Il 1 giugno il Forum permanente sulle Terme di Acireale festeggerà un anno di attività dalla sua costituzione.
Su iniziativa dell’allora Presidente del Lions Club di Acireale, il dott. Salvatore Leonardi - cui è subentrata, dal luglio del 2011, l’attuale Presidente Citty Maugeri Grasso – il Forum è stato attivato per dar seguito ad una serie di iniziative del sodalizio acese sulle Terme e sull’economia di Acireale, sull’onda di quanto realizzato negli ultimi anni dal comitato “per l’economia di Acireale”.
A dodici mesi esatti dalla sua fondazione, il Forum sarà ricevuto proprio il 1 giugno in Consiglio comunale, dove è prevista un’audizione presso la VI Commissione consiliare permanente Sviluppo Economico, presieduta da Antonio Riolo. All’ordine del giorno: le Terme di Acireale quale volano possibile di sviluppo economico.
Il civico consesso di Acireale dunque torna ad occuparsi di Terme e lo fa ripartendo dall’attività istruttoria, di analisi e studio che è propria di una commissione consiliare, in questo caso Sviluppo Economico.
Riprendono così formalmente le interlocuzioni con il Consiglio comunale, interrotte a seguito della prematura scomparsa dell’avvocato Pietro Filetti che, a dicembre dello scorso anno, nei giorni caldi della paventata chiusura dell’Excelsior Palace Terme, favorì un incontro con i capigruppo consiliari Marcello Monaco, Gioacchino Ferlito, Rito Greco, Rosario Raneri e Giuseppe Cicala per avviare un primo momento di confronto con il Forum finalizzato ad una maggior presenza della città di Acireale in seno alle istituzioni regionali.
Nei primi giorni di gennaio, l’avvocato Filetti, infatti, scrisse al Presidente della Regione Raffaele Lombardo e all’Assessore all’Economia Gaetano Armao, chiedendo un incontro a Palermo, in modo da consentire alla città di esercitare quelle prerogative di controllo e vigilanza che il Consiglio Comunale manifestò apertamente di voler portare avanti fin dal 1 febbraio 2011, quando all’unanimità venne votato un ordine del giorno ben preciso che impegnava, ciascuno per le proprie competenze, sia il civico consesso che l’amministrazione comunale a compiere una serie di atti programmatori e di controllo riguardanti le Terme di Acireale.
E’ noto che l’amministrazione comunale, a parte una lettera scritta dal Sindaco Nino Garozzo alle autorità regionali nell’estate del 2011, sia stata finora un po’ tiepida nella gestione di questa vicenda, poiché il primo cittadino di Acireale si è manifestato molto prudente e assai rispettoso delle diverse prerogative istituzionali proprie della Regione e del Comune. Un atteggiamento del tutto diverso da quello finora dimostrato dal neo sindaco di Sciacca Fabrizio Di Paola che, fin dai primi giorni del suo insediamento, è riuscito a prendere in mano la situazione, incontrando a Roma i dirigenti di Federterme, in Comune il commissario liquidatore delle Terme saccensi, in una pubblica occasione l’assessore Armao ed infine scrivendo al Presidente Lombardo e reclamando un incontro urgentissimo a Palermo per discutere della vicenda Terme.
Il civico consesso di Acireale, tra alti e bassi, è stato invece un po’ più presente sulla vicenda. Ne è prova il grande impegno profuso dall’avvocato Pietro Filetti che, in diverse occasioni, prese carta e penna per sollecitare l’amministrazione Garozzo e le autorità regionali a discutere in modo compiuto la questione delle Terme di Acireale, su cui la città ha ovviamente solo un diritto di controllo e vigilanza, essendo l’intera faccenda avocata a sé dalla Regione Siciliana per le competenze in materia di liquidazione e privatizzazione delle sue aziende partecipate.
Lo stesso impegno di Filetti non lo si può certamente finora riconoscere all’attuale Presidente del Consiglio comunale, il Prof. Toruccio Di Maria il quale non si è premurato di dar seguito alle iniziative assunte dal suo predecessore, probabilmente perché ancora poco informato sull’intera complessa ed intricata vicenda che vede intrecciate le competenze di un’azienda autonoma delle Terme in liquidazione, di una società di gestione (Terme di Acireale SpA) anch’essa in liquidazione e sulla via della privatizzazione e di un Assessorato regionale all’Economia che, pur essendo azionista di riferimento seppur non ancora di maggioranza, si è impantanato in mille questioni giuridiche e altrettanti cavilli burocratici che a fatica il Servizio Partecipazioni e Liquidazioni riesce a presidiare completamente.
L’audizione del 1 giugno in commissione consiliare, questo è l’auspicio, potrà rappresentare l’occasione per riaffermare con forza il diritto-dovere di tutta la comunità acese, per mezzo dei suoi rappresentanti al Consiglio comunale, di essere costantemente informata da Palermo sugli sviluppi della liquidazione e della privatizzazione delle Terme, uno dei suoi beni economici, oltre che culturali e sanitari, fra i più importanti per disegnare il futuro sviluppo economico di Acireale.
