2012/07/21

TERME DI SCIACCA ED ACIREALE ABBANDONATE A SE STESSE. LA DENUNCIA E' DI UNA TESTATA GIORNALISTICA CATANESE.

Da mete privilegiate del turismo di benessere, a luoghi dimenticati. Da una rivalità da “primadonna”, al comune destino di amanti abbandonate al proprio destino. Stiamo parlando delle Terme di Sciacca ed Acireale, strutture dal florido passato, un terribile presente e un futuro pieno di dubbi e incertezze. Sì, perché se Sciacca da anni ormai lamenta una forte criticità, quasi invidiando il modo di fare e di reagire della classe dirigente e della società civile di Acireale, oggi si registra la situazione diametralmente opposta. “I Vespri”, testata giornalistica della città catanese, quasi esalta la capacità dell'amministrazione comunale saccense. «Il neo sindaco Fabrizio Di Paola – si legge in un articolo datato 15 luglio – si è dimostrato molto attivo sul fronte delle interlocuzioni. E' riuscito a parlare con Federterme a Roma, ha ricevuto il commissario liquidatore delle Terme, Carlo Turricciano, ha incontrato l'assessore Regionale Gaetano Armao e l'ingegnere di Sviluppo Italia, Vincenzo Paradiso». Insomma, il messaggio che il giornalista vuol mandare è: “a Sciacca ci stanno provando, mentre ad Acireale la classe politica rimane un pò a guardare”. Il tutto mentre è scaduto da una settimana il termine per la presentazione dello studio di Sviluppo Italia, preliminare al bando di privatizzazione delle Terme. E non si sa se tale scadenza sia stata prorogata, rispettata, o se il termine stesso fosse o meno perentorio. Così come, del resto, fa notare il giornalista de “I Vespri”, non si hanno notizie delle liquidazioni. Ma non è soltanto l'amministrazione saccense ad essere additata come esempio positivo. Anche il Forum sulle Terme, portato avanti dall'associazione l'AltraSciacca e dal CorrierediSciacca, ha condotto a risultati migliori, rispetto alla medesima iniziativa del Lions Club di Acireale, sempre secondo l'opinione del giornalista che ha firmato l'articolo. Insomma, certo è che appare quasi paradossale, essere additati come esempio positivo. Per tanti anni a Sciacca siamo stati soliti fare esattamente il contrario, pensando quasi che gli altri fossero dei privilegiati. Chissà, forse è perché l'erba del vicino ci sembra sempre più verde. Fatto sta che tanto a Sciacca, quanto ad Acireale, le Terme vivono da troppo tempo una fase di stallo, per non dire di sonno profondo. Insomma, altro che mal comune, mezzo gaudio. Sarebbe da folli ridere delle disgrazie altrui, soprattutto quando sono identiche alle proprie.

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