"Il silenzio del sindaco e dell’assessore al turismo
sulle terme di Sciacca è preoccupante. Ad oggi appaiono del tutto oscure
le regole cui risponde la gestione commissariale, mentre sembra chiaro
che le nomine e le consulenze siano dettate, ancora una volta, da puro
interesse politico, tipico di quella vecchia politica clientelare che
per anni ha utilizzato i dipendenti delle terme come serbatoio
elettorale".
Inizia così una nota del Meetup Cinque Stelle di
Sciacca. Presi di mira, sull'ormai annosa vicenda delle Terme, il primo
cittadino saccense, Fabrizio Di Paola e l'assessore al turismo Salvatore
Monte.
Vista la precaria situazione dell’azienda e l’interesse
primario che essa riveste per l’economia turistica della città -
continuano nella nota - ci saremmo aspettati un continuo monitoraggio da
parte del sindaco, con una attenta e costante verifica dei criteri di
gestione e di assunzione di personale e consulenti. Tuttavia -
concludono dal M5S - questa amministrazione ha il brutto vizio di
scaricare sugli altri le proprie responsabilità, mal celando in tal modo
una certa negligenza o semplice incapacità.
Le Terme di Sciacca,
quindi, ritornano prepotentemente d'attualità così come spesso avviene a
ridosso di una tornata elettorale. Giusto l'interessamento del Meetup
di Sciacca, ma è troppo comodo e fin troppo facile asserire che "le
nomine e le consulenze sono dettate, ancora una volta, da puro interesse
politico" senza non fare i nomi.
Quali le assunzioni calate
dall'alto? Chi sono i dipendenti poi inglobati in quel serbatoio
elettorale? Chi ha ottenuto il posto grazie alla politica?
Notizia del: 10/4/2014
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