I giornali hanno dato notizia in
questi giorni di un possibile ennesimo rimpasto della giunta Lombardo
anche a seguito dell’esito delle elezioni amministrative di Palermo.
L’Assessore Gaetano Armao, responsabile del dicastero all’Economia, è dato in uscita e, secondo le indiscrezioni, potrebbe andare a presiedere l’Irfis, la società finanziaria interamente partecipata dalla Regione, di cui è stato appena nominato direttore generale il dott. Vincenzo Emmanuele, già Ragioniere generale della Regione. Attraverso il servizio XI Partecipazioni e Liquidazioni, l’Assessorato all’Economia si occupa della gestione delle partecipate, comprese le Terme di Acireale e di Sciacca, contemporaneamente in liquidazione e in via di privatizzazione.
Se la notizia fosse vera, nel formulare all’avvocato Armao i migliori auspici per il nuovo prestigioso incarico, ci permettiamo di esitare alcune considerazioni che, poste in forma di domande, rivolgiamo all’Assessore uscente, prima che rimetta il suo incarico.
L’Assessore Gaetano Armao, responsabile del dicastero all’Economia, è dato in uscita e, secondo le indiscrezioni, potrebbe andare a presiedere l’Irfis, la società finanziaria interamente partecipata dalla Regione, di cui è stato appena nominato direttore generale il dott. Vincenzo Emmanuele, già Ragioniere generale della Regione. Attraverso il servizio XI Partecipazioni e Liquidazioni, l’Assessorato all’Economia si occupa della gestione delle partecipate, comprese le Terme di Acireale e di Sciacca, contemporaneamente in liquidazione e in via di privatizzazione.
Se la notizia fosse vera, nel formulare all’avvocato Armao i migliori auspici per il nuovo prestigioso incarico, ci permettiamo di esitare alcune considerazioni che, poste in forma di domande, rivolgiamo all’Assessore uscente, prima che rimetta il suo incarico.
Ma anche se la notizia dovesse essere
smentita, trattandosi solo di notizie prive di fondamento, è doveroso
indirizzare tali interrogativi all’Assessore, perché possa rendere conto
pubblicamente di quanto il suo Dicastero ha fatto e sta facendo in
questi mesi, in merito alla delicatissima vicenda riguardante le Terme
di Acireale e di Sciacca che presenta risvolti tecnici non sempre noti
all’opinione pubblica.
1) Qual è lo stato
dell’arte del processo di privatizzazione? Si è appreso soltanto su un
quotidiano regionale che entro il 9 luglio sarà pronto il bando per
l’affidamento ai privati della gestione dei due stabilimenti termali di
Acireale e di Sciacca. Sarà rispettata questa scadenza? I contenuti del
bando, cui sta riservatamente lavorando Sviluppo Italia Sicilia, saranno
resi noti prima di quella scadenza?
2) Come mai l’affidamento dell’incarico di advisor a Sviluppo Italia
Sicilia non è stato mai ufficializzato, né sul sito della società né su
quello dell’Assessorato, trattandosi di un incarico pubblico, quantunque
attribuito in “house”? E’ verosimile immaginare che Sviluppo Italia
Sicilia, su input del Suo dicastero, coinvolga, in qualche fase del suo
progetto, le comunità locali di Acireale e di Sciacca per conoscere
direttamente dai loro amministratori e dalle rappresentanze delle forze
economiche ed imprenditoriali locali una loro opinione riguardo al
possibile riposizionamento strategico dei due stabilimenti?
3) Qual è lo stato dell’arte di tutte le liquidazioni in atto? A che
punto è la liquidazione delle due vecchie aziende autonome delle Terme
di Acireale e di Sciacca, in virtù dell’art.1 della legge regionale
19/4/2007 n.11? E’ stato completato l’iter del trasferimento delle
azioni dalle due aziende all’Assessorato all’Economia che, in tal modo,
diventerebbe l’unico azionista delle due società di gestione?
