Per discutere della situazione delle Terme di Sciacca si sono incontrati il Segretario Provinciale della CGIL Massimo Raso, il Segr. della CGIL di Sciacca Franco Zammuto ed il Segretario Generale della FILCAMS CGIL Franco Castronovo.
“Sviluppo Italia/Sicilia” nominato dalla Regione “advisor” del
processo che da attuazione - attraverso la predisposizione del “bando”
per la scelta del partner privato – al processo di privatizzazione
delle Terme di Sciacca ed Acireale, ha consegnato il 9 luglio scorso
alla Ragioneria Generale della Regione Siciliana lo studio conclusivo,
propedeutico all’emanazione del Bando.
Grazie ad alcune anticipazioni giornalistiche (Filippo Cardinale/La
Sicilia-Corriere di Sciacca) siamo venuti a conoscenza di alcuni filoni
che dovrebbero ispirare il citato “Bando”.
L’Advisor consiglia una serie di cose, alcune condivisibili altre
fonte di inquietudine e che, persino, contraddicono lo spirito del
rilancio delle terme (ci riferiamo, ad esempio, allo sfruttamento delle
risorse geotermiche).
Ma su tutte non scorgiamo la valorizzazione di una cosa che a noi appare davvero fondamentale: quantità
e qualità del lavoro che il nuovo “padrone” delle Terme dovrà
assicurare; quali strumenti inserire nel bando per riconoscere, a chi si
impegna su questo terreno, maggiori “chanches” di aggiudicazione.
Tra i suggerimenti dell’advisor, molto suggestivo e condivisibile è quella legata alla
“ possibilità di realizzare anche un parco acquatico e strutture
connesse nei terreni adiacenti alla piscina dei Molinelli” che,
peraltro, riprende uno dei filoni su cui lavorava l’ultima gestione
pubblica delle Terme di Sciacca.
Sosteniamo da tempo, che le Terme possano e debbano costituire uno
dei possibili volani di rilancio dell’economia di una città come
Sciacca, siano una di quelle risorse “non delocalizzabili” su cui
occorre puntare con decisione: il tempo delle scelte è adesso!
E’ davvero incredibile, quindi, che proprio adesso la Città nel suo
insieme, ma – con essa – l’insieme delle forze sociali ed economiche non
venga chiamata dal Governo della Regione per un esame della bozza di
bando, per inserire nel “Capitolato Prestazione Minimo delle Opere e dei Servizi” quello che serve a Sciacca prima che vengano, cioè, compiute scelte cui sarà difficile porre rimedio dopo.
Ci rendiamo perfettamente conto che il “bando” servirà, in questa
fase, solo a raccogliere le “manifestazioni di interesse” a cui seguirà
la fase della valutazione delle offerte ricevute.
Tuttavia, riteniamo necessario – sin d’ora – che il livello di
consapevolezza, di presenza e di forza delle istanze del territorio
possa avere un suo peso.
E’ necessario che
ci sia un “tavolo permanente” degli interessi locali che monitori
l’intera fase ed accompagni i singoli passaggi; che vi sia un governo
condiviso e trasparente dell’intera operazione.
Non vorremmo davvero che l’avvicinarsi delle Elezioni Regionali
trasformi la “questione Terme” (per l’ennesima volta!) in un “terreno di
caccia”, materiale per voto di scambio, vertiginoso traffico di
curriculum: quantità. qualità e meccanismi di selezione del personale
debbono essere chiaramente definiti” avendo cura di salvaguardare i
livelli occupazionali esistenti.
Fonte: lavalledeitempli.net
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