Privatizzazione solo sulla carta. In attesa del bando che non c'è
Le terme di Santa Venera di Acireale avrebbero dovuto essere privatizzate ma, dal 1999 a oggi nessun bando è stato pubblicato. Nel frattempo la cittadina ionica rischia di perdere un patrimonio e un pezzo della sua storia.
ACIREALE - Ancora nessuna
traccia del bando, spesso annunciato, dalla Regione Sicilia per
privatizzare le Terme di Santa Venera di Acireale. Una novità,
quella della privatizzazione, attesa dal 1999, un processo, non ancora
finito a causa della lenta burocrazia. Il bando, avrebbe dovuto
comprendere l'intero patrimonio termale: l'Hotel Excelsior, chiuso da
dicembre scorso per non aver pagato rate per 9 milioni di euro, e su cui
ci sarà un percorso di condivisione della procedura Unicredit e con la
Cassa Depositi e prestiti, e la parte immobiliare dell'ex stabilimento
di Pozzillo, cioè tutta la parte "benessere".
Una storia molto articolata, quella delle Terme di Acireale, una storia infinita con molti protagonisti: da un lato l'avvocato Gaetano Armao, assessore regionale dell'economia del governo uscente di Raffaele Lombardo, la dirigente Maria Filippa Palagonia, con le sue competenze in materia di patrimonio immobiliare ed Enzo Emanuele ex segretario generale della Regione; dall' altro, l'ex liquidatore delle Terme Margherita Ferro, i deputati Nicola D'Agostino, Giovanni Barbagallo e Concetta Raia che fino alla fine hanno cercato di "sbrogliare la matassa".
Il 22 ottobre scorso a Palermo, proprio l'ex assessore regionale dell'economia Armao annunciava alla delegazione acese, guidata dal sindaco Nino Garozzo, che il bando sarebbe stato pubblicato ufficialmente il 26 ottobre, ma sulla pubblicazione ufficiale della Regione non è comparso nulla.
Armao, aveva anche assicurato che si era trattato solo di un "problema di spazio" e che il bando sarebbe stato pubblicato il 2 novembre, senza tener conto che era un giorno di "ponte" tra le festività di Ognissanti e il sabato successivo.
"La GURS ha bisogno dei suoi tempi, Il fatto che la pubblicazione del bando sia slittata di qualche settimana, non cambia più di tanto la situazione delle Terme - afferma a LivesiciliaCatania il sindaco di Acireale, Nino Garozzo - non sarà infatti questo a risolvere il problema, ma tutto l'iter che seguirà".
Nel frattempo, ha preso il sopravvento la preoccupazione del coordinatore del Forum delle Terme, Saro Faraci, che ha esortato il sindaco a farsi sentire nuovamente dal nuovo Presidente della Regione, Rosario Crocetta: "A questo punto si può dedurre - dice Faraci - che sia sfuggita di mano all'assessore Armao, proprio negli ultimi giorni del suo mandato e che ci sia stata troppa approssimazione".
La vicenda resta quindi, irrisolta, non resta che aspettare ancora per conoscere il destino di una delle più antiche strutture acesi, un bene regionale che merita attenzione.
Fonte: http://catania.livesicilia.it
Una storia molto articolata, quella delle Terme di Acireale, una storia infinita con molti protagonisti: da un lato l'avvocato Gaetano Armao, assessore regionale dell'economia del governo uscente di Raffaele Lombardo, la dirigente Maria Filippa Palagonia, con le sue competenze in materia di patrimonio immobiliare ed Enzo Emanuele ex segretario generale della Regione; dall' altro, l'ex liquidatore delle Terme Margherita Ferro, i deputati Nicola D'Agostino, Giovanni Barbagallo e Concetta Raia che fino alla fine hanno cercato di "sbrogliare la matassa".
Il 22 ottobre scorso a Palermo, proprio l'ex assessore regionale dell'economia Armao annunciava alla delegazione acese, guidata dal sindaco Nino Garozzo, che il bando sarebbe stato pubblicato ufficialmente il 26 ottobre, ma sulla pubblicazione ufficiale della Regione non è comparso nulla.
Armao, aveva anche assicurato che si era trattato solo di un "problema di spazio" e che il bando sarebbe stato pubblicato il 2 novembre, senza tener conto che era un giorno di "ponte" tra le festività di Ognissanti e il sabato successivo.
"La GURS ha bisogno dei suoi tempi, Il fatto che la pubblicazione del bando sia slittata di qualche settimana, non cambia più di tanto la situazione delle Terme - afferma a LivesiciliaCatania il sindaco di Acireale, Nino Garozzo - non sarà infatti questo a risolvere il problema, ma tutto l'iter che seguirà".
Nel frattempo, ha preso il sopravvento la preoccupazione del coordinatore del Forum delle Terme, Saro Faraci, che ha esortato il sindaco a farsi sentire nuovamente dal nuovo Presidente della Regione, Rosario Crocetta: "A questo punto si può dedurre - dice Faraci - che sia sfuggita di mano all'assessore Armao, proprio negli ultimi giorni del suo mandato e che ci sia stata troppa approssimazione".
La vicenda resta quindi, irrisolta, non resta che aspettare ancora per conoscere il destino di una delle più antiche strutture acesi, un bene regionale che merita attenzione.
Fonte: http://catania.livesicilia.it
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