L'ormai ex assessore Armao, nell'articolo seguente, fa il bilancio della sua attività da amministratore regionale. All'interno delle iniziative positive colloca anche la procedura di privatizzazione delle Terme di Sciacca e Acireale. Procedura scivolata nel limbo in attesa della concreta pubblicazione sulla GURS del bando di manifestazione di interesse. Ci permettiamo quindi di eliminare la privatizzazione delle Terme siciliane dai risultati positivi raggiunti dall'avv. Armao.
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L'assessore tira le somme. Il commiato di Armao: "Ecco i risultati raggiunti".
Venerdì 09 Novembre 2012 - 17:32 di Carlo Passarello
Arrivato al termine della sua esperienza da assessore, Gaetano Armao traccia un bilancio di quanto fatto: "Oggi, insieme al futuro della Sicilia, è in gioco la sua stessa Autonomia"
PALERMO – Arrivato alla fine della sua esperienza di governo, Gaetano Armao traccia un bilancio della sua esperienza di assessore regionale all'Economia. L'assessore uscente non manca di affermare i propri successi, sottolineando d'altronde le difficoltà congiunturali di cui tutto il tessuto economico è stato vittima. Armao ringrazia gli operatori dell'informazione, “che hanno dato un contributo imprescindibile per consentire ai cittadini di comprendere quel che accade ed i dilemmi del futuro”. I trofei che vanta l'ex assessore sono in particolare l'implementazione della revisione della spesa e del contenimento dei costi, il rispetto del Patto di stabilità, la riduzione delle partecipazioni regionali, la gestione attiva dell'indebitamento, l'avanzata definizione del negoziato sull'autonomia finanziaria, il successo del credito d'imposta per gli investimenti, il microcredito per le famiglie, le nuove norme di attuazione in materia bancaria, l'accoglimento di molti ricorsi alla Corte costituzionale in materia finanziaria e l'introduzione di nuovi modelli nella gestione dei beni confiscati alla mafia, come il rilancio del feudo di Verbumcaudo.
Il titolare della delega alla Programmazione sottolinea come la necessità di rimettere i conti a posto abbia obbligato la Regione ad avviare le dismissioni immobiliari e del partenariato pubblico-privato per le Terme di Sciacca ed Acireale. In tema di legislazione antimafia in prima linea c'è poi l'introduzione del cosiddetto 'Codice antimafia ed anticorruzione dell'amministrazione'. Fra le voci in attivo legate al proprio operato Armao cita anche l'istituzione del fondo immobiliare per l'abitare sociale in Sicilia e del fondo pensioni, la riorganizzazione (da taluni discussa) dell'amministrazione regionale, l'introduzione del sistema informativo di controllo sugli accessi agli uffici, il riordino delle soprintendenze e la riapertura di alcuni siti culturali.
Un corposo crogiolo di iniziative di cui Armao vanta la paternità ma soprattutto l'inerzia positiva per l'economia regionale. Non manca una chiusa finale che lascia posto all'emozione: “Lasciare per quasi tre anni e mezzo l'insegnamento universitario e la professione tra Palermo, Roma e Milano per dedicarmi a tempo pieno all'incarico di Governo è stata una sfida all'inedia del ' tanto non può funzionare niente'; che ho inteso affrontare con passione civile e mai raccogliendo la provocazione dei tanti che mi chiedevano (e continuano a chiedermi) chi me lo avesse fatto fare”.
I sassolini che Armao si toglie dalla scarpa sono indirizzati alle precedenti amministrazioni: “Ho spesso ritrovato la forza per affrontare le tante difficoltà incontrate, sovente causa di gestioni poco avvedute e di cui purtroppo si deve contrastare la spirale negativa”. Infine un invito ai suoi successori: “Soltanto con i conti in regola la Sicilia potrà affrontare il difficile cammino di uscita da una grave crisi economica che attanaglia l'Italia ed essere, così, protagonista della ripresa del nostro Paese”. Ma il docente prestato alla politica aggiunge: “Senza gli interventi di perequazione infrastrutturale la Sicilia rischia di essere condannata ad un processo di ulteriore impoverimento”. Armao conclude la sua riflessione con una considerazione sull'avvenire della regione. “Oggi, insieme al futuro della Sicilia, è in gioco la sua stessa Autonomia, che potrà essere riaffermata solo trasformandola ed innovandola”.
Fonte: http://livesicilia.it
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