CITTA’ DI ACIREALE – nota stampa
Terme: si è tenuta oggi (01/10/2012) a Palermo una
nuova riunione convocata dall’assessore regionale Gaetano Armao alla
quale hanno preso parte il sindaco Nino Garozzo, il presidente del
Consiglio Toruccio Di Maria, il presidente della Commissione consiliare
Antonio Riolo, il nuovo commissario liquidatore delle Terme Giuseppe
Triolo, i vertici della Ragioneria della Regione e di Sviluppo Italia.
Dalle notizie che si apprendono da
Palermo, il tavolo si è confrontato sul bando di evidenza pubblica per
la ricerca di imprenditori disponibili a gestire e investire sulle Terme
che dovrebbe essere emanato dalla Regione entro fine mese.
Sviluppo Italia ha subito fatto presente
che esiste un pignoramento sull’albergo Excelsior per un valore di 19
milioni di euro per rate di mutuo non pagate pari a 9 milioni di euro
(una prima udienza sarebbe stata fissata per metà febbraio 2013). Vi è
anche un vincolo di usufrutto su parte dell’area ex Pozzillo. Tra le
righe, Sviluppo Italia ha sconsigliato l’inserimento dei due beni nel
bando al fine di non allontanare le attenzioni dei privati sul complesso
dei beni.
“ Abbiamo fatto notare che una legge
del 2007 ha previsto la ricapitalizzazione con copertura finanziaria dei
mutui e dei debiti complessivi delle Terme” dice il sindaco Nino
Garozzo. “A questo punto abbiamo chiesto due chiarimenti:
ricapitalizzazione e il mantenimento nel piano di gestione di tutti i
beni, senza smembramento alcuno, compreso l’Excelsior in quanto ritenuto
strategico al fine di garantire rilancio e sviluppo dell’offerta
termale”.
Per quanto riguarda la ricapitalizzazione
ci sarebbero solo “solo due milioni di euro, di cui uno erogato alle
Terme, somma insufficiente – prosegue il sindaco – Per quel che riguarda
il bando, l’assessore Armao ha manifestato disponibilità verso la
richiesta formulata dalla Città di Acireale affinché non venga smembrato
il patrimonio, ma senza oneri da caricare sul Bilancio della Regione”.
L’assessore Armao ha proposto un bando
che inglobi l’intero patrimonio termale (Excelsior compreso) attraverso
la condivisione del creditore vigilante e della Regione, al fine di
garantire l’imprenditore che a conoscenza del debito tenga conto dello
stesso così che i canoni da versare alla Regione diventino scomputo del
debito. In alternativa, altra ipotesi, sarebbe quella del ricorso alla
Cassa depositi e prestiti al fine di assicurare al pubblico, e con
convenzioni, l’Excelsior.
“Le osservazioni che in questi anni
abbiamo più volte manifestato hanno trovato conferma – commenta il primo
cittadino -. Il rischio che l’Excelsior fosse posto in vendita in
maniera coattiva per soddisfare i crediti della banca, sono reali. Al di
là degli annunci e delle buone intenzioni manifestate, i mutui non sono
stati pagati e non vengono pagati, così come i soldi perla
ricapitalizzazione c’erano ma adesso non ci sono più”.
Prosegue il sindaco: “Il pericolo di una
speculazione immobiliare, con la gestione da una parte e i cespiti più
ricchi dall’altra, è reale e diventa irreversibile senza aiuti
dall’esterno stante che le attività termali sono ferme. Terme che da
ferme continuano ad accumulare debito, a fronte di rassicurazioni
fornite in questi anni che adesso non trovano conferma”.
Il sindaco precisa “per onestà: la
completa disponibilità mostrata dall’assessore Armao, anche se allo
stesso abbiamo ribadito che non daremo mai la nostra condivisione ad
ipotesi che non abbiano quale presupposto fondamentale il patrimonio
assicurato alla gestione termale. Su questo l’assessore si è dimostrato
attento, pur non nascondendo le difficoltà. Ci spiace che le
assicurazioni di questi anni e di questi mesi in cui tutti assicuravano
tutto, si sono sciolte come neve al sole. La determinazione del Comune
di Acireale, grazie alla rinnovata disponibilità al dialogo da parte
della Regione, ha rimesso in pista l’unica ipotesi in cui l’interesse
della Città potrà essere tutelato. Ma siamo contrari ad ogni ipotesi i
smembramento. Dispiace notare pure che su Sciacca si segua un percorso
più agevole, perché comunque le attività sono state portate avanti e
perché i cespiti immobiliari non hanno i vincoli debitori delle Terme di
Acireale ”.
L’emissione del bando, con integrazioni, è
prevista entro il mese dopo le interlocuzioni tra Comune e Regione.
“Manifesto comunque preoccupazione in quanto ci sono fatti che
oggettivamente costituiscono impedimento e ci spiace molto delle
rassicurazioni ricevute in questi anni che oggi volano via” chiude il
sindaco.
Per il presidente del Consiglio Toruccio
Di Maria si è tratta di un tavolo di confronto certamente
“significativo, anche perché sono state chiarite situazioni a noi
sconosciute. Si può stabilire adesso un bando e ben vengano imprenditori
che investano sulle Terme, istituzione in cui tutta la Città crede”.
Il presidente Antonio Riolo aggiunge,
anche a nome della Commissione: “Un ringraziamento per il sindaco per la
condivisione dei lavori sostenuti dalla Commissione. L’obiettivo che
tutti auspichiamo è il superamento di questa fase, l’individuazione del
bando e dell’imprenditore che porti alla ripresa termale, oggi
inesistente”.
Acireale 1 ottobre 2012
m.g.
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