Dopo la nota
del segretario provinciale dell'Udc, Lillo Firetto, sulle Terme di
Sciacca e con la quale si sferrava una dura critica al Commissario
Liquidatore della società termale, Carlo Turriciano, è arrivata la
risposta di quest'ultimo.
"Il segretario provinciale dell’Udc,
nonché sindaco di Porto Empedocle, Lillo Firetto - è scritto nella nota
di Turriciano- dovrebbe meglio comprendere da quale pulpito far partire
le sue omelie. Le sue affermazioni, frutto del clima da campagna
elettorale in vista delle prossime elezioni regionali, sono del tutto
estranee ad una realtà delle Terme di Sciacca che, pur in attesa della
fine del processo di privatizzazione e delle difficoltà finanziarie
certamente non dovute alla gestione del sottoscritto, presentano numeri
soddisfacenti e obiettivi raggiunti nell’interesse della tutela e della
valorizzazione del patrimonio termale".
"Se Firetto- continua Turriciano- fa le
sue prediche da sindaco di Porto Empedocle c’è da chiedersi dove era
nei momenti di serie difficoltà che hanno caratterizzato le terme di
Sciacca, ben noti alla comunità saccense. Se, invece, intende fare
l’omelia dal pulpito dell’Udc, ha la possibilità di approfondire bene
tutte le vicende clientelari praticate dalle precedenti amministrazioni,
nominate da un governo di chiare redini UDC, partito di Casini e nel
quale milita lo stesso Firetto, che hanno lasciato le Terme in una
disastrosa situazione economica-finanziaria con un patrimonio
totalmente abbandonato. E allora mi chiedo: chi doveva controllare, ha
mai controllato? La Città di Sciacca sa bene le azioni poste in essere
dal Liquidatore, mirate a salvaguardare il patrimonio termale rimasto
intatto, ad ottenere autorizzazioni per la realizzazione del collettore
fognario per gli alberghi di San Calogero chiusi da 50 anni, per il
collettore con la rete fognaria pubblica per lo Stabilimento di via
Agatocle, la valorizzazione del Parco termale lasciato in uno stato di
degrado, la riqualificazione della piscina termale, la riqualificazione
dell’intero piano terra del Grand Hotel delle Terme, l’aumento del
numero delle presenze alberghiere e negli stabilimenti, l’aumento del
fatturato e il forte abbattimento dei costi. Lascino, Firetto e
D’Alia, immune le Terme di Sciacca dal clima elettorale".
Fonte: corrieredisciacca.it
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