2015/10/05
TERME DI SCIACCA, I DEPUTATI COME UN EPISODIO DE "LE PARROCCHIE DI REGALPETRA" DI SCIASCIA
05/10/2015 - Editoriale di Filippo Cardinale
Ascoltando gli interventi dei deputati che stamattina hanno partecipato all'incontro sulle terme, convocato dal sindaco Di Paola, non ho potuto fare a meno di ricordare un magnifico episodio scritto da Leonardo Sciascia nel libro "Le Parrocchie di Regalpetra".
Lo cito, perchè è la fotografia di una realtà che dura nel tempo. Cambiano i luoghi, le occasioni, ma la sostanza rimane sempre e duramente la stessa.
"...Una volta al circolo dei minatori venne un deputato nazionale, ascoltò i salinari, raccontavano miseria e l'onorevole chiudeva gli occhi come in preda a indicibile sofferenza, infine diede un calcio al tavolo dicendo che perdio, bisognava far qualcosa; dal tavolo cadde una lampada e andò a pezzi, l'onorevole promise grandi cose, ai minatori toccò comprare una lampada nuova...."
Da anni ascoltiamo il dolore di parlamentari, nazionali e regionali, assessori dei vari governi regionali che si sono succeduti nel tempo. Ognuno di loro si indigna, rimane sconcertato dal mancato sviluppo delle terme e della recente chiusura. Promettono, si impegnano...ma poi fanno come quell'onorevole citato da Sciascia.
Ognuno che viene qui a mostrare "dolore indicibile" per la questione termale promette e nella foga rompe sempre qualcosa. Rompe la fiducia dei cittadini, rompe la speranza dei lavoratori, rompe la dignità della nostra Sciacca. Rompe lo sviluppo del nostro territorio.
E non solo le loro promesse sono parole al vento come nella citazione di Sciascia, ma ognuno di loro non paga neanche la lampada fatta cadere e rotta nella foga. E come nella citazione, sono sempre i cittadini a pagare.
Fonte: corrieredisciacca.it
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