicilia, conseguente
al “contratto di servizio per l’affidamento del servizio di consulenza
nell’affidamento a soggetti privati della gestione e valorizzazione dei
complessi cremo termali ed idrotermali esistenti nel bacino idrotermale
di Acireale e di Sciacca”.
Valutazioni di sintesi. Dall’analisi
svolta emerge che le potenzialità di crescita sono legate soprattutto
al comparto benessere sul quale, sin ora, la Sicilia ha investito poco.
LA SWOT delle Terme di Sciacca ed Acireale:
Punti di forza. Ampi
margini di crescita del termale (potenziale non sfruttato); i segmenti
turistici compatibili con il segmento termale godono di buoni tassi di
sviluppo (turismo verde, sportivo, enogastronomico); buona dotazione di
sorgenti termali; capacità terapeutiche delle acque termali; buona
dotazione di strutture ricettive sia alberghiere sia complementari; Sciacca presenta un ottimo dato di permanenza media dei turisti;
il posizionamento competitivo del termalismo regionale rispetto alle
regioni leaders del comparto non è pessimo: la Sicilia ha le risorse per
cercare di rientrare nel novero delle best practices italiane dato che
già oggi non mancano realtà di livello nazionale.
Punti di debolezza.
Forte concentrazione sul termalismo assistito che, invece, è in fase di
contrazione; il saldo sanitario del settore termale a livello regionale è
negativo; poca attrazione di curisti stranieri: in realtà la Sicilia,
anche in altri segmenti, attrae pochi turisti stranieri (che
costituiscono meno del 10% del flusso regionale); assenza di una
promozione unitaria del sistema termale siciliano con specifico
riferimento ai luoghi termali siciliani; scarsa capacità di aggregazione
delle strutture termali siciliane ed assenza dai principali enti
associativi nazionali (cfr. ANCOT); strategie comunicative poco
accattivanti: in particolare, i siti internet analizzati sfruttano poco
il potenziale degli strumenti 2.0; servono investimenti ingenti a
livello di promozione turistica ed in termini di ammodernamento delle
strutture; il flusso del settore termale fortemente stagionalizzato; il
flusso di acque termali generalmente non è molto elevato in termini di
litri al secondo; spesso mancano competenze adeguate per fare turismo;
le strutture termali pubbliche non hanno mai completato il processo di
privatizzazione
Opportunità. Crescita
costante del termalismo del benessere; il brand Sicilia ha una forte
attrattività a livello nazionale ed internazionale; direttiva
comunitaria 24/2011 su assistenza sanitaria transfrontaliera; tendenze
di mercato favorevoli: crescita del benessere, dello stare bene ed in
forma, del settore cosmesi e dei prodotti che hanno a che fare con la
naturalità; effettiva realizzazione del Distretto turistico del
Benessere Termale; ampie potenzialità di sfruttamento delle
professionalità scientifiche locali nell’ambito della medicina termale e
della medicina della salute; posizione baricentrica rispetto all’area
del Mediterraneo: in tale ottica potrebbe essere sfruttata l’elevata
dotazione di porti; presenza dei requisiti per entrare nel circuito
delle città storiche termali.
Minacce. Contrazione dei flussi
legati al termalismo tradizionale anche per via della riduzione dei
fondi pubblici (specie per i cicli di cura idropinici o inalatori); infrastrutture turistiche carenti sia sul piano dei trasporti che sul piano dei servizi ai visitatori; la mobilità interna all’isola è fortemente limitata; direttiva comunitaria 24/2011 su Assistenza sanitaria transfrontaliera; la legge di riordino del settore termale (n.323/2000) non è stata applicata pienamente; il
settore del benessere potrebbe slegarsi definitivamente dal termalismo
in assenza di un piano di comunicazione forte; i programmi di sviluppo
intrapresi dai governi dei paesi europei potrebbero presto incrementare
il livello di concorrenza internazionale (cfr. Spagna, Germania e
soprattutto Francia).
Possibili strategie. Il rilancio delle terme di Sciacca ed Acireale passa da alcune tappe imprescindibili:
investimenti nel comparto benessere; consolidamento del termalismo
tradizionale; una nuova comunicazione. in particolare: restyling dei
siti web e potenziamento dei servizi on line (prenotazioni, servizi
interattivi, strumenti 2.0 e 3.0); maggiore aggressività sui segmenti in
crescita: ad esempio, turismo giovanile e componente straniera del
turismo termale; maggiore interrelazione con i segmenti compatibili
(sportivo, verde, enogastronomico,…) per destagionalizzare i flussi;
promozione dei luoghi siciliani del termale: si tratta di una promozione
più unitaria che si caratterizzi per l’attenzione alle specificità
locali (ipotesi: inserimento nel network delle città storiche del
termale, EHTTA).
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