2012/08/29

GETTARE FANGO SULLE TERME SERVE SOLO A SPORCARE




L'editoriale del 13/08/2012 del direttore del Corriere di Sciacca Filippo Cardinale.

La via maestra per la valorizzazione è spronare la Regione a completare il processo di privatizzazione

 
A nulla serve un clima rovente, che risente della campagna elettorale, riversato sulle Terme. Esse vivono il momento più delicato della loro storia. Vi è l’Advisor che ha completato lo studio preliminare che serve a elaborare il bando di evidenza pubblica per l’attrazione di un privato a cui affidare la gestione delle strutture termali.
E’ il passaggio finale di una storia iniziata dal 1999 e che porta con se tutte le contraddizioni tipiche della presenza pubblica in strutture che, invece, devono essere gestite con mentalità manageriale propria del privato.
Lungo questi 13 anni si sono inanellati fatti e misfatti che di fatto hanno contribuito a far percorrere le Terme una parabola discendente. La storia è sotto gli occhi di tutti e in tale contesto appare anacronistico che qualcuno, anche di peso, decida di svolgere omelie tendenti all’auto beatificazione.
Bisogna, invece, con intelligenza, smettere di praticare uno sport assai comune a Sciacca, quello di gettare fango su altri. Meno che mai, oggi le Terme hanno bisogno di questo fango. Possiamo discettare sulle gestioni che si sono succedute, ma oggi serve solo a trascorrere qualche momento di relax nel contesto di qualche bar.
Ciò che serve, invece, è spingere un percorso già iniziato la scorsa consiliatura. Fu segnato un passo importante quando a Sciacca venne l’assessore all’Economia Gaetano Armao. Fu l’insistenza dell’allora Presidente del Consiglio comunale, Filippo Bellanca, a far assumere all’autorevole membro del governo regionale un preciso impegno, quello della stesura del bando di selezione pubblica del privato a cui affidare la gestione delle strutture termali.
Oggi è il sindaco Fabrizio Di Paola a spingere su questa linea. Il sindaco ha già gettato le basi per un’interlocuzione con Sviluppo Italia-Sicilia, l’advisor scelto dalla Regione. E’ su questa linea che il nuovo Consiglio comunale, nella sua interezza, deve essere corale con il sindaco.
Amministrazione e Consiglio comunale devono costringere il governo regionale a completare subito il percorso di privatizzazione. Questo è l’interesse più palese per la città, questo è il compito della classe politica comunale che deve portare a compimento.
La relazione effettuata da Sviluppo Italia-Sicilia fa emergere un dato di rilievo. Le Terme di Sciacca, rispetto a quelle di Acireale, sono davvero privatizzabili. Il patrimonio delle Terme di Sciacca è integro e vi sono tutti gli elementi che possano fare da forza centripeta nei confronti di terzi che vogliono in esse investire. Compito dell’Amministrazione comunale e del Consiglio comunale è, in priorità, sollecitare e costringere la Regione a concludere la privatizzazione.
Altro compito è quello di proteggere le Terme dagli gettiti di fango che procurano solo nocumento, specie in questo periodo delicato, quando l’attenzione di grossi privati è rivolta sulla struttura termale. Semplicemente, un invito può rivolgere questo giornale: di non fare come lo stupido marito che per fare il dispetto alla moglie si castra.

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