Referendum "Sciacca Terme": Ambrogio e Bellanca insistono
E' stato presentata questa mattina
una mozione d'indirizzo urgente a firma dei consiglieri comunali
Giuseppe Ambrogio e Filippo Bellanca che chiedono al presidente del
consiglio comunale di Sciacca Calogero Bono di discutere immediatamente
durante la prossima seduta del consiglio della modifica del nome della
città da “Sciacca” a “Sciacca Terme” che dovrebbe avvenire tramite
referendum.
Ecco cosa scrivono nel documento i due
consiglieri saccensi: "Premesso che le Terme di Sciacca sono tra le più
rinomate in Europa, conosciute ed apprezzate fin dai tempi degli antichi
greci e ciò merito delle proprietà terapeutiche delle sue acque
sulfuree, ma anche della presenza unica al mondo delle grotte vaporose,
le cosidette Stufe di S. Calogero, che si trovano sulla vetta del monte
Kronio; fin dalle sue origini, il nome della nostra città è sempre stato
fortemente influenzato dalla presenza nel nostro territorio delle
preziose acque; le Terme rappresentano certamente una delle più
importanti risorse della nostra città, grazie alle spiccate proprietà
terapeutiche dei suoi fanghi, bagni, vapori, e inalazioni, utili per le
cure di infiammazioni dell'apparato respiratorio, malattie della cute e
altri molteplici disturbi;
Considerato che Le Terme rappresentano una risorsa che qualifica la nostra città e la rende unica rispetto agli altri centri urbani; Tutto ciò premesso Propongono che il Consiglio Comunale esprima un indirizzo volto ad impegnare l'Amministrazione a porre in essere tutti i provvedimenti necessari per procedere alla modifica del nome della nostra città da “Sciacca” a “Sciacca Terme”.
Considerato che Le Terme rappresentano una risorsa che qualifica la nostra città e la rende unica rispetto agli altri centri urbani; Tutto ciò premesso Propongono che il Consiglio Comunale esprima un indirizzo volto ad impegnare l'Amministrazione a porre in essere tutti i provvedimenti necessari per procedere alla modifica del nome della nostra città da “Sciacca” a “Sciacca Terme”.
Il referendum consultivo potrebbe essere accorpato alle prossime elezioni nazionali dopo autorizzazione della Regione Sicilia.
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