L'editoriale del 13/08/2012 del direttore del Corriere di Sciacca Filippo Cardinale.
La via maestra per la valorizzazione è spronare la Regione a completare il processo di privatizzazione
A nulla
serve un clima rovente, che risente della campagna elettorale, riversato
sulle Terme. Esse vivono il momento più delicato della loro storia. Vi è
l’Advisor che ha completato lo studio preliminare che serve a elaborare
il bando di evidenza pubblica per l’attrazione di un privato a cui
affidare la gestione delle strutture termali.
E’ il passaggio finale di una storia
iniziata dal 1999 e che porta con se tutte le contraddizioni tipiche
della presenza pubblica in strutture che, invece, devono essere gestite
con mentalità manageriale propria del privato.
Lungo questi 13 anni si sono inanellati
fatti e misfatti che di fatto hanno contribuito a far percorrere le
Terme una parabola discendente. La storia è sotto gli occhi di tutti e
in tale contesto appare anacronistico che qualcuno, anche di peso,
decida di svolgere omelie tendenti all’auto beatificazione.
Bisogna, invece, con intelligenza,
smettere di praticare uno sport assai comune a Sciacca, quello di
gettare fango su altri. Meno che mai, oggi le Terme hanno bisogno di
questo fango. Possiamo discettare sulle gestioni che si sono succedute,
ma oggi serve solo a trascorrere qualche momento di relax nel contesto
di qualche bar.
Ciò che serve, invece, è spingere un
percorso già iniziato la scorsa consiliatura. Fu segnato un passo
importante quando a Sciacca venne l’assessore all’Economia Gaetano
Armao. Fu l’insistenza dell’allora Presidente del Consiglio comunale,
Filippo Bellanca, a far assumere all’autorevole membro del governo
regionale un preciso impegno, quello della stesura del bando di
selezione pubblica del privato a cui affidare la gestione delle
strutture termali.
Oggi è il sindaco Fabrizio Di Paola a
spingere su questa linea. Il sindaco ha già gettato le basi per
un’interlocuzione con Sviluppo Italia-Sicilia, l’advisor scelto dalla
Regione. E’ su questa linea che il nuovo Consiglio comunale, nella sua
interezza, deve essere corale con il sindaco.
Amministrazione e Consiglio comunale
devono costringere il governo regionale a completare subito il percorso
di privatizzazione. Questo è l’interesse più palese per la città,
questo è il compito della classe politica comunale che deve portare a
compimento.
La relazione effettuata da Sviluppo
Italia-Sicilia fa emergere un dato di rilievo. Le Terme di Sciacca,
rispetto a quelle di Acireale, sono davvero privatizzabili. Il
patrimonio delle Terme di Sciacca è integro e vi sono tutti gli elementi
che possano fare da forza centripeta nei confronti di terzi che
vogliono in esse investire. Compito dell’Amministrazione comunale e del
Consiglio comunale è, in priorità, sollecitare e costringere la Regione
a concludere la privatizzazione.
Altro compito è quello di proteggere le
Terme dagli gettiti di fango che procurano solo nocumento, specie in
questo periodo delicato, quando l’attenzione di grossi privati è rivolta
sulla struttura termale. Semplicemente, un invito può rivolgere questo
giornale: di non fare come lo stupido marito che per fare il dispetto
alla moglie si castra.
Fonte: corrieredisciacca.it
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