Un'altra grana per la struttura, che deve pagare bollette arretrate dell'Enel
03/05/2013 07.45
Dopo
il distacco della fornitura elettrica per morosità che impedisce
l'utilizzo delle stufe di San Calogero, per il commissario liquidatore
anche la grana di una diffida che riguarda anche lo stabilimento in
città.
L'Enel vuole pagate bollette arretrare
per oltre 100 mila euro ed ha più volte annunciato il distacco della
fornitura. Il commissario Turriciano è riuscito in più occasioni ad
evitare ciò, ma ora ci sarebbe un ultimatum che scade tra alcuni giorni.
La prossima settimana le strutture principali delle Terme di Sciacca
potrebbero rimanere senza energia elettrica e costrette a bloccare ogni
tipo di attività, compresa quella ricettiva che sta per ricominciare a
pieno regime dopo il via libera all'assunzione di lavoratori stagionali.
Ricordiamo che le stufe di San Calogero
prima hanno avuto il distacco della linea telefonica e poi della luce:
da mesi sono bloccate e non forniscono servizi che sono sempre stati
particolarmente apprezzati.
Come trovare le risorse disponibili è
adesso un bel problema: gli incassi per i servizi termali ci sono, ma
non bastano per pagare i debiti e per effettuare quegli interventi di
manutenzione oggi indispensabili, come ad esempio l'acquisto dei filtri
delle piscine termali. La situazione sembra disperata ed oltre
all'arguzia manageriale di Turriciano occrre forse che sia nuovamente la
politica ad intervenire. Intanto, pare che il gestore del servizio
elettrico abbia intimato il pagamento delle fatture arretrate entro il 7
aprile.
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