Su iniziativa dell’allora Presidente del Lions Club di Acireale, il dott. Salvatore Leonardi - cui è subentrata, dal luglio del 2011, l’attuale Presidente Citty Maugeri Grasso – il Forum è stato attivato per dar seguito ad una serie di iniziative del sodalizio acese sulle Terme e sull’economia di Acireale, sull’onda di quanto realizzato negli ultimi anni dal comitato “per l’economia di Acireale”.
A dodici mesi esatti dalla sua fondazione, il Forum sarà ricevuto proprio il 1 giugno in Consiglio comunale, dove è prevista un’audizione presso la VI Commissione consiliare permanente Sviluppo Economico, presieduta da Antonio Riolo. All’ordine del giorno: le Terme di Acireale quale volano possibile di sviluppo economico.
Il civico consesso di Acireale dunque torna ad occuparsi di Terme e lo fa ripartendo dall’attività istruttoria, di analisi e studio che è propria di una commissione consiliare, in questo caso Sviluppo Economico.
Riprendono così formalmente le interlocuzioni con il Consiglio comunale, interrotte a seguito della prematura scomparsa dell’avvocato Pietro Filetti che, a dicembre dello scorso anno, nei giorni caldi della paventata chiusura dell’Excelsior Palace Terme, favorì un incontro con i capigruppo consiliari Marcello Monaco, Gioacchino Ferlito, Rito Greco, Rosario Raneri e Giuseppe Cicala per avviare un primo momento di confronto con il Forum finalizzato ad una maggior presenza della città di Acireale in seno alle istituzioni regionali.
Nei primi giorni di gennaio, l’avvocato Filetti, infatti, scrisse al Presidente della Regione Raffaele Lombardo e all’Assessore all’Economia Gaetano Armao, chiedendo un incontro a Palermo, in modo da consentire alla città di esercitare quelle prerogative di controllo e vigilanza che il Consiglio Comunale manifestò apertamente di voler portare avanti fin dal 1 febbraio 2011, quando all’unanimità venne votato un ordine del giorno ben preciso che impegnava, ciascuno per le proprie competenze, sia il civico consesso che l’amministrazione comunale a compiere una serie di atti programmatori e di controllo riguardanti le Terme di Acireale.
E’ noto che l’amministrazione comunale, a parte una lettera scritta dal Sindaco Nino Garozzo alle autorità regionali nell’estate del 2011, sia stata finora un po’ tiepida nella gestione di questa vicenda, poiché il primo cittadino di Acireale si è manifestato molto prudente e assai rispettoso delle diverse prerogative istituzionali proprie della Regione e del Comune. Un atteggiamento del tutto diverso da quello finora dimostrato dal neo sindaco di Sciacca Fabrizio Di Paola che, fin dai primi giorni del suo insediamento, è riuscito a prendere in mano la situazione, incontrando a Roma i dirigenti di Federterme, in Comune il commissario liquidatore delle Terme saccensi, in una pubblica occasione l’assessore Armao ed infine scrivendo al Presidente Lombardo e reclamando un incontro urgentissimo a Palermo per discutere della vicenda Terme.
Il civico consesso di Acireale, tra alti e bassi, è stato invece un po’ più presente sulla vicenda. Ne è prova il grande impegno profuso dall’avvocato Pietro Filetti che, in diverse occasioni, prese carta e penna per sollecitare l’amministrazione Garozzo e le autorità regionali a discutere in modo compiuto la questione delle Terme di Acireale, su cui la città ha ovviamente solo un diritto di controllo e vigilanza, essendo l’intera faccenda avocata a sé dalla Regione Siciliana per le competenze in materia di liquidazione e privatizzazione delle sue aziende partecipate.
Lo stesso impegno di Filetti non lo si può certamente finora riconoscere all’attuale Presidente del Consiglio comunale, il Prof. Toruccio Di Maria il quale non si è premurato di dar seguito alle iniziative assunte dal suo predecessore, probabilmente perché ancora poco informato sull’intera complessa ed intricata vicenda che vede intrecciate le competenze di un’azienda autonoma delle Terme in liquidazione, di una società di gestione (Terme di Acireale SpA) anch’essa in liquidazione e sulla via della privatizzazione e di un Assessorato regionale all’Economia che, pur essendo azionista di riferimento seppur non ancora di maggioranza, si è impantanato in mille questioni giuridiche e altrettanti cavilli burocratici che a fatica il Servizio Partecipazioni e Liquidazioni riesce a presidiare completamente.
L’audizione del 1 giugno in commissione consiliare, questo è l’auspicio, potrà rappresentare l’occasione per riaffermare con forza il diritto-dovere di tutta la comunità acese, per mezzo dei suoi rappresentanti al Consiglio comunale, di essere costantemente informata da Palermo sugli sviluppi della liquidazione e della privatizzazione delle Terme, uno dei suoi beni economici, oltre che culturali e sanitari, fra i più importanti per disegnare il futuro sviluppo economico di Acireale.
Fonte: ecodelleaci.it
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