I suggerimenti consegnati al Sindaco Di Paola, nell'auspicio che possano essere utili per la predisposizione del bando di privatizzazione delle Terme.
1) Mantenimento della fruizione pubblica e gratuita del giardino delle terme;
2)
Fruizione pubblica (a pagamento) delle piscine e delle altre strutture
Termali (Stufe, fanghi, inalazioni, terapie etc). Possibilmente
mantenendo la possibilità di stipulare convenzioni col SSN;
3)
Possibilità' di praticare tariffe agevolate per i residenti in Sciacca
sia per quanto riguarda le cure termali che per l'utilizzo della piscina
garantendo l'apertura della stessa nel periodo invernale;
4)
Valorizzazione dell'artigianato locale in fase di costruzione con
inserzione di elementi di ceramica nelle strutture che verranno
rinnovate;
5)
Valorizzazione dell'artigianato locale in fase di esercizio con mostra,
in apposite vetrine, delle eccellenze locali (Quadri, Gioielli,
ceramiche, etc.) e con l'organizzazione di eventi che pubblicizzino le
nostre maestranze e la nostra cultura (come esempio si possono prendere
le ultime iniziative prese da Rocco Forte);
6)
Valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche, con inserimento delle
stesse nei menù dei ristoranti e con la creazione di percorsi turistici
alla scoperta del gusto (Visite alle cantine, alle industrie del salato
etc.);
7)
Possibilità di continuare ad usufruire di alcune strutture Termali
(chiaramente concordando modi e tempi con l'Amministrazione Comunale e
il gestore privato) per la realizzazione di progetti sociali e culturali
(Mostre, convegni, etc.);
8) Valutare la possibilità di inserire una piccola quota di azionariato popolare;
9) Eliminare dal bando ogni possibile riferimento:
a) a deroghe urbanistiche
b) allo sfruttamento delle risorse geotermiche ai fini energetici
c) alla possibilità di vincolare all'uso della stessa gestione privata altri beni, come porto, spiagge, ecc.
10) Inserire nel bando un numero di anni massimo alla concessione (20/30 anni);
11) Individuare regole chiare per l'eventuale rescissione del contratto (la ratio
è quella di evitare che si venga a creare una situazione simile a
quella di Girgenti Acque, che fornisce un servizio pessimo e pur
tuttavia non è possibile risolvere il relativo contratto in maniera
semplice e senza danni per la P.A.);
12) Stornare parte del canone che verrà versato alla Regione nelle
casse del comune di Sciacca (tutto sommato le Terme sono
territorialmente nostre), magari inserendo il vincolo che tali risorse
vengano spese per l'accoglienza turistica e la riqualificazione urbana o
in alternativa obbligare la Regione a spendere quel canone nel
territorio di Sciacca per valorizzarlo turisticamente (una clausola del
genere potrebbe aumentare l'appetibilità del offerta);
13)
“criteri di valutazione della gestione (es. innovazione tecnologica e
investimenti nella struttura, numero di presenze, questionari di
gradimento e quant'altro) e legare anche a questi la possibilità di
risolvere il contratto”;
14)
“trasparenza di gestione al fine di evitare che se domani, pur passando
a un gestore privato o pseudo-tale, le Terme continuino a restare una
struttura che assume per raccomandazione gente senza alcuna competenza
specifica per far solo il favore a questo o quel politico di turno”;
15)
“la società civile saccense tutta debba esercitare un utile strumento
di controllo sulle attività politiche legate alla scelta sul futuro
delle Terme. Secondo quest'ottica sarebbe importante che una
rappresentanza del tavolo tecnico affiancasse il sindaco durante gli
incontri alla Regione con l'Assessore Armao e Sviluppo Italia”;
16)
“Salvaguardia degli attuali livelli occupazionali dei lavoratori
stagionali presso l'albergo e di provvedere e verificare la situazione e futura
destinazione dei 26 (circa) lavoratori a carico della regione,
attualmente in servizio presso lo stabilimento termale”.
Si
potrebbero agevolare tali iniziative di integrazione culturale, sociale
ed economica prevedendo nel bando delle premialità a chi attivi
percorsi di valorizzazione dell'artigianato e dell'enogastronomia,
spingendo i partecipanti alla gara a presentare l'offerta con dei
protocolli d'intesa già stipulati con le maestranze locali (sul modello dei bandi europei).
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