
Significa che se un ospite spende un
euro alle terme, poi ne spende altri dieci sul territorio tra alberghi,
ristoranti e negozi. Noi in Sicilia abbiamo la potenzialità delle
migliori terme d'Europa, eppure siamo fermi al palo, non riusciamo a
sfruttare questa risorsa perché è stato finora un settore trascurato e
usato solo come bacino di voti.
Risale a 15 anni fa (era Presidente
della Regione Angelo Capodicasa), quando si decise che le terme
regionali dovessero essere privatizzate. Risultato? Sono rimaste dei
carrozzoni regionali che perdevano dieci miliardi di lire ogni anno,
mentre nelle altre regioni italiane le terme portavano ricchezza. Poi
venne la volta della Presidenza di Raffaele Lombardo, e l'assessore
Gaetano Armao, venne pure a Sciacca a promuovere la sua idea, decise
finalmente di avviare l'iter per un bando di gara che assegnasse la
gestione delle terme regionali di Acireale e di Sciacca, da sempre
sottoutilizzate e in costante perdita di esercizio. Sono passati quattro
anni e non è accaduto nulla.
Per Sciacca è stato pubblicato il bando di gara, ma è andato deserto per cui l'appalto non è stato assegnato.
Per Acireale il bando sarebbe pronto, ma
il commissario straordinario ing. Luigi Bosco dice: «In questi giorni
siamo in contatto con l'assessore regionale al Bilancio, Luca Bianchi.
C'è da superare un ostacolo rappresentato dal creditore Unicredit per
quanto riguarda l'albergo Excelsior e il centro polifunzionale per i
quali furono stipulati dei mutui, poi non pagati. La pubblicazione del
bando di gara è fortemente connessa al nostro debito con Unicredit di
circa 8 milioni”.
Per
l'assessore regionale alle Attività produttive, Linda Vancheri,
rimettere in moto le terme dovrebbe essere la priorità delle priorità. E
in effetti sta cercando di mettere a sistema il settore, con un
Distretto delle terme partito da quest'anno con sede legale il Comune di
Alì Terme. «L'intento è di mettere insieme tutte le località termali
della Sicilia. Io mi sto impegnando al massimo - dice - perché abbiamo
le migliori terme del mondo, basta pensare anche a quelle di Vulcano e
di Lipari, oltre ad Acireale e Sciacca. Tutti gli anziani d'Europa
dovrebbero venire in Sicilia per le cure del corpo e dell'anima, invece
siamo ai minimi termini. Se l'Emilia Romagna avesse avuto la qualità
delle nostre acque sulfuree avrebbe fatto il botto. Occorrono dei
manager del settore, e tra questi con tutta evidenza non ci sono
siciliani, altrimenti non ci sarebbe stato il fallimento che abbiamo
sotto gli occhi. Quindi, se sarà possibile affidarsi a gente del
mestiere, già sperimentata altrove, possiamo andare avanti, altrimenti,
se vedo i soliti giochetti sono pronta a chiudere il Distretto. Abbiamo
sul nostro territorio dei tesori e dobbiamo metterli in mano a persone
in grado di farli fruttare. Al momento il Distretto delle terme è ai
primissimi passi, io credo nelle sue potenzialità, ma sono sempre stata
contraria alla corsa alle poltrone».
FONTE