Il 1 febbraio del 2011 il Consiglio
Comunale votava all’unanimità un ordine del giorno che – come è
possibile leggere nell’allegato documento – da un lato impegnava
l’Amministrazione Comunale a richiedere un “tavolo di confronto
permanente” con la Regione Siciliana e dall’altro impegnava lo stesso
civico consesso ad “adottare tutti gli atti necessari per non
pregiudicare le previsioni e i vincoli urbanistici contenuti nel PRG in
ordine alla riqualificazione ed allo sviluppo del termalismo nella
nostra Città”. Di quel documento il Sindaco Avv.Nino Garozzo si è sempre
fatto scudo, nel corso di questi anni, per ribadire l’esistenza di una
unanime volontà della Città in merito ai percorsi di privatizzazione
delle Terme. Ovviamente, si trattava soltanto di un ordine del giorno,
votato all’unanimità, che tuttavia ha registrato un progressivo
disimpegno del civico consesso dalla vicenda Terme.
Nel corso di questi anni, il civico
consesso ha fatto veramente ben poco, quasi niente. Nel marzo del 2011
ha favorito l’audizione in aula del liquidatore Margherita Ferro,
sentita in realtà nella sua veste di amministratore unico per il periodo
2009-2010 in cui ha ricoperto tali mansioni. Di tanto in tanto, nei
sporadici e disarticolati interventi di alcuni suoi consiglieri, ha
toccato di striscio la questione, senza mai volerla approfondire prima
di pervenire ad alcune possibili soluzioni nell’interesse della città di
Acireale. Rimangono alcune lettere dell’ex Presidente Pietro Filetti al
Sindaco Garozzo e alla Regione Siciliana; l’incontro promosso dallo
stesso Filetti insieme ai capigruppo consiliari e al Forum il 9 dicembre
del 2011; l’incontro il 1 giugno 2012 in VI Commissione consiliare con
Antonio Riolo, il Presidente Toruccio Di Maria, il Vice Sindaco Mario
Pavone, alcuni consiglieri e ancora una volta il Forum. Per il resto, se
non fosse stato proprio per il coordinamento inter-associativo proposto
dal Lions Club di Acireale, il Consiglio non avrebbe fatto nemmeno
questo.
Il “tavolo di confronto permanente” è
stato richiesto alla Regione Siciliana dal Sindaco Garozzo, solo dopo
che l’ex Presidente del Consiglio Pietro Filetti glielo aveva
sollecitato, su invito ad intervenire da parte del Forum permanente
sulle Terme di Acireale. Mai concesso dalla Regione Siciliana, è stato
rimpiazzato da un impegno dell’ex assessore Gaetano Armao, in prossimità
della scadenza del mandato, di sentire il Comune di Acireale prima di
ogni decisione importante sulla privatizzazione, come del resto è
accaduto per Sciacca. Sul finire del suo mandato, l’ex assessore
all’Economia convocò i Sindaci delle due città termali, a seguito della
“levata di scudi” da parte dei Forum delle due cittadine. Come è noto,
mentre il bando per la privatizzazione delle Terme di Sciacca è stato
approvato, quello di Acireale è al palo per una serie di questioni
formali legate alla incompleta disponibilità al patrimonio delle Terme
dell’immobile che fino a dicembre del 2011 ha ospitato l’Albergo
Excelsior Palace.
Non risulta, invece, che il Consiglio
abbia fatto qualcosa in merito all’unico impegno che si era assunto. La
problematica urbanistica non è stata mai affrontata seriamente e a nulla
è valso il sollecito del Forum alla VI Commissione consiliare
permanente, nell’incontro del 1 giugno scorso, poichè evidentemente nè
la stessa Commissione nè il Presidente Di Maria sono politicamente nelle
condizioni di investire il Consiglio della vicenda.
E così mentre la Regione Siciliana
procede a singhiozzo sulla strada della privatizzazione, tralasciando
completamente il monitoraggio sulla liquidazione in atto, il Consiglio e
l’Amministrazione Comunale di Acireale, nonostante i proclami pubblici,
sono distanti e disinteressati dalla vicenda delle Terme. L’argomento
di tanto in tanto torna di attualità, ma solo come argomento di mera
propaganda, nelle consultazioni elettorali. Per il resto, la classe
politica locale rappresentata dal Consiglio e dall’Amministrazione ha
deciso di rinunciare ad alcune prerogative istituzionali che altri
centri termali in analoga situazione sono riusciti ad esercitare con
autorevolezza, competenza ed efficacia.
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