Stamattina in qualità di Presidente
della Commissione Sviluppo Economico della Città Acireale – e insieme al
Presidente del Consiglio Comunale Toruccio Di Maria- ho accompagnato il Sindaco Nino Garozzo presso
l’Assessorato Regionale all’Economia (erano presenti anche i
rappresentanti di Sviluppo Italia Sicilia, l’advisor). L’assessore
Regionale Gaetano Armao ha annunciato al Sindaco che venerdì prossimo,
sulla Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana, sarà pubblicato il
bando per la ricerca sul mercato delle manifestazioni di interesse per
l’affidamento della gestione del complesso “Terme di Acireale”. E’ un
primo passo. Un atto verso la privatizzazione della gestione ma anche la
parte più difficile, complicata e dagli esiti incerti. Noi intanto ce
la stiamo mettendo tutta. Per Acireale.
Di seguito il comunicato COMUNICATO STAMPA della CITTA’ DI ACIREALE:
Venerdì prossimo sulla Gazzetta ufficiale
della Regione sarà pubblicato il bando per la ricerca sul mercato delle
manifestazioni di interesse per l’affidamento della gestione del
complesso Terme di Acireale. Anche per Sciacca avverrà la stessa
procedura. Lo ha comunicato questa mattina a Palermo l’assessore
regionale Gaetano Armao alla delegazione acese guidata dal sindaco Nino
Garozzo e composta dal presidente del Consiglio Toruccio Di Maria e del
presidente della Commissione consiliare Antonio Riolo. La procedura
prevede la manifestazione di interesse, la seguente procedura negoziata
tra le offerte migliori (calcolate tenendo conto di diversi requisiti,
tenendo conto, ad esempio, degli investimenti, la durata, il tipo di
partenariato e di sviluppo sul territorio etc.). Individuata l’offerta
di maggiore interesse – imprese con esperienza in campi analoghi o
specifici per l’attività -, si aprirà la fase del cosiddetto “dialogo
competitivo” tra l’impresa individuata e la Regione, ente che potrà
modulare le richieste al fine di ottenere un piano industriale consono
alle esigenze strategiche regionali.
L’accordo sostanziale raggiunto dopo i
colloqui con i Comune di Acireale, è quello che della gestione debba
fare parte l’intero patrimonio termale, compreso quindi l’Excelsior e la
parte immobiliare dell’ex stabilimento di Pozzillo.
In un primo momento si paventava invece
nel bando l’esclusione dei due immobili, in quanto il primo gravato da
procedura esecutiva di vendita coattiva per il mancato pagamento dei
mutui, l’altro gravato di un usufrutto. Sull’Excelsior verrà indicato
nel bando che vi è in atto un percorso di condivisione della procedura
con Unicredit e con Cassa Depositi e prestiti.
“Siamo consapevoli che inizia una
procedura dai tempi lunghi e dal cammino molto incerto per i parametri
soprattutto di natura economica individuati e per l’eliminazione dal
Bilancio regionale di gran parte delle somme necessarie a pagare i
debiti delle Terme e a ricapitalizzare la stessa società” spiega il
sindaco Nino Garozzo. “Questo renderà il cammino della manifestazione di
interesse accidentato o comunque non di breve termine, nella speranza
che tutto non sia vano. Abbiamo compreso e apprezzato lo sforzo
dell’assessore Armao che inserirà nel bando di gestione tutti gli
immobili, come da richiesta della Città di Acireale. La pubblicazione
del bando non deve però farci pensare che la parte più difficile sia
stata superata. Anzi. Vincoli su immobili e mancata ricapitalizzazione
rischiano comunque di far perdere alla Città e alle Terme cespiti
patrimoniali importanti perchè gravati di mutuo, così come gli
investimenti richiesti per rimettere in funzione impianti e strutture
sono da prevedere elevatissimi”.
Il sindaco chiarisce “che si riconosce
che un atto verso la privatizzazione della gestione c’è stato, ma la
parte più difficile, complicata e dagli esiti incerti deve ancora
iniziare. Sarebbe stato opportuno pagare prima i mutui e ricapitalizzare
la società, così ottenendo un percorso più semplice e sicuro. Adesso è
una strada obbligata, visto che sono spariti i soldi per la
ricapitalizzazione. Siamo soddisfatti del fatto che il piano industriale
non potrà non tenere conto dei cespiti che altrimenti già ora sarebbero
stati eliminati dal piano termale e venduti col rischio di speculazione
immobiliare, peraltro non esclusa nonostante le rassicurazioni
ricevute”.
Infine “Non da ultimo, questo Governo
regionale chiuderà il proprio mandato due giorni dopo l’emissione del
bando e non potrà quindi seguire le varie fasi della procedura, quelle
più importanti” dice Garozzo.
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