4) E, a proposito delle due società di gestione poste in liquidazione in
virtù dell’art. 21 della legge regionale 12/5/2010 n. 11, a che punto è
il processo di liquidazione? E’ stato approvato dai rispettivi
liquidatori il bilancio intermedio di liquidazione, per sapere se le due
società verranno gestite nell’ottica della continuazione delle attività
o in quella di liquidazione dei cespiti? Il Dipartimento Bilancio e
Tesoro, nella prospettiva di diventare unico azionista delle due società
di gestione, prevede di ricapitalizzare le due società, anche al fine
di facilitare l’estinzione dei debiti pregressi?
5) Qual è il grado di controllo che il Suo Dicastero esercita sulle
attività poste in essere dai liquidatori delle Terme di Sciacca e di
Acireale? E’ perfettamente a conoscenza dello stato in cui versano gli
stabilimenti termali, le cui attività rivolte al pubblico sono limitate a
poche prestazioni e non sono più inserite nei circuiti dell’offerta di
prestazioni specialistiche termali e del benessere che pone l’Italia fra
i Paesi più importanti al mondo in questo segmento di turismo?
6) Quali sono, se ritiene di poterle esternare pubblicamente, le ragioni
per le quali una proposta di bando dal suo Dicastero predisposta nel
mese di agosto del 2011, che prevedeva l’affidamento dell’incarico di
advisor a primarie società di consulenza attraverso la procedura
competitiva ristretta, non è stata più portata avanti, preferendosi,
sembra d’intesa con la Presidenza della Regione Siciliana, la via
dell’affidamento in house a Sviluppo Italia Sicilia?
7) Come mai, pur avendo programmato per ben due volte una visita
ufficiale al Consiglio comunale di Sciacca, tale incontro non si è mai
svolto?
8) E come mai, per ragioni diverse ma non dissimili dalle precedenti,
non ha ritenuto di programmare alcuna visita al Consiglio comunale di
Acireale, in modo da ufficializzare ad entrambi i civici consessi la
posizione del Governo regionale in merito alla liquidazione e
privatizzazione di due importanti siti termali in tutta Italia?
9) Come mai non ha ritenuto di rispondere alla lettera “Terme di
Acireale. Ora o mai più” che l’8 settembre del 2011 il Forum permanente
delle Terme di Acireale ha indirizzato alla Sua attenzione e a quella
dell’Onorevole Presidente della Regione, in cui Le si ponevano alcuni
degli interrogativi contenuti in questa nota?
10) E’ a conoscenza del fatto che sia ad Acireale che a Sciacca, animati
da alcune associazioni locali e dall’impegno civico di alcuni “buoni
volenterosi”, sono attivi due Forum per la salvaguardia dello
straordinario patrimonio storico, sanitario, culturale e turistico che è
collegato all’esistenza delle Terme?
Riconoscendo a qualunque cittadino, e a
maggior ragione ad un Forum di associazioni, il diritto-dovere di
controllo sull’operato pubblico degli amministratori, al fine di
favorire, nel rispetto delle reciproche prerogative, un confronto aperto
e un proficuo dialogo fra società civile e amministratori pubblici, si
ritiene doveroso rilanciare all’attenzione dell’Assessore questi
interrogativi:
a due anni esatti dall’entrata in vigore della legge regionale che ha previsto la liquidazione e privatizzazione delle società di gestione Terme di Sciacca SpA e Terme di Acireale SpA;
a cinque anni ed un mese dall’entrata in vigore della legge regionale che ha previsto la liquidazione delle aziende autonome delle Terme di Sciacca e di Acireale;
ad un anno circa dall’avvio dell’iter per la predisposizione del bando di privatizzazione.
a due anni esatti dall’entrata in vigore della legge regionale che ha previsto la liquidazione e privatizzazione delle società di gestione Terme di Sciacca SpA e Terme di Acireale SpA;
a cinque anni ed un mese dall’entrata in vigore della legge regionale che ha previsto la liquidazione delle aziende autonome delle Terme di Sciacca e di Acireale;
ad un anno circa dall’avvio dell’iter per la predisposizione del bando di privatizzazione.
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