12 Ottobre 2015
"La vertenza Terme, con la meritoria azione di sensibilizzazione e protesta di sindacati, forze politiche e associazioni, ripropone responsabilmente la più ampia “vertenza Sciacca” da portare avanti con determinazione e senza inutili steccati all’attenzione delle massime rappresentanze politiche istituzionali regionali.
Non sfugge infatti a nessuno la lacerante esperienza della chiusura delle Terme e del drammatico e disperato sit in dei dipendenti di fronte ad una città incredula e sfiduciata e con un balletto interminabile di prese di posizione, rassicurazioni, visite autorevoli e soluzioni avvistate e mai rese operative.
Purtroppo, il balletto continua e continuano le elaborazioni, tutte generose e apprezzabili, finalizzate a risolvere la vertenza per come la Città auspica e desidera.
Ma occorre fare il punto per evitare inutili attardamenti procedurali e dannosi rinvii rispetto ad una soluzione che va ricercata con competenza e con celerità, oltre che con piglio politico decisivo.
Mi pare di scorgere, dalle conversazioni avute con l’assessore regionale all'Economia Alessandro Baccei e con la Dirigente del Servizio Innovazione e Ricerca per le Imprese del Dip. delle Attività Produttive Grazia Terranova, una idea di possibile soluzione rispetto agli atti adottati nel corso di questi anni dalla Regione, che hanno segnato il percorso delle Terme di Sciacca fino alla chiusura.
Mi pare altresì di capire con assoluta certezza che il nodo da sciogliere per fare tornare le Terme con i suoi beni nella piena disponibilità della Regione Sicilia è quello dell’usufrutto trentennale del quale la società Terme di Sciacca Spa risulta beneficiaria.
In questo senso occorre attivare una procedura che definisca la ricongiunzione dell’usufrutto alla nuda proprietà in capo alla Regione Sicilia, prevedendo per la cessazione dello stesso in anticipo rispetto ai venti anni dalla scadenza, una valutazione il cui importo possa coprirne ragionevolmente la cessazione anticipata, comunque pari all’importo del credito che vanta la Regione Sicilia presso la Terme di Sciacca Spa.
Il restante residuo, che oscilla tra i due e i tre milioni di euro come credito vantato da Enel, Comune, Girgenti acque, Agenzia Entrate ecc. potrebbe essere definito con un accordo di ristrutturazione del debito prevedendo una anticipazione del 30-40 per cento del credito ai creditori, determinando nell’accordo il blocco di ogni procedura esecutiva e la definizione della ricongiunzione dell’usufrutto alla nuda proprietà.
A quel punto l’operazione della totale disponibilità della Regione e dei beni termali sarebbe conclusa e si potrebbe procedere all’avvio di quel bando di manifestazione di interesse, non escludendo una sorta di “bando staffetta” per il Motel e le Piscine Molinelli, che comporta uno sforzo relazionale delle autorità di governo regionale per un sicuro approdo a società di sicura affidabilità, competenza ed esperienza nel campo del termalismo, del fitness e del benessere, anche con un affitto ultratrentennale che preveda chiari impegni di ammodernamento e ristrutturazione dei siti e degli immobili.
Non escluderei a tal uopo di inserire tra i beni da affittare il Teatro Samonà, ritenendo che più ampia è l’area delle attività, più appetibile può essere per una società qualificata il complesso delle opportunità offerte nel rapporto costi e ricavi.
Potremmo farcela con l’azione di sollecitazione e vigilanza di tutte le procedure allertando la rappresentanza parlamentare e partitica.
Sulla base degli esiti degli incontri con Baccei e Terranova, c'è stato poi l'incontro con il Presidente Crocetta, un colloquio servito a ricevere ampie assicurazioni sull'iniziativa che assumerà il Presidente della Regione subito dopo il varo del nuovo governo per la migliore definizione delle procedure già egregiamente indiduate dai tecnici dell’Assessorato e dall’Assessore Baccei.
Saremo vigili rispetto anche a recenti paralizzanti atteggiamenti della Regione che non ha finora manifestato una capacità d'iniziaiva pari alle aspetattive.
Crocetta sa che su questa questione si gioca la credibilità della sua Presidenza e del suo governo, almeno per Sciacca.”
Comunicato stampa di Nuccio Cusumano
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