Le Terme di Sciacca, sono diventate il campo di battaglia in vista delle prossime elezioni regionali? Per alcuni si, per altri no. Sta di fatto che, però, gli attacchi da ambo le parti sono feroci. Il tutto è avvenuto in poche ore. Ieri mattina, il capogruppo dell'Udc al Senato e segretario siciliano del partito, Gianpiero D'Alia, in un'interrogazione al presidente del consiglio, Mario Monti, chiede se il Governo voglia verificare la legittimità della gestione delle terme e l'operato del commissario liquidatore Carlo Turriciano. Pare – aggiunge D'Alia – che sia stata incoraggiata dal liquidatore la sostituzione del collegio sindacale della società, il quale aveva contestato la legittimità di diverse azioni amministrative e gestionale non conformi alla sua figura. Al senatore D'Alia, pochi minuti dopo, si aggiunse il commento del segretario provinciale dell'Udc e sindaco di Porto Empedocle, Lillo Firetto. Nonostante la società sia stata posta in liquidazione - scrisse Firetto- il liquidatore continua a fare programmi e progetti di sviluppo, fallimentari sul piano finanziario, ma assai utili sul piano clientelare, poiché la società ha proceduto e continua a procedere ad assunzioni di varie qualifiche. Assunzioni – si legge - risultate utili sul piano elettorale per le elezioni comunali del maggio scorso, che hanno visto come candidati nella lista del partito MPA, dipendenti della Terme di Sciacca, professionisti convenzionati con la stessa e loro parenti, e che potranno certamente risultare utili per le prossime elezioni regionali".Poche ore dopo, ecco la difesa del liquidatore della Terme Carlo Turriciano. Le sue affermazioni – riferendosi a Firetto – sono da campagna elettorale e del tutto estranee ad una realtà come quella delle Terme di Sciacca. "Se Firetto- continua Turriciano- intende fare l’omelia dal pulpito dell’Udc, ha la possibilità di approfondire bene tutte le vicende clientelari praticate dalle precedenti amministrazioni, nominate da un governo di chiare redini Udc, partito di Casini e nel quale milita lo stesso Firetto, che hanno lasciato le Terme in una disastrosa situazione economica-finanziaria con un patrimonio totalmente abbandonato.Ma questa mattina, è arrivata la contro replica di Firetto. Perché Turriciano non inizia a rispondere alle nostre legittime domande – chiede Firetto - magari facendo anche i nomi degli assunti poco prima delle elezioni comunali? Perché – aggiunge Firetto – Turriciano non risponde sui dipendenti e loro familiari candidati nella lista Mpa, magari facendo i nomi degli assunti negli ultimi trenta giorni. Ed, infine, che il commissario ci dica i maldestri tentativi, non riusciti, di sostituire il collegio sindacale perché critico su tale gestione. Quindi, ricapitoliamo. Sulle Terme di Sciacca si sta facendo demagogia spicciola in vista delle regionali o davvero c'è qualcosa che non torna, in merito alle assunzioni? Questa è l'ennesima dimostrazione, di come, le terme di Sciacca, quando e se verrà mai pubblicato il bando di privatizzazione, debbano essere, se davvero qualcuno crede ancora in un rilancio serio, scevre da ogni forma di condizionamento e controllo politico a qualsiasi livello. Se ci sono state delle irregolarità nelle assunzioni, a questo punto, o forme clientelari come scrivono D'Alia e Firetto, la magistratura, adesso, dovrà appurarle, confermando le supposizioni o smentendo le illazioni. Ma se le ipotesi, ragionando per assurdo, fossero vere, cosa potremmo dire? resteremmo soltanto delusi ed arrabbiati da un sistema che sulla carta elogerebbe la preparazione e la concorrenza leale, ma che nei fatti confermerebbe che per lavorare, servirebbero sempre e soltanto i soliti agganci giusti e, scusando la frase, tutto queste farebbe ribrezzo a chi non conosce nessuno, ma viene scavalcato dall'amico di.
Fonte: teleradiosciacca.it
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